What do you think about this photo?Do you have questions or curiosities about this image? Do you want to ask something to the author, give him suggestions for improvement, or congratulate for a photo that you really like?
You can do it by joining JuzaPhoto, it is easy and free!
There is more: by registering you can create your personal page, publish photos, receive comments and you can use all the features of JuzaPhoto. With more than 251000 members, there is space for everyone, from the beginner to the professional.
| sent on May 06, 2013 (0:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
A very strong ... I understand. Thank you, Claudio. Un'immagine molto forte...capisco benissimo. Grazie,Claudio. |
| sent on July 11, 2013 (16:19) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
26agrave, food for a purpose, but then again this is a sacrifice. In these cases, we see the roasted product but if we see how these poor animals are dying ... probably would take also steer clear of these "usual" sacrificial acts! ;-) PS Then, finally, I want to say that resuming a bloody scene does not mean necessarily share content, rather frankly, as in this case, it can happen the other way around. Takayama, IMHO, you did a reportage "stark" as you want but you only have documented the reality in all its rawness. Regards Stefano "Koda". Claudio, comprendo che ci siano persone che di fronte a queste scene inorridiscono , me compreso, ed ho messo un mi piace alla foto, al "documento" crudo ma realistico che hai realizzato non certo perché mi sia piaciuta la fine che ha fatto questo povero animale. Non facciamo dei moralismi, non dimentichiamo che anche nei paesi nordici fra cui la Svezia esiste il problema della sperimentazione sugli animali vivi, una volta ho visto una scena di un cane che veniva studiato per ricerche sull'ipertensione arteriosa e che poi, dal racconto, risultava che alla fine degli esperimenti veniva ucciso. Pertanto non occorre andare nel continente asiatico per documentare scene cruente, ma anche da noi nel Nord Europa i cani vengono sacrificati per il "bene della scienza" ma non certamente per il "loro" bene. D'altronde sono d'accordo sul fatto che quando si sacrifica un maiale, un bovino, un coniglio anche questo è un sacrificio, sarà per uno scopo alimentare, ma anche questo ripeto è un sacrificio. In questi casi vediamo il prodotto arrostito ma se vedessimo in che modo muoiono questi poveri animali...probabilmente prenderemmo le distanze anche da questi "consueti" atti sacrificali ! P.S. Poi ,per concludere, voglio dire che riprendere una scena cruenta non vuol dire condividerne per forza i contenuti, anzi francamente, come in questo caso, può succedere il contrario. Takayama ,IMHO, hai fatto un reportage "nudo e crudo" quanto si vuole ma hai soltanto documentato la realtà in tutta la sua crudezza. Saluti Stefano "Koda". |
| sent on October 21, 2016 (13:41) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Strong and harsh as the reality .... compliments for pubbicazione.Marco Forte e cruda come la realtà....complimenti per la pubbicazione.Marco |
| sent on May 28, 2018 (15:52) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Claudio, ma la domanda vera è l'hai assaggiato ? A parte gli scherzi (anche se non ci vedrei nulla di scandaloso dato che l'esperienza di viaggio è anche questa) ... io sono stato in Cina il mese scorso e ho assaggiato le cavallette . Io ero in un'area, Yunnan, in cui i cani non si mangiavano ... però quando si viaggia come facciamo noi, si cercano anche le diversità culturali come questa (piaccia o no). Personalmente trovo più volgari certe foto di nudo che si vedono qui sul sito ... e poi, scusate, in Italia mangiamo il cavallo e il coniglio .... che differenza c'è ? In ogni caso il compito di noi fotografi documentaristici è di raccontare il mondo così come lo vediamo noi.. la violenza nel mondo, cari miei, è altro !! ... basti vedere quello che succede ad un tiro di schioppo da casa nostra ... Quindi approvo la tua scelta ed anzi ... la incoraggio. PS: è un po che non ci incrociamo .... mi spiace ! |
| sent on May 28, 2018 (19:03) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Great Gallery. Congratulations. Grande galleria. Complimenti. |
| sent on May 29, 2018 (11:49) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Complimenti per la bellissima galleria, compresa questa testimonianza, per quanto sconcertante! Scatto che indubbiamente suscita reazioni, quindi azzeccato, al di là delle opinioni. Tanto per riflettere però, mi sia consentito un pensiero strettamente personale al riguardo. Sebbene in galleria si trovino pile di polli e loro parti, che comunque fanno sempre pensare, quando le troviamo ammucchiate in grandi quantità, a quanto l'uomo sia freddamente carnivoro, tranne poi pensare a quello cotto al forno con le patate e farci assopire il disgusto, trovare invece un cane cotto come pietanza, sbalordisce! Quando vedo abitudini alimentari così lontane dalle nostre occidentali mi chiedo però il perché di tale differenziazione evolutiva riguardo al cibo. Che mangino insetti o rettili posso capirlo e accettarlo, che mangino le due specie animali per eccellenza d'affezione sinceramente no. Il cane cosi come il gatto sono stati allevati e addomesticati da millenni dall'uomo per necessità: i primi per fare la guardia e aiutare nel lavoro di pascolo e altro, i secondi per sconfiggere i topi o roditori in genere che attaccavano le scorte alimentari, prime fra tutte le granaglie, importantissimo sostentamento dell'uomo. Millenni di vita in comune, fianco a fianco, per aiuto e supporto reciproco. Così è stato per tutti i popoli. Mi chiedo dunque cosa abbia mai spinto alcune genti a voler uscire da tali schemi e arrivare a mangiare chi ti rende da millenni un servizio indispensabile. Non concepisco un distacco emotivo e affettivo tale da queste due specie animali così legate e parallele alla vita dell'uomo tanto da poterle mangiare se non per fame, cioè sopravvivenza pura. Che si tratti dello stesso, basso, istinto di sopravvivenza che in qualche triste tragedia umana ha portato addirittura al cannibalismo, non scevro di rimorsi? Tralasciando le motivazione religiose, più o meno discutibili, vedi vacche sacre o maiali impuri, mi piacerebbe sapere cosa, antropologicamente parlando, sia andato storto e abbia portato a queste disaffezioni estreme. Andrea |
| sent on May 29, 2018 (12:12) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Il tuo intervento Andrea, è interessante. Effettivamente non ci avevo pensato ... e devo dire che in tutta l'Asia i cani e i gatti sono molto amati. Non di rado di trovano shop di animali da compagnia ... inoltre si incrociano moltissime persone con il proprio cane ... probabilmente in alcune aree (poche direi) è accaduto qualcosa che ha prodotto questa anomalia antropologica. A me fa molta pena anche quando mi trovo dinnanzi alla carne di cavallo ... anche se, a dire il vero, gli animali che per loro natura sono stati più utili a noi esseri umani (e lo sono ancora) sono i bovini che, però, vengono mangiati in tutto il mondo senza molti fronzoli né rimorsi. Non saprei dire il perché ... e mi limito a pensare "paese che vai, usanza che trovi" ... se l'animale in questione non è in pericolo di estinzione, penso sia abbastanza automatico (non ho detto giusto) che il primo predatore della terra eserciti il suo dominio ... il problema è quando si uccidono animali protetti .... ho mangiato, mio malgrado, la carne di balena in Norvegia ... ovviamente non approvo questo genere di uccisioni ma l'animale oramai era morto e non avevano altra carne rossa quindi mi sono adattato ... |
|

Publish your advertisement on JuzaPhoto (info) |