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In pratica una fotocamera stenopeica a lunghissima esposizione: Costruzione camera stenopeica
la solarigrafia
scansione negativo solografico
Consiglio per l'esposizione: la lattina non mettetela a bolla, ma leggermente rivolta verso l'alto. Questo fa si che le strisce più luminose siano ben visibili e non tagliate oltre il bordo della carta. In pratica le strisce sono determinate dal sole che passa ogni giorno. Rivolgere la camera verso sud e posare o nel solstizio d'estate o in quello d'inverno e mai a cavallo tra uno e l'altro. Vedere bene video la solarigrafia dove è ben spiegato.
Fotografie molto interessanti ma, forse sovraesposte. Qualcuna l'ho sottoesposta di 1 stop e l'effetto è notevole. Certamente una fotografia molto ricercata - non comprensibile ai più - e decisamente impegnativa.
Io, così tanto per concludere in bellezza, nella differenziata, ci butterei tutte le caccate digitali di questo mondo.
Questa signora Daniela è una Fotografa con le palle!
ps. pure io, di tanto in tanto, mi butto nel foro e mi emoziono sempre quando ne esco bene.
Provateci pure voi o digitalisti dal facile ed ignobile sarcasmo; fare fotografia stenopeica è abbracciare la cultura della vita fotografica.
“ Vi chiederei se commentate di scrivere commenti un minimo articolati altrimenti sono totalmente inutili „
Ok. Immagini meno che mediocri, senza la "pomposa" descrizione sarebbero zero. Il mezzo tecnico, digitale o analogico, stenopeico o meno, importa nulla.
user259567
inviato il 28 Aprile 2024 ore 17:01
“ Ok. Immagini meno che mediocri, senza la "pomposa" descrizione sarebbero zero. Il mezzo tecnico, digitale o analogico, stenopeico o meno, importa nulla. „
Importa nulla! Solito intervento banalotto e con poca fantasia.
Prova con la lattina di "Red Bull" magari ti mette le ali
A mio gusto ne risultano grafismi assai gradevoli, resi particolari, con le scie solari, dal fatto che le esposizioni durano più giorni. Mi chiedo però, in coda all'apprezzamento, dopo quanto la tecnica non possa divenire un po' fine a se stessa, ecco. È un po' il rischio che corrono tante delle tecniche molto peculiari, dopo tutto, credo.
Daniela Sidari é docente FIAF del Dipartimento Didattica. Si occupa di critica fotografica e svolge seminari di formazione ed attività di lettura/giuria delle immagini singole ed a portfolio. Dal 2008 è collaboratrice della rivista Fotoit.
Dal 2011 è relatore di Photo ARCHITETTI, l'unico evento in Italia interamente dedicato alla teoria e tecnica fotografica e alla post-produzione digitale in architettura e design.
Nel 2012 a cura della FIAF è stata insignita dell'onorificenza BFI (Benemerito della Fotografia Italiana) per meriti organizzativo/didattici. Dal 2014 è Responsabile Didattico Photo ARCHITETTI e curatrice del relativo Blog.
Eviterei sparate e come detto potete dire quel che volete ma siamo su un forum e immagino che siate capaci di un pensiero un minimo articolato