| inviato il 14 Giugno 2019 ore 14:20
"Aggiungo una nota: qui, ed è inevitabile, la fotografia sembra essere un fine. Ma nell'universo è un mezzo per mostrare qualcosa. E, in questo senso, si può barare con una foto assolutamente "naturale" ed essere sinceri con una totalmente taroccata. Credo non servano esempi per questo concetto..'...questa me la rubo!!!  |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 14:22
Appunto Vincenzo: possiamo sostenere che non barava perchè il patto era chiaro. E, soprattutto, perché non mentiva, in termini di contenuto. All'opposto, se le sue taroccature fossero state occulte, oppure avessero indotto in modo strumentale falsa percezione, sarebbe stato legittimo considerarlo un baro. Poi ci sono mille sfumature. Vedi il ragionamento di Eco sulla famosa copertina dell'Espresso (il militante con la pistola) e le discussioni nate successivamente, anche sulla base di altri documenti. Lì, parere mio, è più difficile definire con chiarezza chi bara e se bara... |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 14:54
"All'opposto, se le sue taroccature fossero state occulte, oppure avessero indotto in modo strumentale falsa percezione, sarebbe stato legittimo considerarlo un baro."...perfettamente d'accordo anche se possiamo farlo su autori conosciuti o che in qualche modo è possibile approfondire sul loro lavoro e loro scelte. Nel mio piccolo sul sito sono abbastanza chiaro su cosa faccio e dalla definizione streetphotography mantengo le distanze. |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 15:16
“ ...anche se possiamo farlo su autori conosciuti... „ Su questo, spesso nelle discussioni si perde di vista una cosa... Parlando di autori noti, è evidente che gli effetti e la rilevanza in generale sono molto alti. Per gli altri no. Ma questo vale per tutto, per le dichiarazioni del politico o del calciatore, vale per il messaggio di un cantante o di un comico... Cioè, lo do per scontato e non è importante (credo) ribadirlo ogni volta. Ma con le dovute proporzioni, il principio è lo stesso. Qualche esempio 1) Io propongo un tuo ritratto. Ridicolizzante, in un atteggiamento indecente. Siamo d'accordo che non è una espressione definitiva di quel che sei, eppure ti danneggia la reputazione? 2) Gino è molto apprezzato perché le sue foto hanno un'ambietnazione fantastica che lui enfatizza, magari in discussioni come questa. Non credi che, scoprendo che sono tutti fotomontaggi, il giudizio finirebbe per scadere? 3) Parlando per esempio di avifauna (io sono ignorante in materia, ma sta cosa l'ho capita direi...) fotografare animali in cattività e se il contesto lo consente, spacciarli per liberi. Non è convenzionalmente considerato scorretto? Quindi: se mi dici che in termini di effetti, quel che fa un amatore sconosciuto incide poco o nulla, certamente concordo. Ma, per elaborare una visione, è bene pensare che certi principi sono universali. Un po' come dire che i politici non devono dire balle, ma io a mia moglie posso dirne quante ne voglio e va bene |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 16:03
Penso di essermi spiegato male... pardon!!!...l'autore conosciuto anche se vai su Wikipedia troverai informazioni e quant'altro per cui se interessato approfondisci e un'idea più chiara sul suo lavoro puoi fartela (poi se bara è altro discorso e torniamo a ciò che già è stato scritto in maniera molto chiara e che condivido). Riguardo Gino se posta semplicemente delle foto senza pretese non vedo motivo per cui dovrebbe dare spiegazioni, probabilmente non si aspettava nemmeno un certo interesse da parte di utenti e forse nemmeno che il fotomontaggio ha una galleria a parte... Mettiamola che ha barato in buona fede (si può dire?). Trovo disonesto senza scusanti chi nell'avifauna "spaccia" foto di animali in cattività per liberi...sono state aperte discussioni su questo argomento per cui qualcosa ho letto. |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 16:54
“ Fondamentalmente non ci sarebbe nessuna differenza, cambia solo che chi ottiene lo scatto in camera facilmente è un buon fotografo (conoscenza dell'attrezzatura, delle luci, probabilmente del set, truccatore e modella ad hoc e botta di fortuna nella condizione che ha permesso di fare lo scatto, salvo che sia dovuto fare e rifare diverse volte per imprevisti vari) mentre chi ottiene lo scatto al pc facilmente è un buon buon fotografo (la foto l'ha comunque scattata) ma sicuramente è un buon visual/graphic artist o qualcosa del genere; alla fine la foto la vedi lo stesso (non cambia niente se mi iniviti a cena e prepari tu o compri al take away se poi mi piace la cena, no?)... „ mmh mmh non mi hai ancora convinto . Il truccatore o make up artist sta alterando il viso . Photoshop con divisione delle frequenze e tutte le strane tecniche da imparare fa altrettanto . Se vogliamo essere pignoli , il fotografo nel primo caso non fa nulla mentre nel secondo caso ci spende ore . Pertanto è più partecipata la foto con Ps rispetto a quella col makeup artist . Sbaglio ? |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 17:52
Visto che siamo alla fine, aggiungo qualche consiglio di due fotografi ben diversi tra loro, indicati in due interviste che hanno rilasciato, che trovi all'inizio dei due topic. Non è tanto per le discussioni ma per il link nel primo post aperto ove trovi le due interviste. Uno ha fatto la storia della fotografia. L'altro... è bravissimo, vedranno i posteri. Una è in positivo (cosa fare) l'altra in negativo (cosa non fare). Un po di materiale utile da conoscere, diverso da trucchi e trucchetti, direi forse più semplici regole di comportamento. Ognuno poi, fa propri solo quelli che ritiene, condividendone gli intenti e lasciando perdere quello che non condivide (ma almeno lo conosce). Ciao. www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3128027 www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3063631 P.S. a me piacciono i copia-incolla... |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 19:07
Mirko, uno ha fatto la storia della fotografia e ci mancherebbe. A differenza di altri non lavorava per delle agenzie non era facile emergere (era un freelance). Pubblicava libri e ognuno di questi era parte di un progetto con un filo conduttore dando vita a dei reportage fotografici. Anche gli altri della vecchia scuola pubblicavano libri ed esponevano in gallerie famose e meno famose e ognuno manteneva una linea ben precisa che rendeva riconoscibili i propri lavori. Il secondo autore non lo conosco ma per quel che poco che ho visto non sono interessato e non penso di approfondire ma son curioso di sapere per chi pubblica (libri o testate giornalistiche dove ti pagano a differenza del web che fa girare il nome) e se abbia un riscontro economico il suo lavoro che non siano workshop...discorso che vale un po per tutta la new generation dei fotovrafi di strada. |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 19:28
Vincenzo che ti devo dire. Strano che oggi le foto non si vendano ai giornali... poi è sempre il solito discorso. Io non deve difendere nessun fotografo. Quelli che fa ed ha fatto si trova facilmente. Se non lo conosci, non ti piace, non ti interessa pazienza. A me non interessano tante cose, se dovessi scriverle tutte ti annoierei. Posso però condividere il pensiero? Se poi facesse l'imbianchino trovo ugualmente valido ed utile quelli che scrive, indicato per uno che si affaccia alla foto di strada, come l'autore del topic, e non solo ai neofiti. Non ho capito se ne contesti anche il contenuto (se lo hai letto) Condivido meno tante affermazioni di altri fotografi, magari più famosi. Boh a me pare che tu rosichi un po'... |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 21:07
Mirko, non sto contestando è una mia opinione personale non sto criticando e non sto dicendo che non sia bravo (non rientra nelle mie competenze) . Il mercato editoriale in Italia da una parte è morto dall'altra tira...anche se non a gonfie vele. Gli editori sanno bene che la vecchia scuola tira e non parlo solo di fotografia ma in generale, per cui pubblicare una collana con autori di un certo rilievo porta soldi a differenza di un Erik Kim ecc. che piace alla massa del web ma troppo rischioso da investire in pubblicazioni cartacee... meglio che faccia i suoi workshop. |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 21:59
“Mi piacerebbe conoscere le fonti che ritengono corretto ed ininfluente costruire una situazione nella fotografia di strada.” Una persona sufficientemente esperta di fotografia storico e titolato in materia da far paura in un discorso su un argomento simile mi fece una lista di foto taroccante lunghissima e pure di taroccatori seriali dai primi del 1900 |
user51067 | inviato il 14 Giugno 2019 ore 22:36
Molte foto street che vedo sul web sono chiaramente frutto quanto meno di un accordo tra fotografo e soggetto. Ma se questa “finzione” porto a veicolare il messaggio che si vuole far passare io la trovo ugualmente funzionale |
| inviato il 15 Giugno 2019 ore 0:34
Vediamole... finché non si scende in concreto possiamo raccontarci tutto. Gli altri sono sempre brutti e cattivi, e poiché alcuni (o molti secondo voi) lo fanno allora così fan tutti. Mi oppongo, e mi rimetto alla clemenza della Corte. Ma vorrei capire una cosa :qualcuno ci sarà che non le costruisce e ogni tanto riesce a beccarne una? altrimenti possiamo coniare il genere fiction photography, scriviamo un manifesto sull'indirizzo delle regole del fight club e facciamo workshop con casting per comparse, cercando di vendere le foto ai giornali. |
| inviato il 15 Giugno 2019 ore 1:01
Mirko rassegnati, manca proprio la cultura della street. Basta farsi un giro in galleria per rendersi conto che non c'è trippa pe' gatti |
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