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Riproviamovà
www.juzaphoto.com/p/Riproviamova



Recensioni di fotocamere, obiettivi, treppiedi, teste e altri accessori pubblicate da Riproviamovà


tamron_35_f2-8iiiTamron 35mm f/2.8 Di III OSD M1:2

Pro: Omogeneità della resa, nitidezza, neutralità dei colori

Contro: forse il controllo qualità TAMRON perchè l'AF è una chiara scelta progettuale

Opinione: Sensazione: lente dell'era digitale, già si sa, e per questo tagliente e forse un pò anonima nella resa ma nessun problema anzi, lascia un certo margine di personalizzazione in post. Si sa già che l'auto-focus è quel che è ma non potrebbe essere altrimenti su un corpo simile e dal costo di 200 euro. Semmai il plauso per la sua reale usabilità va ai progettisti che hanno garantito un equilibrio costo/prestazioni a chiaro vantaggio di queste ultime. Insomma è chiaro per cosa si compra un obiettivo simile e devo dire che in AF-C su SONY A7 IV non ha avuto la stessa reattività di un Sony nativo, come il 40mm f2.5 o il 24-105 f.4, ma non ha neanche mancato uno scatto. E' probabile invece che da un esemplare ad un altro possa essere presente una certa differenza di prestazioni dell'AF in scarsa luce (questo mi è capitato con il 35 di un amico). E' vero anche che sembra di avere in mano un giocattolo per via del peso ridotto ma poi quando lo tieni attaccato tutta una giornata mani e schiena ringraziano. In definitiva uno strumento di lavoro con cui si è costretti ad abbandonare il proprio feticismo per l'oggetto (confesso che anche io faccio una certa fatica perchè pure l'occhio vuole la sua parte) ma che sa ripagare in termini di qualità con i giusti compromessi, mai invasivi. Mi viene da chiudere con due aggettivi: ONESTO e DIGNITOSO ma sarei ingiusto perchè sa andare oltre. Per me è 9.5 pieno. Non lo userei per video ma forse è superfluo ricordarlo.

inviato il 25 Aprile 2024


tokina_firin20_f2Tokina Firin 20mm f/2 FE

Pro: compattezza, qualità costruttiva, CA assenti, molto inciso e facile, contatti per comunicazione dati al corpo macchina, diametro filtri 62mm

Contro: vignettatura, ghosting in controluce

Opinione: Versione MANUAL FOCUS. Non che non si conosca il brand Tokina, soprattutto per i grandangoli, quindi nessuna sorpresa sulla qualità ma questa lente ha qualcosa in più: la scelta progettuale. La versione manual focus del 2016 è stata chiaramente e correttamente progettata sulle esigenze di una forse ristretta cerchia di fotografi, ma la sensazione è quella che Tokina li abbia ascoltati prima di immettere sul mercato l'obiettivo. In meno di mezzo chilo i 13 elementi restituiscono una sensazione di solidità davvero apprezzabile, non raggiunge i livelli degli ZEISS LOXIA (scala metrica e diaframmi stampati e non incisi, paraluce di plastica e insolito, sebbene efficace) ma non gli è lontano. Il fuoco lineare su una lente così è davvero un PLUS, e non un meno, rendendolo versatile quel che basta per essere impiegato in astro con successo, nonostante non sia presente il blocco della MAF. Il pulsante fisico per decliccare la ghiera diaframmi è un valore aggiunto, ghiera che restituisce un bel feedback, così come la corsa della ghiera di messa a fuoco: magistralmente gestita e che corre oltre l'infinito. Prove empiriche le mie, per carità, ma risulta tagliente al centro fin dall'apertura massima (alle giuste distanze di ripresa) e non cala molto agli angoli, dove invece non poteva che comparire una certa vignettatura. Il meglio da f5.6 a f.11 ma la resa è sempre omogenea, anche spingendosi oltre, sebbene vadano considerati attentamente i limiti della diffrazione su un tale angolo di campo. Davvero godibile la messa a fuoco: precisa, intuitiva e facile, a prova di inesperto e questo grazie all'ottima restituzione del fuoco/fuori fuoco garantito dal focus peaking di corpi come la Sony A7 IV. Insomma non si rischia proprio di perdere uno scatto se usato nei giusti contesti, ma assicuro che anche in street ph. la maf riserva liete sorprese. Presente il profilo correzione su LR, DXO ecc. e la presenza dei contatti per la comunicazione dei dati di scatto alla macchina rende chiaro l'intento progettuale degli ingegneri Tokina. A mio avviso non c'è storia su quale esemplare del Firin scegliere tra la versione AF e quella MF, a chiaro vantaggio della seconda per tutte le ragioni espresse sopra. Sottovalutato da molti ma non così nel resto dei paesi, USA, UK e Giappone su tutti. Considerato che il prezzo da nuovo è sceso a poco più di 400 euro vale la pena farci più che un pensierino. E' un 9.5 pieno e tutto suo.

inviato il 25 Aprile 2024


samyang_mf85_f1-4zSamyang MF 85mm f/1.4 RF/Z

Pro: Buon bilanciamento col corpo Nikon Z7 - ottima risolvenza - distorsione nulla

Contro: necessaria familiarizzazione con la messa a punto del focheggiamento - qualche aberrazione cromatica

Opinione: I principali dati tecnici sono reperibili on-line, così come i principali difetti, tra cui segnalo quello di alcune aberrazioni cromatiche. Ciò che convince è la sua costruzione, il suo bilanciamento sul corpo della Nikon Z7 e la sua risolvenza. E' vero, non comunica con la macchina, ma questo è implicito nella tipologia di lente e non gioca a suo sfavore. Trattasi di obiettivo che fa riscoprire il gusto del focheggiamento manuale ma anche le sue difficoltà, sebbene con l'ausilio del peak di focus. Il punto è che una lente simile, a grandi aperture (da f1.4 a f4) ha chiaramente una ridottissima profondità di campo e gestire questa profondità con con il focus peaking sembra facile ma non lo è del tutto, perchè richiede una familiarità con le tecniche di composizione, oltre che con la tecnica fotografica. Detto questo se si sa ciò che si vuole si parte già in vantaggio, ma va tenuto presente che in scarsa luce ambiente usare la lente a f1.4 (cosa che eviterei di fare), con il giusto compromesso tra valori ISO e tempi di scatto, limita a mio avviso il suo raggio di azione. Queste condizioni ambientali lo fanno divenire un obiettivo altamente specifico o, quantomeno ne settorializzano l'impiego. E' una buona idea utilizzarlo in idonee condizioni di luce ambiente, giusto per potersi permettere diaframmi più chiusi e maggiore libertà compositiva con minor percentuale di errore sul fuoco. Va provato ed utilizzato, secondo me, dopo aver letto testi sulle opere di Vivian Maier o di Edward Weston o Dorothea Lange, così, per sentirsi un pò più ispirati!.

inviato il 01 Aprile 2024




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