| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:13
se siete di Milano ed avete un bel negativo, fate un salto qui ... dopo che vi avrà stampato su carta negativa ne riparliamo ... (ovviamente troverete molti altri lab validissimi a Milano e in altre parti d'Italia).
www.destefanissrl.it/index.php
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| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:18
Ah... dimenticavo: non parliamo poi della qualità delle pellicole, in particolare riguardo alle emulsioni in Bianco & Nero, dove dobbiamo considerare che a prescindere dalla finezza della grana, che conta e pure tanto sulla impressione di nitidezza, negli anni '50 e '60 era una impresa improba trovare pellicole capaci di una risoluzione di 100 coppie di linee/mm laddove oggi si parla senza alcuna difficoltà di emulsioni capaci di almeno il doppio! |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:24
le linee per mm in un neg bn sono solo uno specchietto per le allodole se pensiamo a tutte le variabili (infinite) che troveremo a valle dello scatto ......
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| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:28
Il carattere delle stampe analogiche, a cui faceva riferimento schyter e nel quale anch'io come tanti altri ci ritroviamo va ben oltre la nuda e cruda quantificazione delle linee/mm
Certamente Simone... ma questo se permetti deve essere considerato come un valore aggiunto che differenzia, ab origine, una stampa da pellicola rispetto a una da sensore digitale.
Questo insomma va dato per scontato!
Quello che invece si dovrebbe ridiscutere un attimo è quella superiorità tout-court del sensore sulla pellicola che oggi si dà per scontata  e che invece sarebbe da sottoporre a una verifica seria... e soprattutto imparziale.
Per quanto infine riguarda i contenuti invece beh... quelli li dobbiamo dare alti e significativi in ogni caso altrimenti, scusa, di che stiamo a parlare? |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:35
le linee per mm in un neg bn sono solo uno specchietto per le allodole se pensiamo a tutte le variabili (infinite) che troveremo a valle dello scatto ......
Precisazione del tutto inutile Schyter... come affermo sempre la qualità artistica di una fotografia la si deve dare comunque per scontata, altrimenti si pretenderebbe di paragonare pere con mele e non va bene anche se questo lo sappiamo tutti.
O no?
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| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:36
E comunque la risoluzione è sempre uno specchietto per le allodole... anche nel digitale!
O no? |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 14:58
“ anche nel digitale! „
ovviamente ..... e come già precisato, il tutto al netto del contenuto "artistico" ... se mai riuscissimo una buona volta a mettercelo in una foto ... Io nn ci sono mai riuscito !!
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| inviato il 20 Giugno 2021 ore 15:24
Io mi considero un analogista. In senso ampio. Per motivi che non sto qui a descrivere per non occupare banda.
Non sono però un talebano e per soddisfare la mia innata curiosità mi sto dedicando al digitale a 54 anni.
Ho una convinzione granitica: i due mondi condividono quasi nulla. Gli elementi base pre processo ma poi i due processi sono mondi totalmente separati , soprattutto per la fisica. Uno è un universo chimico semi rigido, l'altro si fonda su elaborazioni algoritmiche di dati raccolti attraverso una tecnologia basata sulla fisica quantistica.
È come raffrontare un vìolino con un campionatore. Si fanno grandi cose con entrambi avendo chiaro cosa fa uno e cosa fa l'altro. |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:21
DIEBU: sicuramente la diapositiva mostra molti più dettagli. Non credo proprio che sia così come appare. Però sono prove che vengono in parte vanificate quando lo scatto viene postato. Però immaginavo un risultato molto migliore con uno scanner di qualità quale quello da te utilizzato |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:21
Oddio Schyter anch'io in quarant'anni di hobby fotografico, e mi limito a considerare solo il periodo diapositivistico, una sola fotografia che possa anche solo sfiorare l'arte, pur nella sua declinazione più infima intendiamoci, non l'ho ancora realizzata... questo però non significa che debba darmi per vinto e smettere pure di provarci! 
O no? |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:29
Ti dirò Castell - più vado avanti e più mi rendo conto di quanto siano lontane fra loro la fotografia chimica e quella digitale.
Che siano due mondi totalmente separati onestamente non posso ancora dirlo, ma che siano diversi, profondamente diversi anzi, mi è chiaro ogni giorno di più. |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:29
“ questo però non significa che debba darmi per vinto e smettere pure di provarci!
O no? „
auguri allora !! 
io ho abbandonato l'idea il giorno stesso che ho iniziato a fotografare . |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:39
“ DIEBU: sicuramente la diapositiva mostra molti più dettagli. Non credo proprio che sia così come appare. Però sono prove che vengono in parte vanificate quando lo scatto viene postato. Però immaginavo un risultato molto migliore con uno scanner di qualità quale quello da te utilizzato „
Ripeto di nuovo: come fai a immaginare un risultato migliore se non hai visto la diapositiva originale quindi non sai se e quanti dettagli sono andati eventualmente perduti?
In tutti i recenti thread sulle scansioni ho visto gente sperticarsi in complimenti sulla qualità dei risultati di scansioni con scanner piani (che ho posseduto) che sono stati postati a dimensioni ridotte e senza neanche allegare dei crop al 100% di piccole aree... mi piacerebbe vedere qualcosa di simile al caso postato da me (che, per inciso, è una delle situazioni di ripresa e scansione più diff8cili: basso contrasto, luci artificiali, presenza di zone d'ombra, ecc. È per questo che ho scelto di postarla, con diapositive più facili le differenze tra i vari tipi di scanner di vedono meno) con i relativi crop al 100% per vedere se vengono acquisiti dettagli come scritte minute, bottiglie dentro ristoranti, ecc. Il tutto senza sharpening.
Ma se tu sei convinto che sulla diapositiva ci sia di più (boh, forse pretendi di leggere le scritte sui cartelli o sulle etichette delle bottiglie distanti oltre 150 metri) buon per te che lo sai senza averla vista; come dicevo quando avrò occasione la proietterò e verificherò.
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2310743
Questo è il punto da cui è stata scattata:
57°28'39"N 4°13'44"W
Se misurate la distanza potrete verificare che sono oltre 150 metri.
Questo il punto ripreso nel crop postato:
earth.app.goo.gl/d33zgV
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2310758 |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:45
SCHYTER: se ne vedono di mostre e sicuramente l'abilità degli stampatori e la postproduzione riescono a migliorare la stampa. In effetti non credo di aver visto negli ultimi anni mostre di bianconero stampati in analogico (per intenderci, con ingranditore e carta fotografica classica). Non ricordo bene, ma mi sembra che le ultime mostre di stampe in bianconero siano state la mostra di Salgado "Genesis"s a Roma (quindi un po' di anni fa), due mostre di Erwitt (una a Roma e un'altra a S.Gimignano) e ormai dieci anni fa, la mostra di Michael Kenna "Immagini del settimo giorno" a Palazzo Magnani a Reggio Emilia: di quest'ultima non sono sicurissimo della tecnica utilizzata. Tuttavia il modo di fotografare di Kenna prescinde tantissimo dalla necessità di mostrare nitidezza e di evitare, per esempio, di chiudere le ombre. Belle per contenuto, ma di qualità che oggi non considererei sufficiente anche le foto in grande formato di Stanley Kubrik viste in mostra a Venezia, punta della Dogana. Ma molto più spesso mi riferisco al colore. Bastava vedere un po' di mostre di McCurry ( un paio di mostre a Napoli ,tra cui "Icons") per notare come le prime stampe fatte a pellicola, belle (se piace McCurry) e delle icone, appunto, avessero nitidezza e contrasti molto meno curati delle ultime fatte in digitale: le differenze apparivano nette. Concordo con TOMMASODF: differenze abissali per uno stesso autore. |
| inviato il 20 Giugno 2021 ore 16:50
Questa è una scansione da 35mm con Portra 160
antonio79.prodibi.com/a/52l0v6wko00domw?s=yx9xPTNijIeN5523AzydfzBYJRpe
Ho usato un 50mm f1.8 stm se non sbaglio qui a f2.8. A me il dettaglio restituito non mi sembra carente del 40% rispetto ad uno ipotetico ideale. Mi sembra anzi una resa veramente ottima. E in stampa già così renderebbe molto bene sia la bellissima grana fine che il dettaglio.
Importante sarà ovviamente la scelta della carta.
La foto in se non dice nulla ma serve come esempio.
Considerate che ndrebbe sistemata per togliere i difetti e per dargli un pò di vita, ma la base mi sembra ottima.
P.S. è probabile che con lo scanner di Diebu si ottengano risultati ancora migliori rispetto a questo seppur ottimo FS4000. |
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