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Esporre a destra (ettr)


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avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2021 ore 22:19

@Centauro….
In Fashon on location soprattutto con CCD dove la GD non è grande come i cmos e per NON ottenere quel “terribile” effetto quasi hdr se espongo l abito il cielo con molta probabilità sarà sovraesposto anche utilizzando le luci , e sai che scatto quasi sempre con almeno una o due devo compensare e riportare il tutto ad una visione più “naturale”

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2021 ore 22:33

Ci vuole una certa perizia… pensavo fossero robe da paesaggisti e basta.



PhoBlog tranquillo, se non si arriva a 15 pagine, come vedo che l'attenzione cala, tiro giù una gnocc@ da paura in ETTR e faccio risalire l'audience Sorriso

user209843
avatar
inviato il 17 Luglio 2021 ore 22:37

PhoBlog tranquillo, se non si arriva a 15 pagine, come vedo che l'attenzione cala, tiro giù una gnocc@ da paura in ETTR e faccio risalire l'audience Sorriso


SorrisoSorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 17 Luglio 2021 ore 22:42

Spoiler o no francamente arrivare alle 15 pagine mi sembrerebbe eccessivo


Non fare il disfattista, se non pompi sulle pagine rischi che non arrivano più gli ot e gli insulti.MrGreen

e rimani con gli insipidi tempi e diaframmi.Sorriso

user28666
avatar
inviato il 17 Luglio 2021 ore 23:27

Mha Valgrassi, nel mio sproloquio avevo premesso di scattare ad ISO nativo, inutile ribadirlo.
Avevo però chiesto se oltre all'iso nativo (nel mio caso 200), aveva senso fare ETTR anche nel secondo gain che nel caso della mia Fuji potrebbe essere ad 800 ISO.
Si può fare o no?
Nella D700 invece che non è per nulla iso invariance, dovrei stare solo e sempre a 200, oppure fare i salti previsti dal suo grafico read noise vs iso ?
O detto in altri termini quando si espone sulla destra non ci interessa degli iso invariance perché si deve sempre e comunque scegliere ISO base che nel mio caso sono 200 per altri sara 100 o 64 o quello che è?
Non sono ammesse risposte sibilline, ma solo puntuali.
Ho chiesto anche come salvare il file ma solo PhoBlog mi ha detto di salvare in ProPhoto anche il jpg. Ma poi quando vado in stampa, quale stampante al mondo ha uno spazio colore così vasto?
Forza e coraggio, perché se siamo enigmatici, tra una settimana qualcun altro chiederà ancora come si fa ETTR. ;-)
Poi non vi lamentate se c'è chi non sa di iso invariance, dual gain, ecc ecc.
Grazie.

avatarsupporter
inviato il 18 Luglio 2021 ore 0:06

Certo, ha senso per ogni sensibilità "nativa", quindi per sensori dual gain, si può esporre a destra anche alla seconda sensibilità.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 5:28

@Full mi scuso per non avere letto più attentamente uno dei tuoi post. Ho fatto un discorso generale, sicuramente senza riferirmi a te, altrimenti avrei messo un @ come adesso.

Il grafico da considerare è questo: la gamma dinamica di due macchine al top come la Canon R5 e la Sony A1.



Canon "innesta" il secondo gain ISO a ~ 400, Sony a ~ 500 ISO. Non ha molto senso fare ETTR a partire da quei valori perché dal grafico si vede chiaramente che a ISO 100 i due ISO sono nativi e quindi fanno arrivare più luce ai due sensori (ISO nativo=quello dove la gamma dinamica è massima con guadagno 1).
Gli ISO sono semplicemente un guadagno elettronico, amplificano il segnale (elettrico) che arriva al sensore. In questo senso ISO 400 è più sensibile di ISO 100, allo stesso modo che la gloriosa Ilford HP4 originale era più sensibile della FP4 ai suoi tempi.
Ma come una pellicola non moltiplicava la luce che le arrivava, la stessa cosa succede in digitale: gli ISO più alti amplificano il segnale elettrico, NON il numero di fotoni che arrivano al sensore.
Detto nel modo più semplice possibile: ETTR a ISO nativo permette di "portare a casa" tutta la dinamica di cui è capace un sensore. Il grafico di Bill Claff qui postato è stato ottenuto mandando in saturazione i due sensori, cioè facendo ETTR in modo controllato.

Se volete un esempio di uno che ha capito l'ETTR abbastanza parzialmente, godetevi questo YT:

Il comico è che spara su un altro blogger ancora più sprovveduto di lui sull'ETTR, siamo a "nel regno dei ciechi un monocolo è re".MrGreen

user209843
avatar
inviato il 18 Luglio 2021 ore 7:18

Ho chiesto anche come salvare il file ma solo PhoBlog mi ha detto di salvare in ProPhoto anche il jpg. Ma poi quando vado in stampa, quale stampante al mondo ha uno spazio colore così vasto?


Non importa se non ci sono stampanti, intanto non hai castrato il file mantenendo tutte le informazioni che può contenere, un futuro chissà!
L'alternativa è Adobe RGB

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 7:44

Forza e coraggio, perché se siamo enigmatici, tra una settimana qualcun altro chiederà ancora come si fa ETTR. ;-)
Poi non vi lamentate se c'è chi non sa di iso invariance, dual gain, ecc ecc.
Grazie.


Vuoi mettere quanto ci guadagna l'azione descritta in inglese?

In soldoni esporre in ETTR la foto esce strafiga,

esporre a destra è un pezzo di carta igienica già utilizzata.Cool

Agli inglesi l'altro giorno gli abbiamo fornito la più grande delle supposte però continuiamo a ritenere i loro termini come sinonimo di maggiormente figo.Confuso

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 8:09

Questo è un argomento già trattato.

Io avevo già scritto motivazioni e come si fa una ETTR, inserendo anche degli esempi, qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3587553&show=1

Se uno legge lì, può trarne spunti per fare delle ETTR e giudicare poi se vale la pena o meno di farle.


user28666
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inviato il 18 Luglio 2021 ore 8:32

Grazie Valgrassi, è sempre bene essere chiari con chi legge il thread.
Aggiungo questa considerazione sulla iso invariance e sul dual gain:
Se il sensore della fotocamera è perfettamente ISO invariance, non c'è alcuna penalità nel rumore se schiarisci una foto in post-produzione invece di aumentare l'ISO nella fotocamera. Sono funzionalmente uguali. Nessuna fotocamera è perfettamente invariante ISO a partire dall'ISO base; tuttavia, alcuni sono abbastanza vicini... E questa è l'invarianza ISO, almeno al livello più semplice: il concetto che, in un certo senso, l'impostazione ISO "non ha importanza". Sia che imposti ISO 6400 nella tua fotocamera e lo schiarisci in Lightroom, sia che imposti ISO 25.600 nella fotocamera, ti ritroverai con due file che hanno esattamente la stessa quantità di rumore (anche se, di nuovo, la foto ISO 6400 potrebbe avere più latitudine nel recupero delle alte luci rispetto alla simulata ISO 25.600).

Mettiamola così entrando un po' di più nel dettaglio: Quando i fotoni si scontrano con ciascun pixel, si verifica l'effetto fotoelettrico: i tuoi pixel iniziano a emettere elettroni. Questa è una proprietà interessante della materia che ha portato i fisici a rendersi conto che la meccanica quantistica esiste davvero!
Come ci si aspetterebbe, la quantità di carica che si accumula è direttamente proporzionale al numero di fotoni che hanno colpito il pixel; più fotoni provocano l'emissione di più elettroni.

Successivamente, la fotocamera converte quella carica in una tensione analogica e quindi amplifica quella tensione! Questa è “l'amplificazione analogica”. La quantità di amplificazione, o "guadagno", dipende direttamente dall'ISO impostato. Quando imposti un ISO più alto, stai dicendo alla tua fotocamera di utilizzare un guadagno maggiore nell'amplificatore analogico. Questo è il precursore per catturare una foto più luminosa.

A questo punto il segnale dovrà essere convertito da analogico a digitale nel “convertitore analogico-digitale” (ovvero in numeri binari) per poter essere convertito in raw e letto dal nostro computer.

I valori ISO simulati nella fotocamera eseguono solo l'amplificazione digitale dell'ISO "reale" sulla fotocamera. Semplicemente moltiplicano il numero binario, proprio come fa il software di post-produzione quando elaboriamo i raw.

Ora mentre l'amplificazione analogica non ha amplificato nessun rumore che c'è dopo il convertitore, l'amplificazione digitale invece amplifica tutto il “back-end read noise” . Questo rumore è lì e lo vedi quando inizi ad aumentare gli ISO in camera o quando fai post produzione e schiarisci il raw, facendo appunto una amplificazione digitale.
Quello che dicevo prima:
I valori ISO simulati nella fotocamera eseguono solo l'amplificazione digitale dell'ISO "reale" più alto sulla fotocamera. Semplicemente moltiplicano il numero binario, proprio come fa il tuo software di post-elaborazione.
L'amplificazione digitale nella fotocamera non è diversa dall'amplificazione digitale schiarendo la foto in Adobe camera raw, tranne per il fatto che la prima riduce la gamma dinamica e rende più difficile mantenere i dettagli nelle alte luci (qui si potrebbe aprire un topic a parte per fare interiori prove che un tempo feci, chissà ora con i nuovi sensori).
Quindi, se è necessario utilizzare ISO 12.800 per ottenere una foto con una luminosità adeguata, ma l'ISO reale/nativo più alto sulla fotocamera (l'ultimo con qualsiasi ulteriore amplificazione analogica) è ISO 3200, è meglio utilizzare ISO 3200 e schiarire l'immagine in seguito. Non ci sono controindicazioni nel fare questo, anzi si potrebbe avere maggiore gamma dinamica che scattare in macchina a 12800 ISO.

Ora se non avessimo quel famoso “back-end read noise” che si ha dopo il convertitore analogico-digitale, amplificare il segnale, quindi schiarire la foto tramite l'amplificazione analogico o digitale sarebbe uguale. Una fotocamera con questo comportamento sarebbe una perfetta iso invariance.
Ora le moderne fotocamere (non la mia D700) hanno un basso valore di questo rumore ma non perfettamente zero, per cui non sono esattamente iso invariance.

Tuttavia questo è diverso dai valori ISO elevati "simulati". I valori ISO simulati si verificano perché l'amplificatore analogico non fa nulla di diverso a quegli ISO, rendendoli irrilevanti ai fini della qualità dell'immagine. Le fotocamere ISO invarianti, hanno solo semplicemente un basso rumore di lettura. Le loro foto possono essere schiarite tramite amplificazione digitale senza troppi problemi, ma ciò non significa che non abbiano un amplificatore analogico funzionante.

Il grafico mostrato da Valgrassi indica proprio questo comportamento, e quel gradino che c'è nel grafico indica che l'amplificatore analogico sta facendo qualcosa di nuovo, in questo caso abbiamo di fronte una fotocamera dual gain. Ecco, dopo quel salto, aumentare gli iso significa agire sull'amplificatore digitale.

Tornando al ETTR, Valgrassi suggerisce di stare sempre ad ISO bassi dove l'amplificatore analogico lavora meglio e dove il digitale non sta amplificando nulla, questo per massimizzare la dinamica e per ridurre il rumore.
Forse in casi estremi di necessità, secondo me ci si può mettere anche nel punto in cui entra in funzione la seconda amplificazione analogica.

Qui potete valutare il comportamento della vostra fotocamera
photonstophotos.net/Charts/PDR.htm

Spero di essere stato abbastanza esaustivo e corretto... che dici Valgrassi ci può stare?

user28666
avatar
inviato il 18 Luglio 2021 ore 8:38

Saro, sono sincero, anche a Menon piace usare termini in inglese, ma la loro fortuna è che nei tecnicismi sono molto più riassuntivi, compatti ed immediati e sono entrati nell'uso comune.
Esporre a destra sarebbe EAD... invece che ETTR... cambia poco, nulla, ma questi argomenti vengono meglio trattati nei siti web stranieri per cui poi certe parole si riflettono anche nel nostro parlato.
Non me ne volere se anche io nel mio spiegone ho usato qualche termine anglofono.

user28666
avatar
inviato il 18 Luglio 2021 ore 8:46

Grazie Alessandro. Poi vado a leggermi anche quel thread.

Intanto Alessandro mi sono letto questo
photographylife.com/spot-metering-ettr

Cosa ne pensi del metodo usato qui per approcciare il ETTR?
Lo trovi corretto?

Mi/ci diresti anche come poi sviluppi la foto ed in quale spazio colore visualizzi durante lo sviluppo (immagini prophoto) e come salvi e poi cosa usi invece per la fase di stampa (rimani in ProPhoto o passi a sRGB) ?

user28666
avatar
inviato il 18 Luglio 2021 ore 9:24

Ho letto un paio dei tuoi interventi.
Condivido quello che dici.
Però nei tuoi interventi manca la pratica, ovvero operativamente cosa fai e come scegli l'esposizione.
Partiamo dal presupposto che non ho un esposimetro esterno ma solo quello interno della fotocamera che legge in luce riflessa e bilancia sul grigio medio.
A me viene da operare come nel link in inglese che ho inserito sopra.

avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2021 ore 10:09

Valgrassi come al solito molto preciso.

Qui succede sempre come al solito: cerchiamo di trarre una legge generale per classi di strumenti non commensurabili.

Come si fa a decidere come devono esporre tutte le macchine:
- senza bruciare le luci
- senza rendere illeggibili le ombre
- senza introdurre errori di metamerismo nei recuperi
- senza …

Le variabili sono troppe.

Una volta chiarito da Valgrassi cosa significa ETTR in realtà, ognuno dovrebbe seguire innanzitutto il consiglio di Michael Feeeman: impara a conoscere il tuo esposimetro (ovviamente non è uguale in tutte le macchine, nemmeno dello stesso brand).

Una volta che sai come funziona (esci a far foto, non leggere sul forum…), prova a vedere cosa succede con differenti scene: quando devi sovraesporre o sottoesporre?
Nuovamente: prendi la macchina ed esci a farti due scatti: la matematica è bella, ma se non la padroneggi davvero finisci a credere a cose che non esistono.
Hai provato e capito le modalità di metering che ti permette l'esposimetro?
Non ancora? Fatti un giro fuori e riprova.

Ripeti fino ad avvenuta comprensione dello strumento.

Fatto?
Ok, guarda le tue foto: hai capito perché alcune fanno schifo e altre no?
Ti serve davvero l'ETTR, o chi per lui? Quante volte ti sarebbe servito?

Se non si conosce la propria attrezzatura, non si va lontano.

Una volta che hai tutto chiaro, l'ETTR ti viene automatico, come il punto di fuoco nella fotografia di paesaggio.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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