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| sent on May 30, 2016 (8:24) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Beautiful, I really like. I think they are very beautiful filming of the Alps you ridges with long focal A greeting Enrico Bella, mi piace molto. Credo siano molto belle le riprese delle creste delle Alpi con focale lunga Un saluto Enrico |
| sent on May 30, 2016 (9:12)
Grazie ancora Enrico. Queste due vette mi hanno fatto penare. Primo perchè sono andato dall'altra parte del mondo per vederle e per fare le gite che mi portavano ai loro piedi. Arrivati a El Chalten, ai piedi delle Ande versante argentino, decidiamo il primo giorno di fare la gita che ci porta a Laguna Torre, ai piedi del Cerro Torre. Li siamo stati fortunatissimi con una giornata spettacolare. L'unico inconveniente è stato il fatto di arrivare li all'ora di pranzo, non con la luce ottimale per fare foto diciamo. Tornati a El Chalten in serata iniziano ad arrivare le nuvole, che come sulla Grigna, circondano il FItz Roy, la vetta più alta di quella zona delle Ande. Speravo di fotografarlo da El Chalten Stesso ma niente di che. Il Giorno seguente gita lunghissima per arrivare alla Laguna de los Tres (ai piedi del Fitz Roy). Ultimo Chilometro da panico: talmente in salita che abbiamo impiegato 1h30m per arrivare in cima nonostante fossimo allenati, con 130 Km/h di vento e una pioggia fitta che man mano diventava ghiccio. Ma era l'unica per arrivare li. Una volta in cima con profondo dolore scopriamo che il Fitz Roy era totalmente coperto dalla nebbia. Sapevamo di avere un gigante davanti a noi, ma non potevamo vederlo. Per di più siamo dovuti scappare giù perchè il freddo ci stava congelando le mani. Allora torno distrutto a El Chalten e racconto il fatto alla signora del Rifugio. E lei mi guarda e fa:"Domani mattina, alle 5, appena cresce il sole esci fuori, fai 10 minuti a piedi e li puoi gustarti il Fitz Roy con il fratellino Poincenot sulla sinistra". Così ho fatto e, oltre a trovare finalmente il Fitz Roy totalmente libero da nuvole, era anche ricco di un colore dorato mai visto prima. Emozione fortissima. Sono tornato in Italia con la gioia di aver catturato qualche scatto del Fitz Roy. Alberto
Grazie ancora Enrico. Queste due vette mi hanno fatto penare. Primo perchè sono andato dall'altra parte del mondo per vederle e per fare le gite che mi portavano ai loro piedi. Arrivati a El Chalten, ai piedi delle Ande versante argentino, decidiamo il primo giorno di fare la gita che ci porta a Laguna Torre, ai piedi del Cerro Torre. Li siamo stati fortunatissimi con una giornata spettacolare. L'unico inconveniente è stato il fatto di arrivare li all'ora di pranzo, non con la luce ottimale per fare foto diciamo. Tornati a El Chalten in serata iniziano ad arrivare le nuvole, che come sulla Grigna, circondano il FItz Roy, la vetta più alta di quella zona delle Ande. Speravo di fotografarlo da El Chalten Stesso ma niente di che. Il Giorno seguente gita lunghissima per arrivare alla Laguna de los Tres (ai piedi del Fitz Roy). Ultimo Chilometro da panico: talmente in salita che abbiamo impiegato 1h30m per arrivare in cima nonostante fossimo allenati, con 130 Km/h di vento e una pioggia fitta che man mano diventava ghiccio. Ma era l'unica per arrivare li. Una volta in cima con profondo dolore scopriamo che il Fitz Roy era totalmente coperto dalla nebbia. Sapevamo di avere un gigante davanti a noi, ma non potevamo vederlo. Per di più siamo dovuti scappare giù perchè il freddo ci stava congelando le mani. Allora torno distrutto a El Chalten e racconto il fatto alla signora del Rifugio. E lei mi guarda e fa:"Domani mattina, alle 5, appena cresce il sole esci fuori, fai 10 minuti a piedi e li puoi gustarti il Fitz Roy con il fratellino Poincenot sulla sinistra". Così ho fatto e, oltre a trovare finalmente il Fitz Roy totalmente libero da nuvole, era anche ricco di un colore dorato mai visto prima. Emozione fortissima. Sono tornato in Italia con la gioia di aver catturato qualche scatto del Fitz Roy. Alberto |
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