| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 18:44
Ciao a tutti. Iniziamo questo 3d su un tema già in parte affrontato nel 3d "Circolo di confusione Iperfocale". Ho ritenuto aprire una discussione ex novo per non creare confusione, appunto, e dare la possibilità a tutti di trovare l'argomento in fase di RICERCA nel Forum. Il problema è questo: come si estende la profondità di campo rispetto al piano di messa a fuoco, cioè quanto misurano la zona anteriore e quella posteriore al piano di messa a fuoco. Tali valori, espressi in %, dovrebbero sfatare la famosa e sorpassata regala del terzo anteriore (33,33 %) e dei due terzi posteriore (66,66 %). Ho pensato di sviluppare una tabella che possa dare delle indicazioni di merito, considerando fissi la focale e il tipo di sensore, APSC o FF. Già sto lavorando con l'intendo di produrre tale tabella per APSC e condividerla con chi la ritiene valida, successivamente si potrebbe svilupparla anche per FF. Pertanto spero di riuscirci! Intanto, per non fare figuracce, se tale lavoro già esiste o qualcuno ha le idee più chiare delle mie, la discussione è aperta. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 19:24
E se poi dipendesse anche dalle caratteristiche di ogni obiettivo e dalla distanza del soggetto? |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 20:23
ci ho lavorato a lungo ad un excel?. il risultato era incostante, assai variabile a seconda della distanza di messa a fuoco e della lunghezza focale. dovrei avere dei file ancora da qualche parte. ad ogni modo, ho in seguito capito che fosse meglio concentrarsi sull'emozione che un'immagine possa trasmettere. e per quella non ci sono excel Daniele |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 20:47
“ come si estende la profondità di campo rispetto al piano di messa a fuoco, cioè quanto misurano la zona anteriore e quella posteriore al piano di messa a fuoco. „ non è 50% davanti al soggetto e 50% dietro?......chiedo venia se ho sparato una cxxata ma non l'ho mai capito bene |
user46920 | inviato il 18 Dicembre 2015 ore 21:01
Ho fatto un po' di disegni e prove: Se non ho sbagliato, sembra che un 24mm ad f/2 abbia la stessa curva di un 50mm a f/8 ... in pratica le curve sono tutte uguali con la stessa forma e si spostano tra le distanze di maf, in base alla focale e in base al diaframma, con questo rapporto: +4 stop = 2x focale |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 21:05
ma la mia considerazione è corretta? |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 21:38
@L'occhiodelcigno: bella formuletta, però incomprensibile ... puoi mettere qualche esempio pratico? |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 22:05
Se non estendete al m43 faccio chiudere il thread. No Joe84, 50 e 50 ti porta alla rapidamente alla lapidazione. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 22:30
"1) ....come si estende la profondità di campo rispetto al piano di messa a fuoco, cioè quanto misurano la zona anteriore e quella posteriore al piano di messa a fuoco. 2) Tali valori, espressi in %, dovrebbero sfatare la famosa e sorpassata regala del terzo anteriore (33,33 %) e dei due terzi posteriore (66,66 %). 3)Ho pensato di sviluppare una tabella che possa dare delle indicazioni di merito, considerando fissi la focale e il tipo di sensore, APSC o FF. ..." 1) Occhio che il piano di MaF esiste, in pratica, solo coi tele di focale media e lunghi ( circa da 70 mm in su) mentre sulle focali medio- corte, corte e cortissime, nella grande maggioranza dei casi il piano non esiste per la curvatura di campo che l'ottica di solito presenta e che si vede alle grandi aperture, e su certe ottiche, anche molto blasonate, tipo qualche Leitz, arrivano a valori anche grossi, ti fregano bene sulla MaF. 2) quella è una "regola del pollice", e vale, più o meno con quei valori, per la maggioranza delle ottiche, ma certamente non sempre, e tiene conto della curvatura di campo. 3) esistono già i calcolatori MaF, fai un lavoro già fatto da altri. La cosa migliore è che uno si faccia delle prove, da sè, ed impari a conoscere i trabiccoli che ha per le mani. |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 22:59
quindi se io ad es. ho un soggetto a 6mt. e la mia profondità di campo è 4mt. la profondità di campo non si estende 2mt. davanti al soggetto e 2mt. dietro?.......quindi non è 50 e 50. ma allora se non è 50 e 50 e non è 33% davanti e 66% dietro,quant'è? |
| inviato il 18 Dicembre 2015 ore 23:26
pensavo fosse almeno 1/3 davanti e 2/3 dietro |
user46920 | inviato il 19 Dicembre 2015 ore 0:12
Alvar:“ E se poi dipendesse anche dalle caratteristiche di ogni obiettivo e dalla distanza del soggetto? „ Sicuramente dalla distanza del soggetto, ma anche come supponi dalle caratteristiche della lente ... però sarebbe una tale complicazione aggiungere anche queste variabili, che alla fine risulterebbe un lavoro impossibile Invece è possibilissimo farlo e credo che con una funzione dal coefficiente quadratico, si possa descrivere l'influenza della focale sulla pdc ... e da qui il resto delle curve (che ripeto, dai disegni che ho fatto sembrano tutte uguali). Mastro:“ ad ogni modo, ho in seguito capito che fosse meglio concentrarsi sull'emozione... „ beh ... stai sparando sull'ambulanza Joe:“ non è 50% davanti al soggetto e 50% dietro? „ all'inizio è così ... ovvero, quando hai un ingrandimento 1:1 (macro) trovi la situazione fifty-fifty su tutti i diaframmi e il rapporto pdc è appunto 1:1, ma poi mettendo a fuoco verso l'infinito il rapporto cambia fino a 1:Infinito e precisamente dalla distanza Iperfocale in poi. Quando Mario avrà finito il diagramma, lo devremo meglio |
| inviato il 19 Dicembre 2015 ore 0:20
Ragazzi un po' di pazienza, stasera ho avuto da fare, ci sentiamo domani. Continuate con le vostre osservazioni! |
user46920 | inviato il 19 Dicembre 2015 ore 0:39
Alvar:“ @L'occhiodelcigno: bella formuletta, però incomprensibile ... puoi mettere qualche esempio pratico? „ devo fare la foto al mio disegnetto ??? ... non ne ho voglia perché poi mi tocca versarlo su pc e postarlo ... non ne vale la pena !! Aspettiamo il diagramma di Mario, che avrà fatto un lavoro migliore e diventerà a tutti più comprensibile. Centauro:“ No Joe84, 50 e 50 ti porta rapidamente alla lapidazione. „ l'ha scampata per un pelo ... e solo perché ha detto 50 e 50 chiedendo venia, per la sparata (che in fin dei conti non è nemmeno grossa, per chiunque non sappia bene di cosa parla ). Allessandro:“ La cosa migliore è che uno si faccia delle prove, da sè, ed impari a conoscere i trabiccoli che ha per le mani. „ Il diagramma che ha disegnato mario farà più luce su certi concetti, ma 1) non serve tenere in considerazione la curvatura di campo, questo sarà un semplice schema con delle curve ideali solo per farsi un'idea. 2) non ho capito bene la storia del pollice ma frasi come queste “ .. e vale, più o meno con quei valori, per la maggioranza delle ottiche „ riferite ad 1/3 davanti e 2/3 dietro, sono BANDITE da questo topic, come chiunque creda a queste STUPIDAGGINI 3) esistono già i calcolatori MaF ... ma non ho mai visto un diagramma con delle curve e la visione dovrebbe essere molto più "illuminante" PS: ... sicuramente ci sarà posto anche per il MQT !!! (che è afflitto anche lui da una PDC spesso notevole ) Joe:“ pensavo fosse almeno 1/3 davanti e 2/3 dietro „ non svegliare il cane che dorme !!! e rileggi la risposta 2 (qui sopra) |
| inviato il 19 Dicembre 2015 ore 1:10
credo che si possa fare questa sintesi su una cosa che non so se può essere utile. è sufficiente dividere la distanza > a fuoco, per il centro di fuoco e si avrà un coefficiente X, si divide la distanza del centro di fuoco per X e si ha la distanza < di fuoco. esempio. il fuoco è a 5metri, distanza > a fuoco risulta essere 5,5m? fai 5,5:5=1,1 coefficente 5:1,1=4,54periodico che è la distanza < a fuoco altro esempio. il fuoco è a 10metri, distanza > a fuoco risulta essere 20m? fai 20:10=2 coefficiente 10:2=5 che è la distanza < a fuoco quindi non sarà mai 50 e 50, e solo in un caso* può essere 1/3 dietro 2/3 davanti poichè tra le 2 misure non c'è un rapporto proporzionale. ovviamente il coefficiente può essere ricavato all'inverso e usato per trovare la distanza maggiore di fuoco. es. il fuoco è a 10metri, distanza minore a fuoco risulta essere 5m? fai 5:10=0,5 coefficiente 10:0,5=20 che è la distanza maggiore di fuoco. *p.s. si può anche affermare, che ogni volta che la distanza minore di fuoco è la metà della distanza di fuoco, 1/3 dietro e 2/3 davanti è sempre la regola. |
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