| inviato il 03 Maggio 2021 ore 0:33
Ho deciso da un pò di tempo che per il mio "consumo personale", che siano ricordi o diletto in ambito familiare, cerco di scattare tutto il possibile a pellicola B/N Perchè? Perchè mi piace Il mood di un bel rullo e la fase di scatto stessa mi fanno semplicemente godere a livello sensoriale Oggi, dato il bel tempo e un parco quasi deserto, ho voluto togliere tutti i dubbi e ho fatto la comparativa con la stessa lente su entrambe le mie fotocamere Il setup è stato: - Nikon FM + 50 serie E + 60 micro - Nikon DF + 50 serie E + 60 micro Ho cercato di fare le stesse identiche inquadrature e ho usato le stesse impostazioni di scatto Nello specifico la FM era caricata di HP5+, nominalmente 400 ISO, di fatto ho scoperto che reali sono 200, allora ho impostato anche la DF a quella sensibilità Ecco le due sfidanti prima dell'uscita
 Una volta a casa il caricamento nella spirale
 E attendiamo l'asciugatura
 E infine la fase di... Digitalizzazione del negativo... Si... Con la.... DF

 Ho poi cercato di portare i RAW della DF ad assomigliare il più possibile alle immagini della FM, anche se ormai file digitali, non è pensabile fare il contrario, sono molto lontani come "manovrabilità". Le modifiche sono comunque state abbastanza soft, niente violenze ai file, non ce ne sarebbe stato nemmeno bisogno in realtà Ma i risultati??? Facciamo parlare le foto : FM1
 DF1
 FM2
 DF2
 FM3
 DF3
 FM4
 DF4
 FM5
 DF5
 Nelle foto della Fm vedo qualcosa che va oltre la mera definizione, sfocato o composizione, semplicemente mi piace la resa e faccio anche fatica a spiegare quel quid in più in questa sua, appunto, "resa" Inoltre la gestione di luci e ombre la trovo migliore, sul digitale sfondare le luci è un attimo, sulla pellicola è veramente difficile e anche quando succede non c'è quella zona di stacco improvviso ma è tutto... amalgamato.... addolcito... Trovo quindi una gestione generale della luce più piacevole Spero che questo mio viaggio faccia almeno sorridere qualcuno Da quando utilizzo le analogiche manuali ho capito che le mie stesse 4 foto del cavolo... Posso farle con qualsiasi cosa |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 11:47
"Inoltre la gestione di luci e ombre la trovo migliore, sul digitale sfondare le luci è un attimo, sulla pellicola è veramente difficile e anche quando succede non c'è quella zona di stacco improvviso ma è tutto... amalgamato.... addolcito... Trovo quindi una gestione generale della luce più piacevole" Basta esaminare il tronco delle due foto "4" per avere conferma di quanto affermi: quella che sembrerebbe essere una maggiore nitidezza del digitale in effetti è il passaggio più "secco" (meno addolcito) fra le linee che compongono la foto, anche se poi invece entrambe sono nitide ma con ben diversa piacevolezza nella loro osservazione. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 11:54
Condivido, anzi conferma il mio pensiero il bianco e nero analogico lo preferisco al digitale. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 13:29
Seguo !!!!!! Ce l'hai una D200 per confrontarla a circa 1600 o meglio 3200 iso ? La grana e la resa delle HP5 nelle foto, soprattutto la FM5, ( quella che mi piace di piu' ) mi ricorda assai la CCD Nikon in HI1. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 13:31
No, mi manca, vuoi spedirne una per test? |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 13:56
Provando ad aprire maggiormente le ombre della DF? Sarebbe interessante capire come hai fatto la conversione in B/N del file digitale. Hai provato con Silver Efex, e la simulazione HP5? Comunque si, le foto da pellicola sembrano avere una latitudine di posa incredibile sulle alte luci, che bruciare era realmente difficile. Ho provato a guardare delle vecchie foto scattate in montagna, in condizioni che metterebbero alla frusta il sensore (foto con neve, sole, scattate da dentro un canalone guardando verso la luce) e niente: la pellicola non perde praticamente nulla. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 14:03
Così, ad occhio, direi che la pellicola ha una resa più "onirica" e "delicata". Bellissimo confronto comunque, complimenti! |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 14:05
A suo tempo ho preso anch'io in considerazione l'idea dello sviluppo in proprio... Poi mi son reso conto che il passaggio di scansione avrebbe di fatto azzoppato in parte il discorso "pellicola", venendo a mancare la gestione della stampa con ingranditore e vaschette di acidi. Poi capii che era tutto, almeno nella mia mente, un formalismo: le foto avrei potuto ottenerle comunque con il digitale, cercando di sopperire alle mancanze che incontravo. La pellicola è un'ottima scuola di metodo e preparazione, questo è indubbio, ma boh... no undo, come si suol dire, e tanto spreco di materiale per imparare. Devo avere antenati scozzesi! |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 15:42
Gianluca ho pagato (caro e amaro) negative lab pro e utilizzo il loro profilo colore incorporato che mi sembra quello più neutro Poi vi posto gli interventi di correzione ai file raw della DF ma per quanto ci si possa smanettare, non si arriva ai risultati della pellicola come naturalezza, anche perché appena apri le ombre ti trovi i neri slavati, chiudi i neri per compensare e oscuri le ombre.... Dovresti selezionare in PS tutto ciò che ti interessa e lavorarlo singolarmente Con la pellicola esce subito Ad esempio sulla prima foto, sul file delle DF siamo a un soffio dallo sfondare le luci sulla guancia, ho dovuto regolarle di fino perché si creava un cerchio bianco sulla pelle, sul file della pellicola invece è tutto più naturale |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 16:06
Potrebbe essere una questione di curva di contrasto applicata direttamente al NEF dal programma di sviluppo. Ricordo che quando provai il Repro di Raamiel rimasi abbastanza impressionato da quanto questa curva andasse a toccare il raw. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 16:58
Hai provatova tirare la DF ad iso altissimi ? Succedono cose bizzarre in quelle lande inesplorate e potresti trovare qualche corrispondenza con la resa della HP 5...... e non parlo solo di grana. |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 20:20
No Jacopo, fino ad adesso non ho trovato NIENTE che si avvicini davvero alla pellicola, ho pure provato a stampare certi test con cocenti delusioni |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 20:46
Io facevo sempre e solo dia: con gli anni sono virate tutte e ho buttato via almeno 2000 foto, assieme a proiettore, telo e montagne di contenitori vari. Ho accolto il digitale come una liberazione. Pero' il b/n analogico stampato su carta non l'ho mai fatto, e questo lo considero come una bella occasione persa per la mia esperienza fotografica.... |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 21:07
Cesare ottima scelta, che tra l'altro condivido :). io uso principalmente istantanee e pellicole a colore per i ricordi di famiglia. Qualchescatto in BN lo faccio è ovvio ma per la maggiore vanno le care polaroid sulla SX-70 e sulla Spirit 600CL |
| inviato il 03 Maggio 2021 ore 21:14
@Cesare interessante che hai usato "negative lab pro". A suo tempo (2016) avevo comprato ColorPerfect che in teoria è più versatile (non ha bisogno di LR). Dietro a ColorPerfect c'era un ing Ph.D. USA il cui credo era questo: diminuendo l'illuminazione il colore non deve cambiare. Secondo CP il negativo più difficile da riprodurre è il B/N, ma ho visto che te la sei cavata bene, complimenti! |
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