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Mazariol www.juzaphoto.com/p/Mazariol ![]() |
![]() | Olympus Zuiko Digital ED 18-180mm f/3.5-6.3 Pro: Estensione della focale; compattezza; leggerezza; qualità generale di immagine nelle focali minima ed intermedie; messa a fuoco abbastanza veloce (su E-3); blocco per impedire l'estensione durante il trasporto; paraluce Contro: plasticoso; estensione della focale; un po' buio; decade un po' alla massima focale (ma si sà); la posizione delle ghiere di zoom e di messa a fuoco; Opinione: Il primo (salva mia ignoranza) tentativo digitale di Olympus nel campo degli obiettivi all in one. La prima caratteristica è la relativa difficoltà a reperirlo sul mercato dell'usato, accompagnata anche da recensioni non molto lusinghiere. Trovatolo, a maneggiarlo offre una sensazione di leggerezza forse un po' preoccupante, ed è certamente plasticoso; ma non ho avuto (montandolo su E-3, su E-520 e su E-M1 prima serie con adattatore Olympus) problemi, o segni premonitori. Retratto, è poco inbombrante, ed un blocco impedisce che si estenda per gravità. Un aspetto per me sgradevole è che la ghiera dello zoom è distale rispetto a quella di messa a fuoco. Impugnando la lente, istintivamente la afferro in più vicino possibile al corpo macchina, per ridurre le vibrazioni; così, interferisco con la messa a fuoco. La gamma focale è assieme il punto forte ed il tallone d'achille: equivalendo ad un 36 - 360 mm su full frame, non offre un vero e proprio grandangolo, e neppure un superzoom. Tuttavia per il paesaggio aperto ed urbano, uno fra i miei soggetti preferiti, è soddisfacente. La luminosità non è il suo forte (aspetto abbastanza comune negli all in one). I colori che rende sono piuttosto freddi, ma correggibili, e la nitidezza quasi fino alla massima focale è molto buona. La messa a fuoco con luce sufficiente è abbastanza veloce su soggetti fermi o in movimento lento, e critica su soggetti veloci. Stranamente, su E-M1 è più lento che non su E-3.- Ad oggi, vale la pena acquistarlo, trovandolo in buone condizioni, e, prima ancora, trovandolo (in più di un decennio, mi sono imbattuto in due soli esemplari, e il secondo è quello che impiego adesso)? La prima considerazione riguarda il corpo macchina. Nato per le reflex 4/3, può essere impiegato anche sulle mirrorless micro 4-/3. Per le prime, consiglio l'impiego su corpi dotati di stabilizzazione; per le seconde, macchine che possono mettere a fuoco usando la ricerca di fase. Una cosa personale è la rivalutazione dei sensori piccoli e vecchiotti, ma di buona qualità; i 10 mpx della E-3 mi bastano per presentare le mie immagini in rete, e i 16 mpx della E-M1 sono un lusso. Il 18-180 è nato per i sensori piccoli, e li appaga. Ad oggi, sul mercato dell'usato, può costare la metà di un all in one recente (14-150 Olympus e Tamron, o 14-140 Panasonic) ed un terzo del 12-200 Olympus che al momento è redcordman di categoria. inviato il 03 Febbraio 2024 |
![]() | Olympus E-520 Pro: corpo compatto e comandi bene organizzati; live view; sensore stabilizzato; sensore da 10 mp capace di sorprendere (nei suoi limiti tecnici); ISO utilizzabili da 100 a 400; prezzo dell'usato (nel 2023); con le due lenti kit dell'epoca, a buon prezzo si ha già il corredo necessario per cominciare ad esplorare la fotografia Contro: messa a fuoco non sempre precisa; gamma dinamica un po' ridotta; soffre con scarsa luce; mirino poco performante ed con indicazioni luminose poco leggibili per la collocazione scelta; occorre studiarla e sbagliare per imparare ad usarla Opinione: Scrivere di una entry level del 2008 nell'anno di grazia 2023? Perchè no, se diverte usarla come giocattolino. Un po' di tempo fa mi sono imbattuto in un corredo Olympus (E-520, 14-42, 40-150. flash Olympus dedicato e gamma completa di accessori) offerto ad un prezzo interessante. All'acquisto, pensavo di tenere le ottiche e cedere il resto, per recuperare le spese ed usare gli obbiettivi su corpi M4/3 con adattatore. Ho voluto però giocare un poco con la 520, prima di lasciarla (pensavo). Ci sto ancora giocando e credo non smetterò molto presto. Il primo impatto è stato quello prevedibile: si trattava di una buona entry level, senza troppi fronzoli e con diversi bonus interessanti (ad esempio la stabilizzazione del sensore e la possibilità di scattare usando lo schermo con funzione live view. Il corpo non è grande o pesante come quello delle "PRO", senza dare impressione di fragilità o economicità. I comandi sono quasi tutti disposti in punti ben accessibili senza perdere l'impugnatura ed il controllo del pulsante di scatto (scatto ben tarato ed otturatore rumoroso quel che basta a ricordare i tempi passati della pellicola. Una cosa strana è la mancanza della rotella di selezione per il modo di scatto, sostituita da un pulsante che permette di compiere la scelta con la singola rotella disponibile. Tutti i o quasi i restanti valori impostabili (ISO, modo di scatto, compensazione, bilanciamento del bianco, ecc.) sono accessibili sia mediante pulsanti dedicati, sia dal superuser menu, secondo la logica standard Olympus. Sensibilità: ho studiato molte recensioni, e tutte suggeriscono di non superare i 400 ISO. Non l'ho fatto, contando anche sulla stabilizzazione, e in limiti per me accettabili ha funzionato. Autofocus: a disposizione ci sono ben tre, dicasi 3, punti disposti in orizzontale. Ora, possono bastare (chi si ricorda la messa a fuoco coi prismi e telemetro?) se fanno sempre in loro lavoro. Così è con soggetti statici la maggior parte delle volte; davanti al movimento la percentuale crolla anche a 4 su 10. Però quei quattro scatti buoni possono sorprendere. Lo fanno specialmente se nei vari modi di ripresa dell'immagine si alza al massimo livello la nitidezza. Il sensore da "soli" 10 megapixel permette di avere dei file leggeri e lavorabili anche scattando in RAW, e di editarli senza tirare il collo a computer non più giovanissimi. Ben inteso, questi 10 MP non sono paragonabili ai 16 o 20 delle successive generazioni di 4/3; ma le immagini che producono hanno un non so che... che fa divertire che li usa inviato il 01 Maggio 2023 |
![]() | Panasonic FZ80 / FZ82 Pro: tenuto conto del sensore piccolo buoni risultati con buona luce e soggetti statici o quasi. Ergonomia buona. Focale massima. Stabilizzazione efficace. Autofocus buono. Apparecchio polivalente che senza eccellere in nulla riesce bene in molti settori. Prezzo del nuovo e dell'usato. Contro: Rumore presente anche a ISO minimi. Alla focale massima aberrazioni e vignettatura correggibili. Batteria di durata non eccelsa. Mancanza di sensore per la commutazione mirino - schermo. Attivazione di talune caratteristiche non proprio intuitiva. Regolazione diottrica soggetta a stararsi. Opinione: A causa di un infortunio, cercavo un apparecchio da caccia fotografica utilizzabile con una mano sola. Ho trovato questa FZ82 usata, dopo lunghe letture e valutazione delle alternative. Devo dire, nei limiti insiti alla classe di sensore, di averlo trovato. L'apparecchio è un po' plasticoso, ma mi pare ben costruito. Si impugna e gestisce con una mano sola. Mirino e schermo sono buoni in relazione alla classe del prodotto. Il rumore è sempre presente, senza essere troppo invasivo nella fascia 80 - 400 ISO. Le immagini in JPG sono ben lavorabili e permettono di ottenere risultati finali soddisfacenti, salvo non si punti a stampe formato A0. Alla fine della giostra è uno strumento divertente con un buon rapporto prezzo qualità. Dopo un paio di mesi, aggiungo qualche osservazione nata dall'esperienza maturata. Cercando un aggettivo, quello giusto è lenta. Lenta nell'avvio, anche se è possibile preimpostare l'estensione dell'obbiettivo all'ultima focale usata. Lenta nei tempi di impiego specie alla focale lunga. La regola tempo di scatto =+ focale indicherebbe di impostare ad 1/1500. La ridotta gamma ISO utilizzabile e i diaframmi poco generosi permettono, nelle migliori condizioni di luce, di arrivare ad 1/800, e normalmente di avere tempi da 1/125 a 1/350. Se si accetta questa lentezza, si tirano fuori immagini buone, specie dal lato corto della focale. Lavorando alla massima estensione, con avifauna statica e luce sufficiente, si hanno risultati parimenti validi, nei limiti del sensore. In sostanza, ad oggi la trovo uno strumento divertente, una utilitaria buona a quasi tutto senza quasi mai eccellere. inviato il 30 Dicembre 2020 |
![]() | Olympus Zuiko Digital ED 70-300mm f/4.0-5.6 Pro: costruzione robusta, dotato di paraluce, nitidezza buona da 70 a 200mm poi calante un poco, utilizzabile (con adattatore eventuale) su tutti i corpi Olympus, luminosità sufficiente per il costo (basso sul mercato dell'usato), capacità di close up con rapporto 1:2. Contro: autofocus lento; a volte causa forte sovraesposizione, non così nitido come i suoi successori, privo di attacco per cavalletto Opinione: Comprato usato, ed affiancato prima dal 75/300II Olympus e adesso dal 100/300 Panasonic. Nel vasto parco obiettivi 4/3 è l'unica lente che io conosca a permettere il close-up a meno di un metro con buoni risultati (leggi fotogramma ben riempito). La messa a fuoco è lenta, ma utilizzata su OM-D E-M1 con ricerca di fase, accettabile, e con focus tracking permette la microcaccia fotografica in condizioni anche difficili senza far scappare il soggetto; la profondità di campo è certamente superiore a quella di una lente macro, ed il dettaglio non è poi così carente. Nella fotografia di animali se la cava, se non sono in movimento veloce; a 300mm la nitidezza non può competere con quella di prodotti più recenti. Consigliato in abbinamento con un collega più giovane. inviato il 25 Giugno 2020 |
![]() | Olympus 9mm f/8 Fish-Eye Body Cap Pro: nitidezza, campo di ripresa, deformazione limitata (può essere un contro), dimensioni, semplicità, messa a fuoco, prezzo Contro: ad f/8 decisamente scuro, leva di messa a fuoco con fermi poco saldi, con i corpi piccoli di Olympus rischio di inquadrarsi le dita Opinione: Olympus non lo classifica neppure obbiettivo, eppure riesce a permettere immagini di nitidezza straordinaria (a mio avviso). Una volta che la levetta di messa a fuoco sia regolata sull'infinito, basta comporre ed esporre, senza preoccuparsi di focheggiare. Usandolo bado a tre cose. A non toccare la levetta di messa a fuoco, che non viene trattenuta saldamente nelle tre posizioni preimpostate (macro, iperfocale ed infinito), e che normalmente regolo su infinito. A mantenere attivo l'orizzonte elettronico, per allineare correttamente macchina ed orizzonte. A tenere le dita il più possibile distanti dalla lente, per non fotografarmele. A mio gusto, la deformazione imposta dalla focale non è un difetto, quanto un elemento compositivo per avere immagini inconsuete. Il diaframma fisso ad f/8 nella pratica non ostacola più di tanto. Semmai occorre regolare il contrasto in ripresa, dato che con buona luce le zone estreme di luminosità saranno entrambe presenti. Alla fine, ho scoperto che questo cosetto plasticoso crea dipendenza... inviato il 24 Novembre 2019 |
![]() | Panasonic Lumix FZ300 Pro: Ottica straordinariamente nitida e luminosa, buona ergonomia, tropicalizzata, estensione focale da 25 a 600 mm sufficiente a quasi tutti i soggetti, dimensioni accettabili in rapporto alle prestazioni, paraluce di serie, menu e pulsanti personalizzabili, ottimo (in rapporto alle dimensioni) il sensore. Messa a fuoco di precisione. Contro: EVF (almeno per i miei occhi) non nitidissimo anche regolando le diottrie. Resa macro tale solo di nome. LCD snodabile scomodo da usare, e a maggior rischio danni sporgendo dal corpo macchina. Tempi d'uso non brevissimi, sia all'accensione sia nello scatto. Vignetta alla focale minima. Con luce scarsa ovvi problemi di rumore dato il sensore. File JPG un po' piallati. Software di elaborazione non brillantissimo. Opinione: Premessa non è la prima fotocamera, e l'ho acquistata un po' per auto consolarmi, e un po' per poter uscire anche con il brutto tempo. La possiedo da un paio di mesi, e l'ho portata sotto pioggia intensa e neve. Ha funzionato, bene, e mi ha donato buone foto, una volta capito di salvarle in RAW e poi lavorarle. Il sensore è piccolo, e quindi non cerco di scattare a mano libera con la luce d'una candela (ma forse potrei provarci...). Con cielo anche molto coperto, e ovviamente con buona luce, permette di scattare mantenendo la sensibilità di 100 ISO e passando da f/2,8 a f/4 (che è il suo sweet spot), e tempi a volte a tre zeri. La nitidezza d'immagine è buona già ad F/2,8. I colori, a mio gusto, son ben resi, e la quantità di dettaglio che lente e sensore catturano è molto alta. Lavorando i file è possibile recuperare abbastanza anche dalle alte luci. Nell'uso pratico, accettando una lentezza relativa nei tempi di accensione e scatto, ed un EVF non nitidissimo (almeno per i miei occhi), ho finito per innamorarmene e farne la compagna quotidiana. La focale massima poteva essere portata a 800 mm equivalenti, per caccia fotografica. La considero un buon acquisto. inviato il 19 Aprile 2018 |
Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me