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Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4 (secondo post)


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avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 20:25

Giorno 60 – 7 Gen 2020
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Sono in viaggio già alle 7 e mezza per cercare di evitare il caos ed immettermi subito in autostrada. Ho tanti chilometri da fare e potrei essere costretto a delle soste impreviste a causa del filtro, spero non del motore. Tempo pessimo, piove e poche centinaia di metri più in alto ha nevicato. La Karakoram Hwy deve aspettare. Gomme nuove e cerchioni storti non vanno molto d'accordo, ma dopo un paio di centinaia di chilometri iniziano a fare conoscenza e le vibrazioni calano sensibilmente. Comunque questo non mi ferma, nemmeno se le ruote diventassero quadrate e dovessi guidare con il Parkinson. A Lilla, dato che il filtro dell'aria sembra aver deciso di non ostacolare i miei piani, esco per una visita per cui all'andata non avevo avuto tempo. Percorro 25 chilometri su una piacevolissima strada di campagna, dissestata il giusto, che attraversa solo due piccolissimi villaggi mentre per il resto le abitazioni sono gradevolmente disseminate tra i campi in cui ferve l'attività.
Sono i primi chilometri, escludendo autostrade e scortato Belucistan, in cui guido rilassato godendomi anche le scene che mi si pongono dinanzi. Su un camion stanno coprendo per il trasporto il motivo della mia deviazione, grossi blocchi di sale che brillano al sole. La pioggia me la sono lasciata alle spalle insieme alle alture.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3613839&l=it

A Khewra c'è la seconda miniera di sale più grande al mondo aperta ed attiva da secoli. Il commercio del sale estratto risale all'era Mughal quindi al sedicesimo secolo, ma per la scoperta del giacimento tocca riandare ad Alessandro Magno. Miniera tuttora attiva.
Il giro all'interno costa ben 20 dollari per gli stranieri e si svolge al settimo dei 16 livelli esistenti. Oggi non è in funzione il trenino perché ci sono pochi turisti, tutti pakistani ovviamente tranne me. Mi accompagna una guida anche se ho ripetuto più volte che non capisco l'inglese, unica arma efficace per far desistere i più insistenti, ma qui sembra che occorra essere comunque accompagnati. Prima di arrivare al sale si attraversa un interessante spesso strato di roccia multicolore.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440092&l=it

Anche se qui non lo dicono, ma ad una mia domanda la guida conferma, se andate all'erboristeria all'angolo e chiedete una confezione di Himalayan salt vi daranno un sale quasi sempre rosa che proviene da questa miniera e che con l'Himalaya ha pochissimo a che vedere. Sale Pakistano o Sale di Khewra lo comprereste? Il colore ne determina la qualità, dal migliore rosa al bianco, al rosso. I tunnel e le grotte in cui si è completamente all'interno del visivamente vellutato sale, che viene lasciato per il 50 per cento a sorreggere le volte, sono splendidi.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440128&l=it




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440093&l=it

Varie caverne sono ricolme dell'acqua piovana che filtra dalla montagna e viene poi pompata artificialmente all'esterno. Per attrarre l'occhio dei turisti hanno costruito delle strutture francamente senza senso illuminate oltretutto con luci multicolori che mi aumentano significativamente la difficoltà fotografica. Visivamente comunque l'effetto dei mattoni di sale traslucidi retroilluminati è notevole. La moschea costruita dai minatori 55 anni fa è l'unica piccola costruzione che merita una citazione.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440117&l=it

Gli ultimi 200 chilometri mi riportano a Lahore in cui per riabbassare il budget e provare un'altra sistemazione, ho prenotato in un B&B a 13 euro. Passo dall'officina, anche se il meccanico non c'è, per cercare aiuto per il filtro. Lascio quello vecchio a chi domani proverà a trovarlo a Lahore. In un ricco quartiere con tanto di controlli di polizia all'ingresso ed in cui c'è solo qualche tuk-tuk fermo all'angolo come fosse un taxi, scortato da un domestico tuttofare che chiama “il cinese” il padrone che sento solo tramite WhatsApp, entro in una ricca villa con un enorme cancello che si richiude alle spalle dell'Ammiraglia. La sistemazione sarebbe anche buona e certamente più pulita di vari hotel, ma scopro che non c'è l'acqua calda. Farfugliamenti vari del cinese, incavolatura mia più per la manfrina che per la mancanza, e resto comunque una notte solo perché è tardi e non ho voglia di rimettermi in moto. Freddo intenso in stanza, niente riscaldamento ma questo era ovvio. Esco per comprare da mangiare. Gran negozio con clienti bene e commessi male che obbediscono ad ordini impartiti con decisione e portano la spesa direttamente all'auto dell'elegante avventore. Detto per inciso a Lahore ho visto auto che nella targa sotto i numeri riportavano la scritta “Avvocato” ed una con “Avvocato della Corte Suprema” che mi facevano venire voglia di un'aggiunta adeguata con il pennarello indelebile. Un quartiere di sgradevole gente con la puzza sotto al naso.

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 20:27

Giorno 61 – 8 Gen 2020
drive.google.com/open?id=13yI9FMcocb5aeUAVlt97UMkLLsIMoPVh&usp=sharing

Amir mi ha chiamato per dirmi che all'officina ci sarà questa sera. Abbandono volentieri i quartieri alti non perché siano alti, ma per gli atteggiamenti osservati. Stanza all'hotel dove per una settimana ho atteso la guarigione dell'Ammiraglia. Vado al Centro Nikon. Un black-out non permette al laboratorio di pulirmi subito il sensore, non c'è verso. Relativamente vicina c'è l'Anglicana Chiesa della Resurrezione che è più una curiosità ed in cui trovo un po' di Natale.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440118&l=it




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440119&l=it

Black-out infinito, desisto. All'officina mi hanno trovato un filtro simile, ma che comunque non entra. Dopo averlo rigirato tra le mani lo acquisto lo stesso dato che costa solo 3 euro e mezzo e, sotto sguardi interrogativi, comincio a modificarlo con la pinza. Dopo una buona mezzora di lavoro riesco nell'intento di farlo entrare dove non voleva. Ho un filtro nuovo non perfetto, ma abbastanza efficace. Si è fatto buio e non ho voglia di mettermi in giro per provarlo un po' più a lungo. Vedremo domani. Amir mi comunica che ci sarà domattina.

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 20:31

Giorno 62 – 9 Gen 2020
drive.google.com/open?id=13yI9FMcocb5aeUAVlt97UMkLLsIMoPVh&usp=sharing

Con l'intento principale di fare qualche chilometro con il nuovo filtro, vado ai Giardini Shalimar. In una Lahore che non ha più segreti riesco a muovermi bene evitando ed aggirando le zone e le strade che so intasate. I giardini sono una delle ultime attrattive che mi manca di vedere. Posso dire di conoscere Lahore meglio di Londra o Parigi e di tante altre città anche italiane.
Sui giardini non c'è molto da sottolineare. Simili nella struttura ad altri luoghi visitati sono ormai immersi nel tessuto urbano e ne costituiscono un'oasi in cui passeggiare tra i molti scoiattoli. La caratteristica più interessante sono le immense fontane, purtroppo asciutte, che sono collegate tra loro da una rete di canali che sfruttano le diversità di livello dei vari grandi giardini. Con queste in funzione lo spettacolo sarebbe grandioso.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440123&l=it




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3440124&l=it

Al centro Nikon finalmente lascio la D810 che riprenderò con il sensore pulito nel pomeriggio. Ad un incrocio fotografo come prova uno dei travestiti di cui parlavo giorni fa. Forse è solo un espediente per ottenere denaro, ma certamente è qualcosa di totalmente inaspettato anche se non siamo nella penisola arabica.





Faccio solo una piccolissima considerazione su questa curiosità e sul Pakistan. Io ho girato esattamente come farei in Italia ed ho incontrato solo gentilezza e disponibilità all'aiuto. Mi sono posto una domanda, relativamente al soggetto in foto: se fosse ad un incrocio in Italia sarebbe tranquillo e non importunato come vedo qui nel pericoloso e fondamentalista Pakistan?
Due pulcette e ciuffi di capelli in stanza e nella doccia non sono nulla anche se alla lunga stressano e le macchie su lenzuola ed asciugamani comunque quasi sempre puliti sono più un problema psicologico.
L'avere dinanzi agli occhi fiumi di immondizia che scorrono in cui escrementi che non ho comunque visto sarebbero la componente meno preoccupante, invece che leggere sul giornale diligentemente gettato nella differenziata di lontani oceani di plastica e continuare a vivere nello stesso modo sfoggiando sempre nuovi piccoli ormai inutili business ecologici spesso solo diversamente inquinanti, per come la vedo io sono lo stesso identico problema e non certo un miglioramento.

Amir mi controlla il motore, riregistra le punterie e verifica l'assenza di perdite. Finalmente capisco che il pistone è sempre quello mio che è stato sistemato. Il filtro dell'aria può andare, ma devo comunque cercare quello corretto. Lo saluto e lo ringrazio e gli do appuntamento per Aprile o Maggio.

Faccio lavare per bene l'Ammiraglia esternamente e sotto e mentalmente riconsidero la sua situazione.
Il motore è sempre quello originale, anche se ringiovanito da un lifting, ed è una cosa che mi fa piacere. Il filtro dell'aria è arrangiato, ma sembra efficiente. I pneumatici sono nuovi. Il clacson è adesso un doppia tromba pakistano installato per poter competere su strada. Il guidatore è anch'esso originale e senza lifting.
Devo dire che tutto sommato dopo due mesi dalla partenza posso essere soddisfatto di come domani entrerò, cosa che anche i fatti hanno dimostrato essere assolutamente non scontata, nel primo dei due paesi che dall'inizio considero meta principe di questo viaggio, l'India.

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 20:35

Incredibile !!!
Sei andato fino in India..
con una macchina della quale non mi fiderei
nemmeno per andare a comprare il pane. MrGreen
Sei un mito. Cool

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 20:37

Questo è il link al terzo post dove inizierà l'India. Qui potete pure riempire a chiudere.

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3440158

avatarsenior
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 21:07

Messo tra i segnalibri buona continuazioneCool

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 21:09

...che mi facevano venire voglia di un'aggiunta adeguata con il pennarello indelebile.

Me lo immagino!MrGreen

user177356
avatar
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 21:36

tutti i solai del vecchio albergo coloniale in legno ne erano infestati


(giusto per chiudere il thread, come ha chiesto anche il suo autore)

Sono i "ratti delle soffitte", l'anno scorso me ne è entrato uno in casa e mi ha mangiato tutto l'albero di Natale in plastica che era custodito in una scatola sopra l'armadio. A differenza degli altri ratti, tendono ad andare in alto. Ci ho messo due settimane a liberarmene, e fortunatamente era uno solo.

avatarsupporter
inviato il 09 Gennaio 2020 ore 21:49

Che mito!

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 1:13


Faccio lavare per bene l'Ammiraglia esternamente e sotto e mentalmente riconsidero la sua situazione.
Il motore è sempre quello originale, anche se ringiovanito da un lifting, ed è una cosa che mi fa piacere. Il filtro dell'aria è arrangiato, ma sembra efficiente. I pneumatici sono nuovi. Il clacson è adesso un doppia tromba pakistano installato per poter competere su strada. Il guidatore è anch'esso originale, e senza lifting.


Mi hai fatto ridere veramente forte. Sei un mito!

avatarsenior
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 7:48

Forse mi sono spiegato male, in Pakistan sebbene sia uno stato che reputo critico lo farei mai cosi all'avventura, in questo modo "spregiudicato"... Diverso sarebbe rivolgersi a professionisti che organizzano sul posto le escursioni dandoti supporto quotidiano, portandoti loro in giro in sicurezza.
É davvero rischioso essere esposto a chiunquebe dovunque. Ricordatevi che li operano personaggi che non aspettano altro che avere l'occidentale tra le mani... Sono casi sporadicined isolati... Ma se esiste la possibilita perche rischiare? Per fare viaggi di questo tipo ci sono centinaia di paesi che lo consentono.
L'igiene per intenderci non era nelle mie riserve... Anche se prenderti il colera o robe simili non é nei miei programmi... MrGreen

avatarsupporter
inviato il 10 Gennaio 2020 ore 8:27

Marco

Credo che ognuno di noi abbia la propria sensibilità e i propri valori. Probabilmente la filosofia di questo viaggio ha in se stessa il valore di esplorare un percorso in solitudine e autonomia. Se il tuo ragionamento tenesse in assoluto non avrebbe senso per alcuni attraversare l'Atlantico a remi o a vela quando è più sicuro farlo in aereo, e via dicendo. Se qualcuno lo fa, è perché vede nel modo un significato e nella presa di rischio un elemento necessario. Poi il confine tra saggezza e follia è veramente difficile da tracciare e ahimè spesso avere l'una non implica essere scevri dall'altra.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2020 ore 0:09

Seguo

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