user140392 | inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:16
p.s. mi sbilancio anch'io su quali pellicole consigliare:
bianco e nero: Kodak Tmax 100/400, Ilford FP4/HP5, Fuji Acros 100 (se si trova ancora) e se vuoi stare sull'economico Fompan 100/200/400.
per il colore invece preferisco il digitale. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:18
Giulia hai ragione, ma senza farne un totem: se uno è attento espone bene anche per le dia, non è teoria dei quanti. Ho sbagliato da ragazzo solo ogni tanto all'inizio con le dia, non è la cosa più difficile del mondo. Conosco cose molto ma molto più difficili. O no? E non è che si scatti col digitale " come capita tanto poi modifico in post"; se si fotografa così, non credo che ci si possa considerare dei fotografi. E non penso che l'autore del post faccia così: lo offenderei. No?Dare consigli su rullini a colori o in bianconero a uno che ha un laboratorio a più di 50 Km di distanza( qualcuno ha letto attentamente?) e che quindi, andrà in un qualunque minilab o magari sul primo che capita su internet, magari facendosi fare le classiche "fotine" 10X15 che io uso al massimo epr fare dei provini e , diciamo la verità, non servono a niente, mi sembra che esponga a delusioni ancora maggiori. Ma avete mai fatto stampare le vostre foto ad un laboratorio qualunque? Oppure tutti abbiamo sotto casa il laboratorio superprofessionale che fa esattamente quello che noi desideriamo leggendoci nel pensiero? Ma nessuno ha le esperienza negative che ho io? ...Che, tornato dalle vacanze con le figlie piccole (anni fa, purtroppo), si faceva stampare per rapidità dei 13X18 che erano da piangere e solo d gettare? Questo aiuterebbe un principiante? Giulia, dai, rifletti. Poi, magari, tanti hanno esperienze talmente diverse dalle mie, però... |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:44
“ succede sempre così, uno vuole avvicinarsi alla pellicola in modo easy, e come falchi arrivano i talebani duri e puri che se non fai tutto da solo sviluppo e stampa meglio lasciare perdere
questo gran soloni dimenticano che agli inizi pure loro si affidavano a laboratori, sviluppo e stampa in proprio è stato un passo lento e graduale
spesso i forum nuociono alla fotografia analogica, e questo é un esempio dove gli esperti anziché avvicinare respingono e dissuadono, andate a quel paese, voi siete la malattia della pellicola non la cura „
“ @Alesrog, per me hai commesso un errore letale: porre QUESTA domanda in QUESTO forum. „
“ Si vede che hai una sensibilità differente da quella di tanti altri.
Per me cambia TUTTO.
Ho imparato a fotografare così, con l'ansia di non dover sbagliare, di fare subito bene, di previsualizzare cosa ne sarebbe uscito, con uno sforzo cognitivo che mi ha formato, e non posso che consigliare la stessa esperienza a chiunque. Chissenefrega del risultato, quando abbiamo un negativo possiamo farci TUTTO.
Instagram rifotografato col cellulare, scanner a tamburo, stampe col proiettore, è un supporto potenziale.
Fatti una ragione che a qualcuno può piacere, oppure può anche piacere provare e sbagliare, e poi provare ancora e sbagliare ancora, perché è solo così che impariamo chi siamo.
È piuttosto fastidioso sentirsi ripetere ad ogni thread le solite argomentazioni disfattiste sulla
Qualità. „
Fino all'ultimo sono stato tentato di non intervenire (come sto facendo sempre più spesso in questo genere di discussioni e nel forum in generale) proprio perché da pellicolaro sono stanco dei soliti discorsi che invece di avvicinare nuovi utenti alla pellicola li allontanano; poi ho letto alcuni interventi che condivido in pieno e non ho resistito alla tentazione di citarli.
Il popolo dei pellicola è il migliore nel cercare di rfar scomparire que?la che già è una nicchia.
Buona continuazione a tutti. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 18:55
Io non so da quanto tempo Alesrog viva e coltivi la sua passione per la fotografia, di una cosa però sono sicuro: egli di certo mira al raggiungimento di risultati, sia tecnici che artistici sempre migliori e che, in un certo senso, giustifichino gli sforzi, sia economici che in termini di tempo impiegato, compiuti per ottenerli, e in virtù di questo lo gratifichino personalmente.
Ciò premesso, e francamente mi stupisco di doverla fare una premessa del genere che, invero, dovrebbe essere scontata ma che in tutta evidenza non lo è, quello che vorrei fosse chiaro una volta per tutte, è che quel che facciamo io, Claudio e anche altri, non è cercare di dissuadere Alesrog dall'iniziare la sua avventura chimica, direi anzi tutt'altro, vogliamo solo metterlo in guardia verso la delusione che proverà quando avrà fra le mani il risultato, forzatamente scadente, dei tanti sforzi che egli avrà così generosamente profusi.
Come vedete quindi, e lo ripeto a scanso di ulteriori equivoci, nessuno vuole sabotare le giuste aspirazioni chimiche di Alesrog ma solo metterlo sull'avviso. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 19:04
Io ho iniziato un anno fa a scattare a pellicola.
Il primo rullino a sviluppare in un minilab, mentre ancora dovevano svilupparlo (ci hanno messo 3 settimane) ho fatto altri rulli e comprato un kit sviluppo. Con YouTube e le informazioni in rete solo un completo incapace non riuscirebbe a farlo... Infatti ho iniziato a fare tutto da me.
I risultati sono stati subito decenti, oggi direi pure buoni.
Non ho ingranditore quindi digitalizzo, chi dice che è uguale a un file digitale è un matto completo... Lasciamo perdere il viaggio, che è la cosa più bella, avere un mezzo che reagisce al CONTRARIO del digitale (alte luci) e con una grana inimitabile, con un file consultabile in ogni secondo anche dal mio smartphone... Beh... Fa vivere la pellicola ancora nel 2021!
Feci anche un topic a riguardo e le differenze le notarono tutti.
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3938543 |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 19:53
Va bene: così convinti che il modo migliore di avvicinare alla pellicola sia questo? Invitare a scattare senza nemmeno sapere dove inviare le proprie foto e non mettere in guardia da eventuali delusioni per la scarsissima qualità? Senza consigliare ,invece di nome e marchi di pellicola in libertà (no, questo non confonde e scoraggia, per carità!) che servono poco, magari qualche nome di laboratorio di cui si ha esperienza diretta, invece di esaltare la digitalizzazione di negativi che è molto facile esponga a qualche delusione sulla qualità con i mezzi normalmente a disposizione di ciascuno di noi con scanner da quattro soldi e con il mito continuo dell'araba fenice (pardon, lo scanner a tamburo)tanto, dai, c'è comunque la "grana inimitabile" La grana inimitabile,più esattamente direi specifica della pellicola la vedi davvero stampando sotto l'ingranditore .... Invece, come qualcuno pure fa (CesareCalisto) di invitare a comprare un kit di sviluppo subito perchè è facile, perchè si ottengono risultati discreti, perchè è divertente e ci si sente parte di qualcosa di realmente diverso dal digitale. Invece di consigliare caldamente l'esperienza delle diapositive che possono far entrare in un mondo nuovissimo ed in una esperienza che può esaltare e spingere ad andare oltre con la loro spettacolarità (ma dai, le dia facciamole morire senza mai una difesa nemmeno d'ufficio e il povero Paolo è un visionario. Siamo cultori della pellicola che vuoi che ci possano interessare le dia?).Continuate così, sicuramente è il modo migliore per far vivere la pellicola. Come ha detto Diebu anche io penso (ma forse con motivazioni diverse) che "il popolo della pellicola è il migliore nel cercare di far scomparire quella che già è una nicchia"
Buona continuazione a tutti. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:06
Il fatto è che qui si danno consigli senza assolutismi
Invece tu hai fatto l'esatto contrario
La visione del tuo modo è quella giusta, gli altri sbagliano e li denigri pure per quello che a loro piace, d'altronde la soggettività altrui ti sembra sconosciuta...
L'unica cosa che metti il risalto è un comportamento puerile e a tratti anche dittatoriale |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:29
Come già dissi un un'altra discussione io probabilmente sono l'unico pellicolaro (ma forse a questo punto non merito di appartenere alla categoria) che riesce a profanare la pellicola, o la sua filiera, in tutti i modi possibili e a far storcere il naso a tutti. Ora vi spiego il perché:
- attualmente (in passato era diverso) faccio soprattutto B&N ma non sviluppo da me perché non faccio molti rulli e li faccio con periodi di lunghe pause o comunque non in maniera costante, pertanto non acquisirei o manterrei quella sicurezza nel fare da me; quindi mi avvalgo di un laboratorio specializzato solo in B&N.
- non dispongo di camera oscura e non ho neanche possibilità di allestirla in via provvisoria alla bisogna, quindi le mie stampe vengono eseguite in camera oscura dal suddetto laboratorio.
- per il colore uso quasi esclusivamente (99,9%) diapositive, eppure l'appartamento dove vivo non mi consente di proiettare (per questioni di spazio e arredi che dovrei spostare ogni volta), quindi le diapositive le scansiono (per fortuna con uno scanner professionale).
- scansiono pure i negativi B&N sia per avere un back-up digitale sia nel caso volessi realizzare stampe di dimensioni non realizzabili facilmente in Camera Oscura (uso Medio Formato 6x6 quindi parliamo di dimensioni di stampa generose) o fotolibri (raramente ma mi capita).
Secondo molti di voi io non dovrei fotografare con pellicola!
Invece ho molte ragioni per farlo e, sembrerà strano, trovo molto soddisfacente farlo nel modo in cui lo faccio.
A leggere quest o forum c'è un fondamentalismo e integralismo degno dei più incalliti talebani, per cui:
- se scatti in Jpg e non fai PP non sei un vero fotografo visto che lasci fare la PP alla fotocamera e implicitamente a chi l'ha progettata.
- la fotografia digitale deve per forza comprendere la PP da parte del fotografo e se stampa allora deve stampare da solo in casa per seguire tutte la filiera e non farlo fare ad altri.
- se scatti con pellicola B&N devi assolutamente sviluppare da te e se vuoi delle stampe devi farle da te, magari mediocri (visto che la stampa in CO non si impara dall"oggi al domani, soprattutto se uno non può dedicargli molto tempo) rispetto a quelle che realizzerebbe un professionista.
- se scatti diapositive devi assolutamente proietterle perché nascono per questo scopo, dimenticando che formati di diapositive oltre il 6x7 sono praticamente improiettabili (non esistono proiettori oltre il 6x7 e nel caso di pellicol e in grande formato ci si ferma costosissimi e rarissimi proiettori 5x4 pollici, eppure le diapositive esistono/esistevano in formato fino al 20x25cm, chissà come mai) e che ai tempi pochissimi potevano permettersi un proiettore Mefio Formato, e infatti le diapositive venivano usate non solo per proiezioni macanche per pubblicazioni, cataloghi, ecc.
Insomma, c'è questa fissa per la filiera pura (senza considerare che le ibridazioni fanno da sempre parte di ogni forma d'arte) ma soprattutto gestita solo ed esclusivamente da noi dall'inizio alla fine, per cui se uno scatta su pellicola ma poi affida una o più lavorazioni ad altri è quasi come se facesse i preliminari con sua moglie ma poi la facesse bombare ad un altro (che poi se anche fosse... contento lui).
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| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:29
“ Lascia perdere la scansione che quella standard che di solito fanno è a bassissima risoluzione e non fa capire neanche se la foto sia valida o no. Meglio le classiche stampette 10x15 „
E perchè? Le stampette 10x15 da dove pensi che vengano? Dall'ingranditore? Naaaah...
Il prossimo passo sarà (se ne avrà voglia) comprare un scanner per vedere meglio cosa ha fatto e farsi delle scansioni decenti...
Fotografare il negativo a colori lo sconsiglio... togliere la maschera arancione è una sofferenza (non basta invertire i colori)
E' ok invece per negativi BN o Diapositive. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:30
Cesare: non volevo più intervenire, ma mi hai letto bene? Stai dipingendo una persona che è tantissimo distante da quello che sono...e non lo dico io. Ma se si legge bene e non superficialmente, si capisce che, pur non utilizzando più da quasi 20 anni la pellicola, ne ho molto rispetto e ho grande affetto e bellissimi ricordi per tutto quanto ho fatto con la pellicola (sai, ho iniziato nel '76 e c'è inevitabilmente un po' di nostalgia, credo che mi si possa perdonare ). Ho espresso un mio parere, e non mi sembra di essere stato trattato bene, ma sono stato sincero nel ritenere (è ancora la mia opinione e non credo che i dittatori abbiano opinioni ma verità assolute) che molti che fotografano a pellicola sbaglino nei consigli ai neofiti ( è una offesa per i pellicolari?)e, sinceramente, me ne dispiace. La mia visione del mio mondo non può essere, come dici tu, quella giusta, anche perchè il mio mondo, da 20 anni, non è più quello della pellicola: lo è stato dal 1976 al 2000 o poco oltre . E la mia passione per la storia della fotografia a pellicola è testimoniata (per quel che vale e/o che può interessare ad altri) anche dal mio amore per le reflex del passato: ne posseggo una quarantina dagli inizi anni '60 agli anni '80. Non colleziono digitali, quindi non sono un fan del digitalee. Lo uso. Punto
Caro amico Cesare: ho espresso pareri, forse fastidiosi, forse sbagliati, forse scomodi. Togliamoci il forse, va bene? Io ho espresso quello che penso e che credo possa aiutare un neofita.Ho dato pareri sbagliati? Può essere. Ma sono pareri. Ho sbagliato? Non mi sembra poi tanto nel modo in cui li ho scritti. Tu esprimi, al contrario, non pareri sull'argomento, ma insulti. Io ho parlato su un argomento specifico dicendo quello che credo sia meglio: ho sbagliato? Mi sono espresso male sull'argomento? Tu, al contrario, hai parlato di...me; credo che ci sia una bella differenza di delicatezza e stile. E comunque tu sei convinto di avere ragione, io (il dittatore) in fondo sono solo dispiaciuto |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:46
Guarda che "l'ambaradam" per sviluppare il rullino, che è il primo e più importante stadio per i "pellicolari" non costa un botto e sicuramente ti insegna meglio d quanto possano fare i nostri consigli a compendere l'analogico diciamo così per semplificare...e anche sviluppare in proprio non è poi tanto faticoso... |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:48
Scusate ma a me sfugge evidentemente qualche passaggio.
Si compra una pellicola a colori o bn come consigliato, si spediscono i rullini da uno sviluppatore e stampatore serio, si spende quello che serve e dopo 5 o 10 rulli si fa un bilancio e si decide se valga o meno la pena proseguire.
Mi sembra semplice e lineare, poi ci sarà tempo, una volta che sia chiaro dove si vuole arrivare e quante energie si possono investire, di approfondire il tema pellicola.
Io consiglio di spedire i rullini per avere la certezza che questi step siano eseguiti correttamente.
Basta, io non farei altro per iniziare.
Quale risultato attendersi nei primi rulli? Sicuramente diverso (e probabilmente un po' deludente) rispetto al digitale…. Però si potrà “toccare” il risultato della propria fatica senza accontentarsi di guardarlo a monitor.
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| inviato il 01 Agosto 2021 ore 21:09
Alesrog, contrariamente al digitale nel B&W è necessario, non dico indispensabile, conoscere bene l'uso dei filtri...Come ben sa Giulia88 io sono uno di quelli che cerca di non raffreddare l'entusiasmo dei giovani; tu ha 43 anni (dal tuo profilo..) e io ho un figlio di 48, quindi... dicevo l'uso dei filtri...per ora limitati a questo, contrariamente al digitale i filtri nel B&W possono risultare determinanti...se vuoi più in là...magari in M.p. ti suggerirò qualcosa...per ora non ti scoraggiare e prendi i suggerimenti di chi ti "avvisa" come il desiderio di evitare ad altri le delusioni che hanno resa difficile ma bella! la strada dell'analogico... |
user140392 | inviato il 01 Agosto 2021 ore 21:53
"Insomma, c'è questa fissa per la filiera pura (senza considerare che le ibridazioni fanno da sempre parte di ogni forma d'arte) ma soprattutto gestita solo ed esclusivamente da noi dall'inizio alla fine, per cui se uno scatta su pellicola ma poi affida una o più lavorazioni ad altri è quasi come se facesse i preliminari con sua moglie ma poi la facesse bombare ad un altro"
quoto, non c'è nulla di male nel usare procedimenti ibridi, io stesso dopo lo sviluppo fai da te digitalizzo, perché non ho possibilità di avere una camera oscura in casa, né di fare avanti e indietro dai laboratori. Anche Alesrog troverà la sua strada, l'importante è che inizi e spero non si faccia intimorire |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 22:43
Le vostre considerazioni sono molto interessanti e utilissime. Ammetto che se sono qua è perché pretendo di più dalle mie fotografie sennò mi accontenterei degli scatti fatti col cellulare e in qualche modo, tanto per .... La fotocamera a pellicola mi è stata regalata ed è capitata un po' prematuramente, essendo ancora acerbo anche in fotografia digitale che pratico da circa 5 anni. L'intenzione c'era, ma doveva essere un passo affrontato più avanti con le idee più chiare, però è capitato ed eccomi qua. La macchina è ancora spenta, oggi non ho trovato le pile CR123A necessarie a farla funzionare così ancora non so neanche se funziona....quindi per il momento l'intenzione è solo farla funzionare.. quindi sentirmi parlare di diapositive, sviluppo in proprio ecc. ecc. Mi sconforta da un lato e mi entusiasma dall'altro..... È come quando nel digitale io che ancora "tribulavo" con il micromosso e messa a fuoco mi parlavano di multiesposizione maschere di luminanza ecc. ecc.. ora che ho acquisito pratica posso iniziare a pensare a queste cose, se fossero partiti con il mettermi di fronte i "problemi" della post-produzione avrei titubato molto di più ad iniziare e il percorso analogico lo considero uguale.....forse sono solo un po' acerbo però non ho veramente idea delle differenze tra pellicole, diapositive e non conosco nessuno che me le possa mostrare dal vivo se non con le tanto bistrattate digitalizzazioni..... anche se le sviluppassi in proprio con chi mi confronterei per vedere se il risultato è valido o no? E comunque con chi condividete voi le diapositive? La digitalizzazione serve principalmente anche a questo... Direte voi ma rimani con il digitale chi te lo fa fare di sbatterti con la pellicola se poi le digitalizzi?
Io le belle foto che farò le voglio stampare e l'obbiettivo è quello, ma non tutte, la maggior parte le digitalizzero integrandole con l'archivio digitale... e poi è certo che vorrei provare a fare diapositive ecc ecc...ma al momento mi accontento di poco. Restero deluso? Può essere, ma non è che mi aspetto miracoli da un sistema abbandonato da decenni, anzi credo che rimarrò positivamente sorpreso..
Comunque la discussione mi piace, se tutti la pensassimo allo stesso modo faremmo tutti le stesse foto e sarebbe tutto più noioso... |
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