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![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 26 Febbraio 2025, 22:29 Ciao a tutti, ho fatto un test con la mia Panasonic GX9 e l'obiettivo Panasonic 35-100mm F4-5.6, montandoci sopra la lente close-up Olympus MCON-P02. Il risultato mi ha sorpreso e vorrei capire meglio il perché. Ecco cosa ho notato: - Senza la lente close-up, a 100mm, la distanza minima di messa a fuoco mi permette di inquadrare un metro nastrato fino a 14 cm di larghezza. - Con la lente close-up, sempre a 100mm, la distanza minima si riduce drasticamente e arrivo a inquadrare solo 3,5 cm dello stesso metro. Mi aspettavo una riduzione della distanza minima di fuoco, ma non un cambiamento così radicale. In pratica passiamo da uno 0,12x di rapporto di ingrandimento a 0,5x circa. 4 volte tanto! Domanda: Come si spiega tecnicamente una variazione così drastica della distanza minima di messa a fuoco semplicemente aggiungendo una lente davanti all'obiettivo? Grazie a chiunque vorrà darmi qualche spunto! ? 10 commenti, 326 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 19 Febbraio 2025, 23:28 Ciao a tutti, volevo aprire una riflessione su una dinamica sempre più evidente (e discutibile) nel mondo della fotografia su YouTube: la totale mancanza di trasparenza da parte di molti creator. Questi canali si presentano come spazi dedicati alla divulgazione e alla crescita della community, ma spesso dietro questa facciata si nasconde un conflitto di interessi enorme. Il meccanismo è semplice: Ti dicono che vogliono aiutarti a migliorare come fotografo, ma nel frattempo ti spingono a comprare corsi, preset, workshop o a utilizzare determinati prodotti. Presentano le loro opinioni come “neutrali”, ma non criticano mai apertamente il brand di turno. Anche le scelte più discutibili vengono giustificate con ragionamenti deboli pur di non inimicarsi nessuno. Quando qualcuno fa notare il conflitto di interessi o la mancanza di trasparenza, la risposta è sempre la stessa: “Se non ti piace, non guardare”, “Sei solo un hater”, o il classico “È solo la mia opinione personale”. E sia chiaro: il problema non è vendere corsi o fare partnership. Il punto è che tutto sarebbe legittimo se ci fosse TRASPARENZA. Se un creator dichiarasse apertamente che parte del suo lavoro è commerciale, nessun problema. Il vero fastidio nasce quando si maschera la vendita come divulgazione pura, facendo credere al pubblico di ricevere consigli disinteressati, quando invece c'è sempre qualcosa dietro. Ho pubblicato anch'io qualche contenuto su questo tema e sono stato ispirato anche da quello che sta facendo Doricchi su YouTube, che ultimamente ci è andato giù pesante — e giustamente — smascherando certe dinamiche che spesso vengono ignorate o nascoste. La sua analisi mette in luce un punto chiave: non è la vendita a essere sbagliata, ma il modo in cui viene camuffata da opinione neutrale. Questa mancanza di trasparenza genera due reazioni opposte: Confusione nei neofiti, che rischiano di fidarsi ciecamente di consigli tutt'altro che disinteressati. Frustrazione in chi ha più esperienza, che riconosce subito la marchetta travestita da recensione e prova solo disgusto per certe dinamiche. Domanda aperta: È etico presentarsi come divulgatori “indipendenti” quando di fatto si lavora per vendere corsi, preset e prodotti? E perché è così difficile per questi creator ammettere il conflitto di interessi e lavorare in modo trasparente? Senza contare, infine, che dalla maggior parte di questi signori, di foto di livello che ne accrediterebbero la conoscenza della materia, se ne vedono sempre poche. Curioso di sapere cosa ne pensate. 95 commenti, 4335 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 18 Febbraio 2025, 7:09 Ciao a tutti, ho acquistato da poco un Panasonic Leica 12-60mm F2.8-4 usato e ho notato che il barilotto presenta un movimento percepibile in qualsiasi estensione dello zoom. Il movimento è avvertibile sia visivamente che a livello di suono, come se ci fosse un leggero gioco nella costruzione. Per evitare fraintendimenti, non mi riferisco al movimento del gruppo interno di messa a fuoco, che so essere normale quando la fotocamera è spenta, ma proprio al barilotto esterno. Qualcuno di voi ha riscontrato lo stesso comportamento sulla propria copia? È una caratteristica comune dell'obiettivo o potrebbe essere un difetto della mia unità? Grazie a chi risponderà! 6 commenti, 245 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 15 Gennaio 2025, 13:27 Qualche giorno fa mi trovavo a un evento sportivo. Alla fine di una gara, un'atleta si è accasciata al suolo dolorante: piangeva per il dolore di una caduta e per la sconfitta. Subito è stata soccorsa dai medici, e per fortuna tutto si è risolto per il meglio. Ero nell'area riservata ai fotografi, poco dopo il traguardo, e il mio primo istinto è stato spegnere la fotocamera. Ho pensato che fosse importante riconoscere quando non scattare una foto. Mi sono chiesto: cosa avrei potuto fare con un'immagine del genere? Raccontare il suo dolore? La sua vulnerabilità? Non mi sembrava rispettoso e non avrei saputo come usarla in modo adeguato. Tuttavia, ho notato che alcuni colleghi hanno scattato senza esitazione, anche durante l'applicazione di un collare e il suo spostamento sulla barella. Questo mi ha fatto riflettere: sono io che mi faccio troppi scrupoli o ci sono situazioni in cui sarebbe meglio mettere la fotocamera da parte per mostrare un po' più di umanità? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Dove tracciate il confine tra il documentare e il rispettare un momento? 73 commenti, 3264 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 05 Dicembre 2024, 13:20 Ciao a tutti. Al momento, quando partecipo agli eventi sportivi (gare di ciclocross e mtb) utilizzo il GoPro daytripper, ma ha un singolo grosso difetto, non è abbastanza rigido e quando devo riporci della roba (o tirarla fuori) mi da sempre un fastidio becco perché si ripiega su se stesso e diventa decisamente scomodo. Per il resto va anche benone, tutto sommato, ma questa cosa mi da sempre più fastidio, oltre a mancare una vera e propria divisione per scompartimenti. Ora, senza andare sui grossi e iper tecnici zaini da montagna, io sto cercando di capire se c'è qualche zaino fotografico (o se ne utilizzate qualcuno) comodo per questo tipo di eventi. Non mi serve tantissimo spazio, mi serva solo che sia distribuito bene. Inoltre deve avere degli spallacci non grandi perché poi devo attaccarci la clip della peak design, per tenere agganciata la fotocamera. (di fatto la maggior parte degli zaino ho finito per non utilizzarli più proprio perché non avevano spallacci abbastanza piccoli per utilizzare questo sistema di aggancio) Idee? Esperienze? Consigli? 7 commenti, 264 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 20 Agosto 2024, 7:22 è notizia fresca fresca, da DPR, finalmente sono "riusciti" a fare questa piccola e poco costosa lente anche per Sony E. www.dpreview.com/news/7344915975/viltrox-announces-af-56mm-f1-7-aps-c- Direi, finalmente! Dato che ne parlano tutti un gran bene, in relazione al costo veramente contenuto. Io personalmente la prenderò appena possibile! 5 commenti, 403 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 06 Giugno 2024, 6:54 Di tutti gli annunci pubblicati ieri, quello passato più in sordina a mio avviso è uno dei più intelligenti. Se sarà allineato alla qualità degli ultimi prodotti Tamron, diventerà interessante sia per FF che per APS-C. petapixel.com/2024/06/05/tamrons-new-50-300mm-f-4-5-6-3-lens-promises- 3 commenti, 411 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 06 Maggio 2024, 10:18 Scrivo questa mini recensione, più un racconto, mentre mi accingo a venderla, sperando di intrattenervi prima di tutto, ma anche per chiarirmi le idee, scrivendole, prima di effettivamente compiere questo salto. Vuol dire che la reputo una macchina sbagliata? Assolutamente no. Reputo che non sia la macchina per me, perlomeno non più. Ero un fotografo paesaggista, ma da quando mi ha cominciato ad appassionare la fotografia di sport, in particolare di ciclismo, ho cambiato molte delle mie abitudini fotografiche, ma soprattutto di mie credenze fotografiche. Quando ho comprato questa Panasonic G9 II credevo di poter unire le mie due passioni con una macchina sola; venivo da una Sony A6700, che tutt'ora uso, e pensavo che un corpo più grande, il doppio slot e il parco ottiche avrebbe sopperito ad altre limitazioni (pur minime) di questa macchina, ed all'inizio sembrava così. Purtroppo, però lungo la strada si fa esperienza e ci si accorge delle cose fondamentali, perlomeno quello che lo sono per noi. Io mi sono accorto che per me è molto più importante una resa fotografica di livello superiore e l'estrema affidabilità dell'autofocus. Capiamoci, per quanto riguarda la resa delle immagini, la G9 II sforna delle immagini molto belle e c'è stato un passo avanti netto rispetto alle macchine precedenti a mio avviso, il problema è il genere di foto che mi sta piacendo fare a me. Banalmente questa macchina non soddisfa il mio ego, ma potrebbe soddisfare benissimo tanti detrattori del sistema. Per quanto riguarda l'autofocus invece, è colpa della 6700. Se non avessi avuto già lei probabilmente non mi sarei fatto tante seghe mentali sull'AF, in quanto reputo che questo nuovo autofocus a fase di Panasonic sia davvero ben fatto e finalmente stiano andando nella direzione giusta. Se, però, con questo sistema di focus devo comunque stare attento a cosa faccio, con quello di Sony posso preoccuparmi solo delle immagini e questo purtroppo fa tutta la differenza del mondo, perlomeno per me. Quindi, infine, penso che cercherò una A7 IV, tanto le ottiche che ho sono già utilizzabili e venderò questa fantastica macchina, che nonostante i miei pensieri, reputo ancora una delle migliori macchina in vendita in questo momento. Solo non è quella che fa per me adesso, perciò si, ci perderò un po' soldi in questo affaire, ma è tempo di cambiare. 52 commenti, 5123 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Blog il 13 Marzo 2024, 10:03 È venerdì mattina, e il letto sembra offrire un invito irresistibile a rimanerci un po' più a lungo. Ma domani si tiene una gara di ciclismo importante, una di quelle che non capita spesso e che un appassionato come me non può lasciarsi sfuggire. È una tappa della "coppa del mondo" qui in Italia. Così, anche se l'idea di restare sotto le coperte è allettante, decido di alzarmi, prepararmi e fare colazione e partire. Sono 250 km di strada per arrivare, faccio il pieno e mi incammino sull'autostrada, tra caselli e autogrill. Mi rilasso con un po' di musica e qualche podcast, mentre la strada scorre sotto le ruote. Arrivo nel mio appartamento affittato per questo weekend e la prima cosa da fare è una piccola spesa per rifornire il frigo, dovrò pur mangiare qualcosa! Il giorno successivo mi trovo sul campo, comincio a macinare chilometri a piedi per valutare la situazione, è importante studiare bene la luce per i momenti clou, analizzando come gira il sole dove cadranno le ombre ecc., il risultato è però che già prima dell'inizio delle gare importanti sono decisamente provato. Poi arrivano le gare, raffiche di foto si susseguono a cambi di posizione frenetici. È difficile seguire tutto e a malapena capisco chi ha vinto. Mi piacerebbe sapere di più sulla gara, dato che prima di tutto sono qui per la passione verso questo sport. Terminate le gare, arranco verso casa in una condizione pietosa. Qui mi rendo conto che dovrei comprare un portatile: aspettare fino a domenica sera per poter editare le mie foto, una volta arrivato a casa, mi garantisce solo di arrivare tardi. Per ora, mi arrangio con il telefono per pubblicizzare qualcosa sui social. Il giorno dopo, mi tocca fare di nuovo i 250 km di ritorno, tra caselli, autogrill e musica. È domenica sera e da domani mi aspetta una lunga settimana di lavoro, meglio andare a letto. Non sarei in grado di fare un buon lavoro alle foto dopo questo lungo viaggio. I giorni passano e il lavoro mi impegna fino a tarda sera. Tra gli impegni familiari e altri, il tempo sembra sempre troppo poco. Mi ritrovo a preparare le foto in fretta e furia, in quattro giorni. Il problema è che ormai, la maggior parte di chi le avrebbe potute apprezzare ha già trovato altro. Non posso biasimarli. Tuttavia, riesco a vendere qualche scatto e porto a casa un centinaio di euro. È un risultato decente, considerando che nessuno mi aveva commissionato il lavoro. In realtà, mi sto chiedendo se tutto lo sforzo che faccio vale davvero la pena, considerando il ritorno così scarso. Sto pensando di adottare una nuova strategia: arrivare sul posto un giorno dopo per risparmiare sull'affitto, concentrarmi solo sulle gare che mi interessano e fotografare solo ciò che mi appassiona. Poi, una volta a casa, dedicarmi con calma all'editing e alla pubblicizzazione sui social. Potrei persino regalare le mie foto a chi dimostra interesse, per creare una comunità di persone che apprezzano il mio lavoro, anziché cercare di guadagnare pochi soldi che non coprono nemmeno i costi del viaggio. Questo mi permetterebbe di risparmiare risorse, tempo e migliorare la mia salute, sia fisica che mentale. Il problema è che, anche se mi piacerebbe fare di questa passione un lavoro, iniziare da zero richiede molto tempo e risorse. Ed io devo ammettere che non ho né il coraggio né la voglia di abbandonare il mio attuale lavoro, decisamente ben retribuito, per tuffarmi in un settore dove è necessario lavorare tantissimo, ma senza che ci si possa guadagnare abbastanza da viverci. Percorrere lunghe distanze, affrontare i costi di viaggio e alloggio per poi ricevere solo 100 € in cambio, non ha molto senso. Le persone che necessitano di foto hanno già i loro fotografi di fiducia, e chi non ha soldi da spendere per un fotografo non compra molte foto. Mi domando, ne vale davvero la pena? Se un giorno qualcuno apprezzerà davvero qualche mio lavoro, e dipende ovviamente in maniera principale da me e dalla mia crescita artistica, potrebbe anche succedere che qualcuno arrivi ad offrirmi un'opportunità stabile. Ma fino a quel momento, qual è il senso di impegnarsi così tanto solo per raccogliere le briciole che gli altri lasciano? 25 commenti, 1011 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 19 Febbraio 2024, 10:14 Ciao a tutti! Ho fatto la mattata, l'ho comprata. Voglio aprire un topic dedicato per scambiare opinioni, dati, curiosità e perplessità. Avrebbe anche senso fare confronti, ma solo con macchine dello stesso calibro. (e per favore risparmiamoci il solito "eh ma il full frame, eh ma l'apsc", il titolo del topic non è quale formato è migliore) Inizio io. Dopo 3 giorni di utilizzo: ERGONOMIA Molto comoda, ma non la più comoda che abbia mai provato; è bella grossa, ciccia. L'unico difetto che genera questa cosa è che con alcune lenti piccole la rende un po' sgraziata. I tasti ci sono tutti, sono ben disposti ed anche personalizzabili. Non ho trovato grosse criticità da questo punto di vista. QI La qualità d'immagine c'è, non mi sembra un netto passo avanti rispetto al 20mp della mia E-M10 IV, però c'è e si vede. La funzione di alta risoluzione a mano libera aiuta parecchio. VIDEO Ci siamo, finalmente una panasonic m4/3 che si può usare ad occhi chiusi per chi fa video in studio come me. (penso anche all'esterno, ma difficilmente la si compra per quello visto quanto è ingombrante, a meno di farlo su treppiede) VARIE ED EVENTUALI Il monitor è davvero ottimo e in più regola in automatico la luminosità. FINALMENTE PORCA MISERIACCIA Il mirino è buono, quasi ottimo. Non capisco perchè si dovrebbe volere di più. Per il resto aggiornerò questo post man mano che mi faccio un'idea più precisa, anche perchè con cose come l'autofocus devo trovare le condizioni adatte a testarle per la mia competenza, testare l'af sul gatto non mi racconta di certo come si comporta. 10 commenti, 547 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 03 Febbraio 2024, 12:17 Questo è un post da pixel peepers. Astenersi JPEG SOOC members. Scherzi a parte. Banalmente voglio capire di più sulla pulizia del file del micro4/3 in generale. Nella mia seppur breve carriera da amatore ho avuto di tutto, dal micro 4/3 al full frame. Attualmente ho due APS-C e una m4/3. Questo per dire che non sono per nulla prevenuto su questo argomento, reputo che ogni sistema abbia la sua peculiarità a seconda dell'uso che se ne deve fare. Fatta questa premessa. Ho sempre avuto la sensazione che il micro 4/3 abbia sempre di fondo una rumorosità del file, che non ho mai capito bene se sia appunto rumore o sia semplicemente mancanza di risolvenza, specie su soggetti lontani, paesaggi ecc. Questo porterebbe il prevenuto a ritenere che questo formato sia meno prestante, ma se scattiamo una foto ad un oggetto vicino ecco che questi difetti diventano sempre minori, un po' come succede per gli smartphone seppur con ancora maggiori ed ovvie differenze. Non parlo di microdettagli, ma se faccio ad una foto ad un muro distante venti metri con un sistema vedo il muro (più o meno dettagliato), con il micro 4/3 vedo il muro e una sorta di grana davanti, non so se mi spiego. Aldilà della qualità delle lenti, che ovviamente più si va verso i PRO e più questi difetti si assottigliano, ho sempre notato che i formati superiori sfornano di base un file più pulito. Non dico più bello, non dico che sia uno utilizzabile e l'altro no, ma più bello da vedere. Ora, vorrei che qualche illuminato discuta con su come valutare la pulizia del file dei formati più piccoli. Sono saghe mentali? Ci sono delle considerazioni di base da fare? Ci sono dei tip&tricks da effettuare? (io lo so che ne uscirò distrutto da questa discussione) 29 commenti, 1483 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 10 Gennaio 2024, 10:27 Ciao a tutti. Vorrei capire quale obiettivo, tra quelli disponibili per Sony E o Nikon Z, potrebbero farmi comodo a lavoro per fare fotografia dei nostri prodotti. Tente conto che noi facciamo anche viti molto piccole, tipo M4. Preferirei autofocus, ma eventualmente valuto anche uno manuale. Eviterei ottiche lunghissime e costosissime: le prima non mi servono dovendo fotografare oggetti, le secondo non me le approverebbero! ![]() Avete qualche esperienza/suggerimento da convidere? 35 commenti, 1178 visite - Leggi/Rispondi | Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Sigmarco ha ricevuto 58111 visite, 483 mi piace Attrezzatura: Sony A6700, Panasonic S5 II, Sony E 10-20mm f/4 PZ G, Tamron 70-180mm f/2.8 Di III VC VXD G2, Panasonic Lumix S 70-300mm f/4.5-5.6 Macro O.I.S, Panasonic Lumix S 18-40mm f/4.5-6.3, Sigma 18-50mm f/2.8 DC DN, Panasonic Lumix S 85mm f/1.8 (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Sigmarco, clicca qui) Interessi: Ciclismo, montagne e trekking, mototurismo, fotografia, tecnologia...insomma, non mi annoio! Nasco e vivo in provincia di Varese. Lavoro da dipendente come progettista meccanico, ma nel tempo libero NON riesco a trovare il tempo per seguire tutti i miei interessi! Non so vendermi, non so fare marketing, ma so che mi piace fare fotografie. Pertanto un salutone ai professionisti, io rimango amatore con fierezza! Registrato su JuzaPhoto il 03 Aprile 2019 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me