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la' regola dei terzi


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avatarsenior
inviato il 21 Agosto 2014 ore 21:07

al posto giusto al momento giusto
cogliere l'attimo inripetibile
rendere lo scatto dinamico,allontanandolo da' un senzo di staticita'

avatarsenior
inviato il 21 Agosto 2014 ore 22:20

Se qualcuno ne sa'
Si faccia avanti fotograficamente

avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2014 ore 21:31

In generale, per rendere l'immagine più dinamica il soggetto deve essere posto sulle linee di forza dell'immagine (solitamente quelle verticali) o più precisamente nei punti focali dell'inquadratura; la posizione decentrata ne risalta l'importanza. Le linee di forza orizzontali, nella composizione di fotografie paesaggistiche, sono utilizzate come riferimenti per posizionare l'orizzonte ed i piani di prospettiva. Inoltre si possono utilizzare come linee guida quelle diagonali che passano per due fuochi opposti.

La regola dei terzi è applicabile ad ogni formato, che può essere quindi anche quadrato o panoramico, ogni volta, cioè, che è possibile suddividere l'immagine in terzi con le linee di forza.NN facile però considerando che quando scattiamo dobbiamo pensare a tantissime cose in quell'attimo che poi svanisce.........MrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2014 ore 11:10

La spiegazione di Duccia è chiara e tecnicamente corretta, la condivido pienamente e se vuoi approfondire l'argomento:



Ora però mi permetto di citarti quanto mi è stato detto da uno che di fotografia ne ha mangiata parecchio:
"Non esistono terzi, curve ne linee compositive in fotografia, nessuna matematica ne geometria..la fotografia è letteratura e poesia, perché deve prima di tutto parlare di qualcosa....".
Io onestamente ho capito la matematica e la geometria (anche se poi metterla in pratica è un'altra cosa come dice Duccia), alla poesia posso solo "sperare" di arrivarci..sarebbe un bel traguardo anche solo per un'immagine riuscire a parlare e dare un messaggio concreto con una fotografia dal mio punto di vista personalissimo ;-)
Un saluto a tutti e due e a chi vorrà ancora intervenire sull'argomento Sorriso

Alex

avatarjunior
inviato il 24 Gennaio 2018 ore 22:21

ciao a tutti, la regola dei terzi esiste e per il mio modesto parere anche necessaria in fotografia, però come commentava anche alex, in alcuni scatti può non esistere, semplicemente perchè la fotografia e composizione, ma anche immortalare un momento congelarlo per sempre, e almeno che uno non voglia ritagliare ricomponendo la fotografia con le regole dei terzi, quella fotografia rimarrà cosi, senza regole ma eterna.

spero di essermi spiegato ciao a tutti

paolo

avatarsenior
inviato il 24 Gennaio 2018 ore 23:13

Non voglio fare l'esperto, riporto solo tesi e opinioni che ho letto in vari siti.

Muovendo ab ovo, la composizione è l'insieme di accorgimenti che servono a guidare l'occhio verso il soggetto, il punto di interesse di una fotografia, catturando l'attenzione e dando alla fotografia una struttura geometrica che facilita tale operazione.

Esercitando la visione binoculare (guardando con un occhio solo le cose cambiano, è per quello che - ad esempio - si mira chiudendo un occhio) l'attenzione non cade spontaneamente sul centro della visione, ma su una cornice rettangolare i cui lati sono posti cira ad un tezo del campo di inquadratura. I vertici di tale rettangolo sono i fuochi di massima attenzione. Corrispondono più o meno ai punti corrispondenti alle sezioni auree delle diagonali. La regola dei terzi corrisponde quindi alla composizione che asseconda la visione binoculare istintiva.

Esistono altre tecniche compositive, basate su elementi geometrici o grafgici che possono fungere da alternativa alla regola dei terzi, per guidare (artificiosamente) l'attenzione su un punto, un soggetto:

- le linee convergenti (se poi convergono su uno dei terzi, il massimo!!);
- linee parallele, orizzontali o verticali;
- serie di oggetti disposti secondo lo sviluppo di una spirale aurea;
- elementi disposti secondo triangoli;
- shok cromatici (inquadratura con un colore e una tonalità dominanti, soggetto che stacca enttamente, meglio si di colore complementare allo sfondo come rosso/arancio contro azzurro/blu);
- lo sfocato selettivo (non servono spiegazioni...);
- elementi ripetitivi (una fila di alberi, i gradini di una scala, ecc.).

Non pretendo di aver esaurito l'argomento.

La regola dei terzi è sicuramente funzionale a diverse finalità:

- rendere il senso del movimento. Per esempio, se poniamo una moto in movimento da dx a sx sul terzo sx dell'inquadratura, daremo il senso che ci stà sfuggendo e stimoleremo domande e curiosità quali "dove stà andando?" o "cosa le succederà, cosa ci stiamo per perdere?" Se la poniamo sul terzo dx le domande saranno "chi è che appare all'improvviso? da dove viene? cosa succede? a cosa assisteremo?".
- dare aria a un soggetto: se fotografiamo un animale, lasceremo spazio davanti al suo muso per rendere il fascino del suo sguardo.
- creare un certo equilibrio e contemporaneamente dare risalto alla parte interessante dell'inquadratura. P.es. in un paesaggio con dei begli alberi variegati e un cielo monocorde, daremo 2/3 al terreno e 1/3 al cielo. Se però il cielo fosse grigio e insignificante, non ci sarebbe niente di male a porre l'orizzonte a 1/6 o 1/7...

Come anticipato dall'ultimo esempio, secondo me la regola dei terzi non deve diventare un dogma, ma rimanere un'opportunità da sfruttare se e quando l'immagine ne trae miglioramento e da contravvenire tutte le volte in cu ce ne sia una valida ragione, sfruttando al contempo o in alternativa tutti gli altri elementi compositivi che la fantasia e la tecnica ci mettono a disposizione.

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2018 ore 13:49

La regola dei terzi e il formato quadrato non vanno molto d'accordo. Io preferisco un soggetto centrale

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2018 ore 14:41

Se può essere utile, sull'argomento un po' più in generale qui avevo raccolto il pensiero di alcuni che ne sapevano abbastanza:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2189997&show=9#10824573

avatarsenior
inviato il 26 Gennaio 2018 ore 14:56

Posizionando il soggetto principale sui terzi hai un determinato effetto che può facilitare la creazione di un'immagine armonica. Ma citarla così senza "contorno" è un po' come parlare del sesso degli angeli.
Intanto gli elementi della foto potrebbero essere più di uno (e allora chi pongo nel terzo?) o comunque potrebbero essere altri elementi che ti spostano il baricentro della foto. Poi ok ottieni una foto "armonica" ma se la volessi ottenere piatta o disturbante perché il contesto lo richiede?
Inoltre a usarla troppo col pilota automatico rischia di diventare il soggetto/contenuto stesso. Ci sono foto in cui invece che vedere un volto, una barca o un fiore la prima cosa che pensi è "ah ecco la regola dei terzi!".
Poi ok se andiamo a pescare alcune foto di Bresson scelte con cura e andiamo a sezionarle noteremo che alcune delle più armoniche rispettano tale regola. Ma anche qui sono ragionamenti a posteriori su foto che Bresson faceva ad occhio con pochi secondi (o meno) a disposizione non penso stesse a calcolare dove andava a cadere la bisettrice dell'angolo formato dal gomito del bambino....
Quindi per concludere... per me funziona anche ma più che altro come linea guida di una composizione dove alla fine gli elementi da considerare possono essere molteplici. Primo fra tutti il "contenuto" della foto. Personalmente, per me, funziona soprattutto quando il posizionamento avviene in modo spontaneo e inconscio e non "premeditato" o studiato a tavolino...

Edward Weston, che di certo non improvvisava le sue foto, diceva : "Consultare le regole della composizione prima di scattare una fotografia è come consultare la legge di gravità prima di uscire a fare una passeggiata"

user126294
avatar
inviato il 27 Gennaio 2018 ore 18:25

Su 4/3 resta un po' confusa la regola.......

Giuliano

avatarsenior
inviato il 29 Gennaio 2018 ore 23:28

Ho trovato molto interessante questa trattazione.

fotografiaartistica.it/2017/01/la-composizione-in-fotografia-come-i-ma

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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