| inviato il 03 Maggio 2020 ore 16:01
Esistono fotocamere ibride digitali/analogiche? Ovvero fotocamere completamente analogiche, dove solo la pellicola è sostituita dal sensore collegato ad una SD card dove per vedere le foto devi estrarre la SD card e metterla sul PC? P.s.: con ogni probabilità non esistono, ma vi sembra un'idea molto bislacca o potrebbe avere un suo perché? |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 18:16
E quindi cosa ci sarebbe di analogico? mi sfugge qualcosa |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 18:54
In realtà sono diversi anni che se ne sentono di tutti i colori, c'è anche un brevetto Nikon in proposito, basta cercare "pellicola digitale" in rete e trovi molti articoli |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 19:02
Se non sbaglio esistono dei dorsi digitali per alcune medio formato pro. Comunque le prime reflex digitali, che non avevano il live view, erano di fatto identiche alle macchine analogiche, tranne per il fatto che la foto non era fissata su pellicola. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:21
Molto interessante, permetterebbe di scattare con la comodità del digitale col feeling analogico. Secondo me potrebbe avere mercato, se ben piazzata a livello di prezzo, alla fine si tratterebbe di un sensore collegato ad una sd, questo è tutto. Di reflex a pellicola ne trovi quante ne vuoi, te le tirano dietro. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:32
Ci provò parecchi anni fa Leica con le sue reflex R8 ed R9. Credo che siano le uniche reflex 24x36 che ebbero come accessorio un dorso digitale in vendita ed acquistabile (al di la di eventuali prototipi non usciti dai laboratori). Se invece parliamo di medio formato molte marche avevano ed hanno dorsi digitali da mettere su macchine analogiche |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:40
Sì ma a parte che costano un botto, ma a quanto ho capito servivano per convertire una analogica in digitale per evitare di comprare la digitale in un mondo che si andava digitalizzando. Oggi secondo me avrebbe senso per inaugurare un nuovo filone fotografico, chiaramente prettamente amatoriale, non professionale. A meno che non fai l'artista fotografo per vivere e un approccio del genere ti stimola la creatività. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 20:56
Ma allora non ho capito come dovrebbe essere fatta questa fotocamera che dici, in particolare che cosa intendi per "analogica" se poi sarebbe di fatto digitale. |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 22:24
Per me analogico vuol dire pellicola, non scimmiottare un aspetto secondario come l'aspetto esterno. La fuji xpro ha il mirino misto ottico-elettronico e una finestrella secondaria che allude all'aspetto esterno di una telemetro: ma non ha il telemetro assolutamente! |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 23:25
“ Ma allora non ho capito come dovrebbe essere fatta questa fotocamera che dici, in particolare che cosa intendi per "analogica" se poi sarebbe di fatto digitale. „ Analogica ma con pellicola digitale. Non vedi le foto che scatti, non c'è autofocus, tutto meccanico tranne il sensore e la SD. Software limitato al riempimento della SD con le immagini via via impresse nel sensore... Un rullino digitale. Avrebbe un suo perché io credo... |
| inviato il 03 Maggio 2020 ore 23:50
C'è una nicchia di amatori (con qualche professionista) che insegue una esperienza fotografica pre-autofocus. Sono quelli che comprano macchine a pellicola vecchie di trent'anni e più, e che spesso alla fine rinunciano per le difficoltà di sviluppare come si deve. Alcuni - come me - , dopo aver abbandonato le velleità di macchine a pellicola, hanno trovato un surrogato nell'uso di lenti manual focus su corpi digitali più o meno moderni. In questo modo abbiamo la possibilità, oltre che di scattare, anche di sviluppare a nostro gusto. Per me la A7 ha rappresentato un punto d'arrivo, con il benefit aggiunto di poterla usare anche in AF il giorno che ne ho bisogno. Rispetto alla macchina immaginata da Cyberdiver ha però l'insormontabile svantaggio di un mirino inesorabilmente elettronico. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 0:07
Secondo me sarebbe un modo di fare fotografia che unirebbe alcune virtù dell'analogico (foto più studiate, meno compulsive, "sviluppo" a sorpresa) con quelle del digitale (foto a volontà, editing)... Secondo me produrrebbe foto più ispirate, soprattutto per chi non persegue il ritorno economico immediato o non lo persegue affatto. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 0:23
Secondo me non hai ben chiaro il significato dei termini. Che cosa vuol dire pellicola digitale? È una contraddizione in termini, un ossimoro. Un conto è la possibilità di utilizzare sia la pellicola che un dorso digitale (o un ipotetico sensore digitale i sensibile nel vano pellicola al posto del rullino); un altro conto è avere una fotocamera tutta digitale ma senza autofocus, senza display e tutta meccanica ( e anche quì c'è una grossa contraddizione poiché dell'elettronica dovrà esserci per forza). In quest'ultimo caso che cosa ci sarebbe di analogico? Nulla! Resterebbe pur sempre una fotocamera digitale. Non è che per caso confondi "manual focus", "comandi fisici" (rotelle dei tempi e diaframmi) con il concetto di "analogico"? Perché se è così sei fuori strada. |
| inviato il 04 Maggio 2020 ore 0:34
Sì, esiste, è la Leica M10-D. Se hai la possibilità di affrontare il prezzo, è la macchina che fa per te: fuoco manuale, niente Display, comandi totalmente meccanici, compresa la ghiera di staratura dell'esposizione. Eccola: it.leica-camera.com/Fotografia/Leica-M/Leica-M10-D Ilcatalano | |

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