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Se sono a questo mondo lo devo ad una fotografia: Luglio 1954. Lei a bordo del treno in fermata, osservava annoiata dal finestrino le persone avvicendarsi prima di ripartire per Trieste. Lui in piedi sulla banchina, in attesa che arrivasse il suo convoglio per Este. All'improvviso la vide, non c'era tempo per pensare. Sollevò la macchina fotografica, scattò un'immagine al volo e cominciò a correre dietro al treno in partenza: "Se vuoi che te la mandi, dammi il tuo indirizzo!" Erano i miei nonni.
Sono Barbara, videomaker e fotografa paesaggista italo-serba: fotografo dall'infanzia, passione trasmessa dal nonno paterno, che lo era di professione. Ricordo la camera oscura che aveva a casa e l'odore delle foto appena stampate.
Da quattro anni studio approfonditamente tecnica, software e sociologia, per dare vita a contenuti sempre più immersivi, per mostrare l'essenza di chi si racconta. Mi affascina osservare come ognuno di noi vede e interpreta il mondo, mi incuriosisce scoprire la relazione che si crea tra l'ambiente e chi lo popola. Per comprendere meglio le sfumature del pensiero ho approfondito la conoscenza delle lingue straniere. Sono abilitata come direttore tecnico di agenzia di viaggi in Friuli-Venezia Giulia e accompagnatrice turistica in Emilia-Romagna.
Amo l'arte: l'ho esplorata attraverso il disegno, specialmente ritratti a carboncino. In adolescenza ho studiato per 5 anni canto lirico al Conservatorio, per 3 anni sono stata in una symphonic metal band (Silent Opera). Amo comporre musica. Le mie nonne erano sarte e ho imparato a cucire abiti di scena in stile vittoriano o da serata di gala. Per 17 anni sono stata collaboratrice di studio di medicina generale, ho studiato scienze dell'alimentazione e sono stata tecnico analisi antropometriche per 4 anni. Credo profondamente nella fotografia, nel suo potere di proiettare l'anima in una realtà diversa, come diversa appare a ognuno di noi.