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Quale lunghezza focale avrebbero preferito i grandi pittori del Rinascimento?


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avatarsenior
inviato il 24 Dicembre 2018 ore 13:19

Osservando i grandi capolavolri del Rinascimento Italiano, mi soffermo sempre ad osservarne l'inquadratura, sia di soggetti umani sia di paesaggi. E mi chiedo quale lunghezza focale dovrei scegliere, per riprodurre quel tipo di inquadratura.
Raffaello, Leonardo, Michelangelo, ecc. quali obbiettivi sceglierebbero per valorizzare i loro soggetti? Sorriso

avatarjunior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 2:11

Secondo me avrebbero usato solo tra il 40 ed il 50mm. Più reale dell'occhio umano loro non avrebbero mai desiderato. Al massimo avrebbero fatto 7-8 passi avanti o indietro. Non ricordo di che colore dipingevano le ombre però... Dovrei tornare a qualche mostra per vederle.

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 3:20

Dici? Per me invece la Monnalisa, per esempio, è un ritratto classico mezzo busto da 85mm
it.wikipedia.org/wiki/Gioconda#/media/File:Mona_Lisa,_by_Leonardo_da_V
Mentre alcuni dipinti di Caravaggio, tipo "La deposizione" mi ricordano certi reportage scattati con il 35mm.
www.museivaticani.va/content/dam/museivaticani/immagini/collezioni/mus

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 3:49

Quale lunghezza focale avrebbero preferito i grandi pittori del Rinascimento?

Nessuna.

Il Giudizio universale di Michelangelo non sarebbe mai nato se l'arte pittorica fosse legata a ciò che esiste effettivamente.

Credo che Michelangelo, come tutti gli altri, avrebbe trovato qualsiasi angolo di campo piuttosto limitante per la sua immaginazione. :-P

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 6:37

Non esiste una questione di angolo di campo, per cui la lunghezza focale è fuori dal discorso. È una questione di punto di ripresa. Per ottenere una foto analoga al quadro di un pittore che fa un ritratto a mezzo busto o tre figure intere, non resta che posizionarsi esattamente come il pittore. A quel punto il pittore, a differenza della fotocamera con montata una focale "normale", non è costretto a ritrarre l' intera visuale del colpo d' occhio (a quel punto dovresti ritagliare l' immagine, utilizzare un formato ridotto o utilizzare una focale più lunga). Come non è costretto a tenere gli occhi e la testa immobili durante la "ripresa", al che il fotografo dovrà utilizzare focali più corte (o fare panoramiche per scene statiche).
Leonardo si sarebbe potuto trovare nella situazione paradossale di dover fotografare la Gioconda a 2 metri da lui con un 35 mm (o croppare un 50mm) e Caravaggio in quella di fotografare quella scena a 10 metri da lui con un 85mm.
Le considerazioni che si fanno sulla scelta della lunghezza focale in fotografia (bokeh, pdc, distorsioni ecc...) non hanno alcuna valenza in pittura.
Il fatto di relazionare un mezzo busto a un 85mm e tre figure intere a un 35mm viene da una forma mentis legata a questioni fotografiche e non da una libertà di scelta di pdr e visuale come avviene in pittura.


avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 7:09

La lunghezza focale influisce sulle proporzioni del soggetto, e visto che i pittori dipingevano ciò che vedevano, o quantomeno ci si ispiravano, direi che tendenzialmente “hanno usato” un 50mm o dintorni, magari con tecniche di “Photo stitching” per aumentare l'angolo di campo. Essendo sempre tutto a fuoco, diaframmi chiusissimi o iperfocale a manetta. Spesso anche fotomontaggi, in quanto a volte si vedono soggetti distanti grandi quanto quelli vicini. E poi tanto, tanto Photoshop, che peraltro usavano alla grande! MrGreen MrGreen

user69293
avatar
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 7:33

Esattamente Alessandro Spagnuolo.

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 7:56

80mm.

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 9:07

E il Giudizio universale a quale punto di ripresa corrisponderebbe? MrGreen


avatarjunior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 9:17

Signori seriamente!! Photoshop a manetta ahhaha

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 9:53

Beh in realtà sappiamo che molti pittori si avvalsero di strumenti come camere lucide, specchi, lenti e camera ottica, solo per citare alcuni noti che usavano camera ottica abbiamo Pieter Jansz Saenredam, il Canaletto ,il Bellotto, il Guardi, il Vanvitelli, nei vedutisti era un'abitudine. La questione non è dunque così peregrina. Non so dire se nelle prime camere ottiche ci fosse solo il foro stenopeico o anche una lente. Mi sorge anche una domanda: il foro stenopeico corrisponde ha un equivalente in una lunghezza focale sul 35mm?

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 10:00

il foro stenopeico corrisponde ha un equivalente in una lunghezza focale sul 35mm?


È la definizione di lunghezza focale Sorriso
La distanza tra il foro e la superficie su cui proietta è esattamente quello.
Buon Natale a tutti!

avatarsupporter
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 10:03

Beh in realtà sappiamo che molti pittori si avvalsero di strumenti come camere lucide, specchi, lenti e camera ottica, solo per citare alcuni noti che usavano camera ottica abbiamo Pieter Jansz Saenredam, il Canaletto ,il Bellotto, il Guardi, il Vanvitelli, nei vedutisti era un'abitudine. La questione non è dunque così peregrina. Non so dire se nelle prime camere ottiche ci fosse solo il foro stenopeico o anche una lente.



www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=2155486#10614365

chefotografia.wordpress.com/2013/03/18/fotocamere-2-la-camera-ottica-d

avatarsupporter
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 10:22

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=2&t=2021307#9776717

Buon Natale a tutti anche da parte mia.

avatarsenior
inviato il 25 Dicembre 2018 ore 16:17

Non è affatto vero che la focale 50mm rispetta le proporzioni. Tutte le focali rispettano le proporzioni. Le proporzioni dipendono dal punto di ripresa e non dalla focale utilizzata. A 4 metri di distanza dal soggetto le proporzioni sono sempre le stesse, quelle della nostra prospettiva a 4 metri, qualsiasi sia la focale utilizzata.
Pensiamo alla foto di una chiesa con una luna alle spalle grande quanto la chiesa stessa. Non è ottenibile grazie a un 600mm, ma è ottenibile grazie al posizionamento a qualche kilometro dalla chiesa. Le proporzioni non sono quelle proprie del 600mm ma sono quelle di un pdr a qualche kilometro. Le proporzioni nella foto sono identiche a quelle che vediamo ad occhio nudo (una chiesa piccola quanto la luna). Il 600mm rispetta le proporzioni del nostro pdr, come qualsiasi altra lunghezza focale. L' utilizzo del 600mm è legato al corretto riempimendo del frame (non vorremmo ritagliare 10 pixel da una foto fatta con 8mm).
L' angolo di campo non è quello dell' occhio umano, esattamente come un pittore non è costretto a dipingere tutta la sua visuale, ma decide cosa includere nella sua tela. Le proporzioni restano identiche quando il pdr è lo stesso, che tu voglia dipingere o fotografare con la lunghezza focale che ti pare.
Piuttosto si potrebbe fare un discorso di distorsioni, senza dimenticare che quelle di un 50mm sono reputate accettabili fino a un certo punto, ma che occorrono almeno 200-300mm su FF per ritenerle ininfluenti, ovviamente si incorre in problemi di angolo di campo molto ristretto e una distanza dal soggetto piuttosto eccessiva. Alla base, in questo modo, si annullano le distorsioni ma si rinuncia alle proporzioni restituite da un pdr più vicino e ad avere un angolo di campo meno ristretto.
In fotografia bisogna sempre rinunciare a qualcosa, cercare un compromesso, dare la priorità a qualcosa, in pittura no, esattamente come la vista ad occhio nudo.

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