| inviato il 25 Maggio 2024 ore 12:48
@Michelangelo hai ragione, io pur usando la fotografia per lavoro non faccio il fotografo di professione. Nel mio piccolo, ho espresso l'utilità di strumenti AI o IA per chi preferisce la dizione italiana, il fatto è che nel mio caso ogni eventuale tarocco altera la realtà ma è ininfluente ai fini di un'informazione corretta! |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 12:50
Ok solo per addetti ai lavori. Allora vi saluto! |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 13:04
bene comincio io... sto usando perplexity |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 15:00
"Ragazzi, forse il vero problema è/ sarà l'affidabilità delle fonti, dei documenti. Le prove fotografiche perderanno il loro valore, RAW inclusi, visto che fare una foto/scansione di una fotomanipolazione sarà sempre possibile."... Non credo, le magagne escono sempre a galla e quando questo accade si è fuori dai giochi. Le testate serie saranno sicuramente più attente e severe (parlo di foto documentaristica/reportage). Riguardo altri generi d'immagini come sempre tutto è lecito. In campo professionale alcune figure se non si adegueranno tenderanno a scomparire, nel frattempo ne nasceranno altre. È sempre andata così, di cosa ci si stupisce? |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 16:46
cioe' davvero stiamo dicendo che Fede, la D'Urso hanno bisogno della AI per dare ai telespettatori una visione imparziale degli eventi??!! |
| inviato il 25 Maggio 2024 ore 17:10
Sarebbe grave anche se i telespettatori avessero bisogno della Ai per sapere che Fede e la D'Urso NON possono dargli una visione corretta ed imparziale degli eventi! |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 8:42
“ @Michelangelo hai ragione, io pur usando la fotografia per lavoro non faccio il fotografo di professione. Nel mio piccolo, ho espresso l'utilità di strumenti AI o IA per chi preferisce la dizione italiana, il fatto è che nel mio caso ogni eventuale tarocco altera la realtà ma è ininfluente ai fini di un'informazione corretta „ @NoPhotoPlease Grazie, io sono della idea che un argomento del genere meriti una attenzione particolare e non vedo modo migliore di parlare del nostro lavoro in fotografia, piuttosto che per principi o massimi sistemi. Il grado di disinteresse verso l'auto analisi e il continuo rimando agli aspetti negativi ed alla fine delle professioni fa parte di questo forum e penso dipenda dalla età media di chi vi partecipa ed al livello medio di alfabetizzazione informatica degli utenti. A distanza di oltre un anno c'è anche chi scrive che basta scrivere una frase per avere quello che desideri dalla AI per fare “le stesse cose” che facevamo in fotografia, oltre che essere sbagliato di fatto quel processo è il livello più basso di qualcosa di più complesso. La cos più banale diventa la chiave di lettura di tutto, la sezione fotomontaggi è lo specchio della idea di AI che in questo spazio hanno molti. Tutti ancora a parlare di modelli mente adesso siamo nella fase degli allineamenti delle AI mentre in questo forum si confronta la rete neurale del Cervello umano con i computer per dire che le AI sono stupide. Forse baglio io a pensare che proporre argomenti oggettivi e tecnici sia utile, tanto si torna sempre alla rete neurale, alla falsificazione e a tutto quello che fa paura. Dall'altra parte però tutti a smanettare sulle proprie foto con il denoise, i filtri blur e il riempimento generativo, diversi dei quali affermando candidamente che di post produzione non ne sanno molto ma adesso è più facile. Esiste una costante e parte dal forum stesso, prima, in passato, a fare certe cose erano pochi e competenti e il tempo dedicato all'apprendimento costruiva anche una etica, cosa sulla quale molti hanno la stessa visione, ma adesso anche chi non ha alcuna sensibilità parla di post produzione come se la conoscesse. La ridondanza di questo argomento porta con se le contraddizioni di una platea che dovrebbe essere illuminata e invece è la prima a dare il cattivo esempio e lo fa nella pratica, mentre si dibatte sulla fine delle professioni. Dobbiamo sperare che le nuove generazioni siano indulgenti verso questa cecità e il paradosso è che sono quelli più adulti ad avere la convinzione che il problema siano i giovani e la loro intrinseca mancanza di etica. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 12:23
@Michelangelo non vedo il mestiere del fotografo a rischio d'estinzione, certo si evolverà come tanti mestieri alla luce delle nuove tecnologie; come di consueto accade, non tutti “sopravviveranno” al cambio tecnologico e non è detto che rimarranno solo i migliori, a livello di essere umani sopravvive chi si adatta meglio! I sw di pp sempre più evoluti e sempre più facili da utilizzare hanno sì semplificato la vita agli utenti ma ne hanno allargato anche la platea, e al di là dell'aspetto etico a causa di un utilizzo improprio e indiscriminato, l'altro aspetto negativo è, come già fatto notare da un altro utente in precedenza, l'impigrimento e conseguente perdita di capacità di noi fotografi ad usare con maestria e appropriatezza i sw di elaborazione. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 16:24
“ I sw di pp sempre più evoluti e sempre più facili da utilizzare hanno sì semplificato la vita agli utenti ma ne hanno allargato anche la platea, e al di là dell'aspetto etico a causa di un utilizzo improprio e indiscriminato, l'altro aspetto negativo è, come già fatto notare da un altro utente in precedenza, l'impigrimento e conseguente perdita di capacità di noi fotografi ad usare con maestria e appropriatezza i sw di elaborazione. „ @NoPhotoPlease intanto grazie per le risposte sermpre esaustive che trovo coerenti e che pongono le basi per una discussione che vada oltre il loop che ho citato. L'allargamento della platea è un bene quando entrano nuove leve che hanno "gusto" a prescindere dalla pratica. in passato certe qualità percettive erano coltivate con la pratica e questo vale in fotografia anche oggi ma con metodi diversi; è una delle cose belle della storia della fotografia e che da spessore alle parole di chi ne parla nel forum. In ambito professionale non è cambiato nulla ai livelli dove la gente sapeva fare le cose anche prima in photoshop, è solo migliorato il processo produttivo, spostando il tempo risparmiato in PP in ricerca e studio varianti del risultato finale allo stesso prezzo per il cliente rispetto a prima, chi afferma il conrtario dovrebbe descrivere nel dettaglio il proprio campo perchè la mia esperienza dice il contrario, l'uso di AI in fotografia nel lavoro ha portato solo benefici a chi già sapeva fare le cose prima. Fuori da quel livello tutti gl altri ambiti si sono arricchiti di strumenti cin le AI ma il "gusto" di chi li usa è lo stesso di prima e su 10 discussioni in questo forum 9 guardano spesso solo a quel target con lo sguardo rivolto verso il basso, pensando che se a parlarne sono 20 persone allo stesso modio sia anche vero per altri e per altre professioni. In generale la transizione professionale dovrebbe avvenire in modo coerente al target mentre ora l'overdose di strumenti crea delle "baroccate" che giustamente indignano chi per anni ha fatto fotografie in modo tradizionale. Ritornando al concetto di pigrizia da eccesso tecnologia che hai giustamente citato, penso sia un equivoco perché ci si aspetta che chi ora fa cose che prima non faceva abbia anche la sensibilità e il gusto per usare bene certi strumenti. in sostanza, la facilità con la quale si ha la percezione di poter fare cose fantastiche nel proprio lavoro, senza sforzo, genera la proiezione che tutto sia facile da migliorare e che l'esperienza precedente venga svilita da queste novità. l'anello mancante in discussioni come queste è l'opinione di giovanissimi fotografi nati nell'era digitale, con le nostre stesse qualità ed aspirazioni. Se uno è veramente bravo saprà usare il riempimento generativo in lightroom con la misura e il gusto adeguati al contesto e gli strumenti culturali e di sensibilità per farlo li avrà da esperienze diverse dalle nostre. Questo aspetto è difficile da digerire per chi delega alla esperienza pratica anche la costruzione del "gusto" in fotografia. Ho usato il riempimento generativo ieri su lightroomper la prima volta ( aggiorno con parsimonia e sempre in ritardo sugli altri ), ti permette di saltare un passaggio nel flusso di immagini di media importanza e rende parametrico l'uso del riempimento perché si adatta alle modifiche, cosa fantastica, se la sai gestire, altrimenti aumenta al quadrato il rischio di fare cose incoerenti; proprio perché salti il passaggio mentale di chiudere lo sviluppo generale per poi passare al locale in un altro software. Questo piccolo gap mentale fa parte della nostra generazione e molto meno dei giovani per cui è probabile che due fotografi di età diverse e background diversi usino in modo diverso gl istessi strumenti, ma uno meglio dell'altro, semplicemente perché le nuove generazioni sanno tenere almeno 5 task aperti contemporaneamente su un lavoro in moto spontaneo mentre noi ci abbiamo impiegato anni. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 19:42
“ Ritornando al concetto di pigrizia da eccesso tecnologia che hai giustamente citato, penso sia un equivoco perché ci si aspetta che chi ora fa cose che prima non faceva abbia anche la sensibilità e il gusto per usare bene certi strumenti. „ Nel mio caso oggi riesco a fare più cose, riesco a farle meglio e con meno artefatti, però ripeto, l'AI non deve servire per velocizzare e appiattire facendo dei "mascheroni", piuttosto deve essere comunque uno stimolo a crescere, forti del background culturale che ci si è costruiti nel tempo per poter gestire con perizia le nuove funzioni disponibili. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 20:18
“ Nel mio caso oggi riesco a fare più cose, riesco a farle meglio e con meno artefatti, però ripeto, l'AI non deve servire per velocizzare e appiattire facendo dei "mascheroni", „ @NoPhotoPlease +1, dovrebbe essere l'approccio di tutti quelli che hanno già un proprio bagaglio di esperienze; come scrivi, "farle meglio" significa aggiungere qualcosa al proprio bagaglio, non sostituire le proprie espeirnze con un prompt o smanettare troppo sconfinando nei "mascheroni" nonostante il mio approccio positivo storgo parecchio il naso nel vedere in un programma di sviluppo RAW delle selezioni generative, come ho già scritto, può essere adatto a chi sa tenere a mente tutte le cose che servono nello stesso momento per sviluppare bene una foto. Io non ci riesco, ho delle abitudini diverse che passano da due programmi e questo mi aiuta a concentrarmi su aspetti diversi della post produzione e mi rendo conto che è un mio limite e riconosco che l'aspetto parametrico dello sviluppo con parti generative è affasciante. Poi una nota tecnica della quale chiedo riscontro ad altri perchè no ho trovato informazioni. Ho l'abitudine di tenere sia il RAW che i DNG adobe di certi file; Per avere anche l'occasione di svilupparli di nuovo in futuro ( come ha fatto juza con le vecchie foto riprese con il Denoise AI) e mi chiedo come verrà gestita la parte generativa nel DMG da una versione futura di Lightroom, ogni generazione ha dei tag, magari in futuro verrano ripresi per riproporre generazioni più accurate, sarebbe utile. E' l'unico dato esterno a quelli contenuti nel RAW e questo ibrido mi preoccupa e dato che sono abitudinario preferisco tenere i progetti di sviluppo collegati solo ai contenuti del RAW, forse è un eccesso di prudenza ma non guasta, basta fare il backup di tutte le fasi di sviluppo, quando le foto lo meritano ovviamente. |
| inviato il 26 Maggio 2024 ore 21:22
Io tengo solo i RAW, in alcuni casi genero una copia virtuale così che mi rimanga con le elaborazioni fatte senza per questo generare dei DNG e tenendo "pulito" il RAW originale ... dimenticavo, non uso Adobe ma DxO e Capture One Pro. |
| inviato il 27 Maggio 2024 ore 16:40
ma voi state sempre parlando di comunicazione di massa. Ma quella serve solo agli uomini. Sono solo gli uomini che devono, per forza, fare una comunicazione 1 a tanti. Quando comincerà ad essere usata la AI per influire sulla gente, avverrà tramite canali 1 a 1. La AI non ha bisogno di parlare alle masse. E' possibile usarla per scandagliare forum, profili social, qualsiasi forma di comunicazione che esponiamo pubblicamente per profilare, con estrema precisione, ogni singolo individuo. E usare 60 milioni di singole campagne dirette a ogni singolo cittadino, tramite bot che scrivano sugli stessi canali interlocuendo con ogni singola persona, usando linguaggio e tecniche di comunicazione estremamente personalizzate dal profilo ricostruito. Cosa che, peraltro, già stanno sperimentando in Cina, manco a dirlo, usando le telecamere e tutti i social, rigorosamente accessibili dal governo, per profilare miliardi di persone alla volta. Altro che 2 immagini taroccate... |
| inviato il 27 Maggio 2024 ore 17:04
“ ma voi state sempre parlando di comunicazione di massa. Ma quella serve solo agli uomini. Sono solo gli uomini che devono, per forza, fare una comunicazione 1 a tanti. „ In realtà si dovrebbe parlare di AI legata alla fotografia, poi come sempre ci si allarga e ognuno esprime il suo punto di vista, nulla di male, siamo in democrazia e il thread non è a numero chiuso ... ricapitolando, dall'immagine tarocco acchiappa like si è giunti all'immagine tarocco per falsificare l'informazione, sempre fotografia è ... personalmente in questo thread a me interessa più la fotografia commerciale, documentaristica, artistica, giornalistica ma non di cronaca o politica! |
| inviato il 27 Maggio 2024 ore 17:15
hai ragione, sono finito ot |
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