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Lente Decentrabile con Photoshop


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user653
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inviato il 13 Novembre 2021 ore 15:27

vorrei un consiglio da chi usa o ha usato le lenti decentrabili per fare foto d'architettura
i risultati che si ottengono con questi obiettivi,si possono ottenere anche con Photoshop?
a me è capitato di raddrizzare edifici con il software,venuti storti causa mancato decentramento ma non sò se i risultati sono migliori,peggiori o uguali

avatarsupporter
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:03

Ho usato pre decenni un PC Nikkor 28mm f/3.5 Ai.
Con le diapositive, oltre al decentrabile non c'era altro mezzo per tenere a piombo le linee verticali.

Con il digitale uso altri sitemi.
Quel che ho da dire in proposito è qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=1&t=3323637#18602313

Comunque DxO WiewPoint lo trovo molto più efficace di Photoshop per raddrizzare le verticali.

Se però disponi di un grandangolo abbastanza spinto da effettuare quella che nel link ho descritto come il 1° sistema, non necessita l'uso di tale software e tutt'al più bastano uno o due ritagli.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:06

Per raddrizzare una immagine, con una lente basculabile non ritagli l'immagine, con Photoshop lo devi fare, ed il ritagio può anche divenire una percentuale importante dell'immagine, il guaio è solo quello.

Come nitidezza, i due sistemi si equivalgono, Photoshop ha fatto passi da gigante con l'uscita delle versioni CC, non vedi differenze anche su stampe A2, che per il formato 35 mm sono già stampe molto grandi, ma se l'immagine originale presenta linee cadenti molto pronunciate, il ritaglio diviene il più delle volte intollerabile.

Io mi sono fatto prestare in passato un Nikon 28 mm basculabile ed ho fatto delle prove, ma alla fine non ho comprato un basculabile solo per il prezzo, sono molto costosi.

Uso grandangoli spinti, e dopo ritaglio l'immagine, alle brutte faccio anche uno stitching di più foto.

Ma se uno fa molta foto d'architettura, un basculabile è la soluzione più versatile e pratica.

user653
avatar
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:17

beh come prezzo,c'è il Samyang 24 T-S f3,5 che costa poco piu di 500 euro,non una follia
il problema è,se ne vale la pena
in ogni caso dev'essere molto divertente da usare,andare in giro nei paesini di montagna con un decentrabile dev'essere fantastico

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:24

Il basulabile o tilt&shift, ognuno poi lo chiama come vuole, non è la panacea di tutti i mali ma in certe situazioni ti aiuta e non poco ad avere immagini corrette e di ampio respiro come ad esempio in interni...in altri casi se fai riprese di architettura in esterni dove ci siano edifici alti (es:campanile) e la ripresa è effettuata ad altezza d'uomo, l'effetto stirato e allungarto con tutte le linee dritte non è che sia entusiasmante, in questi casi si dovrebbe fare una ripresa con il pdv più in alto possibile e poi decentrare per eliminare la parte bassa del fotogramma e inquadrare quanto più possibile nella parte alta.
A conti fatti può meritare averlo se lo usi per lavoro, il suo uso è divertente in tante tipologie di riprese non solo di interni o in architettura, ma, come detto sopra i costi di queste lenti sono alti e per fare riprese per puro sfizio di solito ci si arrangia con i software a disposizione...

avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:25

Non è proprio la stessa cosa, photoshop non mantiene le proporzioni reali, per quell dovresti usare software come archis, ma devi anche fare delle misurazioni, questo naturalmente se ti interessa la fedeltà. Se non devi fare fotorilievi quello che ho scritto puoi anche saltarlo.
Altra cosa da considerare oltre al crop, è che eventuali alterazioni e creazione di pixel sono interpolazioni, mentre con il basculante sono pixel reali.

avatarsupporter
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:26

La scelta dello strumento e del metodo da adottare spetta solo a te.

Ritengo che, per la fotografia di architettura, più che prendere il tal obiettivo piuttosto che l'altro, conta aver le idee chiare su quel che si vuole conseguire; perché tale genere fotografico comporta molteplici approcci differenti.
La scelta dell'attrezzatura è subordinata a ciò.

La mia in proposito l'ho detta qui, in un post che rimanda, tramite i link, a parecchi altri organizzati come scatole cinesi:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3363535&show=2#18870517

avatarsupporter
inviato il 13 Novembre 2021 ore 16:49

...in altri casi se fai riprese di architettura in esterni dove ci siano edifici alti (es:campanile) e la ripresa è effettuata ad altezza d'uomo, l'effetto stirato e allungarto con tutte le linee dritte non è che sia entusiasmante, in questi casi si dovrebbe fare una ripresa con il pdv più in alto possibile ...


Qui parliamo dell'effetto collaterale dato dalla deformazione anamorfica o marginale e, in effetti, l'alzare il PdR sarebbe la soluzione migliore, beninteso ove ciò fosse possibile.

Da qui
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=3&t=2475791#13189786
faccio un copia incolla:

"Un espediente per ridurre questo effetto potrebbe essere il portarsi in una posizione più elevata, in modo da ridurre il decentramento dell'obiettivo; come facevano spesso gli Alinari, fotografando i monumenti dai piani alti degli edifici. Questa è stata fatta verso il 1880-1890 dal fotografo fiorentino Giacomo Brogi (contemporaneo e concittadino degli Alinari):
images.alinari.it/img/480/PDC/PDC-F-000930-0000.jpg
Il guaio è che se io a Firenze in quella piazza citofono in quello stesso edificio per chiedere se mi lasciano salire per fare delle foto, evidentemente mi rispondono con qualche espressione colorita tipicamente toscana.
Anche Candida Höfer nelle sue foto in biblioteche o teatri si piazza spesso sul ballatoio della biblioteca o in un palco intermedio del teatro. Altre volte pare che abbia fatto uso di un trabatello. ..."

user653
avatar
inviato il 13 Novembre 2021 ore 17:45

Riguardo alle idee chiare,il problema è,che non fotografo piu come una volta,inoltre oltre all'acquisto,dovrei mettere in conto anche tanti spostamenti che or come ora trovo difficoltoso
non vorrei fare come le macro,che ho preso un bel Sigma 150 f 2,8 non stabilizzato,che ora giace nella vetrinetta

avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 9:11

Riguardo alle idee chiare,il problema è,che non fotografo piu come una volta,inoltre oltre all'acquisto,dovrei mettere in conto anche tanti spostamenti che or come ora trovo difficoltoso
non vorrei fare come le macro,che ho preso un bel Sigma 150 f 2,8 non stabilizzato,che ora giace nella vetrinetta


Ho capito, la tua era pura curiosità, spero sia stata soddisfatta...

user653
avatar
inviato il 14 Novembre 2021 ore 12:28

no,direi di no,non era una semplice curiosità
ho deciso di acquistare il Samyang 24 mm T S,su amazon e tenerlo 1 mese in prova e poi renderlo
qualcuno di voi ha scritto che esistono software che raddrizzano le linee cadenti e già questa era una novità per me
diciamo che la mia idea era creare una serie di stampe,un progetto,da mostrare nei vari circoli della mia città,gente che conosco
diciamo pure che la strada è un pò in salita,può capitare a chiunque di posare la macchina fotografica e lasciarla li dove stà per diverso tempo ma non parlerei di semplice curiosità
se hai qualche idea è ben accetta

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2021 ore 13:19

Il decentrabile...per le riprese architettoniche deve essere necessariamente un grandangolare, minimo 28mm su FF, altrimenti non serve a nulla. Come sempre accade, è un compromesso. Raddrizza le linee cadenti ma non equivale minimamente ad una ripresa in asse. Dal basso alcuni particolari architettonici restano comunque invisibili, oscurati da cornici, balconi e sporgenze varie.
Ed ora passiamo alla qualità, argomento principe dei fotoamatori. Il decentramento ed il basculaggio nascono col banco ottico e con alcune limitazioni, proseguono sulle folding. Ogni obbiettivo ai bordi "rende" molto meno ed è lì che si va a lavorare decentrando. Ai vecchi tempi, oltre alla Horseman, ho usato sia il 28 mm Pentax che Nikon . Proiettando le diapositive la differenza tra quelle fatte con questi obbiettivi e quelle fatte con altri era evidentissima. Sembravano quasi riproduzioni da altre foto. I banchi e le folding, con le loro pellicole 4"X5" come minimo sindacale, della resa ai bordi se ne fregano allegramente. Il 35mm non può permettersi. Col bn conveniva raddrizzare con l ingranditore, cosa impossibile con le diapositive.
Oggi sui formati minori al FF il decentrabile è improponibile, per via delle focali, ci vorrebbe un decentrabile da 12mm corretto ai bordi.
Se si considera il costo e la necessità di portarsi dietro un altro obbiettivo, oggi non conviene assolutamente.
In post produzione si fa di tutto e come qualcuno ha già scritto, sulle stampe A2 la differenza non è percepibile. Aggiungo che non è percepibile nemmeno sulle stampe 12 metri per 36 metri, considerata la distanza di visione.
Cercate di essere fotografi e non ingegneri ottici. In quest'ultimo caso,siate almeno coscienti che quelli delle case produttrici, insieme ai loro manager, sono di molto superiori a noi.

user653
avatar
inviato il 15 Novembre 2021 ore 17:38

quindi,tu,un decentrabile non lo acquisteresti!?

avatarsenior
inviato il 15 Novembre 2021 ore 21:22

No

avatarsupporter
inviato il 16 Novembre 2021 ore 4:51

Max, visto che la tua è solo una curiosità, guarda qui cos'è in grado di fare il 17 Tilt Shift su FF ;-)

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4013433

Le torri di San Gimignano sono un ottimo test e come mio solito sono riprese a mano libera, niente cavalletto

E no, queste ottiche non sono complicate da utilizzare e soprattutto nel caso del 17 hai voglia a correggere in PS per ottenere un risultato simile!

Per ottenere risultati simili, sempre su FF, ti servirebbe un 10-12mm… lo so perché per un periodo ho avuto anche il mastodontico 11-24L, ma alla fine gli ho preferito appunto il 17

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