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L'Isola è piccolina, ma ci sono diverse cose da visitare ed un'incantevole passeggiata ad anello che vi farà scoprire scorci molto suggestivi.
LA LEGGENDA
La leggenda narra che quest'isola fosse nel Medioevo uno scoglio infestato dai draghi. Quando nel 390 d.C., Giulio (che sarebbe poi diventato San Giulio) venne ad Orta, nessun barcaiolo volle portarlo all'isola per paura delle creature che vi vivevano. Così lui appoggiò sulle acque il suo mantello, ci salì sopra, e con il suo bastone remò fino allo scoglio. Cacciò tutti i draghi e fondò qui la sua centesima chiesa.
Solo un drago sopravvisse e si rifugiò in una grotta nella penisola di Orta, da cui non ne uscì più. La leggenda narra che in questa grotta fu trovato un osso di drago ed ancora oggi esso appeso sopra il tavolo nella sacrestia della Basilica di San Giulio (questa non è una leggenda, un osso c'è davvero nella sacrestia!).
IL CASTELLO
Il popolamento dell'isola risale probabilmente al VI secolo d.C. La chiesa ed il castello si comprendevano di diversi edifici dislocati lungo una strada percorsa da pellegrini e mercanti che dalla Francia giungevano in Italia.
L'isola offriva una posizione strategica e difensiva. Negli anni 957 e 962, il castello subisce gli attacchi dell'imperatore Ottone I e di suo figlio Litolfo. Ora tutta l'isola fa parte del catello “quoddam castrum videlicet insulam sancti iulii”.
Negli anni gli edifici sono diventati più complessi, comprendendo la residenza del Vescovo, un piccolo carcere e le case degli isolani.
LA BASILICA DI SAN GIULIO
Sulla base di una o più chiese precedenti, l'attuale Basilica viene costruita nel XII secolo. Per realizzare l'ambone viene utilizzato il marmo nero di Oira, una cava del lago d'Orta, e viene edificato anche il campanile. Gli scavi archeologici condotti all'interno dell'edificio hanno evidenziato le tracce di una primitiva basilica (V – VI secolo) in forma di semplice, piccola cappella con unica abside.
LA VIA DEL SILENZIO
Lungo il perimetro dell'isola si snoda un percorso chiamato del Silenzio e della Meditazione. Nel giro ad anello delle vie, si possono incontrare alcuni cartelli su cui sono scritte massime che riguardano ora il silenzio, ora la meditazione. Se, tuttavia, si ripercorre la stessa strada nel senso inverso, sull`altro lato dei cartelli si troveranno scritte che inducono alla meditazione e alla riflessione interiore “Quando sei consapevole il viaggio è finito”, “Se arrivi ad essere ciò che sei, sei tutto” o ancora “Il saggio sbaglia e sorride”.
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