I consigli valgono oro
Il mio approccio alla fotografia naturalistica è piuttosto recente. Mi trovo "all'inizio del periodo di gavetta" quando cioè si sperimenta,si fallisce,si prova,si azzarda,si vaga tra le varie teorie e scuole di pensiero,allo scopo di continuare a sperimentare,fallire,ricercare ed azzardare.Insomma, il cerchio magico che tanto fa amare la fotografia!Le uniche scorciatoie concesse sono costituite dalle dritte che ti vengono offerte da chi ti precede nella strada.Persone alle volte nemmeno conosciute fisicamente, incontrate per caso in un forum o in altre circostanze inaspettate, accumunate a te dalla sola passione per il magico suono dello scatto, che con grande generosità ti trasmettono i loro perché sotto forma di imbeccate costati anche a loro tempo, ingegno e pazienza.Ringrazio Emanuele per i suoi preziosi consigli che in questa fortunata sequenza spero di aver messo per buona parte in pratica.Il giovane cervo ritratto, con il manto invernale non ancora mutato ed palco di corna in corso di formazione, direi anche piuttosto assetato, non ha avvertito minimamente la mia presenza (sottovento, nascosto con piccoli espedienti di camuflage, in alcuni momenti a non più di 15 mt di distanza...l'ho sentito respirare!se ci penso mi viene ancora la pelle d'oca!) apparso dopo quasi tre ore di appostamento, mi ha regalato un'emozione unica,sorprendentemente incontenibile,amplificata dal fatto che,da parte mia,questo è stato il primo appostamento "scientemente organizzato"!Al di là della qualità e delle composizioni nei diversi scatti postati in galleria,sicuramente perfettibili e migliorabili (diventerò bravo prima o poi), non riesce ad abbandonarmi l'idea di voler riprovare quella scossa adrenalinica da 100.000 volts che ho provato ad assistere, da privilegiato e unico spettatore a questo momento veramente unico. Non smetterò mai di dirlo,Grazie!