user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 16:43
Un 3D straordinariamente interessante! 1° intervento: Proporrei di modificare l'odioso e scurrile termine "analogico" con "Argentico"...termine che è decisamente pertinente con la nobile Fotografia chimica. |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 16:50
Effettivamente "analogico" non suona granché bene, così come "digitale" non ha nulla a che vedere con le dita... Bene fanno i francesi, pur antipaticissimi in tante altre cose, a dire "argentique" e "numerique" (o electronique). |
user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 16:59
Comunque sia, vorrei rassicurare e tranquillizzare tutti. Soprattutto i digitalisti: la Fotografia d'Argento vivrà in eterno! L'Arte non può morire...la pittura ad olio è ancora tra noi. Io sono un Fotografo Argentico e continuerò a fare Fotografia. Le strepitose proiezioni di Velvia e le magnifiche stampe dei fotogrammi BW mi fanno sempre vibrare il sangue e mi sento l'argento vivo addosso. Naturalmente, a volte, mi concedo al digitale; ma solo per rilassarmi dall'eccitazione che mi procura l'Argento. |
user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 17:07
Hardy “ Difficile che tornino a produrre apparecchi analogici: costerebbero un botto. Piano piano il parco esistente sparirà, e prima ancora spariranno quelli in grado di metterci mano in caso di bisogno. Non vedo futuro. „ Pessimista...Io sono convinto che - prima o poi - Leica riprenderà a produrre le SilverLeica M: troppe le richieste di telemetro. Vedrai...vedrai... |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 17:24
Attualmente Leica produce fotocamere analogiche nuove, si comprano anche online sul suo sito. Costano ovviamente molto. Io potendo permettermelo prenderei una M3 usata. Ci sono ditte che producono banchi ottici e li vendono nuovi, ottimi. Costano ovviamente molto. |
user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 18:52
Beh, che Leica produca ancora è un evidente sintomo di vivacità argentica; in ogni caso, il mercato dell'usato offre eccellente attrezzatura argentica; Leica e Nikon sono in prima linea. Una bella ed affascinante Leica M5, in buone condizione, la si può trovare anche a 1.500€ - una bella e sontuosa Nikon F3 a molto meno...ed entrambe regalano "uniche" fantastiche storie. Con il numerico o digitale...un termine vale l'altro...si corre l'imbarazzante rischio di ritrovare files praticamente identici tra loro... |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 19:03
Esattamente. Al di là della modalità di scatto, che si può impostare in modo simile tra una moderna ml e una telemetro anni '30 (basta mettere tutto manuale, non usare lo schermo e scattare massimo 36 pose), il motivo per cui io sono tornato volentieri all'analogico è la resa della pellicola, di cui vi sono molti più tipi e rese rispetto ai sensori digitali e la cui resa è unica e solo con fatica avvicinabile tramite post produzione se si parte da sensori. Poi esiste l'aspetto del piacere di scatto, di avere un negativo (o un positivo) che esiste matericamente e puoi tenere in mano, la bellezza di stampare in camera oscura (io non sono capace e non ho spazio, ma mi fermo con lo stampatore a vedere nascere le mie stampe più importanti). |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 19:08
Scusate ma non erano morti anche i vinili e ora si trovano di nuovo? Chiedo per un amico. |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 19:35
sì si comprano ancora i vinili, secondo me ha senso che li comprino i collezionisti, che senso abbia che comprino i vinili coloro che sostengono che il suono analogico è migliore resta un mistero incomprensibile. Trovatemi un vinile inciso oggi che non provenga da master digitale. A meno che si sostenga che suoni meglio del digitale un LP inciso negli anni 70 e zappato da più di 40 anni ascolti. Per l'argentico fotografico le cose sono diverse oggi si può ancora eseguire con soddisfazione e buoni risultati l'intera catena dalla pellicola all'ingrandimento. |
| inviato il 19 Marzo 2022 ore 20:09
se uno vuole la resa analogica basta una macchina e un rullino qualsiasi ma essere "alla ricerca di una resa analogica" sembra piu rivolto alle post produzioni delle digitali |
user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 20:40
A patto che non ci siano le scadenti lenticchie russe; poichè, nulla resterebbe di logico a fronte del tutto analo..... |
user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 20:59
Io ascolto sia vinile a casa (analogico) che CD a casa e in auto (digitale) e, come per l'immagine fotografica, l'analogico ha un suono "bagnato, vaporoso ed ondulato." mentre il digitale è "secco ed inciso" Ora, per l'immagine la pellicola è nettamente superiore al sensore e così pure in musica il vinile è migliore del CD che a proprio vantaggio ha la semplicità di utilizzo...proprio come il sensore.
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| inviato il 19 Marzo 2022 ore 21:21
Il digitale costa meno
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user77830 | inviato il 19 Marzo 2022 ore 21:49
Beh, almeno quello Comunque c'è un aspetto molto importante da non trascurare, e che cioè, ogni sound per propagarsi al meglio, necessita della miglior fonte. Rock CD...il potente suono delle chitarre e della batteria trova grande spazio nel CD. Jazz e Blues - Vinile...dove il suono viene incanalato con estrema delicatezza al punto da lasciar percepire ogni singola nota di ogni singolo strumento...e così pure per la musica classica. Insomma...ci vuole orecchio! Così pure con l'immagine: il biancoenero da pellicola asfalta ogni desaturato da sensore...Monochrom compresa. Le stampe da pellicola sono più ariose, vaporose, tridimensionali, grintose, personali ed inimitabili. Quelle digitali - vedi file di Emanuele T - sono molto nitide ma secche e aride...senza personalità. La DIA invece, è preferibile godersela di persona in proiezione o con un bel lentino contro il cielo lindo: di fatto, la scansione massacra la DIA ed il monitor la umilia. |
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