| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 13:31
Ho sempre apprezzato canti del caos mi spiace ma io ho parlato di estetica e non sei riuscito a prendere 2 foto e in modo chiaro confutare quanto detto hai parlato di altro ma non hai voluto un confronto semplice e concreto su colori, soggetti e scelte estetiche Ora io sono sempre stato tra quelli criticati quando si parla di autori perché non amo le sparate, ma il confronto l'ho sempre cercato. É chiaro che se uno lo rifugge dicendo che se non capisco é inutile viene spontaneo rispondere: non sapevi confutare e quindi ti sei nascosto dietro il peccato di lesa maestà, non capisci, non puoi parlarne, non puoi criticare. Questo é l'errore, se hai una conoscenza approfondita sì poteva affrontare il tema in modo serio, si prendevano scatti, li si metteva a confronto e si faceva una sana discussione Rispondere tanto é inutile mi fa dire che banalmente che ho toccato un tasto dolente su cui non eri in grado di avere un confronto sereno e sei scappato Allora si il topic é inutile perché così nessuno ci guadagna nulla, nessuno impara nulla, ma non é inutile perché uno fa domande o da un'opinione, la mia vale meno della tua? Su questo tema é probabile ma se hai una profonda conoscenza non avresti avuto problemi a essere chiaro e parlare di estetica di ghirri e di molti contemporanei che sono rimasti lì da 40 anni Ma il blocco mi fa dire che non avevi una risposta e che su questo punto ho ragione ci sono scelte che seguono ancora quei canoni perché sono quelli cercati da chi espone e stampa e sono ripetuti, poi declinati in mille modi e concetti, ma siamo sempre lì Banalmente é un'estetica che ti piace e ti infastidisce sia messa in discussione, era più onesto ammetterlo |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 14:03
“ ho letto l'appassionante dibattito su Ghirri e da ghirriano, ma soprattutto emiliano, non mi stupisce che ci sia chi non capisce la grandezza di Ghirri. „ Sì per un Emiliano Ghirri è davvero 'la morte sua', c'è anche da dire che l'Emilia ha saputo tematizzare se stessa, guardarsi, non solo con la fotografia, ma anche e allo stesso livello con la letteratura: Celati è stato al pari di Ghirri un magnete per gli scrittori emiliani, penso a Cavazzoni, Nori, Cornia, alla rivista Il Semplice eccetera. Insomma l'Emilia poteva specchiarsi attraverso la fotografia e la letteratura. Poi è arrivata anche la musica. Era un'età dell'oro. Comunque sul canale Youtube di NOC oggi trovate l'intervista a Alex Majoli che parla del collettivo Cesura (Piacenza), non sarà Viaggio in Italia, ma sono bravissimi autori e autrici che raccontano città italiane col loro progetto. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 14:06
Li conosco bene visto che sono emiliano e di piacenza Hanno coinvolto anche autori qui di piacenza, ma richiedevano un impegno di tempo non piccolo |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 14:43
“ ti sei nascosto dietro il peccato di lesa maestà „ Certo è un problema di lesa maestà: la tua. Se un fotoamatore 'casual' si accosta a Ghirri con la categoria critica dello 'slavatino' passi, ma tu non sei il fotoamatore casual, ci si aspetta qualcosa di più adatto alla tua maestà di 'vet', anche semplicemente una rivendicazione autoriale tipo "Ghirri mi fa kakare!" sarebbe meglio. Detto questo, anche se possono sembrare uguali, c'è una bella differenza tra l'estetica del reale e l'estetica del verosimile, va tenuto presente quando guardi Ghirri e la Camporesi. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 14:46
Prendiamo alcuni scatti li accostiamo e parliamo di colori, tipologia di soggetto scelto, inquadratura ecc..? Mi sembra un buon punto di partenza te la senti? images.app.goo.gl/TbovWDXfqsCV3vUz5 www.silviacamporesi.it/la-terza-venezia/ Prima foto vedi delle similitudini ? Io diverse. Parliamo di colori? Di assenza di persone? Perché continui a menarla con la parte concettuale e non parli di estetica come continuo a chiederti? Possono sembrare uguali ecco il punto sono 40 anni che si privilegia e si segue un certo tipo di estetica, di scelte di soggetti ecc.. Ognuno ci mette del suo ma siamo sempre lì e ripetiamo una tipologia di foto ancora e ancora da quel punto di vista |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 15:09
Eddai, avevo messo il segnalibro, speravo fosse costruttiva, fin qui lo era pure stata.... E invece deve essere distruttiva anche qui. Matteo vede similitudine fra alcuni lavori di Camporese e Ghirri mentre Caos no, è un problema? Suvvia.... Non mi dite che non siamo abbastanza adulti da non avere un confronto su questo. Potete anche vederla in modo diverso pur rispettando la divergenza di opinioni eh! |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 17:23
Fotoamatore casual forse é il miglior complimento che mi han fatto qui su juza, mi piace anche |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 17:25
Io Versace, grazie. On the Floor. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 18:26
La Camporesi è stata recentemente presidente della giuria di questo concorso di fotografia d'architettura razionalista organizzato a Como (ma aperto a tutti i fotografi e ke architetture razionaliste in Italia). Io ho partecipato e sono tra gli ultimi dei trombati. non per questo ma sono rimasto un po' deluso dalla selezione effettuta, soprattutto dalla foto vincitrice diciamo. Mi aspettavo di più dalla Camporesi come giudice. www.photomaarc.com/ |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 18:32
In effetti meglio della prima ce n'erano un gran quantitativo, fotograficamente parlando, incluse la seconda e la terza. Ho un pensiero in merito, e credo di azzeccarci pure, ma se lo dico mi attiro troppe antipatie ingiustificate (per motivi analoghi), quindi lo tengo per me. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 18:44
La foto vincitrice non entusiasma nemmeno me. Preferisco quella dell'Ara Pacis Mundi a Medea. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 18:58
Io credo che se scritto con tranquillità ognuno é libero di esprimere il proprio pensiero, poi magari capita che dopo confronto si cambia idea o no |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 21:53
Non stai sbagliando, è sicuramente un omaggio a Ghirri, filtrato da un'ironia postmoderna. A me pare chiaro che le soglie di Ghirri siano totalmente altro, mentre ciò che fa Silvia Camporesi è mettere in scena una finzione. Non sei superficiale proprio per niente. “ Io credo che se scritto con tranquillità ognuno é libero di esprimere il proprio pensiero, poi magari capita che dopo confronto si cambia idea o no „ Ieri ho scritto a Alchill in risposta a un suo video sulla questione abusi di Neil Gaiman. Alchill chiedeva se avremmo continuato a leggere le opere di Gaiman, e io ho risposto che avrei sicuramente continuato a leggere Gaiman, ma che avrei cancellato l'iscrizione al canale Alchill perché trovavo disgustoso il suo video. Allora lui ha risposto che io sono "intellettualmente disonesto" perché non argomento. Così ho perso un'ora abbondante per scrivergli una sintetica argomentazione che avrebbe convinto anche una pietra. Ma a Alchill non è fregato niente di quel che gli ho scritto. Niente. Niente. Nel tempo che ho usato per organizzare un discorso, avrei dovuto levigare una parte del pavimento della casa in cui ha vissuto mia nonna e poi mia mamma. Era uno studio, con tre grandi cavalletti, un tavolo enorme per lavorare, quadri incorniciati, cose portate da vari giri del mondo. Nel tempo si sono accumulate tante cose disordinate che rendono inutile quello spazio bellissimo. E le perline del pavimento sono rovinate. Come c'è una parasocialità nelle relazioni che vivono esclusivamente in rete, c'è - ed è anche peggio - una pararazionalità, per cui, come si ha l'impressione di avere tanti amici, si ha l'impressione di 'dibattere', quando invece non esiste alcun dibattere. |
| inviato il 23 Febbraio 2025 ore 22:17
Io credo che più che essere finita la fotografia italiana sia finito un certo tipo di fotografia. Nel senso che nel 1970/80 c'era un altro approccio alle immagini. Più lento e meditato in un certo senso. Oggi la fotografia vive il tempo di uno swipe su un telefono; molte fotografie di Ghirri vanno interpretate e non solo viste. Se una foto non è bella a prima vista, se non suscita nessuna curiosità, se non documenta niente di eclatante, è normale che l'osservatore passi oltre. Dai, è come dire che non ci sono più i Pavarotti nell'era dei consumatori di musica con l'auto-tune in studio messa poi in playback dal vivo. |
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