| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 16:22
“ Anche il 50mm f1,4 ha uno sfuocato bellissimo „ Si... è forse il principale punto di forza del Nikkor 50mm f/1.4 Ai e Ai-S (che ha anche altri pregi). Qui commento la sua resa ai vari diaframmi: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3311890&show=12#19141555 Per me lo sfocato migliore lo produce a f/2 e f/2.8. Questa l'ho scattata a f/2, con l'ottica in questione e la solita A7rIII, il pomeriggio di venerdì scorso al monumento a Giuseppe Missori, realizzato nel 1916 dallo scultore Riccardo Ripamonti e collocato appunto in Piazza Missori:
 E questa a f/8:
 P.S.: Pomeriggio di mercoledì 11 dicembre; f/2:
 Ritaglio:
 Sullo scultore Riccardo Ripamonti: www.treccani.it/enciclopedia/riccardo-ripamonti_(Dizionario-Biografico www.google.it/search?q=riccardo+ripamonti+scultore&rlz=1C2ONGR_itIT109 P.P.S.: Il mio 50mm f/1.4 Ai-S è questo, innestato sull'A7II con il suo paraluce originale HR-1 in gomma ripiegabile (sulla sinistra è la mia Nikon FE del 1981 con il Nikkor 35mm f/2.0 Ai dello stesso anno):
 I tappi sono di tipo più recente, perché li ritengo più comodi da mettere e togliere in presenza del paraluce. Ma naturalmente conservo gli originali. Un articolo, come al solito eccellente, di Marco Cavina: www.marcocavina.com/articoli_fotografici/Nikkor_50_1,4_S_Auto/00_pag.h Qui una sintetica e decisamente favorevole recensione, con tanto di test MTF, su Photographylife del Nikkor 50mm f1.4 Ais scritta da Nasim Mansurov, titolare del sito ed effettuata con una D800E: photographylife.com/lenses/nikon-nikkor-50mm-f1-4-ai-s Scrive: "This exceptional low-light manual focus lens is perfect for travel and portrait work and any situation where a extremely limited depth of field is desired. [...] A very good manual focus 50mm f/1.4 prime with impressive performance characteristics. Starts out a little weak wide open, but performs admirably past f/2.0, even on a high-resolution digital SLR like Nikon D800E. [...] The NIKKOR 50mm f/1.4 Ai-S is a strong performer – whether mounted on a classic Nikon film camera, or a modern high-resolution DSLR like Nikon D800." Esce molto bene anche da questa ottima recensione di Martin sul sito di Phillip Reeve: phillipreeve.net/blog/review-nikon-nikkor-50mm-f-1-4-ai-s/ "The Nikon NIKKOR 50/1.4 Ai-s looks as beautiful as a vintage lens can look, I think, and operates as beautifully. Optically it is still valid and can be used on digital cameras and more or less matches today's lenses. Of course it can not compete with the very best of current 50mm lenses in terms of optical perfection but it has a lovely character that those lenses cannot offer. Its handling and build quality is second to none, very sharp in the center right from wide open through the full aperture spectrum and extremely sharp across the frame stopped down. [...] Generally I must say I am very impressed by this lens that was designed over 40 years ago and manufactured over 20 years ago." |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 19:24
%0mm/1,4 AI e Sony A7rII (credo ad f2)
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| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 19:31
Mi sembra più uno sfocato da f/1.4 con il 50/1.4. Chiaramente è solo una mia impressione. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 20:46
Sto ancora indagando sui grassi da usare per fare manutenzione. Mi è chiaro che i grassi di densità 2 non vanno bene. Ci vogliono quelli di densità inferiore. Ho riguardato le specifiche di quelli al Disolfuro di Molibdeno e secondo me non vanno bene. Tra l'altro adesso capisco meglio come sono fatte queste emulsioni e che certi nomi creano confusione: Il litio è un addensante - viene usato in varie sue forme - come il Calcio, l'Alluminio ecc. Il PTFE - in sostanza il Teflon - non è in antitesi al Litio è un additivo che anzi si mette proprio nei grassi al Litio. Ugualmente il Disolfuro di Molibdeno o la Grafite sono additivi ma questi ultimi si usano per meccanismi che subiscono una pressione estrema quindi hanno bisogno di grassi che reggano pressione E TEMPERATURE alte senza scomporsi far colare l'olio. Composti del genere sono troppo duri - teoricamente, non ho provato - per usi in cui si deve muovere delle ghiere con due dita. Nel migliore dei casi rendono la ghiera un po' dura, nel peggiore, con il freddo possono creare anche troppo attrito e al limite limite limite consumare gli elicoidi. Inoltre alcuni additivi possono danneggiare l'alluminio. I grassi che Hobby Tool o altri brand che fanno la stessa serie di grassi per obiettivi, spesso non danno una scheda tecnica completa o se la danno non è mai mostrata nei canali di vendita come ebay. Ne ho trovato uno adesso che fortunatamente mostra la corrispondenza tra la sua scala di densità e quella internazionale che è la NLGI. Per quello che vedo dal grasso Litio-PTFE della Arexons che ho in casa e che è una gradazione 2, 2 è troppo denso per l'anello di messa a fuoco. infatti se cercate su amazon "Helicoid Lube+Damper Lens Grasso per obiettivo fotocamera Focus Aperture Ring 15ml (set completo di 6)" - articolo non più disponibile ma simile a tutti quelli venduti per questo scopo su queste piattaforme di vendita - vedete che indica come nome com - NLGI - JIS (japanese industrial standard - ASTM) Ultrasoft -> 000 --> 470 Extrasoft -> 00 ---> 420 Soft -> 0 ----------> 370 Medium -> 1 ------> 320 Firm -> 2 ----------> 270 Extrafirm -> 3 ----> 220 per elicoidi in alluminio e ottone consigliano la Soft che infatti è proposta proprio per anelli di messa a fuoco Nikon AI a titolo d'esempio. Hobby Tool, Pig Iron e altri usano una scala di viscosità 10, 30, 40, 250, 500, 1000, 3000 in questo caso è la 30 indicata per gli elicoidi degli obiettivi manual focus tipicamente Nikon AI. 40 per gli anelli degli zoom a scorrimento longitudinale - così ho capito - 500 per l'anello dei diaframmi 250 per obiettivi che hanno bisogno di un po' più di frizione del 40 - presumo quelli che hanno una ghiera di messa a fuoco con un diametro più grande dei tipici AI da 50mm di diametro frontale. Per es. il 300mm o i pre AI come il 135mm 2.8 ma sto solo desumendo perché non è chiaro. Mi sembra più chiaro che più è grande il raggio più c'è bisogno di un grasso più viscoso per contrastare il maggiore momento a parità di forza delle dita che ruotano la ghiera. Quanto non lo so. Ora, visto che non mi piace di farmi propinare dei prodotti di cui non danno nessun altro dato e che fanno pagare prezzi assurdi, vorrei capire che prodotti esistono in commercio, di altre marche più note, che svolgono le stesse funzioni e di cui si sa la composizione. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 21:52
“ Sto ancora indagando sui grassi da usare per fare manutenzione. Mi è chiaro che i grassi di densità 2 non vanno bene. Ci vogliono quelli di densità inferiore. Ho riguardato le specifiche di quelli al Disolfuro di Molibdeno e secondo me non vanno bene. „ Hai trovato qualche controindicazione dove dicono che a consistenza NLGI 2 al sapone di litio - bisolfuro di molibdeno? Non sto certo affermando che va bene, solo che l'ho usato senza prima documentarmi intuendo di mio che potesse funzionare, fino a ora l'ho messo solo sul 50 1.2 da un paio di anni e non ho riscontrato problemi, però è da considerare che quell'ottica ha un elicoide breve e il maggior lavoro lo fanno le due corsie laterali, forse non esiste un grasso universale che va bene in modo eguale per tutti. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 22:09
a parte la densità avevo letto qualche controindicazione con l'alluminio ma non ho più sottomano il link. lo cerco ancora - sto avendo un sacco di problemi di crash quando uso i browser in questi giorni, probabilmente perché non basta più la memoria dell' SSD che fa da cache della memoria virtuale - poi ti confermo se era il MoS2 o un altro. il problema di alcuni grassi è che intaccano l'alluminio anche se scorrono, però prima ti trovo il link poi vediamo quali sono |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 22:33
“ il problema di alcuni grassi è che intaccano l'alluminio anche se scorrono, però prima ti trovo il link poi vediamo quali sono „ Qui poi si entra in specifiche complicate, ci saranno sicuramente anche elicoidi in ottone o leghe simili e li i frizionamenti saranno anche differenti, per non parlare della cura con cui sono stati fatti, quelle di certi "plasticoni" attuali che a mala pena fanno 90° di corsa credo siano ridotti al limite. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 0:56
www.nlgi-india.org/images/PDF/Yakov%20Ephsteyn.pdf questo è un documento di una conferenza descrive meglio pregi e difetti dei grassi con il disolfuro di molibdeno... www.engineersedge.com/lubrication/molybdenum_disulfide_characteristics leggendo tutto quello che trovo come per altri additivi non si possono trarre delle conclusioni generiche su tutti i grassi al MoS2 perché possono essere fatti con formule diverse e avere caratteristiche un po' diverse però in generale sono pensati per pressioni alte e cinematismi che hanno pressioni alte. Bisognerebbe valutarei il singolo grasso ma personalmente preferisco per adesso scartarlo perché anche se dovrebbe garantire un'alta scorrevolezza tra i suoi strati laminari, l'uso negli elicoidi dove la pressione non è molto alta può non essere ottimale e rendere duro l'obiettivo. Poi leggendo c'è anche da valutare la dimensione delle particelle se è compatibile con la scabrosità dell'alluminio dell'elicoide. Non ho idea. Diciamo che sicuramente se c'è una formula di questo tipo di grasso adatto a componenti dei camion non la userei per gli elicoidi degli obiettivi. ok ho trovato dei grassi con densità 00 che mi sembrano usabili al posto dei pomatoni carissimi venduti per ottiche senza spiegazioni: una marca è la Hagen automation ed in particolare mi sembra che possano essere interessanti: - questo al Litio e PTFE ( Teflon ) anche se è un EP - cioè extreem pressure - . Su Amazon nelle recensioni c'è uno che l'ha usato per uno zoom Nikkor - questo che è definito "eco" al polialchilenglicole (PAG), che è un tipo di olio non compatibile con gli oli minerali, che ha una resistenza più alta alle variazioni di temperatura, in particolare arriva a -40° C in basso e a 200 in altoed, è indicato per contatti metallo-metallo ha due versioni, una con spessore 00 e l'altra 2. - questo al disolfuro di tungsteno sempre con olio PAG. le versioni di spessore 2 dovrebbero andare bene per l'anello dei diaframmi. non ho idea se qualcuno di questi prodotti possa danneggiare per esalazioni le lenti o qualche componente. un altro grasso 00 che sembra molto interessante è ENI MU EP versione 00, al sapone di Litio, che è pensato proprio per meccanismi che raramente possono essere aperti e manutenuti; ha un range più basso dei PAG perché va da -20 a 120 ma ha un punto goccia discretamente alto, 185 ma è venduto in quantità enormi. La marca inglese mi ispira molto. Vedo se trovo qualcos'altro che non siano i pomatoni giappo-cinesi di cui non ti dicono niente. Da verificare se non sia meglio uno 0 al posto di uno 00 |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 7:24
Io ho usato quello al bisolfuro di molibdeno una quindicina di anni fa e va tutto bene, se non avessi trovato quello avrei usato quello nero alla grafite (per giunti omocinetici) |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 7:27
“ Mi sembra più uno sfocato da f/1.4 con il 50/1.4. Chiaramente è solo una mia impressione. „ potrebbe essere anche, purtroppo con le ML si perde quella info... |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 8:28
“ Un altro motivo che mi fa preferire i vecchi obiettivi: poche lenti. Io poi sono particolarmente attratto dagli obiettivi a tre lenti (Nikon ha solo un 105mm f/4 per telemetro con tre ma tanti per reflex con quattro), ne ho alcuni e tutti usabilissimi. „ Io ho il Nikkor-Q 135 mm. f. 2,8 che (se non sbaglio) è un quattro lenti. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 11:03
“ Io ho il Nikkor-Q 135 mm. f. 2,8 che (se non sbaglio) è un quattro lenti. Sorriso „ Molti vecchi 135mm non particolarmente luminosi hanno solo quattro lenti, sia con schema tipo Sonnar (come i Nikon 135mm f/3.5 Q) che con schema tipo Ernostar (come i Nikon 135mm f/2.8 Q ed E ed i Nikon 135mm f/3.5 AI). Quattro lenti possono bastare per un'ottima qualità nei mediotele; sempre con quattro lenti fra i normali c'è lo schema Tessar che può essere molto valido e per le focali da 200mm in su il classico schema tele. |
| inviato il 11 Dicembre 2024 ore 12:24
Il mio 135mm f/2.8 AI-S non lo uso da parecchio tempo. Ne parlo nei miei tre post in questa pagina: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=6&t=1405354#8481506 Qui una foto di prova con l'A7II:
 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2663017 e con l'A6000, il cui sensore ha una densità pari a quella di uno da 54 Mpx su FF:
 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2663018 Se, con l'apposito pulsante blu sotto alla foto, si va sui files a 24 Mp si noterà che le scritte sui cartelli del cantiere e il logo "Riva" sui teloni dei due motoscafi siano decisamente più leggibili nella foto con l'A6000. Questo come constatazione del fatto che, perlomeno nell'area centrale, non "esaurisce" il FF da 24 Mp dell'A7. Con l'A7rIII non l'ho mai usato. Devo colmare questa lacuna. |
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