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La chiesa di Nostra Signora di Tergu si caratterizza per la gradevolezza della facciata, giocata sul contrasto fra le membrature in pietra calcarea chiara e il paramento in vulcanite dalle tonalità rosso- violaceo. Nel 1122 è annoverata come possedimento dei monaci cassinesi con titolo di "Sancta Maria de Therco", ma non si conosce l'anno di donazione. Il "Libellus Judicum Turritanorum" la vuole fondata da Mariano I de Lacon Gunale, giudice di Torres fra il 1065 e il 1082. Due frammenti di iscrizione riportano la notizia di lavori nel monastero nella seconda metà del XII secolo, quand'è probabile che sia stata ricostruita la facciata. Nel XV secolo il monastero fu inglobato nella Mensa arcivescovile di Torres. A questo periodo sono da attribuire il portale di accesso e parte dei ruderi del complesso monastico. Lo schema compositivo della facciata e i suoi decori riconducono a modelli pisani della seconda metà del XII secolo. La chiesa ha pianta a croce "commissa", con affiancato a N un campanile a canna quadrata. È probabile che l'impianto originario fosse ad aula mononavata con abside a N/E, poi divenuto a croce "commissa" con l'inserto del transetto. I bracci del transetto sono voltati a botte ma si aprono verso l'aula con arco a ogiva. I paramenti murari dei fianchi hanno zoccolo a scarpa e archetti tagliati a filo. In facciata manca il frontone, crollato nel tempo. Il primo ordine è impostato su grandi arcate cieche; nella centrale si apre il portale architravato sormontato da un arco di scarico che alterna conci di pietra vulcanica a conci di pietra calcarea. Nel secondo ordine, un oculo quadrilobato si apre nella falsa loggia di quattro colonne, due delle quali a zig-zag.
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