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Droni per foto "serie" parliamone...


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avatarsupporter
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 16:09

MATRIMONI /CERIMONIE /FESTE :
premettendo che il drone alle cerimonie è in assoluto il mezzo peggiore da usare, e che in questi casi (come suggerito da molte parti e dagli istruttori stessi) è meglio trovare una finestra o costruirsi un palo alto a cui attaccare la reflex (cosa anche molto più economica)...

se proprio si deve usare un drone ed ci sono le condizioni operative e non si è in zona di volo vietato, si può fare un "operazione critica specializzata" . (mi tocca ripetere le stesse cose per l'ennesima volta.. perchè qui evidentemente il corso e la patente l'ho presa solo io ..).
come ho scritto all'inizio si fa restringendo un'area fuori dalla chiesa o nella villa, e si vola con il cavo di ritenzione (cioè si lega il drone con cavo da pesca ad un mattone).

nn è nulla di trascendentale .. bisogna conoscere le regole !!!
il problema della pirateria... è forse prima di tutto un problema di ignoranza? inizio a pensare di si

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 16:17

Io come ho scritto non ho alcun brevetto enac. Non faccio matrimoni, volo in alta montagna etc.

Sicuramente non farò un brevetto, almeno non in Italia.

Gambacciani: il filmato che hai postato della Norvegia, serve anche l'attestato norvegese con tutti permessi relativi etc o basta quello italiano?

avatarsenior
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 16:23

@Gambacciani, come ho detto finora, in questo periodo lo stanno chiedendo in tanti e voglio valutare la fattibilità sia economica che di legge.
Le mie domande sono anche il risultato di ciò che mi è stato detto dai vari operatori che ho incontrato.

avatarsupporter
inviato il 05 Febbraio 2018 ore 17:53

Gambacciani: il filmato che hai postato della Norvegia, serve anche l'attestato norvegese con tutti permessi relativi etc o basta quello italiano?


il discorso del volo quando si è all'estero, o il volo di stranieri in italia è molto complicato, e non ne sono mai venuto a capo, nel senso che ogni nazione ha la sua legislatura particolare, nn ci sono accordi internazionali e quindi nessuno sa cosa si debba fare. a me questa cosa preme, perchè stando a torino capito spesso nelle alpi a cavallo tra italia e francia.. talvolta può capitare l'assurdo di avere i piedi in italia ed il drone in francia e viceversa. e poi faccio molti viaggi all'estero (anche se per ora non ho un drone mio e non ho mai portato un drone di altri, se non occasionalmente come stavolta in norvegia)

teoricamente uno dovrebbe avere la patate di ogni nazione in cui è prevista, ma questo ovviamente è impossibile.
ci sono paesi molto severi, tipo italia, francia svezia, in cui è meglio evitare proprio di volare senza licenza, ed altri molto permissivi tipo islanda, finlandia e norvegia.

il vantaggio di volare in posti come i paesi del nord europa che ho citato è che di fatto il territorio è quasi completamente disabitato, quindi difficile fare danni, ed i droni non hanno una legislazione restrittiva, e tutto viene lasciato al buon senso di ognuno. il fatto è che quelli sono paesi molto civili, dove si vive con le porte aperte, dove esiste il rispetto tra le persone, ed il senso del patrimonio comune. il buon senso in italia sappiamo che non funziona, lassù invece funziona, e quindi ti permettono di fare quello che vuoi, purchè non arrechi danno a nessuno. ovviamente anche lassù non si può volare mettendo a rischio la gente, e in presenza di aeroporti.

avatarsupporter
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 12:38

ho trovato questa immagine che chiarisce a colpo d'occhio cos'è il volo vincolato:







e questi che per non avere problemi con le norme dei droni usano palloni / aerostati .. e devo dire che tecnicamente è l'unica soluzione sensata per essere in regola e fare riprese liberamente (anche se evidentemente richiede una certa organizzazione)

www.immaginialvolo.it/droni-e-matrimonio-uso-un-aerostato/

che dovrebbe essere questo :



avatarsenior
inviato il 06 Febbraio 2018 ore 22:52

ORPO!

Neppure VON ZEPPELIN avrebbe fatto di meglio ...

SorrisoSorrisoSorriso

avatarsupporter
inviato il 08 Febbraio 2018 ore 9:39

questo è un genio ...Confuso

www.dpreview.com/videos/9012169511/reckless-drone-video-under-investig

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2018 ore 10:41

c'è qualche sospetto in merito alla veridicità della cosa... ci sono ottimi presupposti sia una fake news.

Me lo auguro vivamente!

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2018 ore 22:44

Dopo lunga e penosa malattia a riguardo, ho fatto così, come scritto nell'altro post simile:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2655229#14219396



Alla fine ho fatto la scelta, ed è diversa da quanto in precedenza valutato:

- DJI SPARK modificato sotto i 300 g. per partire;
- al quale affiancare in futuro un MAVIC nuova versione (che dovrebbe avere un sensore da 1'') o quello che sarà.

La mia scelta è dettata dal fatto di ... "non correre rischi"!!!

Ho studiato abbastanza, da avvocato quale sono, e tuto sommato i <300 g., se correttamente denunciati, sono praticamente utilizzabili sempre e dovunque (sia pur con qualche limitazione anche loro).

Per tutti gli altri devi avere il patentino e per utilizzarli dove usi i <300 g. o sei la RAI (e mi permetto di pensare che anche loro - forse - sempre in assoluta regola non siano), oppure sei un PIRATA...

Per cui SPARK per tutto, MAVIC (o quello che ci propinerà in futuro DJI) per le panoramiche dall'alto nel posti fuori dal mondo.

E poi chissà che a breve non facciano uno SPARK in 4k, basta solo che vogliano applicare l'odierna tecnologia.

Quanto allo SPARK devo dire:

- approccio non proprio "friendly": fintantoché non fai tutti gli aggiornamenti non vuole saperne di funzionare, lamenta zona a rischio a casa mia (dove l'aeroporto più vicino, compresi quelli per gli ultraleggeri, è ad almeno 20 Km), tra passare alla sua rete WIFI e quella di casa mia (per gli aggiornamenti) è tutto un programma, ... insomma non è proprio stato facile farlo decollare, il problema è stato pure accenderlo e spegnerlo ... (SAN WEB)!

- una volta superati i problemi di cui sopra la capacità di volo è notevole: maneggevolissimo, estremamente reattivo, facile, insomma niente da dire (in confronto il mio vecchio PARROT 2.0 è una lenta cariatide);

- riprese: ero di notte, mezz'ora fa, per cui non il massimo (visto anche il sensorino e gli scarsi ISO), ma la cosa mi pare più che onesta! Vedremo nei prossimi giorni con luce diurna.
In ogni caso le premesse per belle foto e riprese mi pare ci siano tutte..

- PROBLEMI: LE BATTERIE dello SPARK.
Non durano niente!
Dopo 10' è meglio atterrare.
Non è - a mio avviso - tanto un problema di autonomia in se, perché una volta che uno diventa bravo con il pilotaggio (ed io ancora non lo sono ) si sposta rapidamente, anche perché la macchinetta è veloce, il problema è che ne servono a mio parere almeno 5-6 di batterie per poter fare con tranquillità un servizio (sono una oretta di volo in tutto, mica grandi cose...).

Comunque la macchinetta è affascinante, nella sua micro-costruzione !!!

Ne vedremo delle belle!

SorrisoSorrisoSorriso

avatarsupporter
inviato il 12 Febbraio 2018 ore 12:17

@Tonyrigo:

io questa storia dei 300 grammi non la capisco. non c'è scritto da nessuna parte che con i droni sotto i 300 grammi uno possa fare quello che si vuole. "sono praticamente utilizzabili sempre e dovunque" non è affatto vero.

il regolamento ENAC articolo 12, paragrafo 5 dice:
Le operazioni specializzate condotte con APR di massa al decollo minore o uguale a 0,3 kg
e con velocità massima minore o uguale a 60 km/h, fermo restando quanto previsto al
comma 2 del presente articolo (
In aderenza con quanto disposto al comma 7 del precedente art. 10 del Regolamento, è proibito il sorvolo di assembramenti di persone, per cortei, manifestazioni sportive o inerenti
forme di spettacolo o comunque di aree dove si verifichino concentrazioni inusuali di
persone.
), sono considerate non critiche in tutti gli scenari operativi. Il
pilota, al quale non è richiesto il possesso di un Attestato secondo quanto previsto al
successivo art. 21, deve comunque garantire che le operazioni siano svolte in osservanza
delle regole di circolazione definite nella Sezione V (
Regole di circolazione e utilizzo dello spazio aereo
).



quindi con il drone leggero:
* risparmi di fare la patente (tempo e soldi).. che però ti posso garantire essere davvero molto utile
* non devi fare le procedure per le operazioni Critiche
* il resto però è perfettamente uguale a droni più grossi.


in particolare .. il fatto che tutte le operazioni si possano considerare non critiche non amplia le cose che puoi fare. se mai riduce solo lo sbattimento di fare della burocrazia.

ricordo il regolamento :
Operazioni non critiche
1. Per operazioni specializzate non critiche si intendono quelle operazioni condotte in VLOS
che non prevedono il sorvolo, anche in caso di avarie e malfunzionamenti, di:
i. aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani;
ii. infrastrutture sensibili.
2. Prima di iniziare operazioni non critiche, l'operatore deve presentare all'ENAC la
dichiarazione che attesti la rispondenza alle applicabili sezioni del presente Regolamento e
indichi le condizioni e i limiti applicabili alle operazioni di volo previste, inclusa,
eventualmente, la necessità di operare in spazi aerei segregati. La dichiarazione è resa
dall'operatore utilizzando esclusivamente l'accesso al sito web dell'Ente, fornendo le
informazioni e dati previsti nella procedura, inclusi i dati della targhetta identificativa del
SAPR.
3. L'operatore è responsabile di valutare il rischio associato alle operazioni ed il permanere
delle condizioni che fanno ritenere non critiche le operazioni.
4. L'operatore deve possedere e mantenere aggiornata la documentazione prevista all'art.11
comma 8 come applicabile



quindi anche con il drone da 300grammi devi fare:
tutta la documentazione
le etichette
registrarlo a enac
assicurazione
devi avere il giubbottino durante il volo
devi rispettare le norme del volo generale


poi è chiaro che nessuno ti verrà mai a contestare un volo con lo spark .. ma questo vale anche per il mavic e gli altri finchè resta questo stato delle cose. scegliere un drone SOLO perchè sta sotto i 300g lo trovo poco sensato

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2018 ore 12:33

Il drone sotto i 300g ti consente solo di velocizzare alcune procedure.
Resta il fatto che deve essere registrato in ENAC con tutta la documentazione
Deve essere assicurato
Non puoi volare lo stesso sopra ammassi di persone
Non puoi volare in ATZ previa richiesta ad ENAC.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2018 ore 21:41

A mio parere, il fatto che:

- deve essere registrato in ENAC con tutta la documentazione;
- deve essere assicurato;
- non può volare sopra ammassi di persone;
- non può volare in ATZ, se non previa richiesta ad ENAC.,

è ovvio, ma è una grande semplificazione rispetto agli altri DRONI.

Questo tenuto conto del fatto che le operazioni specializzate sono considerate non critiche in tutti gli scenari operativi.

Sempre se non ho capito male (scusate la mia ignoranza in materia) per operazioni critiche si intendono (copio e incollo da sito WEB gocamera.it):

"... quelle operazioni che non rispettano, anche solo parzialmente, quanto al precedente art. 9, comma 1.

Il regolamento continua enumerando le condizioni che cerchiamo di generalizzare di seguito. Previa autorizzazione ove richiesta e nel rispetto delle norme che regolano la compilazione della documentazione relativa a ogni singola missione, con l'attestato per operazioni critiche:

- è possibile avvicinarsi ai centri cittadini;
- è possibile volare in prossimità degli elettrodotti;
- per alcune operazioni critiche non è previsto il buffer di sicurezza (area intorno a quella delle operazioni, stabilita per garantire un adeguato livello di sicurezza);
possono essere presenti altre persone nelle aree di volo (solo se sotto il diretto controllo dell'operatore);
- è consentito il sorvolo di centri urbani con drone in vista del pilota se dimostrata l'effettivo livello di sicurezza sufficiente attraverso analisi dei rischi dettagliata e se avvisati gli organi competenti. ...".

Atteso che in queste operazioni critiche, che per i <300g critiche non sono, non serve "analisi dei rischi dettagliata e se avvisati gli organi competenti", mi pare sia un bel vantaggio.

Però preciso:
è 30 anni che faccio l'avvocato, ma può anche essere che, visto la velocità con cui ho affrontato l'argomento e il non particolare approfondimento, mi sbagli!

La mia filosofia, in ogni caso, riassumendo è:

<300g per riprendere nei centri cittadini (in perfetta regola con ENAC, assicurazione, giubbetto, ecc.);

>300g o ben più per riprendere panorami stile "aeromodellismo", in seguito e senza "patentino" (anche se non posso escludere di prenderlo, anzi).

Non so se sbaglio qualcosa, ma l'idea sarebbe quella.

Nel frattempo, in attesa delle prese d'atto ENAC, assicurazione, giubbetto, ecc., mi limito a gironzolare per il mio fortunatamente grande giardino ad altezza d'uomo con lo SPARK ...

SorrisoSorrisoSorriso

avatarsupporter
inviato il 13 Febbraio 2018 ore 9:37

Tonyrigo ... è 30 anni che fai l'avvocato e ti fidi di quello che dice un qualunque sito internet?

l'unica cosa che fa fede è il regolamento ENAC.. il resto sono chiacchiere ed interpretazioni (come in questo caso errate o forvianti)

www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/Re

nella realtà .. come ti abbiamo detto sopra (io ho sempre citato il regolamento ENAC) ... tra un drone da 300g ed uno sopra cambia davvero poco

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2018 ore 17:42

Ovvio che non mi fido di un solo sito e che è la normativa (che ho letto, ma non è di facilissima interpretazione per un ignorante in materia come me) quella che vale.

Però poiché mi pare che quella del sito cui ho fatto riferimento mi sembra abbastanza condivisibile anche da quello che posso capire dalla normativa ...

Il problema è, a mio avviso, quando il drone cade e fa male a qualcuno.

Allora si che sono dolori ...

Però avendo il <300g e facendo tutte le comunicazioni all'ENAC, ecc. (anche per le operazioni non critiche, che con questi droni sono tutte, salvo le limitazioni degli assembramenti di persone, ecc.), almeno parrebbe essere difficile che si possa pensare di violare qualcosa.

Mentre se si viola qualcosa, non è neppure detto che ci sia la copertura assicurativa (dipende dalla polizza) ...

avatarsupporter
inviato il 07 Marzo 2018 ore 15:08

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