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 | Hasselblad XCD 45mm f/4 Pro: Il meglio di Hasselblad in 5cm Contro: non mi dite che l'AF è lento e l'ottica è buia Opinione: Unica lente del corredo Hassy, diventa un 35mm equivalente sui corpi X1D e X2D. L´ottica è superlativa, molto corretta, ma senza sacrificare microcontrasto e tridimensionalità, merito forse di uno schema ottico semplice e con pochi elementi. Può essere usata anche sulla nuova X2D, quindi i 50megapizze della X1D li digerisce come se fosse una insalata poco condita. Leggera, corta, sporge circa 1cm oltre l'impugnatura della X1D, il prezzo da pagare per un pezzo di vetro così pregiato e compatto per una MF- (o FF+ che dir si voglia) è una luminosità scarsa che parte da f4. Adatta per foto lente, ragionate, come da tradizione del brand svedese. Costa poco, intorno a 1100Euro new, usata la si trova sugli 800-900Euro, è l'ottica da "traino" del sistema "X" di Hassy, quella che da sola ti può spingere ad entrare nel sistema. Non esiste nulla di simile, non è un compromesso a ribasso, la metto al primo posto del mio podio personale, che condivide con il Leica-Vario montato sulla Leica X-Vario. inviato il 11 Maggio 2023 |
 | Hasselblad X1D Pro: Con il 45P è più piccola di molte micro 4/3. Qualità file, ottimo e gratuito sviluppatore raw hasselblad, profilo colore e parco ottiche stellare. Prezzo dell'usato. Contro: Osceno che ci abbiano messo anni per sistemare i problemi via firmware. Opinione: La uso in accoppiata con il Foveon in quelle situazioni dove il foveon non riesce a far bene. La QI è altissima, ovviamente il Foveon nelle giuste condizioni è inavvicinabile, ma la X1D offre una costanza di resa in tutti i contesti molto alta. Incominciamo dai due veri punti di forza di questa Hasselblad, che a mio parere la differenziano da altri eccellenti sistemi: 1. Profilo colore: perfetto in ogni condizione di scatto, neutro ed equilibrato, dal paesaggio alla ritrattistica, dai paesaggi con toni caldi a quelli freddi, è sempre e semplicemente perfetto. La color correction era il processo in PP che maggiormente mi prendeva tempo (e annoiava), ma i raw della X1D sono quasi sempre già perfetti e posso saltare questa fase. 2. Parco Ottiche: ne ho provate 2, il 45 f4 (preso) ed il 35-70 (scartato perche troppo ingombrante), entrambi hanno una resa stellare, uniscono dettaglio a microcontrasto, una rarità che ho riscontrato solo con la Leica X-Vario (provata per un mese, ma i colori "pop" non mi piacevano). Pagano in termini luminosità, ma se vuoi ottiche piccole su una medio formato e di qualità massima, allora devi sacrificare la luminosità. Quasi tutto il parco ottiche non è luminoso, qundi astenersi fotografi della notte o amanti dello sfocato estremo. Difetti: - leggero rumore cromatico anche a bassi iso, fortunatamente lo sviluppatore raw Hasselblad lo rimuove molto bene, anche quello ad iso alti e lo fa senza "sciftaggio cromatico". - mirino buono, ma sicuramente non degno di una macchina che nel 2016 costava 10K di euro. - Comprata dopo il 2019 quando hanno risolto tutti i bug può avere senso, ma prima vi erano troppi e troppo gravi problemi software, realmente imbarazzanti. Ometto di inserire tra i difetti la lentezza operativa, l'assenza di AF fantascientifico o di focus tracking, la raffica da 2.3 fps o la batteria che dura 100 foto. E' una medio formato, che seppur ridotto, non può avere le prestazioni dei fomati minori. Presa usata con il 45P a 3K di Euro, sempre tanti soldi, ma a questo prezzo non esiste nulla che abbia le medesime dimensioni, bellezza generale del file (di cui la QI è solo una componente) e flesisbilità operativa. Solo il Foveon può offire una QI maggiore (ed a mio modesto parere fino alla gen Merrill), ma non può essere sempre usato. Ad oggi, grazie agli aggiornamenti firmware che hanno chiuso i bug, e il prezzo nell'usato, non conosiglierei il passaggio alla MarkII. inviato il 29 Marzo 2022 |
 | Olympus M.Zuiko Digital ED 12-100mm f/4.0 IS Pro Pro: Versatilità e ottima QI Contro: Costo Opinione: Di zoom 10X ce ne sono tanti, ma per la prima volta non dobbiamo scendere a compromessi sulla qualità ottica. Questo 12-100 è talmente versatile e affidabile che ti permette di concentrarti solo sulla fotografia, non devi più pensare a quale ottica usare, se occorre diaframmare, se magari quella focale é debole ecc, devi solo prendere la macchina e scattare, perché non ha vere debolezze, anche a TA la QI resta altissima per tutte le focali. Le dimensioni sono impegnative, di quelle che siamo abituati a vedere sulle APSC o FF, ma bisogna considerare che non occorrono altre lenti dato che vengono coperte focali dai 24 ai 200mm, ed anche i 560gr di peso alla fine sono circa lo stesso peso delle due ottiche che usavo in precedenza. Ottimo stabilizzatore che uso su un corpo Panasonic GH1 non stabilizzato. Purtroppo per noi, Olympus se lo fa pagare questo gran pezzo di vetro: 1000€ tondi in negozio fisico, ma può sostituire 2-3 ottime ottiche che insieme costerebbero uguale o di più. Usato ogni tanto lo si trova, ma sempre a caro prezzo. inviato il 21 Ottobre 2020 |
 | Sigma SD1 Pro: micro-contrasto, passaggi tonali, risposta cromatica, qualità immagine, qualità costruttiva. Contro: Possibili problemi di AF su alcuni modelli, mancanza del live-view. Opinione: La Sigma SD1 è una reflex con diversi anni sul groppone che tuttavia ha ancora senso prendere in considerazione e talvolta preferire al nuovo modello mirrorless SDQ. Cuore di questa reflex è il sensore Foveon di generalezione Merrill, capace di una qualità d'immagine degna di una pellicola a bassa sensibilità, qualcosa che è inutile anche paragonare ai più evoluti sensori bayer, che in termini di pura qualità d'immagine, non possono in alcun modo competere per microcontrasto, sfumature tonali e profondità cromamtica. Non starò qui a ripetere i limiti conosciuti che chi scatta col foveon deve abbracciare e il dover trovare un nuovo workflow che preveda lo sviluppo dei raw col software Sigma Photo Pro, su questo la letteratura è vasta e non è necessario ripetere concetti ridondanti. Il problema delle SD1, come un pò tutte le reflex con sensore foveon, è quello di trovare un modello che non presenti problemi di AF, ma se sarete fortunati come lo sono stato io, allora la SD1 può emozionare. La qualità costruttiva è di livello massimo, c'ho scattato con temperature dai +40°C ai -30°C e dopo anni 6 anni e 3 proprietari, non vi è alcun segno di cedimento, le guaine sono perfette, così come il feedback dei tasti. inviato il 17 Aprile 2018 |
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