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Marcoff
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Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Marcoff


nikon_105micro_aisNikon 105mm f/4 Micro AiS

Pro: Costruzione, ottima definizione, soprattutto a distanza ravvivinata.

Contro: Definizione buona, ma non eccellente, all'infinito.

Opinione: Uso questa lente da decenni, comprata usata molti anni anni fa. È stata montata su fotocamere analogiche e digitali (D700 e D4). A parte la costruzione meccanica, ineccepibile, la cosa che stupisce è la qualità dell'immagine che restituisce, sia in analogico sia in digitale. Ho utilizzato diversi obiettivi nikon progettati per fotografia a distanza ravvicinata: il micronikkor ais 105/4, secondo il mio parere, regge tranquillamente il confronto, ad esempio, con il 105/2.8 ais e il 105/2.8 AF (non ho avuto la possibilità di provare il 105/2.8 AFS VR). Non riesce a raggiungere la nitidezza del 200/4 AFD (ma esiste qualche ottica macro in grado di eguagliare il nikon 200/4 AFD?). All'infinito non è una lama come a distanza ravvicinata, ma è comunque buono anche in questo utilizzo, che non sarebbe comunque quello per cui è stato progettato moltissimi anni fa.

inviato il 28 Febbraio 2024


nikon_60g_microNikon AF-S 60mm f/2.8 G ED Micro

Pro: Definizione sia a breve distanza sia all'infinito. Microcontrasto elevato.

Contro: Aberrazione cromatica e vignettatura evidenti.

Opinione: Da circa 10 anni utilizzo questo obiettivo come tutto fare su nikon a pieno formato. Macro (fiori) , paesaggio, ritratto ambientato. Davvero eccellente. Ho avuto modo di utilizzare sia la prima versione made in Japan sia la seconda versione made in Thailand: nessuna differenza costruttiva, stessi pregi (molti) e stessi difetti (pochi). Utilizzo questa ottica per oltre 80% degli scatti. Surclassa i precedenti micro nikkor di pari focale (60/2.8 AF e 55/2,8 ais) sia a distanza ravvicinata sia all'infinito. Reputo la focale 60 mm più adatta al ritratto rispetto al 50 mm, che in passato ho usato come ottica standard (non è certo un caso che Nikon abbia prodotto un 58/1.4 per ritratto e non un 50 mm). Vignettatura evidente a TA, ma ancora un poco visibile diaframmato a f4: nessun problema in macro e nella fotografia di paesaggio, dove si usano diaframmi stretti; qualche problema nel ritratto, ma non per coloro che, come il sottoscritto, non disdegnano l'effetto vintage della vignettatura nel ritratto a mezzo busto. L'unico problema è l'aberrazione cromatica, soprattutto (ma non solo) a TA, che ho trovato un po' fastidiosa. Ma non si può avere tutto a un prezzo tutto sommato contenuto. Per costruire ottiche apocromatiche occorre prevedere un costo molto superiore. Per me non è un problema la mancanza dello stabilizzatore d'immagine, che trovo inutile su un'ottica progettata per la macrofotografia. Quando lo uso per ritratto in condizioni di scarsa illuminazione aumento la sensibilità ISO (su d700 e d4 non si notano grandi differenze se scatti a 200 ISO o a 1200 ISO). Nelle uscite che richiedono attenzione al peso complessivo dell'attrezzatura lo abbino al 28/2.8 ais e al 85/1,8 AFS: tre obiettivi eccellenti in un chilogrammo. Voto:9/10. Altamente consigliato.

inviato il 18 Febbraio 2024


zeiss_milvus135_f2Zeiss Milvus 135mm f/2

Pro: Microcontrasto, resa del colore, costruzione

Contro: Nessuno ( se non si ha necessità dell'autofocus)

Opinione: Ho avuto la possibilità di provare questo gioiello per un paio di settimane, prima di valutarne l'acquisto (usato in ottime condizioni). La maggior parte di coloro che mi hanno preceduto ha già espresso giudizi lusinghieri, che condivido. In particolare, la resa cromatica è davvero eccellente, le modifiche da apportare in LR sono minime e circoscrivibili a problemi di esposizione della fotocamera, non certo a limiti dell'obiettivo. Non ho potuto fare confronti diretti nella stessa sessione e nelle stesse condizioni di luce con il Sigma 135/1.8 Art, ma se vi interessa questo confronto lo potete trovare sulla review di Dustin Abbott: pare che Milvus prevalga nel microcontrasto, nel colore, nella definizione a distanza ravvicinata e all'infinito, mentre il Sigma abbia una leggerissima prevalenza come definizione alle medie distanze. Ma al di là di questi confronti, posso dire che l'impatto visivo che ti lascia il Milvus 135 è davvero notevole. Chi può permettersi entrambe le ottiche (Milvus solo su treppiede e in condizioni di luce accettabili per la messa a fuoco manuale, Sigma art 135 quando si vuole fotografare anche a mano libera e quando serve autofocus) sarà certamente soddisfatto in ogni situazione. Chi deve scegliere tra i due dovrà valutare che tipo di fotografia predilige. Io, alla fine, ho optato per il Sigma art, ma mi è rimasto qualche rimpianto, soprattutto per la fotografia di paesaggio e a distanza ravvicinata.

inviato il 17 Febbraio 2024


nikon_d4Nikon D4

Pro: Corpo professionale, file facili da gestire e resa cromatica del sensore, tenuta agli alti iso, buona gamma dinamica a bassi iso.

Contro: Nulla

Opinione: Due anni fa sono passato da d700 (otturatore rotto) a d4 (comprata usata, ma con non molti scatti e a un prezzo molto interessante). Seppure la differenza in termini di pixel tra d700 e d4 sia modesta, ho trovato un sensore con alcuni miglioramenti significativi nella resa cromatica e nella gamma dinamica a bassi iso. Non sono un professionista e faccio pochi scatti (vengo dal mondo analogico e conservo l'imprinting di chi ha iniziato con la pellicola). Per portare a termine l'otturatore della D4 dovrei vivere altri 400 anni. Si dice che la serie 800 (800/810/850) vinca a man bassa il confronto con questa vecchia gloria del passato. È probabile, non posso fare confronti. Tuttavia, dal momento che solitamente stampo 30x40 cm o dintorni, non ho necessità di sensori molto densi, che, peraltro, hanno problemi di micromosso e, per essere utilizzati al meglio, richiederebbero l'uso del cavalletto. A me piace fotografare a mano libera (qualche volta uso il monopiede) e senza flash. Non faccio foto sportive o caccia fotografica. Generi preferiti: ritratto in luce ambiente, concerti, paesaggio, macro non molto spinta ( fiori…). Perché mi sono orientato verso una D4? Perché non prendere una D750? Provate, se ne avete la possibilità, la d4. Lo scatto sembra una fucilata. I file sono spettacolari. Costa poco usata (molto meno di d5 e d4s), ma è davvero un piacere fotografare con questa fotocamera. Inoltre, le vecchie ottiche ais (io possiedo il 28mm/2.8, quello che mette a fuoco a 20 cm, e lo spettacolare 105 mm/4 micronikkor) vanno benissimo anche su questo corpo macchina. Ultima chicca: quando ci si abitua allo scatto verticale nel ritratto, non si torna indietro.

inviato il 04 Febbraio 2024




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