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Come molti altri neo papà, scopro la fotografia e la mia prima reflex nel 2005, in occasione della nascita della mia prima figlia Elena. Nel 2007, dopo la seconda figlia Chiara e milioni di ritratti alle bambine, mi appassiono alla macro.
"Larga la foglia stretta la via, voi dite la vostra che io scatto la mia".
Questa rima, ovviamente nella versione originale che molti lettori di favole per bambini conosceranno, l'ho riadattata per descrivere il mio personalissimo modo di vedere la fotografia.
I miei scatti mi rappresentano perché sono personali e soprattutto frutto di una ispirazione del momento.
Andando avanti con queste mie esperienze mi sono reso conto di avere intrapreso un viaggio ideale in un mondo sempre nuovo.
Un viaggio alla scoperta della perfezione del creato.
Non c'è bisogno di andare in giro per migliaia di chilometri per scoprire nuovi mondi. A volte, bastano pochi metri per rimanere folgorati dalla varietà di particolari
che la natura riesce ad offrirci.
Anche nel terrazzo di casa o nel campo dietro l'angolo in una mattina di fine estate.
"LARGA LA FOGLIA, STRETTA LA VIA. VOI DITE LA VOSTRA, CHE IO SCATTO LA MIA."
Su una minuscola foglia, in una goccia di rugiada, sul dorso di una coccinella, si può rispecchiare l'infinito!
In questo piccolo grande viaggio nel mondo dei dettagli non sono mai stato solo. Anche se non sempre fisicamente ma, almeno con la sua pazienza, mi è sempre
stata vicina mia moglie Simona che continua a supportarmi (e sopportarmi) giorno dopo giorno.
Buon viaggio!