| inviato il 13 Marzo 2020 ore 10:20
“ Potremmo inaugurare una nuova discussione intitolata "Le citazioni inconsapevoli" „
 Andrea Solario, Testa del Battista , 1507
 Oscar Gustave Rejilander, Testa di San Giovanni Battista in un bacile , 1858 Diciamo che la citazione (consapevole o inconsapevole) è un elemento della storia dell'arte, come la copia. Il citare consapevolmente/richiamare/ imitare è operazione critica voluta e cercata. La citazione inconsapevole è semplicemente dovuta al bagaglio culturale, a quell'elemento memoriale che è un fondaco sul quale poggiano gli atti espressivi/linguistici. La copia è operazione tendenzialmente acritica, ripetitiva, alinguistica; questo nel nostro odierno contesto culturale poiché nel passato la copia contribuiva alla diffusione di opere altrimenti visibili solo a pochi, testimoniava di un interesse culturale, preservava dalla distruzione mantenendo traccia di un originale che spesso non ci è giunto o, in altri contesti -penso in specifico alla pittura cinese e giapponese- era considerata opera meritoria di riproposizione di una perfezione raggiunta e non superabile. |
| inviato il 13 Marzo 2020 ore 13:47
La storia dell'arte è piena di copie, ma anche di ripetizioni. Ci sono temi che sono stati affrontati da decine di artisti, sulla base di precise richieste dei committenti. Un tempo si produceva arte su richiesta della nobiltà oppure del clero. Se nel primo caso la varietà di richieste era maggiore, nel secondo, bene o male, si girava sempre intorno agli stessi argomenti. Crocifissioni, deposizioni dalla croce, San Giovanni (come da da citazione di Degas), San Sebastiano, Madonne con bambini, giudizio universale...forse per l'artista il tema libero è più stimolante, ma, per noi osservatori, è molto utile poter confrontare approcci diversi allo stesso tema. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 21:42
 Franco Solina, probabilmente il nome meno noto tra quelli proposti fino ad ora. Ho sbirciato velocemente i link postati da Roberto, molto interessanti, ora li ruguardo con la dovuta attenzione. |
| inviato il 14 Marzo 2020 ore 22:01
Bravo Roberto, mi inviti a nozze! Su Steichen, che per me è Dio, rimando anche alla discussione aperta da Lastprince (Club dei fotografi). Domani mi do una mossa. |
| inviato il 15 Marzo 2020 ore 9:18
Se volete discutere di fotografi pittorici io cito bill armstrong che ha creato cose davvero particolari www.billarmstrongphotography.com/ |
| inviato il 15 Marzo 2020 ore 9:32
Sapete cosa apprezzo di questo topic? Che è concreto e si portano esempi. Si aprono un sacco di topic dove si litiga su cosa sia la fotografia, cosa l'arte ecc.. E nessuno fa un esempio un confronto reale. Anche il topic di differenza di linguaggio tra nanalogico e digitale ha messo un raffronto qualcuno? Un esempio che sia uno? No si è finiti con la frase la post produzione fa caga.re... |
| inviato il 15 Marzo 2020 ore 12:32
la prima delle foto sopra postate è di Ronald Haeberle e si intitola Persone in procinto di essere fucilate 1969 la seconda foto è celeberrima ed ha vinto il premio Pulitzer, ritrae il capo della polizia di Saigon che uccide un Vietcong, non riesco a risalire al nome dell'autore della foto |
| inviato il 15 Marzo 2020 ore 13:05
“ la seconda foto è celeberrima ed ha vinto il premio Pulitzer, ritrae il capo della polizia di Saigon che uccide un Vietcong, non riesco a risalire al nome dell'autore della foto „ L'autore della foto è Eddie Adams it.wikipedia.org/wiki/Eddie_Adams Il nome del capo della polizia che lo uccide è Nguyen Ngoc Loan it.wikipedia.org/wiki/Nguy%E1%BB%85n_Ng%E1%BB%8Dc_Loan Il Viet Cong ucciso era Nguyen Van Lém it.wikipedia.org/wiki/Nguy%E1%BB%85n_V%C4%83n_L%C3%A9m Ho trovato questi dati digitando con Google "generale loan pulitzer" Ricordo il nome del generale Loan dai reportage dal Vietnam di Oriana Fallaci sull'Europeo che leggevo da ragazzino (parlo di quelli sulla caduta di Saigon nel '75), e anche dal suo libro "Niente e così sia", pubblicato da Rizzoli e che lessi nei primi anni '70. Mi rammento, in particolare, di un'intervista che fece a questo Loan quando costui era già in America, dove aveva aperto un ristorante-pizzeria (ma forse l'aveva intervistato quando era ancora a Saigon... non ne sono sicuro). Loan aveva giustificato l'uccisione con la rabbia che provava per il fatto che Van Lém avrebbe, a suo dire, ucciso un ufficiale di Loan insieme alla sua famiglia. P.S.: Ho trovato anche questo (chiaramente MOLTO di parte): www.vietcatholic.net/News/Html/52113.htm Racconta, tra l'altro, che Adams e Loan si sarebbero incontrati in America e sarebbero diventati amici intimi. Notizia che io prenderei "cum grano salis". |
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