| inviato il 07 Maggio 2020 ore 22:34
È un gioco dai, può aver senso per qualcuno che desidera provare qualcosa di diverso per il puro piacere di farlo, qualcuno che ha una vecchia fotocamera con qualche obiettivo e lo stuzzica l'idea di riutilizzarla senza pellicola.
Ho visto un video in cui l'autore la presenta ad un giornalista, mi sono fermato quando dice che con questa modifica "you have the digital video with the grain, no pixel!"
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| inviato il 07 Maggio 2020 ore 23:01
Paolo, però vuoi mettere l'eleganza di linee della F5 rispetto ad F6 + booster?
Si Domenico, la F5 è più elegante e anche leggermente più compatta, e indubbiamente l'imponenza del mirino è ben altra cosa rispetto a quello, alquanto ipotrofico (e ipoelegante) della F6 però, dai, una certa impressione, non disgiunta da una certa imponenza, la fa comunque pure la F6 dai.
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| inviato il 07 Maggio 2020 ore 23:04
Il mirino intercambiabile è stato sempre la caratteristica tipica della serie F. La F6 non avendolo, non puo' a ragione essere considerata la massima espressione della Nikon in campo analogico
Condivisibile da un punto di vista di puro e semplice status Symbol, da una punto di vista pratico invece direi molto meno anche perché si sa pure che, di mirini intercambiabili, di tutti i tipi e per tutte le prime cinque F, ne hanno venduti, nel complesso, un numero semplicemente irrisorio... |
| inviato il 07 Maggio 2020 ore 23:08
Ma che passi la F...  |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 1:04
L'unica NIKON è la F.
Quella dell'avatar di SKYLAB69, l'amico Roberto!
Però, in effetti, come dice Paolo per non essere travolti dai cellulari ... |
user120016 | inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:16
Tonyrigo, l'ho sempre pensato che tu sia un buongustaio... La Nikon F è più che bella. È un simbolo intramontabile. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:22
Beh per me che in mezzo alle Nikon F ci sono nato, mio zio Antonio la prima F l'acquistò, per meglio dire glie la acquistarono i Fratelli Fabbri, nel 1963 il legame con questa macchina è antichissimo... diciamo che fotograficamente parlando per me la Nikon F è come la copertina per Linus  |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:32
Grazie Tony, mi hai ringiovanito di 10 anni! 
A mio avviso un dorso digitale per una fotocamera a pellicola super moderna e auto-tutto poteva avere un senso 10 anni fa, quando c'era ancora gente con un corredo analogico superperformante e completo destinato ad essere pensionato anticipatamente. Gente che avrebbe potuto attualizzare la propria fotocamera con una spesa contenuta.
Oggi però tutti questi appassionati hanno già una digitale di ottimo livello. Che senso avrebbe rimettere in attività una macchina a pellicola superautomatizzata, che nell'uso non è diversa dalle moderne digitali?
Secondo me un dorso digitale diventa interessante per poter utilizzare le fotocamere analogiche manuali, quindi più datate, proprio per poter ritrovare il gusto della manualità andata persa negli anni '90 dello scorso millennio.
Quindi appunto Nikon F, Nikkormat FTn, Olympus OM1, Exakta Varex, ecc...
Un dorso non andrebbe bene, in quanto destinato ad una camera ben precisa. Meglio sarebbe un marchingegno da inserire all'interno del vano al posto del rullino e della bobina di riavvolgimento. Da un lato l'elettronica, dall'altro la batteria e in mezzo il sensore. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:43
se uno vole fare l'eperienza d'uso di una macchina meccanica analogica, basta metterci un rullino dentro
è più pratico ed economico,
trasformare queste macchine in pesanti cover di un dispositivo digitale non ha molto senso oggi.
Forse 15/20 anni fa poteva avere una sua utilità, ma oggi le vedo come operazioni prive di ogni fondamento |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 8:55
Potrebbe essere divertente usarle senza doversi smazzare il lavoro in camera oscura, che non tutti hanno.
E' vero però che ha poco senso... |
user120016 | inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:04
Stile70, il tuo ragionamento è di buon senso e per quelli della nostra generazione che comunque hanno già scattato a pellicola, non sarebbe un grosso problema usare il rullino.
Per i giovani incuriositi dall'analogico, però, temo che la tua idea si scontri con tutta una serie di problemi.
Proprio ieri è terminata (male) una discussione in cui un ragazzo un po' confuso chiedeva come poter avere una fotocamera ibrida analogico/digitale e però avrebbe voluto comunque un file come output, ISO variabili, pose illimitate ecc ecc. In pratica, una digitale senza display.
Qui il link se volete fare due risate:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3580124
La gente si arena sul post scatto perché di laboratori che sviluppano e stampano bene ce ne sono pochissimi.
E quindi, o fai tutto da te o ti accontenti di quel che ti passano. Personalmente, dopo alcuni anni in cui per comodità mi ero affidato ad un bravo stampatore, ho dovuto ri-allestire la mia camera oscura per ottenere ciò che voglio dalle mie stampe. Oltre al fatto che il grande formato non te lo sviluppa più nessuno ed il medio formato costa un occhio...
In assoluto questa idea del I'm back mi sembra bislacca per la qualità dell'immagine, per l'estetica dell'accrocchio e per l'azzeramento della manualità con cui si scatta.
A chi vuole accostare un dorso digitale ad un corredo analogico, consiglio un bel medio formato (Hasselblad, Mamiya, Zenza Bronica, Rollei) da utilizzare a piacimento con magazzini 120 o con dorso Phase One o similari. E sei a posto per tutta la vita. |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:13
Io comunque il mio dorso digitale universale ce l'ho già...
Kodak no 3 Junior del 1889 |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:14
E qui il risultato...
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user120016 | inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:22
E con il tiraggio come hai risolto?
Il sensore risulta più arretrato rispetto al piano della pellicola originario... |
| inviato il 08 Maggio 2020 ore 9:53
“ La gente si arena sul post scatto perché di laboratori che sviluppano e stampano bene ce ne sono pochissimi. „
credo che se uno vuole provare "l'ebrezza" dell' analogico per curiosità non si ponga nemmeno lontanamente la questione della qualità del laboratorio....
scatta porta a sviluppare gli danno i file della scansione ed i negativi sviluppati fine del giochino.
poi se uno vuole approfondire è un altro discorso.
questo accrocchio è assolutamente inutile,
se uno scatta con il cellulare continuerà con quello, se gli viene la curiosità dell'analogico perchè ha trovato "la macchina del nonno" la prova con un rullino qualsiasi e fine nel 98% dei casi , non so quanti facciano il pensiero di accrocchiare qualcosa di digitale per fare quello che fa già il loro cellulare..
“ A chi vuole accostare un dorso digitale ad un corredo analogico, consiglio un bel medio formato „
questo è tutto un altro ambito parliamo di sistemi nati modulari per usi professionali, in questo caso montare un dorso digitale su una hasselblad o simili ha senso se uno ha già un corredo importante.
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