| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 15:37
Provo a dire la mia...credo che la spesa di diverse migliaia di euro per un obiettivo siano giustificate\giustificabili solo in virtù delle condizioni di luce in cui uno si trova a fotografare. Ad esempio, io ho il 100-400, lente che mi piace e che uso molto volentieri. Gli unici momenti in cui mi piacerebbe averne una più costosa è quando mi trovo a scattare con iso alti e tempi inadeguati al soggetto a causa delle condizioni della luce. Allora sì penso mi che mi piacerebbe avere un f 4 o un 2.8, ma non necessariamente 100-200 mm in più. Mi sono reso conto che si possono risolvere alcuni dei problemi di mm con una tecnica di avvicinamento al soggetto più evoluta magari, cosa che molti dimenticano far parte della fotografia naturalistica tanto quanto la reflex o l'obiettivo. O ancora, spendere soldi per viaggiare e andare in location dove i soggetti sono molto più confidenti. Ecco io vedo giustificati i millemila euro in più sopratttutto a favore di una lente più luminosa, piuttosto che più lunga. Poi alla questione si applicano i soliti discorsi del capire se uno è nella situazione personale\economica di poter affrontare una spesa del genere, ma per questo aspetto non esistono giudici. p.s.: quanto mi piacerebbe un 400 f4 non DO |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 15:58
Perfetto ora è più chiaro... Diciamo che trecento metri saranno sempre e cmq troppi, a distanze umane, diciamo 50 metri, nel caso b il dettaglio sarà maggiore con un ulteriore possibilità di post. Addirittura l,ennesimo passaggio di post sarà obbligato in virtù del doppio ridimensionamento... E' un pò quello che faccio anch'io, quando effettuo un piccolo crop imposto a seconda della grandezza del soggetto un ritaglio di 4800 o 3800 lato lungo, lo elaboro e poi lo riduco ulteriormente a 2400 o 1900, preferendo quest'ultimo per ragioni di risoluzione dei monitor, dandogli gli ultimi ritocchi in post. Ovviamente occorre partire da un file perlomeno quasi perfetto altrimenti esce fuori di tutto. Non è stata detta una cosa fondamentale....le differenze tra un 400/600 e i vari trecentini e quattrocentini non si limitano solo alla focale ma soprattutto alla qualità delle immagini che restituiscono, il 300 2,8 e il 400 5,6 sono molto performanti ma oltre certe distanze non possono fare più di tanto dovendo intervenire con i vari extender.... Ciò non toglie che nel forum ci sono bellissime immagini scattate con questi piccoli tele in quanto la minima distanza dal soggetto non può che giocare a loro favore, in particolar modo raffrontandoli al 500/600, contro il mostro 400 2,8 ogni sforzo è vano. Da parecchio tempo sono arrivato alla conclusione che non ci sia niente di meglio di uno scatto no crop e in questo casi i lunghi tele sono impagabili, poi all'occorrenza si ricorrerà ugualmente a un crop, io stesso ho scatti fatti a soggetti lontani una novantina di metri, ma finchè si potrà evitare i risultati saranno lampanti. Ciao |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 17:00
@Civetta e @MMulinai, entrambi a modo vostro mi avete un po' dato ragione su ciò che ho detto nel secondo mio post in prima pagina: “ @Facip Beh, non discuto sul discorso reflex/auto, ma con un 600mm ti piazzi lì e non ti muovi, mentre col 300/4 cerchi di avvicinarti quanto più possibile all'animale. E' come se per fotografare uno stambecco in un versante montano col 600 ti piazzi sulla strada asfaltata col megacavalletto e testa Photoseiki che reggono 30 Kg, mentre col 300 ti arrampichi per avvinciarti cercando di non farlo fuggire. „ Eppure questa mia affermazione è stata piuttosto contestata perché uno dei vantaggi delle lunghe focali è proprio quella delle riprese a grandi distanze che non disturbano gli animali e le riprese sono più naturali. Ho un amico che ha fatto caccia fotografica amatoriale per quarant'anni ai tempi della pellicola, ha usato di tutto, compresi tele da 1000mm catadiottrici e non, si muoveva in montagna anche con 15 kg di attrezzatura, perché anche il solo cavalletto pesava qualche chilo (per reggere il 1000mm). Ancora oggi mi dice che la miglior tecnica della caccia itinerante è quella di viaggaiare leggeri ed imparare la difficile arte di sapersi avvicinare agli animali senza farsi scoprire e riuscire a riprenderli nelle loro attività naturali. A volte, per avvicinarsi ad un camoscio, non esitava a farsi un lungo giro circolare, col vento a favore e passando da un altro versante, per arrivarci vicino senza farsi scoprire. Poi, vabbè se uno preferisce starsene distante cinquecento metri in linea d'aria e piazzare un 2X con un 1.4X in cascata ad un 600/4 tutto è lecito. @Civetta: sono convinto che in futuro le reflex arriveranno a scattare a 25000 ISO con la qualità dei 100 ISO di oggi, è solo questione di tempo, ma l'evoluzione tecnologica va avanti. In questo scenario, l'utilità di obiettivi iperluminosi sarà solo più quello della ridotta PDC e relativo sfuocato, oppure, per rimanere in tema, avere corte focali leggere e facilmente trasportabili, iperluminose per poterle duplicare senza perdere l'AF (400/2.8L, esempio). Ora come ora, l'f/2.8 è ancora quasi indispensaile per le riprese in scarsa luce per aiutare l'AF (ho fatto delle riprese in teatro recentemente e si è comportato meglio il 17-50/2.8 Tamron che il Canon 70-200/4L, sul piano dell'AF), ma anche lì è solo questione di tempo, perché Canon, se non erro, ha già prodotto dei sensori AF molto più sensibili in scarsa luce di quelli attuali. Comunque, dopo ben 7 pagine di topic, sono arrivato alla conclusione che sì, gli obiettivi a lunga focale continuano ad avere un loro perché anche ai tempi del digitale. Giorgio B. |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 17:11
@mmulinai: per curiosità quando croppi a 3800 che risoluzione (dpi) dai al file? 200? 300? |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 17:17
@Giobol: sicuramente è come dici tu, in futuro scatteremo a 25000 iso come se nulla fosse. Al giorno d'oggi però, quando poco dopo l'alba mi trovo a scattare a 1\200 passeriformi in movimento continuo a f 5.6 e 800iso mi dico...se avessi un 2.8 cosa riuscirei a fare!! Poi però do un'occhiata ai prezzi e mi convinco che va bene un giro in africa o chissà dove in più ed super tele in meno... |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 17:49
Anche se avessi un f/2.8 non è detto che scatti a f/2.8, soprattutto se sei molto vicino, perché rischi che metti a fuoco l'occhio, ma ti trovi l'uccello metà a fuoco e metà no. Io col 300/4L ho visto che sulla mia 50D ha una qualità ottima a f/5,6, mentre a f/4 è un po' morbido e le aberazioni sono ben visibili, quando c'è il sole. Ecco, io sarei pienamente daccordo a spendere molti soldi su un tele luminoso, ma a patto che sia ottimo già a TA, perché se devo chiudere a f/5,6 per avere una nitidezza decente e senza aberrazioni, tanto vale... Sai cosa vuol dire trovarti a camminare con 300mm 1/30 f/4 1600 ISO all'interno di un bosco alle 8 di mattina in zona ancora in ombra? Quindi se il tele finisci di usarlo spesso a TA o quasi, è meglio che sia ottimo, altrimenti non vale la pena. Piuttosto vado a fotogrfare all'aperto al sole, ma lì anche un Tamron 70-300 da 350€ fa la sua buona figura. Io abito in montagna circondato da boschi ricchi di fauna, ma necessito di molta luminosità, questo è il motivo principale che mi lascia ancora indeciso nel sostituire il 300/4L col 400/5,6L: quello stop in più, quell'IS, su una 50D dove è meglio non osare oltre 1600 ISO... Certo che se potessi un 300/2.8... Giorgio B. |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 17:54
“ Io abito in montagna circondato da boschi ricchi di fauna, ma necessito di molta luminosità, questo è il motivo principale che mi lascia ancora indeciso nel sostituire il 300/4L col 400/5,6L: quello stop in più, quell'IS, su una 50D dove è megio non osare oltre 1600 ISO... Certo che se potessi un 300/2.8... „ Questo è esattamente quello che penso io...! Per passione sono molto spesso in montagna e in effetti i kg in più vanno bene solo se ampiamente giustificati!! |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 20:48
Diciamo che le tue necessità si discostano un pò dall'avifauna, si continua a parlare di distanze abissali e io, sinceramente preferisco evitare, nel caso di soggetti così grossi già a 50 metri si può fare un bel lavoro, uno stambecco non è certo un passeriforme.... X civetta....se imposto il lato del ritaglio in px mi rimangono i dpi di acr da me settati su 300, se invece ritaglio mantenendo il rapporto 3/2 i dpi si adeguano in percentuale. Guarda il tutorial di Emanuele in merito al ritaglio e capirai meglio. |
| inviato il 04 Febbraio 2013 ore 22:01
Effettivamente, MMulinai, non sono un puro avifaunista, anzi, in realtà punto di più ai mammiferi che agli uccelli. Mi sono avvicinato all'avifauna più spinto dai compagni di caccia che per scelta personale, perché personalmente preferirei fotografare animali di stazza più grande. Qundi sono arrivato alla conclusione che per le mie esigenze, anche un buon 300/2.8 potrebbe essere sufficiente, al limite duplicarlo all'occorrenza, ma trovo assurdo utilizzare un 800/5,6 per fotografare un camoscio dal versante opposto per avere un buon primo piano con uno sfuocato da paura. Poi, come diceva qualcuno, tutte le esigenze sono giustificate. Una cortesia, potresti linkare iltutorial di Emanuele (presumo Juza)? Giorgio B. |
| inviato il 30 Settembre 2013 ore 10:44
Rispondendo a Guido Muratore, vorrei precisare che il 400 DO non me l'ha affatto regalato Canon ma, come il resto della mia attrezzatura, l'ho comperato con i miei soldi, guadagnati vivendo di fotografia, e se dico che è un'ottica eccellente è perché ho centinaia di files Raw che lo possono dimostrare, scattati in ogni condizione in ogni parte del mondo. Sul fatto che poi Canon, attraverso il CPS, mi fornisca talvolta di ottiche e corpi macchina in comodato d'uso gratuito per aiutarmi a svolgere meglio il mio lavoro, e magari perchè faccio loro da testimonial, questa è un'altra cosa (e comunque, casomai, chiediamoci perchè li dà a me e non a qualcun altro dei tanti che si fregiano della qualifica di fotografo naturalista, magari organizzando anche workshop, e poi nella vita sono geometri e dentisti). Il bello dei forum è che tutti possono scrivere tutto, ma questo non autorizza a parlare a caso senza sapere di cosa si sta parlando. Per giudicare la qualità di un obiettivo, inoltre, occorre anche che chi lo fa lo sappia usare. Recentemente, ho incontrato in un capanno uno col 400 DO che se ne diceva poco soddisfatto : stava scattando a mano libera con la staffa dell'obiettivo appoggiata allo spigolo di legno del capanno. Chissà perchè, ma mi viene il sospetto che il suo giudizio sia poco attendibile... |
| inviato il 30 Settembre 2013 ore 10:54
Ciao Guido, anche tu tra noi da qualche giorno? Non credo però che ti sei iscritto solo per rispondere all'altro Guido, quindi ti dò il benvenuto e mi farebbe piacere anche un apporto della tua esperienza, ovviamente con i dovuti limiti senza compromettere la tua professione. Giorgio B. |
| inviato il 30 Settembre 2013 ore 11:26
io la girerei più così la tua riflessione: ho una aps-c e un tele (diciamo 300mm), passo a ff e il mio tele (che prima era equivalente ad un 450) ritorna più corto, però questa ff ha più mpx e quindi croppando recupero quanto perso. Però la regola che.. non si è mai abbastanza lunghi dove la mettiamo? Ciao Max |
| inviato il 30 Settembre 2013 ore 11:55
Max, il crop su FF pare che perda in confronto all'APS-C. Dopo questo topic mio, ne sono spuntati altri simili che confrontano APS-C e FF. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=516914 Ce ne devono essere altri, ma non li trovo. La conclusione a cui sono arrivato, è che con una 7D + 400/5.6 spendi 2.000€, per fare la stessa inquadratura con una 5D III devi usare un 500/4L moltiplicato 1.4x (ca. 13.000€) Però hai una immagine più bella. Giorgio B. |
| inviato il 30 Settembre 2013 ore 12:42
Ciao Giorgio ma perchè mai dovrei fotografare uno stambecco a due km in linea d'aria in cima alla montagna quando a maggio al Gran Paradiso li puoi fotografare con il telefonino? Un abbraccio Luca |
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