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Realtà e fotografia


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user46920
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inviato il 11 Ottobre 2014 ore 0:36

Bel link, Vincenzo ;-)
Se soltanto possedessi il 10% della gentilezza di Caterina, sarei un'altra persona :-P
... vedo che tante cose cominciano a combaciare ;-), quindi il problema è che potrebbe essere difficile:
Tenere separate queste due visioni in un luogo di condivisione fotografico...un lavoraccio per Juza che dovrebbe risolvere mille controversie
... ma non impossibile !!! (volendo e potendo)

Fabio:
...se ci fosse piu rispetto di partenza per le foto e i lavori degli altri, soprattutto quando non se ne capisce il senso o non sono di proprio gusto.
... ma questo secondo me è solo la conseguenza della poca chiarezza.
ti faccio un esempio: mettiamo che non mi interessano i fotomontaggi, ma solo le foto (1 scatto secco, no PP), se nella didascalia ci fosse un riferimento alla lavorazione, potrei decidere se passare oltre o restare e fare il mio commento ... o sbaglio ???

Vorrei portare una foto non mia ad esempio, ma non so se è eticamente corretto.

Cosmo:
alcuni semplicemente 'non capiscono come si riesca a tanto' e si spacciano per ortodossi conservatori, si ergono a paladini in difesa dell'etica
... MrGreenMrGreen

... spero non ci siano allusioni a "qualcuno quì presente", in questa analisi un po' troppo frettolosa MrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 14:03

Enrico, capisco il tuo punto di vista ma concordo con Fabio, separare sarebbe una sconfitta, ci vuole semplicemente una crescita sia nel ricevere giuste critiche che nell'accettare una risposta motivata alle critiche fatte, solo così può funzionare e come dice Fabio
Parlando ancora piu in generale se ci fosse piu rispetto di partenza per le foto e i lavori degli altri, soprattutto quando non se ne capisce il senso o non sono di proprio gusto.
Ho riletto la discussione sulla foto del faro e sono rimasta colpita da un'assenza..nessuno ha fatto l'unica domanda che davvero conti.. " Luca che cosa vuoi dire con questa immagine?" da li si sarebbe dovuto partire per una critica seria..invece..non è un caso.. è sintomatico, delle idee degli altri non interessa nulla, la propria visione è l'unica giustaTriste
Wedgwood assolutamente d'accordo ma più che off topic sei off forum ;-)MrGreen
Un salutoSorriso

avatarsenior
inviato il 12 Ottobre 2014 ore 14:30

delle idee degli altri non interessa nulla, la propria visione è l'unica giusta

Triste ma vero Caterina!
Non e' raro infatti assistere a discussioni in cui, addirittura, si rispodere senza neanche leggere i commenti precedenti!!Eeeek!!!
Per molti, io credo, la possibilità di interagire offerta da internet rappresenta solo un'insperata opportunità per poter dare sfogo alla frustrazione che contraddistingue la loro vita reale dove, senza la protezione dell'anonimato, non oserebbero esprimersi altrettanto liberamente o, semplicemente, perché non riescono a trovare qualcuno a cui interessi quello che hanno da dire.Triste

user46920
avatar
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 5:43

Cosmo, scusa, puoi anche aver ragione, posso anche trovarmi d'accordo con te (anzi è quasi tutto vero, ma non per tutti e/o non ogni volta e non in ogni situazione) e comunque credo che l'interesse degli altri, vada stimolato in qualche modo: c'è chi posta nudi, chi esaspera la post per il wow!, chi trova forme strane, chi usa altre tecniche, ma la didascalia NON la usa quasi nessuno !!!

Se non mi spieghi qualcosa delle tue immagini: es come l'hai fatta o cosa rappresenta o quanto è stato difficile col pennello clonare un traliccio, ecc ... poi se qualcuno chiede, devi rispondere di quello che hai fatto, non scrivere uno statuto artistico per cercare di difenderti, ma poi da cosa ???

Se hai qualcosa da dire, dilla bella chiara !!!

Caterina:
nessuno ha fatto l'unica domanda che davvero conti.. " Luca che cosa vuoi dire con questa immagine?"


Penso che quanto ho detto sopra, spiega in parte quello che vuoi dire ... la foto di Luca è stata messa in Astrofotografia (mi pare) e gli effetti innaturali forse sono apparsi incongruenti ai più scettici, ma non voglio scusare nessuno, ho letto anch'io mille commentini "duri" e ho letto comunque anche una immediata "stizza" (purtroppo naturale ed umana) dell'Autore.

Ripeto: secondo me, la chiarezza è fondamentale !!!

La Realtà delle cose è una sola, le altre sono immaginazioni: le filosofie Aristoteliche non portano alla realtà, preferisco la visione immaginifica ma chiara di Platone, che non si scontra con quella Reale della scienza.

user35943
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inviato il 13 Ottobre 2014 ore 8:46

Caterina
Wedgwood assolutamente d'accordo ma più che off topic sei off forum


Provveduto immediatamente! Cancellato i miei post "off forum".
MrGreen MrGreen

avatarjunior
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 12:39

Cosmo, scusa, puoi anche aver ragione, posso anche trovarmi d'accordo con te (anzi è quasi tutto vero, ma non per tutti e/o non ogni volta e non in ogni situazione) e comunque credo che l'interesse degli altri, vada stimolato in qualche modo: c'è chi posta nudi, chi esaspera la post per il wow!, chi trova forme strane, chi usa altre tecniche, ma la didascalia NON la usa quasi nessuno !!!


@occhiodelcigno Su questo sono d'accordo, anche io quando vedo foto seguite da didascalia le preferisco,ma anche solo un titolo azzeccato puo far la differenza,indirizzando il pensiero di chi osserva nel senso in cui vorrebbe l'autore; specialmente se la foto è singola e non parte di una serie, perchè da sola una foto fa fatica ad esprimere concetti complessi (ci si riesce, ma bisogna essere molto bravi a mio parere). Un esempio molto valido è l'utente Memy, fantastiche foto reportagistiche da tutto il mondo ognuna accompagnata dal racconto di tal soggetto o situazione, cosa che mi fa apprezzare due volte lo stesso lavoro.
Forse andrebbe fatto un discorso a parte su foto meno documentaristiche e più artistiche/concettuali, dove molti concordano la frase di Adams "Ho sempre pensato che la fotografia sia come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene", ma anche se l'ha detto Adams ancora non mi sento di dargli ragione al 100%.
Per la questione della chiarezza.. forse più che chiarezza è l'onestà di scrivere effettivamente come è stato svolto un lavoro,prendo come esempio la foto MAGICA del faro: li l'autore ha scritto chiaramente che sono piu di uno scatto a diversa esposizione ecc.. che poi il risultato finale sia innaturale pazienza, ed è palesemente innaturale senza dover chiedere spiegazioni, ma se era cosi che lo voleva ben venga! con buona pace di chi avrà gridato allo scandalo (non ho letto i commenti della foto), se la farà andar bene, anche perchè in astrofotografia tutte le foto sono molto innaturali per come vede normalmente l'occhio umano, mi vien da sorridere se penso di additarne una perchè "più irreale" di altre, boh è un discorso che non riesco proprio a concepire.
@caterina ecco anche io intendevo che dividere sarebbe una sconfitta,è un concetto che sento molto anche al di fuori della fotografia, quindi ti riquoto ^^ Together we stand, divided we fall!

Dovreste fare una guida sul come presentare al meglio i propri lavori ed essere piu mentalmente aperti e malleabili, sia in pubblicazione che in ricezione di critiche MrGreen mi sta piacendo questo thread

avatarsupporter
inviato il 13 Ottobre 2014 ore 22:04

Anche a me sembra che la presentazione di Luca fosse chiara sulle tecniche utilizzate, lavorando in quel modo era ovvio che cercasse l'interpretazione, le sezioni sono necessarie per incanalare con un minimo d'ordine il gigantesco flusso d'immagini che arriva ogni giorno sul forum, spesso una foto può andare tranquillamente in luoghi diversi, fosse stata mia quella interpretando le stranezze del regolamento l'avrei inserita in paesaggio urbano visto che il soggetto principale è un faro, però ai fini fotografici lo trovo di nessuna importanza, sinceramente l'abitudine di etichettare le fotografie come vasetti di marmellata sugli scaffali di un'ipermercato non mi ha mai attirata molto..

@Wedgwood, non dovevi cancellarli, qualche "uscita" dai temi tipici del forum può solo far bene!!;-)Sorriso

Ciao.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2014 ore 15:11

Intanto grazie ancora a tutti per i preziosi contributi a quest'interessante discussione!;-)
L'argomento del rapporto tra realtà e fotografia naturalmente continua ad appassionarmi dato che non credo che siamo riusciti ad esaurirlo ma, data la complessità dell'argomento, non credo che sarebbe possibile approfondirlo senza risultare ulteriormente dispersivi.
Ho notato comunque una sorta di comune denominatore che, a più riprese è stato variamente menzionato, e che, se lo vorrete, per amore della conversazione e della nostra comunue passione, ho deciso di affrontare più specificamente in nuovo post sul rapporto tra etica e fotografia (a dire il vero l'avevo già accennato anche QUI).

user46920
avatar
inviato il 19 Ottobre 2014 ore 0:29

Per dovere di chiarezza sull'argomento e a completamento del magro intervento sulla capacità del Sensore fotografico, porto una più esauriente spiegazione del funzionamento:

... il Sensore fotografico registra i "Colori della luce" !!!

Spesso si legge che i fotorecettori non siano sensibili ai colori, ma alla intensità luminosa della luce. Questo è vero , ma non bisogna confondere le due cose ed affermare che siano insensibili ai colori: sarebbe solo un errore sintattico. Ogni fotorecettore può essere progettato per reagire ad una stretta banda di colori (ogni lunghezza d'onda di una frequenza, rappresenta una particolare tonalità di luce o colore della luce), così ad esempio, utilizziamo un fotorecettore più sensibile alla luce Blu , uno alla luce Verde e un altro alla luce Rossa .
Questi sono anche i tre colori di luce primari, da cui analizzare (proprio come fa' il nostro occhio) i "colori" della realtà, per poterli registrare in una fotografia.

Prendiamo ad esempio un sensore da 24Mp. Ogni pixel del sensore è fotosensibile ad uno dei tre colori primari (RGB), ma siccome l'occhio umano è più sensibile ad una stretta banda di frequenze della luce bianca (il colore Giallo-Verde), per la costruzione dei Sensori vengono utilizzati due fotorecettori Verde, uno Blu e uno Rosso (quattro fotorecettori disposti in formato quadrato, come da schema di Bayer). La "somma" dei tre colori RGB, con una proporzione di circa 25% Blu, 50% Verde e 25% Rosso, servono per stabilire il reale "Colore" della luce, diretta su quel quadrato di 4 pixel RGB. I singoli valori elettrici emessi dai fotorecettori, rappresentando l'intensità luminosa RGB, vengono amplificati e convertiti in un segnale digitale, per essere registrati come un File RAW (o file grezzo). In effetti i valori reali del colore registrati dal Sensore, sono solo 1/4 di quelli disponibili (24Mp), ovvero solo 6Mp di dati veri, circa i colori della luce registrati. Dal file grezzo, tramite un software di "sviluppo" in camera (o sul PC), è possibile trasformare i valori di luce registrata, in una fotografia a colori, interpolando per posizione la quantità dei dati mancanti ed ottenere un'immagine di 24Mp, partendo dai 6Mp di dati veri e reali, circa l'intensità e il colore della luce.

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2014 ore 10:08

è possibile trasformare i valori di luce registrata, in una fotografia a colori, interpolando per posizione la quantità dei dati mancanti ed ottenere un'immagine di 24Mp, partendo dai 6Mp di dati veri e reali

E' questo il punto Enrico, l'immagine a colori (qualità) si ottiene partendo da valori (quantità) di luce registrata e grazie ad un software di interpolazione che integri i dati mancanti (in matematica, e in particolare in analisi numerica, per interpolazione si intende un metodo per individuare nuovi punti del piano cartesiano a partire da un insieme finito di punti dati).

Un esempio
Supponiamo che il nostro sensore, dall'altissima risoluzione di 0.00013 mega pixel, venga usato per riprendere la bandiera italiana rappresentata in figura.



Il nostro soggetto di esempio

Ora sovrapponiamo il filtro di Bayer all'immagine. Vediamo cioè l'immagine come la vede il sensore. E la cosa si fa già interessante. Come vedete la parte rossa della bandiera ha solo tre pixel illuminati, quella verde ben nove. Il bianco li ha tutti. Il rosso é stato particolarmente sfortunato. La parte rossa della bandiera ricopre un'area con solo tre pixel sensibili al rosso.



Immagina di essere il sensore, stai osservando il soggetto attraverso il filtro e così è come vedi la bandiera

Ora però abbiamo detto che il sensore registra solo le luminosità assegnando a ogni pixel un valore tra 0 e 255 ( nella nostra conversione a 8 bit ). Quindi il sensore vede la nostra bella bandiera colorata come nell'immagine sottostante.



O meglio, la vede così, ricorda che il sensore vede solo la luminosità. Per comodità ho riportato in ogni casella il valore di luminosità rilevato.

Eh eh visto che dopotutto la fotocamera vede in bianco e nero?;-)

La demosaicizzazione

Il procedimento che ci permette di calcolare le componenti cromatiche RGB di ciascun pixel dalla conoscenza dei soli valori di luminosità e della geometria del filtro é noto come demosaicizzazione.

Per comodità, in figura, sono riportati i valori di luminosità registrati per i singoli pixel abbinati al colore del rispettivo filtro. Li useremo, insieme con un semplice algoritmo di demosaicizzazione per ricostruire la nostra immagine a colori.



La matrice del filtro con le luminosità rilevate

L'algoritmo

Il succo di un algoritmo di demosaicizzazione risiede nel fatto che é ragionevole presupporre che il colore di un pixel sia fortemente legato a quello dei pixel adiacenti. Questo é sicuramente vero nelle aree con campitura uniforme, ad esempio il petalo di un fiore; é meno evidente e più problematico vicino al bordo di una figura o con figure aventi trame molto fitte.


In sostanza comunque quello che si fa é, per ogni pixel, determinare le componenti mancanti ricavandole da quelle presenti nei pixel adiacenti.


E' possibile inventarsi ogni sorta di algoritmo matematico per calcolare le componenti che ci servono, e nel tempo le case produttrici di sensori hanno investito molto tempo e denaro nel migliorare la matematica e gli algoritmi atti a questo scopo. Una semplice ricerca in letteratura mostra decine di pubblicazioni sull'argomento.


Noi useremo l'algoritmo più semplice che possiamo trovare, e che tutti hanno avuto modo di conoscere e usare in vita loro. La media aritmetica.


Molto semplicemente, per ogni pixel ricaveremo i valori dei canali Rosso, Verde e Blu dalla media aritmetica dei valori misurati dai pixel immediatamente adiacenti del colore primario che ci interessa. Con un'unica avvertenza: terremo per buono, senza mediarlo, il valore del canale misurato per il colore del pixel che stiamo valutando.


In altri termini, se il pixel che stiamo valutando é uno di quelli "rossi", con valore di luminosità ad esempio di 127, per il canale Rosso terremo buono il valore di 127, senza guardare quelli adiacenti.



I valori calcolati come esempio per alcune caselle

Nell'immagine sovrastante abbiamo ricavato come esempio i valori della terna RGB per una manciata di pixel. Giusto come esempio calcoliamo i valori per un paio di questi, in particolare per i pixel della riga 3, colonne 2 e 3.

Riga 3 colonna 2. ? un pixel rosso, il cui valore é 127. i pixel verdi adiacenti sono 4, tutti con valore 127. La media per il verde sarà quindi 127. I pixel blu sono 4, di cui tre con valore 127 e uno con valore 0. La media sarà quindi 95.2, che arrotondiamo a 95 dato che solo valori interi sono ammessi.

Ricapitolando abbiamo: R: 127; G: 127; B: 95

E' un grigio sporco, un po' diverso da quello nell' immagine di partenza che era un grigio medio con tutti e tre i valori a 127.

Riga 3 colonna 3. E' un pixel verde, il cui valore é 127. I pixel rossi adiacenti sono 2, uno con valore 127 l'altro 0. La media per il rosso sarà quindi 63. I pixel blu sono 2, anche loro con valori 127 e 0. La media per il blu sarà 63.

Ricapitolando abbiamo: R: 63; G: 127; B: 63

Questo é un verde un po' spento. Non il bel verde della bandiera, ma comunque un verde.

Notiamo come entrambi i pixel, nell'immagine con i soli livelli di luminanza siano stati misurati come grigio medio a valore 127. L'informazione sul colore deriva dalla conoscenza della geometria del filtro di Bayer e da nient'altro.

Proseguendo con l'esercizio otterremmo infine l'immagine riportata sotto.




L'immagine demosaicizzata. Sorpresa, non molte caselle hanno mantenuto il colore originale

L'immagine demosaicizzata, pur rispecchiando l'originale, presenta molti pixel con falsi colori nonché una notevole perdita di "dettaglio" dovuta al fatto che i colori debordano gli uni sugli altri rendendone sfumati i contorni. Questo, insieme ad altre simpatiche conseguenze, é proprio quello che succede con immagini reali. Questa perdita di dettaglio é ad esempio uno dei motivi per cui necessitiamo sempre di applicare una maschera di contrasto all'immagine digitale per "recuperare" la nitidezza.

Tenete comunque conto che su una stampa, un dettaglio di 13x10 pixel é veramente minuscolo (0.7 x 0.5 mm per un file di una 5d MK II stampato su un foglio 20 x 30 cm), ma se ingrandirete sufficientemente i vostri scatti, quando noterete degli artefatti del genere, non date la colpa all'ottica!

Abbiamo certamente scelto l'algoritmo più semplice a scopo didattico, algoritmi più complessi portano a risultati migliori, ma non potremo mai del tutto ovviare ai problemi che la demosaicizzazione porta con se, per così dire, da progetto, quali una certa perdita di definizione e di fedeltà cromatica.

Ci sarebbero molte cose da aggiungere a questo discorso, che purtroppo peró é diventato fin troppo lungo. L'unica cosa che é doveroso spiegare é il perché nel filtro di Bayer il verde abbia un peso doppio rispetto agli altri. Semplice, é il colore che i nostri occhi vedono meglio e su cui notano maggiormente le differenze tonali. In fondo ci siamo evoluti per distinguere prede e predatori in mezzo alla vegetazione.;-)
Ma le fotocamere vedono a colori?

Puoi provare tu stesso a demosaicizzare un'immagine col pc per constatare che, a parità di file RAW, i colori ottenuti cambiano in funzione dell'algoritmo utilizzato (ad es. se usi Canon puoi usare Digital Photo Professional, Adobe Photoshop Lightroom, Bibble Pro e Rawtherapee).
Il colore... è un software














Una volta assodato che tutte le immagini sono ottenute tramite un software (demosaicizzazione) il passo a voler prendere il controllo di questo software è breve.;-)

Come sottolineavo in un altro post, comunque, non sto dicendo che sia obbligatorio fare così, si può benissimo scegliere di non intervenire in alcun modo sul processo di pp e lasciar fare tutto in automatico alla macchina fotografica, ma è una scelta, appunto, non una professione di fede.
Si può scegliere di fotografare in full auto (rettangolo verde) e non per questo le foto fatte in questo modo saranno per forza peggiori di chi fotografa in Av o in manuale (e viceversa).
O ancora, non è che chi usa lo sfuocato per isolare il soggetto aprendo il diaframma lo fa perché non sia capace di raggiungere lo stesso risultato con la gestione dell'esposizione o con una sapiente composizione (anche se il sommo Luigi Ghirri sosteneva proprio questo), è una scelta, una delle tante!;-)



user46920
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inviato il 20 Ottobre 2014 ore 12:21

MrGreen ... bello l'esempio, veramente molto ben fatto !!!, complimenti, ecc, ecc Sorriso ...

... ma c'è ancora una cosa, anzi tre (;-)), che non coincidono con la "realtà":

Primo: ... perchè i valori di luminosità V e R sono 127 ???
(ma a questa domanda è anche inutile rispondere ...)

La seconda, è che osservare il risultato che hai portato della bandiera Italiana (con tutta questa risoluzione MrGreen) è apprezzabilmente "irreale", in quanto la quantità dei pixel è troppo irrisoria per difetto ;-) (oltre che incorretta) ...

... e la terza (più importante o meglio fondamentale), è che la lettura della luce colorata viene fatta a blocchi di 4 pixel (due verdi, uno blu e uno rosso), dove il colore risultante accettato dal sistema, "colora" ogni quaterna con la "somma" delle letture "reali": ovvero i tre sub-pixel rossi che hai evidenziato, sarebbero invece 12 Eeeek!!!, 12 quelli bianchi e quindi 12 anche quelli verdi; gli altri 6 per ogni colore della bandiera, sono una via di mezzo tra quelli vicini.
(la Hasselblad H5D-200 MS col sensore mobile da 50 MP, è in grado di restituire al fotografo foto da 200 Mp oppure foto da 50 Mp, ma con una accuratezza dei colori al 100% ... o quasi MrGreen)

Penso che con questa bassissima risoluzione, avere 12 sub-pixel corretti su 18, di colore registrato in maniera reale, sia già un ottimo traguardo !!!. La foto poi viene "sviluppata" per tutti i sub-pixel del Sensore e con alcuni algoritmi (migliori della media aritmetica) si arriva ad un risultato (o si può arrivare ad un risultato) almeno del 83% di registrazione accurata dei colori, di cui un buon 65% reali !!!.

... è per questo che non capisco l'affermazione: il sensore, i colori, se li inventa .... Triste

Ma se mi son spiegato male, vorrei riprovare Sorriso.

Il discorso della demosaicizzazione viene dopo la registrazione RAW, quando si passa ad una immagine Bitmap o Raster, per la visualizzazione su Monitor.
Il sensore non ha un Profilo colore né un Gamut, ma registra i "colori", decodificandoli secondo uno "spazio" Lineare (tipo Lab).

Comunque (secondo me) il terzo punto, è quello più critico dell'intero discorso !!!

avatarsenior
inviato il 20 Ottobre 2014 ore 12:48

Primo: ... perchè i valori di luminosità V e R sono 127 ???

E' solo un esempio per alimentare la simulazione con dei valori semplici da calcolare (127 è un valore di luminostià medio a metà strada tra 0, buio, e 255, luce).

la quantità dei pixel è troppo irrisoria per difetto

E' solo un esempio per alimentare la simulazione con un numero di pixel limitato, lo scopo è dimostrare che l'immagine finale è ottenuta mediante un processo di calcolo attivo, piuttosto che di sola acquisizione passiva.

il colore risultante accettato dal sistema, "colora" ogni quaterna con la "somma" delle letture "reali"

Se comprendo correttamente il senso dell'obbiezione, affinchè le letture possano essere definite reali occorrerebbe che ogni singolo pixel potesse discernere contemporaneamente tutti e tre i colori primari, cosa che non è (tu stesso citi che "ogni pixel del sensore è fotosensibile ad uno dei tre colori primari").;-)
Dato che per formare l'immagine invece occorre la lettura di tutti e tre i colori primari il software deve interpolare il valore dei colori primari mancanti per ogni pixel, deve cioè dedurne, o calcolarne, se preferisci, il valore che avrebbe avuto sulla base di supposizioni (cioè di algoritmi): quello scelto per alimentare l'esempio a scopo didattico è certamente quello più semplice, e si basa sul presupposto che "il colore di un pixel sia fortemente legato a quello dei pixel adiacenti", algoritmi più complessi portano a risultati migliori, ma non potremo mai del tutto ovviare ai problemi che la demosaicizzazione porta con se, per così dire, da progetto, quali una certa perdita di definizione e di fedeltà cromatica.

è per questo che non capisco l'affermazione: il sensore, i colori, se li inventa

La frase è volutamente provocatoria per evidenziare il concetto di cui sopra: ogni pixel viene deputato alla registrazione di uno solo dei tre colori primari, gli altri due devono essere (per usare una serie di eufemismi di crescente provocazione) interpolati, calcolati, dedotti, generati, indovinati. Questo naturalmente non significa che il processo di demosaicizzazione giochi a dadi per generare i colori mancanti, ovviamente lo fa sulla base di una serie di calcoli matematici più o meno sofisticati, che nel corso del tempo hanno cercato di ovviare sempre più e sempre meglio agli inconvenienti di cui all'esercizio teorico sopra ma che, per sofisticati che siano, si basano pur sempre su una serie di supposizioni che i programmatori hanno fatto e, pertanto, sono oggi, come 20 anni fa, suscettibili di miglioramento, errore e, comunque, rappresentano pur sempre un compomesso, accettabilissimo, ma sempre compromesso.
Se questa consapevolezza e questo compromesso ti sta bene puoi perfettamente ignorare come un'immagine si formi dal punto di vista tecnico\tecnologico e concentrarti su altri aspetti, più empirici, astratti e artistici.
Se invece, per una serie di motivazioni che non stiamo ad approfondire (ma che potremmo equiparare allo sviluppo del negativo in camera oscura ai tempi della fotografia argentica), desideri mantenere il controllo su tutta la catena del processo di creazione dell'immagine finale e vuoi poter dire la tua su quali e quanti compromessi debba fare l'algoritmo di demosaicizzazione, allora ti devi interessare di post produzione e, più nello specifico, dello sviluppo del file RAW (il processo di correzione dei difetti di un'immagine, come la clonazione di un antenna su un tetto o di un brufolo su un viso, influisce anch'esso sul risultato finale dell'immagine ma esula nello specifico dalla trattazione che stiamo facendo).;-)

user46920
avatar
inviato il 20 Ottobre 2014 ore 19:16

Tutto giusto !!! Sorriso

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2018 ore 18:00

Sul numero di Luglio di 'Digital Camera' c'è un interessante articolo di Marco Olivotto in cui spiega il processo di creazione dell'immagine attraverso il sensore col filtro di Bayer e la creazione del relativo file RAW; nell'articolo Olivotto si spinge a dichiarare che la macchina fotografica 'tira ad indovinare' i colori: se penso a quante polemiche ha suscitato la stessa affermazione quando, nel 'lontano' 2014, scrivevo che "[] ... La macchina fotografica, infatti, i colori semplicemente non li capisce: li indovina ...[] "!MrGreen
QUI potete trovare la versione sintetica dello stesso articolo sul sito dell'autore dal titolo volutamente ironico "NESSUNA POST-PRODUZIONE.” DAVVERO?"; in questa versione il concetto viene espresso in maniera ancora più esasperata:
La demosaicizzazione, in sostanza, è la creazione di una grandissima quantità d'informazioni dal nulla . Girando la frittata, il 75% dei dati dei canali del rosso e del blu in un'immagine raster non provengono da dati reali, ma sono stati calcolati; lo stesso vale per il 50% dei dati del verde
.;-)

avatarsenior
inviato il 23 Luglio 2018 ore 19:54

Uno dei più grandi pipponi di sempre.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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