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Da foto a Video e non viceversa


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avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2020 ore 10:08

La GH5, come pure la G90, ha il suo bel perché. In ambito video, anzi, per un "one man crew" io la consiglio più di S1 e A7 III.

Detto questo, lo ripeto: l'attrezzatura è secondaria finché non si sa cosa si vuole e come ottenerlo. Abbiamo la fortuna di vivere un presente (al netto di questa spiacevole situazione del COVID-19) dove lo stesso strumento ti permette di fare foto e video, con quest'ultimi che se fatti bene per il 75% delle persone non saranno diversi da ciò che già vedono quotidianamente sui loro televisori, nonostante il lavoro molto più complesso che c'è dietro il flusso broadcast.
Le mirrorless sono il coltellino svizzero del foto/video amatore un po' più evoluto o del professionista che ha clienti finali unici.

Poi potremo aprire un dibattito su quali mirrorless conviene usare per fare cosa, ma agli inizi, qualsiasi mirrorless fa il suo lavoro.

E per iniziare va bene anche la reflex (che non è proprio l'ideale per fare video).

P.S. confermo la questione lenti: un fattore dirimente tra la fotografia e il video è l'uso di lenti specifiche per il video. Costano e hanno meccanismi solo manuali di focus e apertura, quest'ultima completamente fluida. Poi è chiaro che si fa video anche con gli obiettivi fotografici.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:20


grazie ragazzi, mi avete illuminato..
vorrei specializzarmi in video commerciali, stile Daniel Schiffer...strada molto ardua..
avevo le idee poco chiare anche perchè sono un pò fuori dal mercato e non conoscevo il mondo video se non da un annetto in cui ho iniziato a studiare un pò. Ovviamente posseggo gia un'attrezzatura invidiabile e posso già fare tanto con quello che ho, pensando di cambiare quando raggiungerò i limiti dello strumento (semmai capiterà), ma sapete come lavora la scimmia..
ci penserò su, ma vi ringrazio per gli ottimi consigli

Scegliere l'attrezzatura in termini delle esigenze operative è auspicabile, dato che così facendo si eviterà di spendere denaro per oggetti inadeguati. Oltre a tutto, in ambito video i costi sono ben più proibitivi, rispetto a quello fotografico: non mi riferisco solo alle ottiche e videocamere, ma anche agli stativi, accessori e dispositivi per stabilizzare o per controllare il movimento della fotocamera/videocamera.

Circa la 6d mark II suggerisco quanto segue, per massimizzare la qualità d'immagine nei video.

- disattivare la funzione stabilizzatore digitale, dalle opzioni della modalità video
- disattivare quanto segue: ottimizzazione automatica della luce, priorità tonalità chiare, correzione illuminazione periferica, correzione aberrazioni obiettivo, correzione diffrazione, riduzione del rumore

I picture style sono una scelta soggettiva (io utilizzo solo cinestyle, ma ve ne sono altri), ma l'importante è impostare sempre la nitidezza a zero, per gestire la cosa in postproduzione, in modo da minimizzare gli artefatti.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 0:58

Già ti hanno dato ottimi consigli ..

Secondo me però ti conviene imparare ad utilizzare bene quello che hai, perché non solo hai un ottimo prodotto, ma è FF, e se vuoi fare i video che dici il FF è perfetto per la ridotta pdc facilmente ottenibile.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 10:10

Poi se vuoi fare video vai su una video camera. Una C200 o simili, le reflex, tutte hanno sempre qualcosa che manca

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 14:27

Poi se vuoi fare video vai su una video camera. Una C200 o simili, le reflex, tutte hanno sempre qualcosa che manca


Questo consiglio rischia di confonderlo ancor di più però! MrGreen

Alle reflex manca tutto a dir la verità (ma per un flusso di lavoro corretto, non per poter girare qualcosa... alla fine il video lo fai lo stesso).
Le mirrorless sono un'altra cosa in tal senso e ci sono mirrorless più attrezzate (appunto, S1, A7 III e GH5) e mirrorless meno attrezzate. Per non parlare dei mostri da ripresa video che hanno solo la forma mirrorless (GH5S, S1H, A7S II).

Se vuole fare video e stare su cose semplici come i commerciali (anche come quelli della persona che ha nominato) e matrimoni continuando a fare anche foto – lo ha detto lui – deve per forza stare su mirrorless ibride pure. E sono solo tre per il momento.

Ma questo è sempre al netto delle competenze, che sono la prima cosa da ricercare. E per quelle la sua 6D con obiettivi Canon va benissimo. La grammatica della visione prima, fuoco manuale e principi di cinematografia dopo, infine tutto il resto. Poi l'attrezzatura.

Le D-Camera (cineprese digitali tra le quali nominalmente rientrano pure le EOS Cinema di Canon) o le Broadcast Camera coinvolgono spese, competenze e flussi di lavoro più alti del fare video con le mirrorless, oppure non si sfrutta il pieno potenziale delle cineprese stesse, rappresentando in quel caso uno spreco di soldi.
Inoltre, al netto del budget, parlando in generale, una Panasonic Lumix S1H è irraggiungibile per le Canon EOS Cinema che non siano dalla C500 Mark II in su.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 15:00

La camera è l'ultimo dei tuoi problemi...inizia a comprare luci led per video, diffusori di qualità e l' x-rite colour checker passport.






avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 17:37

La limitazione principale delle reflex rispetto alle mirrorless, nei video, è il fatto di non poter utilizzare il mirino ottico: tecnicamente il problema sarebbe risolvibile, visto che esistono dei brevetti per mirini ibridi, ma trattandosi di soluzioni costose dubito che verranno implementate.

Per il resto, sia reflex che mirrorless rimangono inconfrontabili con videocamere professionali come la citata c200, che si colloca su un altro piano per numerosi aspetti:

- conformazione ed ergonomia ottimizzata per i video. Questa è la prima e più evidente differenza, che rende la pratica di utilizzo sul campo ben differente.
- modularità della struttura: la videocamera è già predisposta per il montaggio/rimozione di diversi accessori, in modo da lavorare con diverse configurazioni
- quantità di pulsanti e funzioni disponibili, specifiche per l'ambito video
- quantità di connettori presenti, per l'audio e il video: il connettore da 3,5mm per l'audio/microfono e quello hdmi per il video non sono propriamente standard professionali. Gli standard xlr e sdi (e sue evoluzioni) sono tutt'altra cosa, a partire dalla robustezza dei connettori e solidità della connessione fisica (i cavi hdmi si sfilano abbastanza facilmente, invece)
- autonomia della batteria notevolmente superiore
- filtri nd integrati, posizionati di fronte al sensore: rispetto ad un filtro esterno da applicare sull'ottica si ha un minor decadimento in termini di qualità d'immagine, e inoltre è molto più rapido utilizzarli, dato che basta attivare una voce del menu.

Poi, vi sono altre differenze, a partire dal fatto che videocamere del genere sono progettate per un utilizzo intensivo sul campo, in modo da fornire prestazioni il più possibile costanti: pertanto la gestione dello smaltimento del calore è particolarmente curata, visto che una videocamera che si ferma per problemi di surriscaldamento, o presenta un crollo della qualità d'immagine a causa del rumore termico, può creare seri problemi.

Chiaramente non sono oggetti per tutti, e si rivolgono ad una clientela particolare. Come avevo scritto in precedenza la macchina ideale non esiste, ma al contempo è bene essere consapevoli delle differenze tra le varie tipologie di prodotti...

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 18:16

Assolutamentr d accordo! Cosi come penso che la 6d vada benissimo all inizio. Non e che poi i matrimonialisti girino tutti i matrimoni con una c500 anzi.. il mio 3 anni fa e stato ripreso con una 6d e nemmeno la mk2 mi pare

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 19:17

Perdonami, Hbd, non è proprio così.

C'è un mondo di tecnologia che passa dalle mirrorless alle reflex e utilizzare o meno il mirino è l'ultimo dei problemi.
Non conosco reflex che abbiano Zebra, Waveform e Vectorscopio incorporati. Non conosco reflex che siano in grado di superare i 20 minuti filati di ripresa senza che il sensore inizi a scaldarsi tanto (provate invece la GH5, che non ha neanche limitazione a 29:59). Giusto per fare due esempi e mi fermo qui, perché non vorrei farla lunga.
Va bene per iniziare (è il consiglio che abbiamo dato un po' tutti), ma se poi vuoi fare sia foto che video in modo serio devi andare di mirrorless. Perché qui Klikand ha scritto che lui vuole continuare a fare foto, quindi le video/tele camere e le cinecam proprio non possono fare al caso suo.

La C200 è proprio l'esempio meno indicato che tu possa portare per valutare eventuali differenza con le mirrorless, comunque. A parte che la conformazione e l'ergonomia della C200 (come pure C100 e C300) è invenzione tutta di Canon che ha poco a che vedere con le cinecam e le broadcast: non è né carne, né pesce. Pessima e scomodissima, ma capisco che questo possa essere un aspetto soggettivo. Va comunque attrezzata esattamente come puoi attrezzare la Lumix S1H e la struttura ha poco di modulare, quello che si può montare/rimuovere direttamente sulla macchina sono elementi già incorporati dalle mirrorless: il monitor che si attacca alla maniglia. E tacciamo sui formati e codec di ripresa. La linea EOS Cinema di Canon è un'offerta di prodotti* che non ho mai capito ad esclusione della C500 Mark II.

Sugli altri aspetti che giustamente porti alla luce:
- quantità di pulsanti e funzioni disponibili, specifiche per l'ambito video

Ma questo vale nell'ambito broadcast, non se fai cinematografia^. Quei pulsanti servono in ENG, insomma. E nessuno con buon senso dovrebbe pretendere di usare una mirrorless come telecamera, se non per i documentari. Le mirrorless hanno ucciso le videocamere e alcune le puoi usare come cineprese digitali con i dovuti distinguo. Avevo già parlato delle differenze terminologiche qui

- quantità di connettori presenti, per l'audio e il video: il connettore da 3,5mm per l'audio/microfono e quello hdmi per il video non sono propriamente standard professionali. Gli standard xlr e sdi (e sue evoluzioni) sono tutt'altra cosa, a partire dalla robustezza dei connettori e solidità della connessione fisica (i cavi hdmi si sfilano abbastanza facilmente, invece)

Verissimo, ma c'è un ma: se fai cinematografia, non attacchi i microfoni alla macchina e quindi gli attacchi XLR non ti servono a nulla. Se fai roba broadcast non usi una mirrorless. Se il progetto è low budget che non hai nemmeno un mixer/recorder dietro, nemmeno il DR60 della Tascam, l'attacco audio della macchina è l'ultimo dei tuoi pensieri, perché conta molto l'amplificatore della macchina stessa (esistono adattatori per usare microfoni XLR o MiniXLR a Jack o MiniJack) e per carità, ovvio che le broadcast hanno una marcia in più, ma si difendono pure parecchie mirrorless. In entrambi i casi non avrai mai grande qualità o margini di manovra.
Inoltre gli HDMI (che concordo, non sono minimamente paragonabili al SDI) adesso hanno la possibilità di essere ancorati attraverso dei blocchi nei cage delle mirrorless. Hanno il vantaggio di costare poco e far costare poco le periferiche e, vantaggio più importante, non rischiano di danneggiare l'attrezzatura se a maneggiare il tutto c'è personale poco esperto (a tal proposito, ecco il paper della ARRI). Ormai l'attacco HDMI sostituisce egregiamente l'attacco SDI in molte situazioni che non siano di alto livello.

- autonomia della batteria notevolmente superiore

Abbi pazienza, ma anche qui, dipende dalla batteria usata e da come hai impostato il setup delle periferiche.

- filtri nd integrati, posizionati di fronte al sensore: rispetto ad un filtro esterno da applicare sull'ottica si ha un minor decadimento in termini di qualità d'immagine, e inoltre è molto più rapido utilizzarli, dato che basta attivare una voce del menu.

Di nuovo, questa è una cosa che vale per il broadcast (quindi in configurazione ENG). Non vale per la cinematografia, dove i filtri ND si usano di marchi di livello (Tiffen, Lee, Schneider-Kreuznach) grandi 4x4 o più spesso 4x5,65 nei MatteBox costosissimi (Bright Tangerine, ARRI, Chrosziel etc...) che non degradano nulla, anzi permettono soluzioni creative. Chiaramente sono un valore aggiunto nel low budget, ci mancherebbe.
Non sono una questione dirimente (anzi, io per esempio sarei felice di pagare la URSA Mini Pro G2 un paio di migliaio di Euro in meno se non fosse una ibrida e fosse come le sorelle più anziane... senza tasti esterni e senza filtri integrati... io non so neanche dove sta di casa il broadcast).

Per l'ultimo punto: la S1H dissipa il calore meglio di alcune broadcast e sicuramente meglio della C100 e C200.

*Sono prodotti ibridi che hanno un rapporto qualità/prezzo bassissimo e non a caso né la C100, né la C200, né la C300 sono nella Netflix Alliance dove invece trova posto la S1H. Al di là di quello che ognuno di noi può pensare sulle richieste tecniche di Netflix.

^Intendo per cinematografia quell'approccio di costruire la scena in luce controllata (fosse pure esterna e senza luci di supporto) al quale si dovrebbe far riferimento ogni realizzazione video per: commerciali, videoclip, cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi.

Non penso di essere andato OT, perché a chi chiede consiglio la chiarezza e il dibattito tra chi ha più esperienza secondo me è accrescitivo. Almeno io l'ho sempre pensata così.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2020 ore 22:16


Perdonami, Hbd, non è proprio così.

C'è un mondo di tecnologia che passa dalle mirrorless alle reflex e utilizzare o meno il mirino è l'ultimo dei problemi.

Il "mondo di tecnologia" sono semplicemente sensori e processori, oltre al software e qualche altra componente elettronica interna. Nulla che non sia implementabile su una reflex (come è stato fatto sulla 1dx mark III, che è l'unica reflex che raggiunga prestazioni video di un certo livello): si vedrà quali reflex presenteranno in futuro, visto che il problema non è certo tecnico, quanto commerciale (nessun costruttore è interessato a mettere a listino due modelli di fotocamere che possano farsi concorrenza).

Non conosco reflex che abbiano Zebra, Waveform e Vectorscopio incorporati.

Questo è il minore dei problemi, dato che con magic lantern si possono avere tali funzioni (posto che la fotocamera sia supportata, anche se personalmente non lo consiglio per una questione di affidabilità), o al limite con un monitor esterno dedicato. Non sono di certo questioni tecnologiche, in quanto si tratta di funzioni assolutamente banali da implementare nel firmware (tanto che gli sviluppatori di magic lantern vi sono riusciti senza problemi), posto che il costruttore voglia farlo.

Non conosco reflex che siano in grado di superare i 20 minuti filati di ripresa senza che il sensore inizi a scaldarsi tanto (provate invece la GH5, che non ha neanche limitazione a 29:59). Giusto per fare due esempi e mi fermo qui, perché non vorrei farla lunga.

Il limite della durata della registrazione è una scelta puramente commerciale, che peraltro hanno anche molte mirrorless.

Quanto al discorso del calore generato, è tutto da valutare caso per caso: le reflex più recenti hanno sensori e processori che generano mediamente meno calore, rispetto ai modelli che hanno sostituito. Peraltro, o si eseguono test degni di tale nome, oppure certe affermazioni lasciano il tempo che trovano...
La gh5 ha un sensore 4/3, poco più grande di un paio di coriandoli, per cui la questione del calore generato è ben differente, rispetto a uno full-frame, con superficie quasi quadrupla.

Va bene per iniziare (è il consiglio che abbiamo dato un po' tutti), ma se poi vuoi fare sia foto che video in modo serio devi andare di mirrorless. Perché qui Klikand ha scritto che lui vuole continuare a fare foto, quindi le video/tele camere e le cinecam proprio non possono fare al caso suo.

Dipende da cosa voglia fare: non è detto che la soluzione migliore sia una macchina sola. Per le foto non è affatto scontato che una mirrorless sia preferibile, a seconda delle esigenze.

Quanto alla c200, ribadisco quanto avevo scritto sopra: è vero che l'ergonomia è soggettiva (anche se il centro di massa di un oggetto non lo è...), e che si possano trovare più o meno utili per il proprio utilizzo certe funzioni (il che non significa che non siano sfruttabili in altri ambiti), ma rimane comunque un prodotto destinato ad un'altra categoria, rispetto ad una mirrorless.

Circa Netflix, per la c100 mark II è semplice: la videocamera registra solo in full-hd, per cui non raggiunge lo standard 4k uhd richiesto. Per la c200 non saprei, dato che non pubblicano delle motivazioni dettagliate. La c300 mark II rientra invece tra le fotocamere approvate:

partnerhelp.netflixstudios.com/hc/en-us/articles/360000579527-Cameras-

In ogni caso sono requisiti che variano a seconda della società o di chi commissiona il lavoro, per cui ciò va a confermare quanto scrivevo sopra: la macchina ideale per tutto non esiste.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2020 ore 2:29

Il "mondo di tecnologia" sono semplicemente sensori e processori, oltre al software e qualche altra componente elettronica interna...

Va bene. L'esistenza stessa dello specchio non ha nulla a che vedere con l'enorme differenza in campo video. Ho scoperto questa cosa adesso. Dai Hbd... evitiamo "guerre di religione" (mirrorless vs reflex insomma... tra l'altro credo che non si vedranno più reflex nuove).

Il limite della durata della registrazione è una scelta puramente commerciale, che peraltro hanno anche molte mirrorless.

Non hai letto con attenzione: l'assenza del limite di registrazione era per indicare che volendo potete far la prova di riprendere per un'ora filata con la GH5 e non ci sarà un problema di surriscaldamento del sensore, non che le mirrorless non abbiano limitazioni. Scelta commerciale dovuta al fatto che una legge EU prevede che ciò che supera i 30 minuti di registrazione è definibile "camcorder" e vi si paga sopra un dazio del 4,5% (se non è 4,9% adesso). Nessun dazio sulle fotocamere. Se volete, comunque, potete pure provare la S1 che non è MFT...

Quanto al discorso del calore generato, è tutto da valutare caso per caso: le reflex più recenti hanno sensori e processori che generano mediamente meno calore, rispetto ai modelli che hanno sostituito. Peraltro, o si eseguono test degni di tale nome, oppure certe affermazioni lasciano il tempo che trovano...
La gh5 ha un sensore 4/3, poco più grande di un paio di coriandoli, per cui la questione del calore generato è ben differente, rispetto a uno full-frame, con superficie quasi quadrupla.

Stai dicendo che un sensore MFT genera meno calore di un FF per via della superficie?
Un MFT da 20mpx ha più circuiti per mmq rispetto a un FF da 40mpx... e l'alloggiamento del MFT è più piccolo e il corpo della macchina è più piccolo dell'alloggiamento e corpo di un FF.
Inoltre "non conosco reflex che non si surriscaldi" significa che quelle che ho avuto tra le mani si surriscaldano! Comprese Canon 5D Mark III e 5D Mark IV. La GH5 e la S1 e la A7S no. Nemmeno la G80 si surriscalda... Mai parlato di test, che tra l'altro per loro natura sono totalmente inutili. I test sono quella cosa che si fa per parlare sui forum e poi le condizioni non si verificano mai nel mondo reale lavorativo. A meno che non parliamo dei test ottici sulle lenti cinematografiche prima di noleggiarle ;-)

Sul resto, qui non si discute se usare una mirrorless o una reflex per le foto, ma qual è lo strumento unico migliore per fare entrambe le cose.

La c300 mark II rientra invece tra le fotocamere approvate:

Hai ragione, avevo dimenticato, my badSorriso. Essenzialmente perché è stata approvata dopo la S1H e questa cosa ha destato un certo scalpore.
Ti sbagli sul fatto che variano a seconda della società etc. Sono proprio linee guida di Netflix per un flusso di lavoro tutto loro obbligatorio (che io personalmente non condivido alcune scelte, ma magari mi capitasse di fare un lavoro per loro, sarei felicissimo di seguire quel flusso). E la C200 non c'è perché i suoi codec sono una barzelletta.

Infine, a parte che il centro di massa di un oggetto non ti obbliga a disegnare quell'oggetto in un unico modo (basta vedere le ARRI o le RED o le Blackmagic o le Sony o le Panasonic o le Panavision o le Vision Research) no, non è che si rivolgono a un'altra categoria rispetto alle mirrorless. Panasonic con la S1H dove ha trasferito il suo enorme know-how in campo video ha dimostrato che non è più questione di mirrorless o cinecam, ma di tecnologia interna al prodotto. Probabilmente pure la prossima Canon R5 eliminerà la C200 dal listino EOS Cinema (anche perché tanto Canon è l'unica ad avere cineprese ISO-related... quindi davvero nel suo caso cambia poco).

Form factor fastidioso? Sì, no, forse: è soggettivo. Adesso però esistono una quantità incredibile di cage che trasformano la mirrorless in una mdp a tutti gli effetti.
In tutto questo ci tengo a specificare che per me girare "seriamente" lo si fa solo con le cineprese, quindi nessun entusiasmo facile per le mirrorless. Guardo solo ciò che accade attorno a me con distacco e oggettività.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2020 ore 3:59

La presenza dello specchio o meno non ha nulla a che fare con le prestazioni video di una reflex, visto che in tale modalità la fotocamera lavora in modo analogo ad una mirrorless.

Semplicemente, sulle reflex i costruttori non hanno mai lavorato più di tanto per avere una modalità video particolarmente avanzata, a parte qualche eccezione. Alcune limitazioni sono puramente software, peraltro, e il tutto rientra in una precisa (e discutibile) logica commerciale.

Quanto alla questione del surriscaldamento, se si vuole eseguire un confronto sensato (da un punto di vista scientifico, altrimenti si tratta di prove fini a sè stesse, e da cui non si può inferire nulla di significativo) le condizioni d'uso devono essere simili, incluse quelle ambientali.
Sia con la 6d che con la 6d mark II (ma anche con la 1d mark IV) mi sono spinto ben oltre l'ora di utilizzo continuativa (attivando immediatamente la registrazione dopo aver raggiunto in limite dei 29m59s), e non ho mai riscontrato interruzioni della modalità video o l'attivazione dell'avviso relativo al raggiungimento di una temperatura eccessiva. Questo, tuttavia, non dimostra proprio nulla, se non il fatto che in quelle condizioni (ambientali e relative alle impostazioni della fotocamera) le temperature interne non avevano raggiunto livelli critici.
Per verificare che una fotocamera/videocamera non abbia problemi di surriscaldamento servono ben altri tipi di studi e verifiche, e non ci si può basare su poche prove arbitrarie, del tipo "io non ho mai avuto problemi".

Quanto ai formati di registrazione della c200 e codec, è ovviamente una questione commerciale: si tratta di un modello di fascia inferiore alla c300 mark II, ed era prevedibile che avrebbe avuto qualcosa in meno, vista anche la differenza di prezzo. Nulla di nuovo, quindi, visto che agiscono nel medesimo modo con le fotocamere...

Comunque, visto che la discussione non sta portando a nulla di produttivo, termino i miei contributi in merito.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2020 ore 13:42

Uuui maronna mia.. la solita storia. Uno chiede consiglio, e si finisce nella diatriba degenerando in aspetti tecnici di livello avanzato.siete arrivati a citare Arri e vision . Se continuate cosi l amico qua o accendera un ipoteca sulla casa o rinuncia a tutto. Non va bene che ogni volta he qualcuno chiede una m43 deve alimentRe la scimmia fino ad una a7r4 o a spendere 20.000 euro solo per girare video..per matrimoni oltretutto.
Cmq e sempre apprezzabile il dialogo e tutti impariamo sempre qualcosa,a ritorniamo coi piedi per terra. Se solo volesse partire per rendere " usabile" la sua 6d, tra luci accessori cavalletti e teste fluide gia ci partono 1000 sacchi. Voi che siete esperti, date consigli umani

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2020 ore 14:51

Quanto ai formati di registrazione della c200 e codec, è ovviamente una questione commerciale: si tratta di un modello di fascia inferiore alla c300 mark II, ed era prevedibile che avrebbe avuto qualcosa in meno, vista anche la differenza di prezzo. Nulla di nuovo, quindi, visto che agiscono nel medesimo modo con le fotocamere...


@Hbd
Appunto, quindi sei d'accordo con me sul fatto che una mirrorless che permette alcune cose che la C200 non permette (per questioni intrinseche di progetto o per volontà di Canon) può sostituirla sempre.
Sul resto, quando vorrai potremo riprendere gli argomenti lasciati in sospeso.

@Sebbysebb
A me non sembra la discussione sia degenerata, ci siamo scambiati delle idee. Mi dispiace se Hbd si è offeso, ma il punto è che quando si danno consigli, anche nell'universale bisognerebbe rimanere ancorati al presente: dire "se vuoi fare video ci vorranno poi camere specifiche" è concettualmente sbagliato soprattutto nei confronti di chi non sa nulla. Oggi, nel 2020, non è più così. A me interessava fare il punto su questa specificità.
Oggi bisogna diversificare il tipo di video, perché la specializzazione è sempre più alta e le differenze sono sempre più profonde: "fare video" non significa più nulla. "Tipo di video" è la chiave di tutto. E lì sì che servono macchine specifiche per ogni tipo di video.

E io, di scuola "old style" (talmente old style che si arriva da quel pensiero "si gira solo con ARRI e si monta solo con AVID" ormai superato), che personalmente per qualsiasi cosa che ha un minimo di budget tiro fuori la Pocket 4K (e quindi vai di flusso con RAW+Log e ripresa e post-produzione più faticosa) anche quando non sarebbe necessario, ammetto che il mondo è cambiato e che non bisogna avere pregiudizi ed ho portato l'esempio della Lumix S1H di Panasonic che lo ha dimostrato anche empiricamente.
Oggi alcune mirrorless ottengono gli stessi risultati di telecamere che costano dalle 3 alle 5 volte di più e superano in qualità tutte le videocamere esistenti (e a volte si avvicinano alle cineprese).

Poi chiaro che se hai una ARRI Alexa + lenti come Leica/Zeiss/Cooke stai su altri pianeti e livelli. Questo resta pacifico (come pure il fatto che per un risultato ottimale aumenta lo sforzo e la competenza in post).

Sulle altre cose, pronto a nuove discussioni con Hbd su specchio, reflex, surriscaldamento etc. quando vuole. Chiaramente in altri topic e non più qui che non vorrei esagerare neanch'io.

Se solo volesse partire per rendere " usabile" la sua 6d, tra luci accessori cavalletti e teste fluide gia ci partono 1000 sacchi.

Francamente, secondo me, per avere attrezzatura valida ci vuole un "pack" da almeno 3.000€ di accessori, senza contare camera+obiettivo che resta sempre un discorso a parte.
Prendere luci+cavalletto+testa fluida+accessori vari e stare sotto i 1.000€ secondo me è buttare 1.000€. Il video tanto per farlo ok, il video con il quale si ricerca una certa "precisione e perfezione" è un gran bel grattacapo e basta una minima cosa per rovinare l'intera catena produttiva.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2020 ore 15:00

Devo dire che ho letto e sto leggendo con molto interesse soprattutto i consigli tecnici che poi, ovviamente andrò ad approfondire sul web... come ha ben detto Pogo il mio intento rimane quello di fare più video che foto ma fondamentale fare anche foto perché non posso farne a meno..
per i video che vorrei realizzare direi a questo punto che l'arrivo potrebbe essere una sana mirrorless con ottiche di un certo livello, ma dopo quel che ho letto ho deciso di farmi un po' le ossa con quello che ho e toccare i limiti tecnici.. acquisterò sicuramente invece qualche accessorio importante che mi rimanga... ho già il dji ronin s, mi tocca prendere un faretto con diffusore, e l'aggeggio per la messa a fuoco manuale, a cui seguirà uno schermo... se avete a questo punto dei consigli sugli accessori anche di marche che avete avuto modo di provare, saranno ben graditi, e vi ringrazio per aver condiviso pacificamente la vostra competenza

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