| inviato il 10 Luglio 2024 ore 10:23
E' un po' che lo noto e mi comporto di conseguenza, ma è davvero molto difficile parlare di qualunque argomento qui sul forum. Non partecipo alle discussione tecniche per mancanza di interesse, ma anche parlando di autori e lavori sempre più spesso mi rendo conto della difficoltà di un vero confronto pacato e costruttivo. In molti è chiaro che intervengano costantemente mostrando un evidente bias di conferma ossia selezionano solo le informazioni in modo da porre maggiore attenzione, e quindi maggiore credibilità, su quelle che confermano le proprie convinzioni e, viceversa, ignorano o sminuiscono quelle che le contraddicono. Questo porta inutili guerre di trincea con schieramenti opposti che si punzecchiano in discussioni circolari che non concludono assolutamente nulla. In aggiunta ho notato un grosso spaccamento tra chi ha voglia di approfondire la fotografia e chi la usa come mezzo per rilassarsi e divertirsi. Sono approcci assolutamente condivisibili, ma creano discussioni a volte surreali come questa: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4842789 La mia opinione è che in ogni campo esistono persone definite "esperte". Un esperto non è infallibile, in tutti i campi ci sono state prese cantonate e nella fotografia dove il risultato non è qualcosa di misurabile matematicamente, ma è un'opera è abbastanza ovvio che non esista un giudizio univoco. Ma tutto questo sembra che per alcuni sia un fastidio, se si parla di capire perchè una foto è famosa o considerata o pagata molti reagiscono come se fossero attaccati con quella che possiamo definire ignoranza aggressiva Dall'altra parte ho notato che ci si è rinchiusi in pochi topic a parlare tra un gruppo più ristretto come se il resto del forum fosse solo rumore perchè ci si è stancati di dare continuamente le stesse spiegazioni e ripetere le stesse cose, ma anche questo lo trovo un grosso limite alla circolazione dell'informazione e al confronto. Sono il primo a escludere dalla discussione chi interviene in modo stupido o usando banale ironia pensando di essere intelligente, ma che alla fine mostra solo che non si ha nulla da dire e trovo sia una scelta intelligente per bloccare chi non è in grado di avere un minimo di confronto sentendosi molto preparato, ma alla fine dei fatti dimostrando di non avere alcuna conoscenza. Per esempio ho sempre detto che una foto va valutata per quello che l'autore voleva dire e per il target di pubblico per cui è pensata, non si può valutare questo lavoro www.yatzer.com/eugenio-recuenco-and-classic-greece Con gli stessi parametri di questo: www.francescocito.it/palestina_1983_2011-p12123 Eppure c'è chi ridacchia alla parola dipende sentendosi molto intelligente e invece dimostrando tutte le volte la propria cogl.ionaggine Non avrebbe più senso fare un bagno di umiltà generale e provare a rapportarsi in modo più costruttivo e non commentare se non si ha nulla di sensato da dire? Quando faccio un esempio cerco sempre di rifarmi a lavori consolidati e riconosciuti utili a non prendere la tangente e parlare dei massimi sistemi che portano a considerazioni che possono significare tutto e niente. E' tanto difficile ammettere di non avere la verità in tasca ma provare a fare una chiaccherata dove magari si resta sulle proprie posizioni, ma che sia sensata e educata? |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 10:49
Buongiorno Matteo. Mi piace molto il topic perché rispecchia un po' l'opinione comune usata come arma. La parola come modo per ferire, anche senza avere veramente qualcosa da dire o essere chiamati in causa. Esperienza, esperto, è un titolo che si guadagna a forza di studio ma soprattutto di errori e curiosità. E uso studio aldilà dell'ambiente accademico, che non attacco o difendo, perché nella mia opinione, sempre più è scollato da dove effettivamente avvengono le cose, da dove nascono e soprattutto da chi. Comunque, appoggio il tuo pensiero e trovo che la coerenza stupida sia da sabotare. Cambiare opinione non è sinonimo di banderuola. Dire con fermezza qualcosa oggi e dire domani qualcosa di diverso con altrettanta veemenza perché si è venuti in contatto con informazioni in più è sacrosanto. Te lo scrivo perché mi rendo conto di avere gusti ed opinioni divergenti dalle tue, in alcuni ambiti, e ti rispetto maggiormente proprio perché vedo la tua onestà intellettuale e capisco le tue logiche. Abbiamo dato risposte diverse? Bene, anzi meglio, trovo che possiamo ampliare le sfumature, aiutarci vicendevolmente. Quindi si, se questa era una chiamata alla libertà di pensiero e di errore, io ti rispondo. Grazie |
user207727 | inviato il 10 Luglio 2024 ore 11:14
La scatoletta virtuale dove scriviamo mi ricorda molto le scatolette dove guidiamo e dove è così facile che, chiusi dentro, ci si senta sicuri, ci si senta attaccati dagli altri e, con altrettanta facilità si mandi il prossimo a quel paese, cosa che, solitamente non facciamo a quattr'occhi, dove cerchiamo di mantenere un contegno e un'educazione. Oltretutto , qui, alcuni utenti "si conoscono" e, intervenendo, seguono un po' il principio della simpatia/antipatia. Insomma, come in tutti quelli che io chiamo "gli ambienti" c'è chi vuole primeggiare, chi è più simpatico, chi è più "sciallo", ma comunque, con una gran facilità si formano gruppetti e sotto gruppetti. Probabilmente questa è proprio una cosa di cui abbiamo bisogno. Boh. Io, che normalmente sono un in×so, cerco di darmi alcune regole che, sebbene con un certo sforzo, cerco di seguire. La prima è: non rispondere alle provocazioni e alle maleducazioni, soprattutto quando ad essere così è sempre lo stesso utente che ha quel modo di porsi verso gli altri. Ignorare i commenti volgari, maleducati, offensivi è l'arma più forte per farli scadere. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 12:12
Ciao Matteo, metto le mani avanti dicendo che sono il primo a contribuire poco alle discussioni e postare in maniera discontinua. Penso che il medium artistico della fotografia soffra in piccolo degli stessi problemi di molti altri, e lo scambio che riporti conferma il mio pensiero. L'arte ha diversi livelli di fruizione e interpretazione ed è normale che in un sito come questo, aperto a tutti, ci siano differenze di vedute al riguardo. Ti voglio proporre questo paragone con l'ambiente della musica: apri una qualsiasi piattaforma di streaming musicale e troverai in top 100 i pezzi più accessibili, inoffensivi e poco stimolanti, sentiti un milione di volte. Chiaro, la maggior parte dei fruitori della piattaforma non è realmente appassionata del medium se non nella misura di avere qualcosa di sottofondo mentre fa altro. Non ha interesse nell'essere stimolata nell'ascolto, molti neppure attivamente cercano pezzi o artisti interessanti: consumano ciò che gli propone l'algoritmo nella forma di una qualche playlist. Chiaro che nel momento in cui questo utente medio si approccia all'ascolto di un disco fuori dagli schemi dei 4/4 e delle melodie orecchiabili copia e incolla quantizzate propinate abitualmente potrebbe avere la seguente reazione: "Ma che sto ascoltando? Che schifo è questo? La critica musicale dice che questo è un disco importante? Sono suoni buttati lì, quando inizia il cantato? Sono bravo pure io a fare sta roba." L'ultima considerazione è cruciale perché nel caso della musica l'utente è quasi esclusivamente un fruitore. È difficile mettersi a fare musica, richiede almeno un piccolo impegno di apprendimento di tecnica o teoria per quanto basilare. Nel contesto fotografico l'utente è quasi sempre "artista" a sua volta, potendo scattare foto a raffica pure col più scrauso dei cellulari. Veniamo al tuo punto, il confronto. Ecco vedi è necessario sforzarsi di spiegare perché un opera d'arte è importante anche a questo tipo di utente, che magari non ha i mezzi per interpretarla. È necessario perché solo così si pianta il seme dell'interesse in chi si affaccia per la prima volta a un opera rilevante, e si fa fiorire la voglia di imparare e creare a propria volta. Chiaro che nel mondo dei fotografi amatori, fatto di foto di tramonti pompati e donne mezze nude, dall'altra parte potrebbe esserci qualcuno che non ha alcuna intenzione di ascoltare. Questo utente non si spingerà oltre una mostra di Steve McCurry. Di fronte a questa ottusità e talvolta maleducazione, non puoi fare altro che accettare l'innegabile differenza nel livello di godimento e apprezzamento del medium, consapevole che senza un "mainstream" non esisterebbe interesse commerciale nel mezzo e quindi questo morirebbe lentamente. Ricorda: anche noi siamo stati interessati a foto di fiori e muri di mattoni a un certo punto, quindi ben vengano. Mi scuso per la lunghezza. Un saluto, Giovanni |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 12:14
Purtroppo la tendenza attuale della massa e' diretta verso una spiccata polarizzazione delle opinioni. Ne consegue una presa di posizione marcata ed acritica che rassomiglia piu ad un tifo da stadio che ad una discussione. Bisognera' imparare a conviverci... Il mondo veloce tende ad essere binario e definitivo. Un tinder delle idee dove non esistono mezze misure: gesto verde = buona idea, gesto rosso = idea cassata. Le logiche da forum addirittura poi si riducono ancora a qualcosa di piu semplice e banale. Amico. Nemico. il famoso: "mangia la mia polvere" trasposto in digitale |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 13:58
“ Ecco vedi è necessario sforzarsi di spiegare perché un opera d'arte è importante anche a questo tipo di utente, che magari non ha i mezzi per interpretarla. È necessario perché solo così si pianta il seme dell'interesse in chi si affaccia per la prima volta a un opera rilevante, e si fa fiorire la voglia di imparare e creare a propria volta „ vero questo secondo me è stato un errore di molte discipline anche al di fuori della fotografia, chi sa alla fine si isola in una cerchia ristretta spesso spinto anche dall'esasperazione di continuare a doversi giustificare |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 15:47
“ Le logiche da forum addirittura poi si riducono ancora a qualcosa di piu semplice e banale. Amico. Nemico. „ Senza pur voler scomodare la dialettica di Carl Schmitt, appunto dell'amico/nemico (Freund/Feind), precorritrice di orrori politici e non, sono da tempo disamorato delle comunità virtuali - parliamo dei social network, va' - che pure utilità ce l'avrebbero proprio per la sciatteria patente e crassa che si incontra a ogni angolo virtuale, i contegni talora astrattamente sanzionabili in miglior sede (giudiziaria), il parlare di ogni argomento anche il più distante dalla propria preparazione e, perché no, sensibilità giusto perché si può fare. Il tutto temo sia pienamente conforme allo spirito, alla temperie di un secolo che pare infelice. Tornando al presente forum, mi ci sono accostato con spirito di servizio nonostante fossi stato in primis - fenomeno peraltro ben noto - accolto quasi con fastidio da un forumer, peraltro rivelatosi poi non antipatico. Ma ultimamente ho diradato moltissimo gli interventi, non solo e non tanto perché ho alienato (donato/venduto) praticamente tutta l'attrezzatura, ma per la cifra media dei post ben rilevata nei post qui sopra. Sarei intervenuto molto volentieri per controbattere al simpatico (non scherzo) contributore che sostiene, nella surreale discussione citata dall'OP, che sostiene che non pagherebbe una stampa più del costo dei materiali per produrla, che invece no, che qualche fotografia l'ho pure acquistata negli anni, a costi lievemente superiori a quelli di stampa, una per tutti quando volai a Londra per Faithful unto Death del compianto Bob Carlos Clarke: che è cosa buona e giusta, che provo un intenso piacere a vederla appesa alla parete. C'ho rinunciato alla fine, temevo di entrare in una spirale che poi è esitata, opportunamente, a insulti. Le comunità, credo, si evolvono, nascono muoiono e se non muoiono mutano nel tempo. Magari questo è solo un periodo di stanca, e a settembre - dopo Santa Rosa come diciamo qui nel viterbese - tutto s'aggiusterà. Chissà. Magari mi regalo un abbonamento Super. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 15:55
Io credo che sia un atteggiamento diffuso non solo sul forum. Anche se su un argomento non si è ferrati si pretende che la propria opinione valga come qualunque altra. Non è così, l'uno vale uno è una stupidata e quella frase nè è la dimostrazione. Cerco di non entrare in inutili polemiche perchè come scritto è solo una guerra di trincea in attesa di pagina 15. Inutile e non porta nemmeno a chi la legge un beneficio perchè si scrive a qualcuno che non legge davvero, ma vuole solo o fare polemica (vedi chi risponde solo che frasine ironiche perchè non ha altro da dire) o banalmente legge e accetta solo quello che corrobora la propria tesi. Juan Luca ha ragione a volte si può cambiare idea o magari no ma capire comunque un punto di vista diverso e pensare che sia sensato Il riassunto però è che se qualcuno si sente messo in discussione quello che fa è reagire come se si sentisse sotto attacco, con fastidio perchè non sa o non condivide qualcosa e diventa una discussione di provocazioni e insulti A che pro? nessuno ma è una situazione che si ripete |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 16:47
“ Secondo me conviene che ognuno segua la propria strada: i primi non cerchino di evangelizzare i secondi, i secondi non prendano in giro i primi. „ Non concordo, per me serve un passo da una parte e dall'altra per una sana discussione. Pensarla in modo diverso non significa doversi evitare, ma magari comprendersi. Ora se leggi alcuni commenti qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4793725 noterai che c'è n modo di porsi in cui si ha la certezza che il proprio gusto sia il migliore e il proprio pensiero quello corretto. Io sono convinto che tanti non si sentano fuoriclasse, ma se gli chiedi dove si posizionano come valore rispetto alla media degli utenti juza quasi tutti risponderanno un po' sopra. A volte basta fare un piccolo passo indietro e provare a mettersi in discussione. Se un autore è valutato come valido ci sarà un motivo, può non piacere comunque, ma fare sparate simili è un po' come la signora mariuccia che nè sa più del medico e che spiega perchè la diagnosi è errata. Il medico non è infallibile, ma ovviamente la probabilità che dica una stupidaggine rispetto alla signora Mariuccia è nettamente inferiore. Ma anche qui per giustificare la tesi si portano gli esempi delle cantonate ma non delle centinaia di diagnosi corrette. In fotografia è tutto un po' più sfumato ovviamente ma il concetto è lo stesso: io non la capisco, io non l'apprezzo quindi è una cagata |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 17:11
Però tu ora un pensiero lo hai fatto, magari la prossima volta nè terrai conto evitando la guerra di trincea |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 17:35
Io non mi sono mai fatto problemi a bloccare, chi non sa discutere, chi insulta o chi non è palesemente in grado di avere un confronto civile non mi interessa partecipi Non è una questione di idee diverse ma se non vuoi un confronto non perdo tempo blocco e stop |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 20:41
TufkaR hai comunque evidenziato un punto importante, la ciclicità della discussione, si ripetono sempre le stesse cose tra le stesse persone in topic differenti ma senza mai approfondire davvero con esempi pratici e reali |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 21:59
Però, Matteo, non riporrei tanta fiducia e speranza negli esempi concreti, perché, come detto già in altre discussioni, certe distanze percettive e di pensiero non le colmi con dati "scientifici". Finisce anche lì per diventare una misurazione fallica... Ad una certa non ha nemmeno senso accanirsi per far comprendere qualcosa di cui non si sente la necessità, né umana, né culturale, né critica. Ancor più, come si dice sopra, quando si ci infilano persone adulte che hanno ben consolidato un punto di vista e da lì non si schiodano manco a morire. Teniamo sempre a mente che questo è un forum di amatori che vogliono svagarsi...cosa si può pretendere? |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:07
“ In aggiunta ho notato un grosso spaccamento tra chi ha voglia di approfondire la fotografia e chi la usa come mezzo per rilassarsi e divertirsi. „ Ma una cosa non esclude l'altra, anzi: se non approfondisci un pochino finisci per annoiarti e addio divertimento. E mica solo nella fotografia. Poi che ognuno abbia i suoi tempi e il suo modo di vedere la fotografia ok. Ma anche chi vuole usare la fotografia "come mezzo per rilassarsi e divertirsi" se non approfondisce almeno un pochino a un certo punto si renderà conto che sta facendo sempre le stesse foto sempre allo stesso modo e si stuferà. |
| inviato il 10 Luglio 2024 ore 23:19
“ si renderà conto che sta facendo sempre le stesse foto sempre allo stesso modo e si stuferà „ Ma io non ci giurerei...senza voler finire a parlare di massimi sistemi, mi pare che sia abbastanza palese, anche per l'amatore più spensierato, che le proposte che si vedono generalmente sono sempre quelle. E non parlo nemmeno di generi. Quello di cui ci si stufa di più è l'attrezzatura...ma anche lì, sempre perché non vedendo altri modi per cambiare un po' i risultati, si cerca di compensare (più o meno inutilmente) comprando roba nuova (se le discussioni tecniche vanno per la maggiore non è mica perché ci sono tanti appassionati di tecnologia...). Penso che quando vuoi rilassarti e divertirti, tendi ad accontentarti abbastanza facilmente...di conseguenza non patisci nemmeno quello che propongono gli altri. Anzi, perseguiterai a vedere cose buone anche in una foto che hai visto milioni di volte. |
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