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![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 13 Agosto 2025, 18:45 Le macchine fotografiche e gli obiettivi, come tutti gli tecnologici prodotti industrialmente, con il passare degli anni, hanno goduto di una evoluzione che ne ha migliorato le prestazioni. Molti degli iscritti a questo forum hanno iniziato qualche decennio fa con apparecchi a pellicola, altri, più giovani, si sono avvicinati alla fotografia quando già era iniziata l'era del digitale. Gli apparecchi fotografici più evoluti, cioè le macchine reflex ad ottica intercambiabile, sono abbastanza antiche e già negli anni '30 del secolo scorso era possibile scattare foto "difficili", come sport, avifauna, macro e microfotografia. Naturalmente era più complicato ma, sapendo dove mettere le mani, si riuscivano a portare a casa dei buoni risultati. D'altra parte, cento anni fa, con la Balilla si poteva andare da Roma a Milano, era solo più faticoso e ci volevano parecchie ore di più, ma comunque il viaggio era fattibile. Un secolo fa gli schemi ottici che ancora vengono usati sugli obiettivi recenti erano già stati inventati, gli otturatori arrivavano al millesimo di secondo ed il livello qualitativo degli apparecchi migliori era molto elevato. Naturalmente mancavano tutti quegli automatismi che oggi rendono la vita più facile, tipo AF, raffica ultra veloce, ma un fotografo preparato tecnicamente era in grado di portare a casa ottime fotografie. Chi come me ha cominciato a fotografare più di 50 anni fa, affrontando tutta la trafila delle foto a pellicola, b&N, colore e dia, le notti passate in camera oscura a fare provini su provini, ricorda benissimo le difficoltà, gli sbattimenti necessari per tirare fuori una foto decente. D'altra parte il progresso tecnologico comporta la possibilità di ottenere risultati ottimali con molta meno fatica: le macchine di oggi permettono di avere il soggetto sempre a fuoco e l'esposizione sempre perfetta, nel 99% dei casi, e per la seconda, a meno di errori grossolani, si riesce a recuperare in PP. Provate a sovraesporre di uno stop una dia e poi ne riparliamo. Va anche aggiunto che le macchine odierne costano meno in proporzione alle Zeiss, Leitz ecc ... degli anni d'oro dell'industria tedesca. Vedo che molti fotografi giovani sono fortemente attratti dalla fotografia analogica, che sarebbe quella con la pellicola, cercando chissà quali magie in una reflex degli anni '70 recuperata in qualche mercatino. Mi spiace deluderli, ma nell'ottica Super Takumar di una Spotmatic, non c'è un pezzetto dell'anima del signor Pentax. Gli obiettivi buoni di 50 anni fa sono ancora buoni oggi, solo che ora, dati i miglioramenti tecnologi, è possibile ottenere più facilmente rese molto elevate. Faccio un esempio, le lenti asferiche sono discretamente antiche, ma in passato erano molto rare, perché non esistevano le macchine utensili a controllo numerico, in grado di lavorare perfettamente una superficie non sferica, quindi era necessaria una lavorazione semi manuale effettuata da operai abilissimi. Oggi le lenti asferiche sono inserite tranquillamente in obiettivi anche di fascia economica. Usare oggi obiettivi vintage su moderne macchine digitali ha senso se già li possediamo in tal caso si compra l'anello e si prova, oppure se si riesce a comprarli a pochi spicci. Andarsi ad incaponire su vecchie lenti che magari paghiamo poco meno di un obiettivo recente AF e nativo per la nostra macchina, non ha senso, se non in casi rarissimi. Io per esempio mi ritrovavo un buon corredo di ottiche originali Topcon e le ho usate con una certa frequenza finché non ho completato la gamma di ottiche della mia Sony A7II. Ora le uso molto meno, giusto se voglio fare una "uscita nostalgia", ma niente di più di quello ottenibile con le ottiche native. Naturalmente ci può anche stare che uno decida di "giocare" con vecchi obiettivi per vedere l'effetto che fa. Però alcuni si affidano alle "sensazioni" e cominciano a dare giudizi poetici, in cui sostengono che nelle ottiche vintage ci sia un "quid" che non si può né descrivere né misurare. Mi fanno pensare agli amanti del vinile che solo quando mettono il disco nel giradischi, trovano la pace dei sensi, e magari ignorano che si tratta di una incisione mixata in digitale e presa pari pari dal cd. 11 commenti, 494 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 25 Giugno 2025, 8:37 Circa un anno fa ho avuto la prima avvisaglia: il tasto rosso che attiva i video non funzionava. E' una funzione che uso molto di rado, quindi non so da quanto tempo non andasse, comunque riprogrammando il video su un qualsiasi tasto funzione tornava tutto a posto. Improvvisamente, a ottobre 2024, in mezzo ad una uscita tranquilla, bella giornata, niente pioggia o umidità, l'A7 decide di fare da sé: senza alcun avviso, si sposta la sensibilità a 4000 ISo, oppure decide di scattare a raffica o di inserire l'autoscatto. Il joystick sul lato destro del dorso fa quello che gli pare, a volte riesco a reimpostare le giuste funzioni, in altri casi i tasti non funzionano. L'unica, se il difetto permane, è impostare la ghiera su AUTO, la posizione per i fotografi "principianti". Il difetto, come ha iniziato, dopo qualche ora sparisce. Purtroppo la corrente elettrica è una bestia balorda: ora fa il difetto, ora non lo fa più, come succede con le automobili, con il meccanico che ti dice "adesso va tutto bene, me la porti quando fa il difetto" ... magari a spinta. Il problema è riuscito fuori, in maniera questa volta clamorosa, durante un viaggio all'estero di una settimana. Mi sono salvato perché avevo anche una ruota di scorta, una vecchia Nex, con cui ho scattato quando l'altra faceva le bizze. Nei momenti peggiori vedevo le icone nel mirino scorrere vorticosamente senza che potessi fermarle, lasciandomi la macchina impostata nelle maniere più assurde. Appena tornato a casa l'ho portata immediatamente a riparare. Sotto il joystick ed i tasti c'è una contattiera collegata alla scheda madre dell'apparecchio tramite un flat che, con il tempo si può interrompere. La notizia buona è che il pezzo si trova facilmente e quindi la macchina la può riparare qualsiasi buon laboratorio, quella cattiva è che sembra sia arrivata la resa dei conti: il tecnico mi ha detto che di A7II ultimamente gliene ne sono rientrate quattro, e non è un laboratorio Sony. Lo segnalo perché penso possa essere utile a tutti i possessori. Io ho speso circa 150 €, sostituendo il pezzo con ricambio originale. 2 commenti, 194 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Computer, Schermi, Tecnologia il 09 Marzo 2025, 9:38 Ho appena letto un articolo sul nuovo formato JPEG XL. Sembra avere caratteristiche interessanti, tra cui il formato di compressione di tipo lossless. questo permetterebbe di avere in uscita dall'elaborazione di un file RAW, un contenuto non "degradato", evitando quindi, nei casi in cui si richiede la massima qualità, di salvare in formato TIFF. Il formato è libero, e, da quanto ho letto, dovrebbe essere retrocompatibile con il JPEG standard. Naturalmente è necessario il supporto dei vari sistemi operativi e degli applicativi di post produzione delle immagini. In proposito leggo che Microsoft ha appena introdotto il supporto su Win 11 e non lo introdurrà su Win 10. Viceversa sulle principali release di Linux dovrebbe essere già supportato. Per quanto riguarda i software, Raw Therapee, che io uso, lo supporta in lettura dalla versione 5.11, che ora testerò. Leggo supporto in lettura, quindi non so se RT esce in JPEG XL dopo aver elaborato un RAW, oppure è solo in grado di riprendere un file in questo formato. Seguiranno aggiornamenti. 11 commenti, 455 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 21 Luglio 2024, 18:34 Sto usando da un po' la versione 5.10 su Linux, in particolare Ubuntu 22.04. Finora nei repository ufficiali di Ubuntu non era presente (potevo installare la 5.9), e quindi partivo da quella scaricata tramite appimage. Questo mi costringeva ad eseguire tutte le volte il file. Da pochi giorni hanno aggiornato i repository ed ora è presente la 5.10. Ho constatato però un paio di problemi: 1) non è presente il database degli apparecchi ed obiettivi e sono costretto a caricare manualmente le correzioni delle singole lenti 2) il funzionamento sembra decisamente più lento, anche caricando file leggeri come i raw di una vecchia Nex 3. Questi comportamenti non erano presenti sulla versione appimage. In particolare, il database dovrebbe trovarsi nella carte con le impostazioni del programma, presente sotto snap, e forse il problema è proprio snap, che non ho mai amato. Mi riprometto di provare anche con la versione Windows. 8 commenti, 320 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Obiettivi il 07 Marzo 2024, 12:14 Tempo fa ho comprato su Ebay a pochi spicci (meno di 100 €) una Nex F3 con il 18 55. Mi torna utile come “ruota di scorta” per la mia A7II, ed anche da portare appresso quando l'uscita non è finalizzata solo a fare fotografie. Capita a tutti di lasciare a casa il borsone con l'attrezzatura e trovarsi davanti qualche soggetto interessante che si sarebbe voluto fotografare. La Nex è molto compatta e volendo entra in una tasca capiente, almeno d'inverno, però il 18 55 non è proprio piccolissimo, sarebbe stato meglio il successivo 16 50, oppure in molti casi avrebbe fatto comodo un pancake. Sony ha prodotto per le APSC due pancake, un 16 ed un 20 mm, si trovano facilmente sia nuovi che usati, ma il loro prezzo naviga tranquillamente sopra i 200 € sul nuovo e sopra i 100 per l'usato. Considerando che la Nex è già uno sfizio, sinceramente non volevo investire troppi soldi nello sfizio dello sfizio, così ho cercato un'alternativa a poco. Si trovano molti obiettivi cinesi grandangolari a basso costo, purché si sia disposti a rinunciare all'AF. In particolare si trovano diversi 25 mm 1,8 venduti con marchi diversi ed a prezzi anche molto diversi, ma che probabilmente hanno la stessa provenienza. Presi direttamente in Italia si pagano intorno ai 70-80 €, ma se si ha la pazienza di aspettare la spedizione dalla Cina, si può risparmiare parecchio. Io ne ho preso uno marcato Risespray e l'ho pagato, spese di spedizione incluse, 26 € su Aliexpress. E' arrivato ieri sera, dopo solo dieci giorni di attesa. Passo ora alla descrizione che può essere utile a molti. L'obiettivo è nato per le videocamere passo C, e viene spedito con un anello adattatore, nel mio caso E mount, ma è disponibile anche per Fuji, Nikon 1 e Canon EOS-M. Trattandosi di obiettivo totalmente manuale è possibile montarlo su qualsiasi macchina, a patto di mantenere il corretto tiraggio e disporre dell'anello giusto. La lente arriva a coprire fino al formato APSC, quindi su macchine FF non sarà possibile sfruttare tutto il formato del sensore. La costruzione è interamente metallica e sembra robusto e discretamente costruito, il diaframma (da 1,8 a 16), ha la corsa continua senza scatti, come usuale per gli obiettivi nati per il video. La ghiera di messa a fuoco scorre bene, l'innesto sul corpo macchina è preciso senza giochi, e non entra né troppo duro né troppo lasco. Insomma, per il prezzo ridicolo pagato, mi aspettavo molto peggio. La luminosità massima elevata aiuta nella messa a fuoco che risulta rapida anche nel caso della Nex, che ha solo il display ed anche piccolino. Molto comodi comunque gli “aiutini”, cioè focus peacking e ingrandimento. Veniamo alla resa, tutto aperto, cioè a 1,8, non è granché: così così al centro, decisamente peggio al bordo, a tutto ciò va aggiunta una notevole vignettatura, visibilissima già guardando nel display. Il risultato migliora decisamente già a 2,8, sia per la nitidezza che per la vignettatura, e a 4 possiamo dire di avere una resa decisamente omogenea, che rimane buona, fino alla massima chiusura, limitata a 16. L'anello adattatore C mount – E mount è fissato con tre minuscole viti. Se il riferimento di messa a fuoco e diaframma non fosse posizionato correttamente potrebbe essere necessario allentarle, ruotare l'obiettivo e poi serrarle nuovamente. L'obiettivo viene fornito completo di tappi, quello anteriore da 43, ed un astuccio morbido. É arrivato imballato in una busta imbottita, l'obiettivo era inserito nella sua scatola protetto da plastica a bolle. Riguardo alla scatola, parlare di cartoncino leggero, sarebbe un dolce eufemismo, potrei dire piuttosto carta pesante. Insomma protezione nulla. Il fatto che sia sopravvissuto ad un viaggio dalla Cina e alla consegna di Poste Italiane, comunque depone bene per quanto riguarda la sua robustezza. Per ora è tutto, i prossimi giorni lo proverò sul campo. Aggiorno: come già capitatomi con altri obiettivi MF con anello adattatore, si sono tenuti larghi, quindi va a fuoco all'infinito un pezzetto prima del fondo corsa, meglio così che il contrario, che significherebbe trovarsi i panorami sfuocati. 0 commenti, 252 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Computer, Schermi, Tecnologia il 11 Ottobre 2023, 11:49 Ho pensato di realizzare degli slideshow con alcune delle mie foto, per rivederle poi sullo schermo in un ordine da me stabilito. In passato ho usato ffdiaporama, ma ha parecchie limitazioni, tra cui quella di non salvare il filmato in alta risoluzione, mortificando così la qualità delle foto. Deve avere una serie di caratteristiche: 1) salvare in formato 4K 2) permettere di stabilire separatamente il tempo di proiezione delle singole foto 3) impostare liberamente le transizioni tra le immagini, come scelta di effetto e come tempo, con la possibilità di impostare anche nessuna transizione (perché non ci obbliga il medico ad inserirle) 3) possibilità di riprodurre il corretto rapporto tra i lati delle foto originali (3:2) senza forzare la riproduzione a tutto schermo (16:9) 4) girare in ambiente Linux 5) poter inserire audio e titoli, ma se questo potrei lasciar perdere. Ho appena provato 4K Slideshow Maker, ma a parte il formato 4K non rispetta nessuna delle altre condizioni, proverò altri software, ma intanto se qualcuno mi aiuta nella ricerca, non posso che ringraziarlo. Naturalmente l'alternativa sarebbe usare un software di montaggio video completo, come Kdenlive, che conosco bene, ma per un uso simile, anche se risponderebbe in pieno a tutte le mie richieste, sarebbe un po' farraginoso. 13 commenti, 877 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Computer, Schermi, Tecnologia il 22 Settembre 2023, 9:40 Qualche anno fa ho preso un monitor Benq BL2420PT, da usare anche per la PP. E' un 24" 2K di buona qualità che allora costava intorno ai 250 €. Oggi ne ho ordinato un altro per un amico ed ho scoperto con piacere (per lui) che ora si trova sotto i 200€. Il modello più simile, uscito successivamente costa ben 65 € in più, ed offre solo un pollice in più di dimensioni e le porte usb3 al posto di quelle usb2. Potrebbe essere una buona idea per chi cerca un monitor da PP senza svenarsi. Tra l'altro, a mio parere, per un monitor da scrivania, 24" e 2K sono l'ideale. 3 commenti, 354 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Tecnica, Composizione e altri temi il 16 Settembre 2023, 12:46 Si parla di continuo di post produzione a proposito della fotografia digitale, ma in realtà questa è sempre esistita, fin dagli albori della fotografia "chimica". Un fotografo, quando scatta, esegue alcune impostazioni iniziali: sceglie inquadratura, la messa fuoco, il diaframma, il tempo e anche su cosa esporre. Le macchine di oggi permettono quasi sempre di automatizzare gran parte di queste operazioni, per esempio ci sono delle impostazioni che permettono di ottimizzare i settaggi per un ritratto o per la foto sportiva, di più molte macchine riconoscono in molti casi il genere di soggetto, ottimizzando così i valori da impostare. Forse un giorno avremo dei droni fotografici che, una volta impostati secondo le nostre esigenze, andranno in giro a scattare fotografie, ma per ora il dito sul pulsante di scatto è ancora il fotografo a mettercelo. Allora, abbiamo scattato la foto, effettuando una serie di scelte, ci sarà poi la necessità di ottenere l'immagine e qui entra in ballo la post produzione, che esiste sempre a prescindere che si tratti di pellicola o immagine proveniente da un sensore digitale, con l'unica eccezione delle diapositive. Lì è la stessa pellicola, che deve essere sviluppata secondo un procedimento industriale ben definito, a fornire l'immagine e questa non potrà essere variata, se non in casi particolarissimi, tipo eseguirne un duplicato, magari per correggere una dominante cromatica. Per anni ho stampato le mie fotografie perché non potevo accettare che lo stampatore di un laboratorio potesse "interpretare" il risultato che volevo ottenere. Per lo stesso motivo curo personalmente, con la PP, le mie immagini digitali. Alcuni scattano direttamente in JPG senza effettuare nessuna modifica, ma ricordo che anche lì, il software della macchina fotografica, effettua una PP, tant'è che è possibile variare le impostazioni di base del JPG. Con la foto su pellicola si facevano, in camera oscura, tutta una serie di operazioni, si poteva stampare più chiaro o più scuro, variando l'esposizione, oppure avere una stampa più morbida o più contrastata, cambiando gradazione di carta, in alcuni casi, volendo un risultato intermedio, si poteva variare la diluizione dello sviluppo. Mascherando le parti più trasparenti del negativo, si poteva evitare di annerire troppo le parti in ombra. Con il ritocco si potevano eliminare i difetti del negativo, tipo puntini di polvere e rigature, si poteva correggere le linee cadenti inclinando opportunamente il piano di stampa e la piastra porta ottica, mascherando progressivamente la parte del foglio di carta più vicina all'ingranditore. C'erano poi delle operazioni "limite", che comportavano l'alterazione e la ricostruzione delle immagini, tipo il fotomontaggio. Ai tempi dell'Unione Sovietica, quando qualcuno cadeva in disgrazia, veniva eliminato anche dalle immagini ufficiali, in questo caso la figura veniva cancellata, magari ricostruendo a pennello lo sfondo. Tutto ciò si può fare anche oggi, con molta meno fatica, pochi secondi, qualche click, e, se non ci piace, c'è il tasto annulla. Alcune operazioni, tipo appiccicare su una foto un cielo con le nuvole, le trovo eticamente inaccettabili, ma tutto il resto rientra tra le scelte compositive ed estetiche dell'autore. 26 commenti, 1365 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 11 Settembre 2023, 16:47 Dopo cinque anni di utilizzo, il rivestimento del corpo macchina (credo sia neoprene), si è in parte sollevato in corrispondenza dello spigolo inferiore destro, intorno al coperchio della batteria. La stessa cosa che sta succedendo all'oculare, ma quello si cambia con pochi soldi. Credo ci fossero delle sporgenze che andavano ad incastrarsi nel metallo del corpo macchina e che sono saltate. A qualcuno è capitato?. Non so se mandarla in assistenza, oppure provare ad incollarlo. Non vorrei fare guai, tra l'altro bisognerebbe trovare una colla che incolli bene quei materiali e permetta allo stesso tempo la rimozione del rivestimento. 8 commenti, 540 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 18 Aprile 2023, 17:12 Ho appena comprato una Sony Nex F3. La macchina funziona perfettamente, ma sto avendo problemi con i contatti elettrici di una batteria. La macchina monta la FW-50 e siccome ho anche una A7II che monta lo stesso tipo, ho provato a metterci anche le altre che già possiedo. La Nex funziona perfettamente con quella che ha la macchina (originale Sony), idem con la mia Sony originale. Possiedo anche due Patona verdi, di queste una funziona perfettamente, mentre l'altra non riesce a fare contatto. Se la tengo premuta verso il fondo e facendola aderire alla parete interne, la macchina si accende, ma come la lascio perde il contatto elettrico. Ho provato a pulire delicatamente i contatti elettrici della Nex ed anche quelli della batteria, ma senza risultato. A parte la soluzione ovvia, cioè contrassegnare la batteria che da problemi per non montarla, posso fare dell'altro? 4 commenti, 344 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 14 Aprile 2023, 15:19 Provo a fare una riflessione su quello che sta accadendo al mercato degli apparecchi fotografici. Il settore, sta diventando sempre più di nicchia, visto che il grosso del pubblico è poco interessato ad acquistare oggetti "fatti apposta" per scattare fotografie, dato che ormai le foto si fanno agevolmente con un telefono che sta in tasca e che ormai tutti posseggono. La riduzione della platea comporta l'aumento dei prezzi e la messa in commercio di prodotti specializzati esclusivi e quindi cari. Prendo lo spunto dell'uscita della Pentax K-3 III Monochrome e dalla scomparsa di alcuni modelli "vecchi" come le prime serie delle ML Sony. In questi giorni stavo valutando l'acquisto di una "ruota di scorta" per il mio corredo Sony ML FF composto da un solo (e unico) corpo macchina A7II. Ho pensato che se mi si dovesse rompere la macchina fotografica non avrei alternative, a scattare con il cellulare. Un anno fa avrei risolto prendendo una A6000: 400 € nuova o 280 usata, oppure restando sul FF una A7 ad un po' di più. Siccome ora sono praticamente introvabili sul nuovo, in quanto uscite di produzione, il loro prezzo sull'usato è lievitato, infatti una 6000 usata è difficile da trovare sui 400 €, e questo ha trascinato verso l'alto il valore anche delle precedenti Nex, vendute a cifre elevate, nonostante i 10 12 anni di vita sulla spalle. Ora devo dire che sono stato fortunato perché ho appena preso sulla baia una Nex F3, completa di 18-55 a 70 € più 20 di spedizione, perfettamente funzionante, ma diciamo che è stata una botta di c..o. Temo che si preannuncino tempi duri per gli irriducibili che pretendono ancora di fare fotografie con le macchine fotografiche. 100 commenti, 4459 visite - Leggi/Rispondi ![]() in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 11 Febbraio 2023, 10:13 Per la PP uso in genere Raw Therapee + Gimp in ambiente Linux. In genere eseguo con il primo tutte le operazioni comuni a gruppi di foto, come la correzione dell'obiettivo, facendo copia e incolla del profilo su tutti gli scatti fatti con una singola ottica, la riduzione del rumore, selezionando le immagini con lo stesso ISO, il recupero luci ed ombre, il bilanciamento cromatico ed eventuali ritagli di inquadratura, effettuando queste ultime operazioni naturalmente immagine per immagine. Passo poi a Gimp solo per la correzione prospettica ed eventualmente qualche rifinitura cromatica e, quando capita, l'eliminazione di polvere. Purtroppo la correzione prospettica di RT, almeno fino alla versione 5.8, è molto rozza e praticamente inutilizzabile con foto di architettura, altrimenti mi risparmierei il passaggio a Gimp, che mi costringe ad uscire in jpg e poi a rilavorare questo tipo di file. Ora è stata rilasciata la versione 5.9 di RT, è ancora sperimentale, ma dispone tra le altre cose, di uno strumento di correzione prospettica avanzatissimo, che permette una correzione automatica scegliendo il piano da raddrizzare, oppure la possibilità di indicare le linee di correzione, che permette una correzione meno "invasiva". Ho letto, ma devo ancora sperimentarlo, che c'è anche la possibilità di ritoccare la polvere. §Se funziona bene, potrei eliminare del tutto il passaggio con Gimp, evitando cosi più passaggi in jpg. 74 commenti, 4605 visite - Leggi/Rispondi | 70 anni, prov. Roma, 3711 messaggi, 59 foto Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Fileo ha ricevuto 39747 visite, 127 mi piace Attrezzatura: Pentax SMC DA 18-55mm f/3.5-5.6 AL WR, Tamron 70-300mm f/4.5-6.3 Di III RXD, Samyang AF 14mm f/2.8 FE, Zeiss Jena Flektogon 20mm f/4 Zebra, Samyang 14mm f/2.8 IF ED UMC Aspherical (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Fileo, clicca qui) Occupazione: pensionato Interessi: musica viaggi Registrato su JuzaPhoto il 14 Marzo 2019 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me