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Torino Gallerie d'Italia (Piemonte), dal October 12, 2022 al January 22, 2023
la grande mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei, Gregory Crewdson, che presenta in anteprima internazionale a Torino, e per la prima volta in un museo, il terzo capitolo della sua trilogia commissionata per l'occasione da Intesa Sanpaolo. La mostra “Gregory Crewdson. Eveningside”, curata da Jean-Charles Vergne, riunisce per la prima volta le tre serie del fotografo concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell'universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana. Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019). In contrasto con le foreste solitarie e remote di Cathedral of the Pines e dei cupi paesaggi post-industriali di An Eclipse of Moths, con la serie inedita Eveningside il fotografo esplora figure umane isolate entro i confini della loro vita quotidiana, dove l'atmosfera richiama il cinema noir classico e la tradizione del bianco e nero in fotografia, rendendo il lavoro ancora più affascinante.
Partecipanti:
Andrea.taiana
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Domande, commenti, discussione
user12181
sent on October 21, 2022 (14:28)
Un nipotino (o meglio nipotone) pedante e un po' megalomane di Hopper? Pare che abbia un budget da film, però, seriamente, sono contento di aver contribuito a finanziarlo, ma solo perché i miei soldi potevano anche finire peggio... Per il resto però un po' mugugno, se me lo avessero chiesto avrei scelto di darli a un italiano, sarò provinciale...
P.S. (Mugugno) perché continuano a tirarmi fuori i soldi con metodi da piazzisti, diciamo metodi americani, è una battaglia continua, sono esausto sul letto come uno dei personaggi della cattedrale.
P.S.2 Ripensandoci, ora sono invece seccato, io non glieli avrei mai dati, non solo per gretto nazionalismo. Mi pare un noioso artigiano. Le banche dovrebbero fare come lo stato con l'uno e l'otto per mille, far scegliere ai depositanti a chi dare i soldi che pagano e che sono destinati dalla banca per attività non a scopo di lucro, o anche solo culturali, a meno che ci sia anche qui un lucro materiale per la banca. (Se mi dovessero fare la sorpresa di finanziare LaChapelle, che pericolosamente gira non poco in Italia, cambierò banca, il troppo è troppo).
Vista domenica scorsa. Molto interessante, anche se decisamente criptica; per fortuna - o per sfortuna, dipende - le abbondanti didascalie sia delle diverse sotto-serie, sia delle singole immagini aiutano non poco nella comprensione. Da tornare per vederla con più consapevolezza; abitando a Torino e avendo l'Abbonamento Musei non è un problema. Imperdibile il filmato iniziale, in cui praticamente tutte le foto sono mostrate nei dettagli; mettete in conto almeno mezz'ora solo per questo. Una sola critica: tutte le foto (che vanno dal grande all'immenso, 225 cm lato lungo) sono protette da vetri che ahimè sono ben poco antiriflesso...
In coda consiglio la visione di una mostra agli antipodi, dedicata a Lisetta Carmi: tanto le foto di Crewdson sono staged quanto quelle di Carmi sono in un certo qual senso "spontanee"; molto molto "dense" le serie sui travestiti e sulle condizioni di lavoro.
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