| inviato il 29 Maggio 2017 ore 10:59
“ Devo dire che sono pienamente soddisfatto dall' abbinamento Sony A7RII con Nikon-Nikkor, ... „ Grazie delle informazioni. Pensavo che per le ottiche vintage fosse meglio moderarsi con i Mpx, ma quello che dici e le foto a cui hai messo il link e che ho rapidamente visionato mi fanno venire una mezza idea di scegliere l'A7II. Del resto sono stato favorevolmente impressionato da come la parte centrale di alcuni miei Nikkor, ad esempio il Micro 55 f/2.8 o il 180/2.8 Ais, risolve sull'A6000 che ha una densità di pixel paragonabile a una FF da 54 Mpx. Oltretutto, avendo l'intenzione di prendere il Voigtlander 10/5.6, un sensore "megapixellato" come quello dell'A7rII potrebbe essere l'ideale per le operazioni di crop e correzione derivanti dal suo uso per le foto di architettura. |
user4758 | inviato il 29 Maggio 2017 ore 11:09
Chi ha il Metabone + 85L (funziona anche con il 50L 1.0) ha notato la finezza che ti arretra la lente frontale quando si spegne la macchina?!? |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 11:39
“ @Roberto P : Pensavo che per le ottiche vintage fosse meglio moderarsi con i Mpx „ Io penso che se volessi vendere un obiettivo 300mm. Nikkor vecchio, rigato, di 40 anni fa, non ricavo piu' di 300 euro, ma se qualcuno mi chiede se glie lo vendo, non lo vendo nemmeno a 2000 euro, perchè mi piace la messa a fuoco manuale e gli obiettivi simili moderni costano piu' di 2000 euro, tanto vale tenere i Nikkor. Questa è la mia scelta personale, poi ognuno puo' dire che i Batis o Loxia sono migliori, io , non avendo mai avuto i Batis o Loxia, non posso dimostrare nulla, se non con le foto che i Nikkor sono validi. Gli altri chissa'... non li conosco. Poi essendo tutti obiettivi fissi, non zoom, sono senza compromessi, cioè la nitidezza di uno zoom, anche blasonato, puo' essere inferiore al Nikkor 300 fisso, idem per il 50 f/1,8 e il Micro 55 f/2.8. Giorgio |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 11:54
Devo precisare che le foto ai monti del mio sito citato sopra, con il Nikkor 300 fisso, sono state fatte alla quota di 3850m., aria rarefatta e fredda, quasi priva di turbolenza atmosferica, ora per tutta l' estate con il caldo che fa, anche in montagna c' è il problema della turbolenza ( nel mirino ingrandito al max vedo l' immagine come in "ebollizione", si muove tutto ) quindi se fa caldo il 300mm. lo lascio a casa. Giorgio |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 14:02
“ Pensavo che per le ottiche vintage fosse meglio moderarsi con i Mpx, ma quello che dici e le foto a cui hai messo il link e che ho rapidamente visionato mi fanno venire una mezza idea di scegliere l'A7II. „ ERRATA CORRIGE: Ho dimenticato di battere la "r". Intendevo: "Pensavo che per le ottiche vintage fosse meglio moderarsi con i Mpx, ma quello che dici e le foto a cui hai messo il link e che ho rapidamente visionato mi fanno venire una mezza idea di scegliere l' A7rII ." Ovvero quella con più Mpx, avendo constatato che i Nikon vintage mi sembrano rendere bene con questo sensore. |
user4758 | inviato il 29 Maggio 2017 ore 14:12
Ottiche vintage come il Canon FD 50L 1.2 risolvono perfettamente i 42mpx della R... meglio della versione moderna EF! Il 24L FD invece, mostra tutti i suoi limiti... l'85L FD non l'ho mai provato, ma mi aspetto una resa in linea con quella del 50L! In sostanza dipende dall'ottica... ci sono fondi di bottiglia vintage, così come ci sono fondi di bottiglia moderni! Il Canon EF 50L 1.2 ne è un'esempio! |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 14:29
“ ERRATA CORRIGE: Ho dimenticato di battere la "r". „ Ok, ho solo voluto dire che chi ha vecchi obiettivi li deve tenere e non vendere. Anch' io sbaglio sovente a scrivere, ad es. non ero stato chiaro sulla "messa a fuoco abbastanza fluida", non ero stato per nulla chiaro e poi mi sono corretto. Succede, senza volerlo si semplifica troppo il discorso. Comunque sul forum di Juza si imparano molte cose ed anch' io cerco di contribuire. “ In sostanza dipende dall'ottica... ci sono fondi di bottiglia vintage, così come ci sono fondi di bottiglia moderni! „ Concordo al 100% |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 14:42
Gio, avevo chiesto io sulla tua richiesta della messa a fuoco fluida. Non volevo fare il precisino è che mi sembrava una cosa secondaria con qeusta focale e con questa apertura minima (5.6) Tutto qui, spero non te la sia presa, non era mia intenzione |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 14:47
“ Gio, avevo chiesto io sulla tua richiesta della messa a fuoco fluida. ... ...Tutto qui, spero non te la sia presa, non era mia intenzione „ No, sono io che non sono stato chiaro e sono io che devo chiedere scusa! nessun problema |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 16:05
“ Ok, ho solo voluto dire che chi ha vecchi obiettivi li deve tenere e non vendere. „ Pienamente d'accordo. Io poi a queste cose mi affeziono. Ad esempio tra quelli della foto che ho sopra postato, che qui per comodità rimetto:
 il secondo in basso è un PC 28mm f/3.5 che ho comprato nuovo nell'81 o nell'82 pagandolo un mezzo rene (a calcolare la svalutazione, suppongo più o meno come un PC-E o un TS-E al giorno d'oggi). L'ho usato intensamente per più di un quarto di secolo dal momento che con le diapositive non c'era altro mezzo per tenere le verticali a piombo. Ci ho scattato la maggior parte delle foto in questa galleria: www.juzaphoto.com/me.php?pg=103352&l=it (da non far caso alla resa dei dettagli, dovuta al sistema barbarico con cui ho fatto la digitalizzazione) Non so se ritornerò a usarlo. Tendo a preferire il metodo che consiste nel tenere la macchina a piombo con un grandangolo spinto (con l'A6000 uso un 10-18) per poi eventualmente tagliare sotto e qualche volta sopra. Su Ebay e su altri mercatini in cui vado spesso (perché ogni tanto mi regalo un "nuovo" Ai o Ais) vedo che questi PC 28 spuntano discrete cifre: a 400-500 € in genere si piazzano (poi c'è chi chiede molto di più ma gli resta invenduto); non so se che li compra lo fa per usarli o per collezionismo. Però io so che non lo venderò mai, mi dispiacerebbe veramente separarmene, anche se forse non lo userò più. Gli altri invece li adopero "a turno" (certo non me li porto mai tutti assieme), sull'A6000 con adattatori di tipo "tubo vuoto", con i quali ovviamente ho un fattore crop 1.5, oppure con uno Zhongyi Lens Turbo (il cugino povero del Metabones Speed-Booster) con il quale il fattore crop è di 1.1 (trovo che vada bene con normali e tele, meno con i grandangoli). Con questo un 50mm genera l'angolo di un 55, con risultati che non mi sembrano affatto spregevoli: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2354708 Qui l'immagine viene fatta passare attraverso le tre lenti dell'adattatore per poi concentrarla su un sensore la cui superficie è meno della metà del fotogramma 24x36 per cui è stato progettato. Con un vero FF non potrà che andare meglio. “ Ottiche vintage come il Canon FD 50L 1.2 risolvono perfettamente i 42mpx della R... meglio della versione moderna EF! „ Un Nikon "storico" che mi ha positivamente impressionato per la sua resa su un sensore molto denso come il 24 Mpx Aps-C dell'A6000 è il Micro 55mm f/2.8: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=4&t=1905618#9145836 |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 17:22
@Roberto P : belle ed interessanti le foto di New York e anche le altre. Anch' io ho il Nikkor Micro 55mm f/2.8 e le ultime macro foto ai fiori le ho fatte proprio con quello, sono le foto che ho messo sul sito : drive.google.com/drive/folders/0BwN1BjWTtrb3aWtVamljcGNhVlk poi lo stesso obiettivo mi servirà per convertire in digitale le piu' belle diapositive che ho, sto costruendo un trabiccolo con pezzi ricavati da vari componenti, con un flash che lavora riflesso su foglio bianco inclinato dietro la diapositiva, quando sarà completato faro' delle foto al trabiccolo, comunque funziona già bene, devo solo finire il lavoro ed iniziare ad usarlo. Avevo già convertito in digitale alcune diapositive con uno scanner Epson, ma preferisco una messa a fuoco con la Sony A7RII con i suoi 42 Mpixel e con il mirino ingrandito al max, la messa a fuoco è piu' precisa. |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 18:34
“ @Roberto P : belle ed interessanti le foto di New York e anche le altre. „ Grazie per l'apprezzamento. Magari le foto del W.T.C. di per sé non sarebbero niente di che, simili a quelle che hanno fatto milioni di turisti in quel luogo, e forse se non fosse capitato quel che è capitato le avrei lasciate nei miei caricatori insieme a quelle della Tour Eiffel e a tante altre... Invece, dopo quel che è successo, a rivederle provo ancora una certa emozione. “ Anch' io ho il Nikkor Micro 55mm f/2.8 e le ultime macro foto ai fiori le ho fatte proprio con quello, sono le foto che ho messo sul sito : drive.google.com/drive/folders/0BwN1BjWTtrb3aWtVamljcGNhVlk „ Belle! La qualità dello sfocato, che a mio parere questo 55 produce, aiuta molto in questo genere di foto. E' anche il mio preferito per i fiori: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1164174 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1164176 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1329291 Per questo genere di foto trovo che il fattore crop 1.5, che comporta un angolo equivalente a 82mm su FF, possa essere un vantaggio. Per fotografare le automobiline 1:43 invece preferisco un angolo da normale (come anche per le auto "vere"), quindi uso il Lens Turbo (ho l'equivalente di un 60mm): www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=1536188#10026426 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=11&t=1536188#10039339 Chiaramente quando avrò un'A7xx la userò per foto come queste. Lo apprezzo anche per i paesaggi, dove su APS-C produce un angolo di campo equivalente a 82mm su FF, qualcosa di simile all'85mm che su pellicola ho sempre apprezzato per ritagliare spicchi di panorama. Dal momento che produce immagini molto contrastate (a differenza di altri vintage) in genere apro le ombre. Questo è il JPEG generato dalla Nex (io uso l'opzione JPEG + RAW): www.dropbox.com/s/vom3x1lthp1nhhf/Q%20DSC03643.JPG?dl=0 Con Camera Raw ho aperto le ombre di un fattore +65 (a questo punto gli ho dato un +20 di contrasto per controbilanciare): www.dropbox.com/s/nv4qmcax339edad/Q%20DSC03643%20%28CR%20-%20Contr%20% Due minuti prima avevo scattato questa (sempre il JPEG prodotto dalla Nex): www.dropbox.com/s/grs7ktjn6fbg073/Q%20DSC03641.JPG?dl=0 Qui ho fatto l'opposto, e ho chiuso le ombre di un fattore -60, in modo da rendere gli alberi sullo sfondo delle silhouette nere (ho anche dato un -25 alle luci, per attenuare la bruciatura data dai riflessi del sole): www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1594612 Il diaframma era f/5.6 o f/8. Mi sembra che questo Micro 55, pur senza un rivestimento a nanocristalli o altre diavolerie contemporanee, abbia anche una buona resistenza a ghosting e flare (che invece è il punto debole di altri miei Ai-Ais quali il 24/2.8, 35/2 e 50/1.4). Per la verità un po' di Ghosting sulla ringhiera sfocata in primo piano c'è, ma considerato che si tratta una sottile barra di metallo verniciato di grigio scuro in piena controluce davanti ai riflessi del sole, mi pare più che accettabile. Per queste invece ho utilizzato il Lens Turbo, quindi una composizione simile a quella che si avrebbe con un'A7xx, giusto un po' "ristretta": www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2078110 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2076401 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2078053 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2078764 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2080730 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2080731 (a pensarci bene, visto che l'apprezzo sia con l'angolo di campo da normale che con quello da medio tele, con un A7rII avrei l'angolo di un 55mm ma potrei anche attivare la modalità Aps-C e ottenere quello equivalente ad un 82mm con comunque ancora 18 Mpx, se ho calcolato correttamente) L'utilizzo per paesaggi era il punto debole del modello precedente, il 55/3.5 Ai, prodotto fino al 1979, ottimo per la macro. L'f/2.8 Ais è riuscito a conciliare le contrastanti esigenze dei soggetti vicinissimi e lontani utilizzando il sistema CRC (Close Range Correction), brevettato da Nippon Kogaku negli anni '60, che consiste nel rendere due lenti flottanti tra di loro. L'altra faccia della medaglia è il rischio di "incollaggio" delle lamelle. Scrive il fotografo naturalista norvegese Bjorn Rorslett (probabilmente la maggiore autorità in fatto di Nikkor vintage, anche perché li ha o li ha avuti quasi tutti): www.naturfotograf.com/lens_spec.html "Unfortunately, the f/2.8 design is extremely prone to getting lubrication onto its aperture blades to make the aperture stick unexpectedly when shooting. I gave up my f/2.8 after having cleaned it twice. It makes an excellent paper-weight, however. Newer versions may have a stiffer lubrication so as to minimise the seepage problem. Storing the lens in an upright position and avoiding hot spots such as car trunks may also contribute to mitigate this issue." In rete ho letto di altri che hanno avuto questo problema. Comunque ho seguito i consigli del buon Rorslett: ne ho cercato uno recente (n° matr. 742014 - anno 2002-2004 - acquistato in un negozio tedesco tramite Ebay per 170 €) e lo conservo in verticale a testa in giù. Poi lo uso spesso, e questo dovrebbe minimizzare l'eventualità dell'incollaggio. Ho trovato su Photographylife una sintetica prova dell'obiettivo in questione: photographylife.com/lenses/nikon-micro-nikkor-55mm-f2-8-ai-s Purtroppo non dichiarano la macchina con cui hanno fatto il test, ma di solito usano una D800. Il breve testo scritto non è firmato, ma lo stile mi sembra quello di Nasim Mansurov, titolare del sito, in particolare per l'intercalare del termine "impressive". Il giudizio è: "A great classic with impressive performance, especially when stopped down to f/5.6. CA levels are controlled extremely well and the lens is distortion-free. A great buy, especially on the second hand market." Il 55 esce bene anche da questo test: coinimaging.com/nikon_55microais.html Questa infine è la scheda di Mir.com: www.mir.com.my/rb/photography/companies/nikon/nikkoresources/micronikk “ poi lo stesso obiettivo mi servirà per convertire in digitale le piu' belle diapositive che ho, sto costruendo un trabiccolo con pezzi ricavati da vari componenti, con un flash che lavora riflesso su foglio bianco inclinato dietro la diapositiva, quando sarà completato faro' delle foto al trabiccolo, comunque funziona già bene, devo solo finire il lavoro ed iniziare ad usarlo. Avevo già convertito in digitale alcune diapositive con uno scanner Epson, ma preferisco una messa a fuoco con la Sony A7RII con i suoi 42 Mpixel e con il mirino ingrandito al max, la messa a fuoco è piu' precisa. „ Le diapositive di NY che ho sopra postato le ho digitalizzate fotografando lo schermo su cui venivano proiettate con un Sony 55-210. Poi ho messo a punto questo sistema, che utilizza appunto il Micro 55, un anello da 13 e lo schermino retroilluminato per la pre-visualizzazione del mio vecchio proiettore Zeiss Ikon: www.dropbox.com/s/339k8is9yluhc1q/P1080292.jpg?dl=0 Il risultato mi sembra un po' migliore, soprattutto per la maggiore uniformità: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1241666 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1236902 Nota bene la data: 13 settembre 2001: non c'è bisogno che dica di cosa si sentiva parlare il giro per Portovenere. |
| inviato il 29 Maggio 2017 ore 22:31
@Roberto P : Innanzitutto grazie per la mole di info e dati sull' obiettivo Nikkor Micro 55mm f/2.8 , da questi dati deduco che posso usare tutti i diaframmi compresi fra f/2.8 e f/8 , dalle mie prove ho visto che il diaframma 8 migliora la profondità di campo e cio' serve quando la diapositiva non è piana ma un po' sferica ( un po' bombata, deformata verso la fotocamera ). Adesso il duplicatore dia è smontato, appena posso lo rimonto e faccio una foto, comunque posso già dare alcune indicazioni : composizione : adattatore Nikon Nex – tubi distanziali Nikon 12 mm + 36 mm. - obiettivo Micro Nikkor 55 mm. Impostato su messa a fuoco 0,42 m. - Duplicatore di diapositive Polaroid con tubo diam 52 mm. accorciato a 30,5 mm. e privato della lente aggiuntiva Polaroid. Ho aggiunto due mollette premidiapositiva sul retro , per aumentare la precisione e perpendicolarità . tolto il vetrino smerigliato posteriore , messo carta bianca A4 ( quella spessa per foto ) su un portaritratti A4 inclinato, il flash è un po' piu' in alto rispetto alla perpendicolare sulla carta, cioè la parte superiore carta è un po' piu' vicina al flash e quella inferiore un po' piu' lontana ( viceversa l' obiettivo è piu' vicino alla parte inferiore, compensazione sperimentale, basta provare ). Poi ho aggiunto un filtro Hoya 81 B diam 46 mm. all' interno dell' adattatore Sony-Nikon ed un altro 81 C diam 62 mm dietro la diapositiva ( escludibile, basta svitarlo ) per il bilanciam del bianco : tutte le mie dia tendono al blu. Cio' non era visibile quando le proiettavo perchè la lampada alogena del proiettore non emetteva luce bianca come il Flash. Altro componente non indispensabile : slitta macro Velbon Super Mag Slider, serve a regolare l' ingrandimento . Non so se nei prossimi 3 giorni riesco a rispondere su questo sito perchè sono fuori casa, forse senza PC e con connessione internet molto lenta. Quando rientrero' sicuramente rispondero'. Giorgio P.S. Grazie anche per il consiglio di tenere l' obiettivo in verticale a testa in giù, non sapevo di questo possibile difetto, per ora tutto bene, a me non è capitato. |
user86191 | inviato il 29 Maggio 2017 ore 23:01
Roberto se ami i Nikon old ti manca questo, non e ufficialmente un ais, ma e l'ultimo manual focus prodotto da Nikon (esclusi i PC) costruzione in metallo e resa nitida e contrastata da G, un obiettivo veramente unico che chiude un'epoca
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| inviato il 30 Maggio 2017 ore 2:54
@ Gio3000m Penso anch'io che f/8 sia l'apertura migliore per riprodurre le diapositive con il Micro 55/2.8. Nel malaugurato caso di incollaggio delle lame, qui ci sono un paio di link su come rimediare da sé al problema: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1756626&show=last#8314245 @ Grande Fiammifero Certo... questo Nikon 45mm f/2.8 P è una vera e propria chicca per collezionisti (quale io sono) e produce anche ottime immagini. Mi sono riproposto, con il 50mm f/1.4 Ai-s che ho preso tre settimane fa, di chiudere la collezione e dichiararla completa con 9 esemplari, ma questo proponimento lo avevo già fatto quando ero a 8, e prima ancora a 7, e prima ancora.... Prima però mi regalerò, magari a settembre per il mio 58mo compleanno, questa benedetta a7xx (sempre più convinto per la rII), magari insieme al Voigtlander 10/5.6, focale estremissima che però mi farebbe comodo in diverse occasioni. |
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