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| sent on August 16, 2020 (23:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Tuttavia, l'evento è stato più volte al centro di scandali poiché tra la “merce” in vendita figuravano divise e medaglie da ufficiali delle SS, che alcuni visitatori indossavano per divertimento. A ciò si aggiunge il fatto che nella scorsa edizione, tenutasi a maggio, il quotidiano La Repubblica rivelò che qualcuno aveva messo in vendita due divise appartenute a ebrei deportati nei campi, ancora sporche di sangue. Ma già nel dicembre 2000 il giornalista Daniele Moro aveva scritto un'inchiesta sull'argomento. Search HomeAttualità e newsItaliaIl caso “Militalia”: raduno di fascisti o circo Barnum? Militalia Il caso “Militalia”: raduno di fascisti o circo Barnum? 10 Novembre 2018 Italia di Nathan Greppi Guardando da fuori il tendone che ospita l'evento, uno pensa che sia una semplice fiera di oggetti militari. Ma nel momento in cui entri e ti avventuri tra i vari stand, capisci subito che è molto più di questo; perché Militalia, la più grande fiera militare d'Italia che si tiene due volte all'anno al Parco Esposizioni di Novegro, è anche uno dei maggiori ritrovi di neonazisti nel nostro paese. Siamo stati all'ultima edizione, tenutasi da sabato 3 a domenica 4 novembre, e questo è ciò che abbiamo visto. Che cos'è Militalia Ma partiamo dal principio: ufficialmente, Militalia è una fiera nata nel 1969 per i collezionisti di armi, uniformi e altri oggetti appartenuti ai soldati che hanno combattuto soprattutto nelle due guerre mondiali, e che si svolge a Novegro, quartiere periferico di Segrate (MI). Nel corso degli anni, esso è diventato uno degli eventi più importanti della zona, tanto che vi partecipano non solo le più alte cariche dell'esercito italiano, ma anche rappresentanti di eserciti stranieri (ci siamo imbattuti, tra gli altri, in un ufficiale francese della Legione Straniera). L'ultima edizione, poi, era resa ancora più importante dal fatto che il 4 novembre ricorresse il 100° anniversario della vittoria nella Prima guerra mondiale. Tuttavia, l'evento è stato più volte al centro di scandali poiché tra la “merce” in vendita figuravano divise e medaglie da ufficiali delle SS, che alcuni visitatori indossavano per divertimento. A ciò si aggiunge il fatto che nella scorsa edizione, tenutasi a maggio, il quotidiano La Repubblica rivelò che qualcuno aveva messo in vendita due divise appartenute a ebrei deportati nei campi, ancora sporche di sangue. Ma già nel dicembre 2000 il giornalista Daniele Moro aveva scritto un'inchiesta sull'argomento per il settimanale Diario. Ed è proprio Moro colui che ci ha guidati e orientati in questo luogo ambiguo. Merce in esposizione a Militalia Resoconto dell'ultima fiera Nel momento in cui mettiamo piede all'interno del tendone, il primo senso ad essere urtato non è la vista, bensì l'olfatto: ciò a causa dell'odore della naftalina usata per conservare le innumerevoli divise vecchie di settant'anni messe in mostra dagli espositori, unita alla puzza di sudore e deodorante maschile a basso prezzo. Prima di addentrarci, guardiamo quale tipo di persone si aggira in quello spazio di 20.000 metri quadri: appartengono a età e sessi diversi, tuttavia la stragrande maggioranza sono uomini dai 40 ai 60 anni; di giovani sui 20 – 30 anni ce ne sono pochi, ma in compenso notiamo un cospicuo numero di bambini e ragazzi accompagnati dai padri perché si divertono a travestirsi da soldati. Una volta entrati, ci dirigiamo a sinistra, dove si trovano gli stand delle case editrici: il primo in cui ci imbattiamo, gestito da un padre con il figlio adolescente, è dello Spazio Ritter, libreria e punto di riferimento della cultura di estrema destra a Milano. Tra i libri esposti, ci sono sia “classici” come il Mein Kampf, sia testi di recente pubblicazione (inclusi persino dei fumetti), ma che si rivolgono a un pubblico di nicchia. Un discorso simile vale per lo stand delle Edizioni di Ar, casa editrice fondata negli anni '60 dal terrorista Franco Freda, uno dei mandanti della Strage di Piazza Fontana, che espone tra gli altri i Protocolli dei Savi di Sion e L'Ebreo internazionale di Henry Ford. Osservando e ascoltando gli espositori, si capisce quanto siano di casa da queste parti: infatti, abbiamo visto più volte il proprietario della Ritter dialogare amichevolmente con alcuni passanti che vengono qui tutti gli anni; tra questi, abbiamo ascoltato una giovane coppia che in seguito si è recata a salutare i responsabili dello stand delle Edizioni di Ar, che abbiamo sentito dire “qui trovi sempre gli stessi stand, le stesse facce.” Come ci ha spiegato Daniele Moro, “questa fiera è un'occasione per gente che si ritrova da tutta Italia due volte all'anno, si conoscono tutti. Forse vengono tollerati anche perché, quando sono riuniti in un unico punto, per la polizia è più facile tenerli d'occhio.” Man mano che esploriamo l'ambiente, ci rendiamo conto che a regnare, più che l'estremismo, è la superficialità. Il primo indizio a suggerircelo lo troviamo sempre tra gli stand editoriali: oltre ai neonazisti, ce ne sono alcuni che vendono qualunque saggio parli di guerra, senza distinzioni: ci sono saggi di storici israeliani sulla Guerra dei Sei Giorni, uno sui genocidi perpetrati dagli Ustascia in Croazia, e altri che narrano la storia militare da tutti i punti di vista possibili. Tra i visitatori, alcuni indossavano autentiche divise delle SS e di altri reparti dell'esercito tedesco; tuttavia, a sorprenderci è stato il fatto che non fossero, come qualcuno potrebbe immaginare, giovani naziskin muscolosi, ma uomini di mezza età sovrappeso o ragazzi di corporatura esile, venuti a ostentare una virilità che in realtà non possiedono. |
| sent on August 16, 2020 (23:09) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Just to delve into the reality of Militalia at nine... Tanto per approfondire la realtà di Militalia a novegro... |
| sent on August 17, 2020 (7:07) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Io veramente non so più come dirtelo e lo faccio ora per l'ultima volta questa foto è del 2015 quindi antecedente all'articolo,ma nemmeno mi interessa, se in una qualsiasi manifestazione si commettono reati, che intervenga chi di dovere, se reati non sono, ma manifestazioni di cattivo gusto, o altro, io posso dissentire, ma sono anche un libertario, quindi nei limiti delle leggi ognuno è libero di fare ciò che vuole, detto ciò io non sono né un nostalgico, né tantomeno un simpatizzante di nessun regime, passato presente e futuro, scatto foto se mi piace, e NON voglio che si parli di politica, cosa oltretutto vietata da regolamento del forum, quindi, o commenti le foto nel merito dello spirito del forum stesso o ti blocco e ti segnalo ai moderatori, ora spero tu abbia compreso una volta per tutte, il fatto che io debba giustificarmi su dove e perché faccio foto, con chicchessia, lo trovo ridicolo, o anche solo il sospetto velato che io possa in qualche modo simpatizzare per il nazismo o altre forme di barbarie di questo tipo, lo trovo offensivo oltre ogni limite, per cui ogni altro commento, non strettamente connesso alla foto come foto e non come veicolo di dibattito su ideologie di qualunque tipo sarà bloccato, così spero di essere stato chiaro una volta per tutte. |
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