| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:00
questo 13mm f5.6 fa paura! senza compromessi... ho letto una recensione....assurdo! certo che non deve essere sicuramente "manegevole"! |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:03
Il sito di Marco Cavina è una vera miniera. |
| inviato il 08 Gennaio 2017 ore 21:10
Che obbiettivi fantastici.... Il 13 e il 15 |
user4758 | inviato il 09 Gennaio 2017 ore 1:03
“ ma un grandangolo serve davvero? „ Ritornando alla domanda iniziale... la risposta è ovviamente no! Guardate questi 6 scatti di Nicola Pirondini! L'ho appena scoperto e credo sia uno dei migliori paesaggisti di Juza e non solo! Questi due in particolar modo sono d'una bellezza che toglie il fiato!

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| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 1:41
Zeppo, sono scatti stupendi e la postproduzione è enorme e eccellente. Riguardo al tema della discussione, anch'io trovo difficile l'uso del grandangolo spinto, tranne che per le foto di architettura. Per i paesaggi tendo a preferire il tele o il 35, e a volte anch'io unisco più foto in un panorama, così da non esasperare la prospettiva. |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 8:03
“ ...e a volte anch'io unisco più foto in un panorama, così da non esasperare la prospettiva. „ Devi però convenire che non sempre è possibile con risultati accettabili e che si tratta comunque di una «falsa» prospettiva. Però bisogna dire che ci sono importanti precedenti anche nell'arte. |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 9:17
Tutto serve. Se poi ci piace o meno è un'altra storia. A me il grandangolare piace. (Anche il flash serve: io non lo uso mai) Ciao, Roberto |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 10:50
“ Però bisogna dire che ci sono importanti precedenti anche nell'arte. „ Effettivamente la prospettiva cilindrica veniva spesso utilizzata dai vedutisti settecenteschi quali Gaspar Van Vittel (italianizzato come Gaspare Vanvitelli), Giovanni Paolo Pannini, Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto e suo nipote Bernardo Bellotto. Lo si nota in questa veduta del Canaletto
 L'inclinazione delle linee di gronda dei tetti suggerisce un andamento convesso della Riva degli Schiavoni mentre in realtà è leggermente concavo (è sufficiente fare una verifica con Google Earth per rendersene conto). Il Canaletto usava una camera ottica che avrebbe poi lasciato in eredità al nipote Bellotto e che probabilmente (non è certo al 100%) è quella conservata al Museo Correr. Se ne tratta qui: www.cultorweb.com/ottica2/Canaletto.html Il risultato è qualcosa di simile a quello che si ottiene unendo in PP varie fotografie con l'opzione per la prospettiva cilindrica; però ci sarebbe la controindicazione della facciate incurvate, come si nota in questa mia immagine (nella didascalia ho commentato questo effetto collaterale): www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2143908 (in effetti la prospettiva cilindrica funziona meglio con le fotografie di paesaggio naturale piuttosto che con quelle di paesaggio urbano). Per contro, con la pittura è agevole mantenere le facciate piatte, come appunto ha fatto il Canaletto collocando i cambi di angolazione negli interstizi tra un edificio e l'altro. Un grande maestro nell'uso di questi artifici prospettici fu Giovanni Paolo Panini: www.google.it/search?q=giovanni+paolo+pannini&biw=2560&bih=1281&source |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 10:55
Bella Skylab la battuta sul flash. Anche io non lo uso mai quello incorporato e non ho mai comprato un flash da mettere sulla slitta. Te lo immagini si fosse aperto un topic intitolato : ma il flash serve davvero ? Per Zeppo : mettere alcune bellissime foto di paesaggio non fatte con il grandangolo non vuol dire che non serva |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 11:11
“ Devi però convenire che non sempre è possibile con risultati accettabili e che si tratta comunque di una «falsa» prospettiva. „ Certo. E molto dipende dal tipo di lente usata. Se unisco varie foto a 180, per esempio, ottengo cose molto diverse che unendo foto a 85 o 35. Grazie a Roberto P per gli interventi chiarificatori. Lo studio è importantissimo. |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 11:18
Personalmente (non è una critica) il grandangolo viene prima delle altre ottiche (e naturalmente, questo non significa che lo sappia usare). Più che altro, stimola emozioni e suggestioni che cerco di "inquadrare" nella composizione della foto. Quindi, sì, il grandangolo (mi) serve, eccome. |
| inviato il 09 Gennaio 2017 ore 11:34
La caratteristica o il difetto dei grandangolari spinti, è che verso il bordi deformano le immagini. Questa peculiarità può essere usata per conferire un certo carattere all'immagine. Se viene "subita", allora si avranno immagini con distorsioni fastidiose. I pittori non avevano ancora a disposizione le basi teoriche esatte della prospettiva, e quindi dipingevano "quello che volevano vedere" nè più nè meno. Erano dei maghi e riuscivano a rendere verosimili le loro rappresentazioni. L'effetto del grandangolare è un po' come il bokeh: lo vede solo la macchina, noi no. Ciao, Roberto |
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