RCE Foto

(i) On JuzaPhoto, please disable adblockers (let's see why!)






Login LogoutJoin JuzaPhoto!
JuzaPhoto uses technical cookies and third-part cookies to provide the service and to make possible login, choice of background color and other settings (click here for more info).

By continuing to browse the site you confirm that you have read your options regarding cookies and that you have read and accepted the Terms of service and Privacy.


OK, I confirm


You can change in every moment your cookies preferences from the page Cookie Preferences, that can be reached from every page of the website with the link that you find at the bottom of the page; you can also set your preferences directly here

Accept CookiesCustomizeRefuse Cookies


  1. Galleries
  2. »
  3. Macro and Flora
  4. » asilidae

 
asilidae...

macro

View gallery (21 photos)

asilidae sent on February 14, 2016 (14:51) by Aiello Antonio. 0 comments, 367 views.

1/160 f/5.6, ISO 400,

Gli Asilidi (Asilidae Latreille, 1802) sono una vasta famiglia di insetti dell'ordine dei ditteri (Brachycera: Muscomorpha) che comprende circa 7.000 specie, diffuse in tutto il mondo. Il gruppo, insieme ai Bombyliidae e ai Therevidae, è il più rappresentativo della superfamiglia degli Asiloidea ed è uno dei più importanti nell'ambito dei Brachiceri inferiori. Gli Asilidi sono insetti predatori, sia allo stadio giovanile sia allo stadio adulto, e si nutrono di piccoli artropodi, principalmente altri insetti. Malgrado siano presenti, fra i Ditteri, altri gruppi sistematici comprendenti forme predatrici allo stadio adulto, gli Asilidi sono forse i più rappresentativi, per numero di specie, per uniformità di comportamento trofico e per grado di aggressività, al punto di meritarsi il nome comune, in inglese, di robber flies ("mosche predatrici", "mosche predone"). In virtù dell'ampia diffusione, della spiccata biodiversità e della notevole attività, questa famiglia ricopre un ruolo rilevante sulla stabilità ecologica delle entomofaune. Adulto : Gli adulti sono in genere di medie o grandi dimensioni, con corpo in media lungo 1-1,5 cm ma con una gamma di variabilità, nell'ambito della famiglia, che va dai 3 mm fino ad oltre 5 cm di lunghezza. La sagoma è generalmente allungata, per la particolare conformazione dell'addome, tuttavia vi sono pure specie dal profilo più o meno contratto. Il tegumento ricoperto da una fitta peluria, in particolare sul capo e sul torace e le livree sono spesso vistose, con colori variabili dal bruno al nero, al grigio, in genere in contrasto con altri colori come il rosso e il giallo. Frequente è l'aposematismo, con l'imitazione della livrea degli Imenotteri. Il capo è libero e mobile, dicoptico in entrambi i sessi, provvisto di tre ocelli posizionati in una caratteristica depressione cervicale formata dall'elevazione dei margini dorsali degli occhi composti; questa caratteristica, ben visibile alla vista frontale, è una peculiarità morfologica degli Asilidi. Gli occhi sono ben sviluppati in entrambi i sessi e disposti ai lati del capo. La regione occipitale presenta una o più file di setole allineate subito dietro il margine posteriore degli occhi. La regione facciale ha generalmente un profilo convesso o una vera e propria gibbosità con un caratteristico denso fascio di setole, detto mystax dagli Autori anglosassoni. Altre setole sono disposte sul tubercolo ocellare. Le antenne sono di tipo aristato, composte in genere da 5 articoli, a volte da 3-4, in funzione della struttura dello stilo. Lo scapo e il pedicello sono generalmente pelosi e relativamente brevi; il terzo segmento (o primo flagellomero) ha una forma ovale o oblunga, generalmente più lungo dei due segmenti basali, e porta uno stilo in genere composto da due segmenti, di cui quello basale è molto breve. In alcuni asilidi, lo stilo può essere monoarticolato o assente. L'apparato boccale è breve e di tipo pungente-succhiante in entrambi i sessi. Infatti, a differenza di altri ditteri zoofagi, non vi sono differenziazioni fra i sessi nella morfologia dell'apparato boccale e nel regime alimentare. Nel suo insieme l'apparato boccale ha uno sviluppo ridotto in lunghezza, adattato alla funzione di predazione nei confronti di altri artropodi. Le mandibole sono assenti e il canale alimentare è formato dalla contrapposizione delle mascelle al labbro superiore. I palpi mascellari sono allungati o clavati e formati da 1-2 articoli. La prefaringe è lunga e robusta ed è l'organo preposto alla funzione di perforazione e di iniezione della saliva; negli Asilidi è in grado di penetrare anche attraverso il robusto tegumento dei Coleotteri. Il labbro inferiore è lungo e sclerotizzato, con labellum arrotondato o acuto; è conformato a doccia nella faccia dorsale ed accoglie, in fase di riposo, le mascelle e la prefaringe; la faccia ventrale del labium e l'apice del labellum sono provviste di sensilli tricoidei. Il torace si presenta robusto e compatto ed emerge nel suo sviluppo trasversale rispetto al capo e all'addome. Contrariamente a quanto avviene in molti brachiceri inferiori, sono presenti lunghe setole (macrotrichi) utili ai fini della determinazione tassonomica. Setole di questo tipo sono sempre presenti sul notopleuron (setole notopleurali) e, in due serie, sul mesonoto (setole dorso-centrali, sopralari e postalari). Altre setole sono in genere presenti ancora sul metanoto (setole dorsocentrali). sull'episterno ventrale e all'apice del mesoscutello. Le zampe sono relativamente lunghe e robuste, con le tibie irte di setole rigide per svolgere la funzione raptatoria. Le ali sono ben sviluppate, spesso relativamente strette; l'alula è in genere bene sviluppata, ad eccezione dei Leptogastrinae e di parte dei Dasypogoninae. Stadi giovanili : L'uovo è ialino o pigmentato, di forma variabile dalla sferica all'ovale all'oblunga, fino a raggiungere i 2 mm di lunghezza. La superficie è liscia oppure reca microsculture generalmente poligonali, visibili solo al microscopio elettronico. La larva è apoda, di forma cilindrica e allungata, più o meno appiattita in senso dorso-ventrale e affusolata alle estremità cefalica e caudale. Il tegumento è di colore bianco o giallastro. Il capo è piccolo, robusto, pigmentato di scuro e ipognato, l'addome è composto da 8 uriti apparenti, con gli ultimi due spesso fusi e più o meno ridotti. L'apparato respiratorio è di tipo anfipneustico, con due paia di stigmi, uno toracico e uno addominale. Sono inoltre presenti stigmi rudimentali e non funzionanti negli altri segmenti addominali. Leptarthrus brevirostris Dasypogoninae La pupa è nuda come nella generalità degli Orthorrhapha, exarata e dectica: in altri termini, ha appendici corporee provviste di una cuticola propria e quindi staccate dal resto del corpo e le appendici boccali sono articolate. Questi caratteri, nel complesso offrono all'insetto la capacità di muoversi anche in questa fase. Il capo presenta caratteristici processi frontali scuri, di forma e numero variabili, in generale simili a denti o cornetti. La pupa giovane ha una pigmentazione bianca ma nel tempo diventa più scura con il viraggio al bruno, al grigio, al giallastro. Biologia : Il ciclo biologico si svolge in 1-3 anni, con svernamento allo stadio di pupa e sfarfallamento degli adulti in primavera. Lo sviluppo postembrionale si svolge attraverso quattro stadi di larva e uno di pupa. Le larve di prima età si differenziano dagli altri stadi sia per l'etologia sia per il regime trofico e sono riconducibili alla forma mobile, di prima età, delle larve parassitoidi di altre famiglie, dette planidi. Etologia degli adulti : Molto più conosciuto e descritto anche nei dettagli è il comportamento degli adulti. In generale, l'attività di predazione degli adulti si concentra nelle ore più calde in spazi aperti e soleggiati, mentre durante la notte si rifugiano fra la vegetazione fitta. Gli Asilidi sono ottimi volatori e, nella maggior parte della famiglia, catturano le prede in volo; si riscontrano tuttavia anche altri comportamenti, con specie che svolgono la predazione su artropodi ambulanti o stazionanti in posizione di riposo. La tecnica di caccia più comune ricorda quella degli uccelli da rapina e spiega probabilmente il nome comune inglese attribuito a questa famiglia: l'asilide, infatti, staziona in agguato in punti strategici della vegetazione, veri e propri posatoi e si lancia sulla preda quando viene individuata. Questo comportamento fa presumere che la vista svolga un ruolo essenziale per l'individuazione delle prede e la loro cattura. La preda è afferrata con le zampe e immobilizzata a seguito della paralisi provocata dall'iniezione della saliva. L'asilide perfora il tegumento della preda con la prefaringe in punti preferenziali di minore resistenza come gli occhi, la zona membranosa di transizione fra capo e torace (collo) o fra torace e addome, o fra gli urotergiti degli ultimi uriti. Alla perforazione fa seguito l'iniezione della saliva, i cui componenti attivi svolgono due funzioni: le neurotossine provocano la paralisi della vittima, mentre gli enzimi proteolitici provocano il disfacimento e la liquefazione dei tessuti interni; in breve tempo il predatore è in grado di nutrirsi succhiando i fluidi interni attraverso il canale alimentare formato dalla contrapposizione delle mascelle e del labbro inferiore. Leptogaster cylindrica Leptogastrinae In merito alle relazioni trofiche interspecifiche, esiste un ampio numero di segnalazioni sulle prede catturate da Asilidi. LAVIGNE (2003) ha elaborato una banca dati comprendente oltre 13000 segnalazioni[3]. Le prede degli Asilidi sono prevalentemente rappresentate da altri insetti, per lo più alati, ma sono segnalati anche diversi casi in cui vengono attaccati ragni. Nell'ambito degli insetti, gli ordini che annoverano più frequentemente prede di asilidi sono i Coleotteri, gli Imenotteri, i Ditteri, i Rincoti e i Lepidotteri, con un'ampia gamma di famiglie, ma sono citati anche prede appartenenti a vari altri ordini (Odonata, Neuroptera, Isoptera, Thysanoptera, Blattodea, ecc.). In merito alla specificità della relazione trofica, WOOD (1981) cita l'esistenza in letteratura di alcuni studi in proposito. Per alcuni generi è stata riscontrata la monofagia, ma più in generale gli Asilidi manifestano una più o meno larga polifagia con comportamenti che variano dalla stenofagia[4] all'eurifagia[5]. Non mancano tuttavia i casi di asilidi stenofagi che all'occorrenza concentrano la loro attività predatoria nei confronti di una specie quando questa forma popolazioni numerose. Cyrtopogon ruficornis Stenopogoninae Altri studi condotti da DENNIS & LAVIGNE (1975), infine, hanno messo in evidenza che il rapporto fra le dimensioni della preda e quella dell'asilide varia da 1,8:1 a 3,7:1, con una media di 2,6:1[6]. Il rapporto tenderebbe ad aumentare con il diminuire delle dimensioni del predatore. Nel complesso, perciò, gli asilidi sono soliti predare insetti più grandi di loro, di almeno il doppio. In merito ad un'eventuale ematofagia, in passato si riteneva che gli Asilidi attaccassero anche grandi mammiferi per succhiarne il sangue, ma attualmente non esistono dubbi sulla specifica entomofagia di questa famiglia. Fonti non documentate affermano tuttavia che gli asilidi di grandi dimensioni potrebbero pungere anche l'uomo se disturbati o provocare la morte di uccelli con la loro puntura[7]. Lasiopogon cinctus Stichopogoninae La deposizione delle uova avviene, secondo la specie, con tre differenti comportamenti messi in relazione con la struttura e la morfologia dell'addome. Le femmine con ovopositore indifferenziato rilasciano le uova in modo casuale e indipendentemente dal substrato. Negli altri casi, invece, l'addome differenzia un ovopositore di sostituzione specializzato per deporre le uova nel terreno o nella sabbia, oppure per deporle in cavità all'interno di tessuti vegetali. Sistematica : La famiglia degli Asilidi comprende oltre 7000 specie descritte, ripartite fra circa 530 generi. La suddivisione interna in sottofamiglie è subordinata alle future acquisizioni dall'analisi cladistica e attualmente comprende 11 sottofamiglie, alcune delle quali suddivise in tribù[8]: Apocleinae. Comprende 65 generi. Asilinae. Comprende 109 generi. Dasypogoninae. Comprende 68 generi ripartiti fra le tribù Blepharepiini, Dasypogonini, Isopogonini, Lastaurini, Megapodini, Molobratiini, Thereutriini Dioctriinae[9]. Comprende 12 generi ripartiti fra le tribù Dioctriini ed Echthodopini Laphriinae. Comprende 80 generi ripartiti fra le tribù Andrenosomini, Atomosiini, Ctenotini, Dasylechiini, Dasytrichini, Laphriini, Neophoneini Laphystiinae. Comprende 29 generi. Leptogastrinae. Comprende 18 generi. Ommatiinae[10]. Comprende 8 generi. Promachus vertebratus Apocleinae Stenopogoninae[11]. Comprende 117 generi ripartiti fra le tribù Acronychini, Bathypogonini, Ceraturgini, Cyrtopogonini, Enigmomorphini, Phellini, Plesiommatini, Stenopogonini, Tillobromini, Willistoninini Stichopogoninae[9]. Comprende 11 generi. Trigonomiminae. Comprende 11 generi. Fra le proposte più recenti si cita la revisione di DIKOW (2009), che sulla base della filogenesi interna degli Asilidae. Rispetto allo schema precedente, DIKOW sopprime le sottofamiglie Apocleinae, Laphystiinae e definisce come nuove sottofamiglie Bathypogoninae, Brachyrhopalinae, Phellinae, Tillobromatinae, Willistonininae[12]. Habitat : Le larve si rinvengono nel suolo e in materiale organico in decomposizione, in particolare nel legno marcescente. Gli adulti si rinvengono in generale in ambienti caldi e aridi quali il deserto, la savana, la steppa, la boscaglia. Gli ecosistemi forestali hanno invece il minor grado di biodiversità e, in questi ambienti, gli Asilidi tendono a concentrarsi nelle radure e nei margini, dove la vegetazione prevalentemente arborea lascia lo spazio ad una copertura composita più ricca di piccoli arbusti e piante erbacee. In definitiva l'ambiente tipico di un asilide è aperto, soleggiato e asciutto, con vegetazione sporadica. Nonostante il limitato grado di conoscenza della famiglia, nel suo complesso, diversi Autori hanno studiato la distribuzione delle popolazioni in relazione al microambiente nell'ambito di regioni ed ecosistemi più o meno ampi, al fine di individuare modelli comportamentali che permettano una classificazione dal punto di vista ecologico e trofico. Alla luce di questi studi, le diverse specie di asilidi mostrano tendenze preferenziali in merito sia ai siti di predazione sia ai siti di ovideposizione. Non esiste una trattazione omogenea anche perché le conoscenze, al momento, provengono da pochi studi specifici condotti in contesti differenti; in particolare emerge una certa correlazione tra il tipo di copertura floristica e l'etologia della predazione[13]. Distribuzione : La famiglia è rappresentata in tutte le regioni zoogeografiche della Terra, ad eccezione dell'Antartide, con penetrazioni anche nella tundra artica e in ambienti montani fino ad oltre 4000 metri di altitudine. Il maggior grado di biodiversità, nell'ambito degli Asilidae, si riscontra nelle regioni calde tropicali e subtropicali e soggette a regimi climatici aridi o semiaridi o con marcata distribuzione stagionale delle piogge. Holcocephala fusca Trigonomiminae In Europa sono segnalate oltre 500 specie ripartite fra 87 generi[14][15]: Apocleinae: 15 specie ripartite fra 4 generi. Asilinae: 237 specie ripartite fra 33 generi. Dasypogoninae: 40 specie ripartite fra 5 generi. Dioctriinae: 43 specie appartenenti ad un solo genere. Laphriinae: 47 specie ripartite fra 6 generi. Laphystiinae: 12 specie ripartite fra 7 generi. Leptogastrinae: 14 specie ripartite fra 2 generi. Stenopogoninae: 90 specie ripartite fra 16 generi. Stichopogoninae: 24 specie ripartite fra 3 generi. In Italia sono presenti tutte le sottofamiglie europee ad eccezione degli Apocleinae. Complessivamente sono state 135 specie appartenenti a 33 generi[16]: Asilus crabroniformis. Asilinae: sono rappresentati da 57 specie ripartite fra 15 generi: Machimus (13 specie), Tolmerus (11), Dysmachus (9), Neomochtherus (5), Neoitamus (4), Eutolmus (3), Antipalus (2), Asilus (2), Cerdistus (2), Antiphrisson (1), Engelepogon (1), Erax (1), Pamponerus (1), Philonicus (1), Stilpnogaster (1). Tre sono le specie endemiche, due in Neomochtherus e una in Neoitamus. Dasypogoninae: sono rappresentati da 8 specie appartenenti a tre generi: Saropogon (5), Dasypogon (2), Leptarthrus (1). In Saropogon sono comprese due specie e una sottospecie endemiche. Dioctriinae: sono rappresentati da 11 specie appartenenti al genere Dioctria. Tre di queste sono endemiche. Laphriinae: sono rappresentati da 22 specie ripartite fra quattro generi: Laphria (con 11 specie), Choerades (7), Andrenosoma(2) e Pogonosoma (2). Due sono le specie endemiche, appartenenti al genere Laphria. Laphystiinae: sono rappresentati da 4 specie ripartite fra due generi: Laphystia e Triclis, entrambi con due specie. Leptogastrinae: sono rappresentati da 4 specie, di cui una endemica, tutte appartenenti al genere Leptogaster. Stenopogoninae: sono rappresentati da 24 specie ripartite fra 6 generi: Cyrtopogon (9 specie), Holopogon (6), Stenopogon (3), Hapropogon (2) Ancylorhynchus (3, di cui una endemica), Pycnopogon (1). Stichopogoninae: sono rappresentati da 5 specie, di cui una endemica, tutte appartenenti al genere Lasiopogon. Fra le specie italiane di maggiori dimensioni si cita Asilus crabroniformis, insetto dalla forma slanciata e dall'addome affusolato, lungo fino a 3 cm.



2 persons like it: Alma Rey, Alviano


What do you think about this photo?


Do you have questions or curiosities about this image? Do you want to ask something to the author, give him suggestions for improvement, or congratulate for a photo that you really like?


You can do it by joining JuzaPhoto, it is easy and free!

There is more: by registering you can create your personal page, publish photos, receive comments and you can use all the features of JuzaPhoto. With more than 242000 members, there is space for everyone, from the beginner to the professional.





RCE Foto

Publish your advertisement on JuzaPhoto (info)

Some comments may have been automatically translated with Microsoft Translator.  Microsoft Translator



 ^

JuzaPhoto contains affiliate links from Amazon and Ebay and JuzaPhoto earn a commission in case of purchase through affiliate links.

Mobile Version - juza.ea@gmail.com - Terms of use and Privacy - Cookie Preferences - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

May Beauty Be Everywhere Around Me