| inviato il 30 Luglio 2019 ore 13:13
Ciao ragazzi, Come sempre da ignorante faccio domande stupide... Sono molto interessato al sigma 16 mm ma sono consapevole della distorsione che ha distanza ravvicinata.. Dopo quanti metri dall'obiettivo la distorsione risulta quasi nulla? Grazie mille |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 13:33
Potrei aver capito male, ma un grandangolo ha la caratteristica di far sembrare più grandi gli oggetti vicini e più piccoli quelli lontani. Ad esempio un ritratto del viso fatto con un 16 mm mostra un gran nasone anche se la persona non ha un naso spropositato. Questo perché per riempire il fotogramma dovrai stare molto vicino al soggetto. Le linee degli edifici se la macchina fotografica non è perfettamente in asse con l'orizzonte sembreranno cadenti, ma si può sistemare in post produzione se si vuole (perdendo un bel pezzo dell'inquadratura però) Se invece lo monterai su un sensore aps-c come quello della sony 6300 come mi sembra allora la resa sarà più simile ad un 24 mm quindi avrai un comportamento meno "impegnativo" per la focale equivalente. |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 15:42
Si, sostanzialmente sarà un 24mm... Quello che volevo capire, a che distanza un viso risulterà meno distorto? Ma mano che mi allontano in teoria la situazione dovrebbe migliorare, giusto? In linea teorica quale è questa distanza? Esistono dei calcoli per capire a grandi linee le distorsioni degli obiettivi? Grazie mille |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 15:58
cerca con google "portrait focal length comparison" questo è uno dei risultati www.dpreview.com/forums/thread/4164807 oserei dire che è del tutto soggettivo, di norma con un 50 si fanno ritratti ambientati mentre i primi piani con un 135 o un 200 se vuoi la resa di un 200 su un 24 devi metterti molto molto distante e ritagliare la foto (di parecchio) tieni presente che è un discorso molto complesso ed interessante, le regole nell'arte sono spesso dei suggerimenti e ho visto ritratti che mi piacevano scattati con un grandangolo |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 15:59
la distorsione di un obiettivo è quella a barilotto o a cuscinetto, o in altre modalità particolari. (per lo meno, quelle distorsioni che deformano il campo). Nei grandangoli di solito è a barilotto, ma può anche non esserci.
 Quella che tu chiami distorsione ha invece il nome di PROSPETTIVA e riguarda la disparità tra dimensioni in immagine tra vicino e lontano, che è tanto più accentuata quando il vicino al pdr comincia ad essere di distanza inferiore tra il primo piano ed il secondo piano di riferimento. Giusta quindi l'osservazione di Linuxgoblin sul naso (rispetto alle orecchie). Per quel che riguarda la distanza da tenere per non avere troppa prospettiva sul volto, occorre tenere la distanza (anche con il grandangolo) che si tiene + comunemente con le ottiche + usate nel ritratto che è tra i 70cm ed i 2/3 metri, indipendentemente che nel ritratto entri solo il volto o tutta la figura. superando le distanze di riferimento (ma non sarà mai il caso nell'uso grandangolare) comincia un altro effetto, di appiattimento prospettico, cui non siamo abituati per niente alla visione ad occhio nudo, differentemente dalla visione molto ravvicinata. Tale appiattimento genera, all'opposto di quanto visto prima, un ingrassamento del soggetto, e un volto più piatto se ripreso frontalmente. è un fenomeno + evidente oltre i 6m di distanza (e si nota specie usando lunghe focali, poichè con un grandangolo a 6m un volto è un piccolo cerchietto nell'immagine). |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 19:11
Del fenomeno contrario non sapevo dell'esistenza... interessante... Ma quindi su un 24mm ad una distanza di circa un metro l'effetto prospettico sul viso diminuisce? Ho visto alcune foto ed è bello l'effetto alle spalle del soggetto che da un grandangolare non troppo spinto.. Comunque ricapitolando l'istanza safety é circa un metro... |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 19:19
“ Ma quindi su un 24mm ad una distanza di circa un metro l'effetto prospettico sul viso diminuisce? „ su un volto è uguale a quello di un 50 o di un 85 posto ad un metro. La prospettiva non la fa la focale ma la distanza tra fotocamera e soggetto. |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 20:16
Mi sto perdendo... Se non la fa la focale vuole dire che anche su un 50 a meno di un metro avrò distorsioni simili a quelle del 24?? |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 20:22
non si chiamano distorsioni (come ho detto quelle sono un'altra cosa) ma si tratta di prospettiva. e la prospettiva non dipende dal tipo di ottica usata ma unicamente dalla distanza. comunque se hai dei dubbi puoi verificare te stesso, queste due immagini sono riprese da distanza uguale con 2 focali diverse. il 35 è stato croppato.
 qui invece la prospettiva cambia parecchio, ma non perchè cambia l'ottica, ma perchè cambia la distanza dal soggetto, infatti con il tele stanno lontano e con il grandangolo vicino, altrimenti non potrebbe essere sempre la stessa inquadratura
 notare come il volto appaia + "grasso" (e piatto) allontanandosi. |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 23:39
Ah, adesso è più chiaro..quindi a questa inquadratura un focale che da un'immagine più simile alla realtà è il 50/70... |
| inviato il 30 Luglio 2019 ore 23:43
Praticamente se con un 50 per avere una inquadratura come quella della ragazza sopra devo stare ad un metro, sono certo che se stessi ad un metro anche con un 24 non avrei errori di prospettiva, Giusto? ovviamente cambierà l'inquadratura... |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 9:48
Coloxim, scusa se ripeto cose già dette, ma penso che sia uno dei concetti base. La macchina fotografica funziona esattamente come un occhio umano. Una montagna distante chilometri la vedi piccola, se ti avvicini la vedi grande. Tutto ciö che vedi, lo vedi in prospettiva. Al variare dalla distanza occhio-soggetto guardato, la prospettiva cambia: non esiste quindi una “prospettiva 0”, che sia di riferimento alla quale attenersi, poichè il tuo occhio non guarda tutto il resto del mondo da una sola distanza. Se vuoi un effetto “naturale” per un ritratto dovresti considerare la distanza con la quale ti relazioni alle persone normalmente, da poco piü di 1mt fino a 2, 3. Quella è (CIRCA) la distanza alla quale sei abituato a guardare degli adulti, quindi la prospettiva che il tuo cervello dovrebbe giudicare piü “corretta”. A data distanza, andrebbe cambiata la focale per avere un primo piano (100-135 mm), mezzobusto, figura intera, ambientato.. Le virgolette sono d'obbligo poichè sto esprimendo concetti con un linguaggio sbagliato, ma spero ti possa chiarire dei dubbi infine quoto una risposta rubata da un topic simile: “ Esistono diversi tipi di distorsioni. A. Feininger le raggruppava così: 1 Distorsione prospettica. Non è un difetto dell'obiettivo. Dipende esclusivamente dalla prospettiva, ovvero dalla distanza tra soggetto e punto di ripresa. 4 obiettivi di focali diverse usati tutti dalla stessa distanza avranno comunque la medesima prospettiva. Di solito si ritiene che la responsabilità sia dell'obiettivo grandangolare, ma non è così. Dalla giusta distanza anche un grandangolare non soffre di distorsione prospettica. Però ha un RR minore. È il fotografo dunque che può incorrere nella distorsione prospettica se nel tentativo di ottenere un RR maggiore si avvicina troppo (per la focale usata). Dovremmo quindi ritenere che semmai si tratta di un difetto del fotografo. 2 Dilatazioni innaturali. Si verificano p .es. quando un oggetto tridimensionale di forma sferica viene posto ai bordi di un fotogramma. Il fenomeno dipende dal fatto che la proiezione di un oggetto tridimensionale p. es. sferico su un piano resta sferica solo se posto al centro del fotogramma, mentre man mano che si sposta verso gli angoli si allunga. Anche se il fenomeno è più evidente con le focali più corte, non si tratta tuttavia di un difetto dell'obiettivo: semmai, anche in questo caso, sarebbe del fotografo, che non ha cura di evitare di collocare troppo lontani dal centro i soggetti quando usa ottiche grandangolari. 3 Il curvarsi delle linee rette che si verifica con obiettivi panoramici e fish-eye. Non è un difetto, ma semmai una caratteristica degli obiettivi a prospettiva cilindrica e sferica. Gli obiettivi convenzionali hanno prospettiva rettolineare. Un fotografo che compra un obiettivo con prospettiva sferica o cilindrica dovrebbe sapere cosa sta facendo... 4 La distorsione a cuscinetto o a botte. È l'unico vero difetto degli obiettivi. Ciascun progetto può averne in misura diversa a seconda delle caratteristiche. Per evitare nel ritratto di incorrere in distorsione prospettica Feininger consigliava di non avvicinarsi a più di mt 1.5 dal soggetto. E di scegliere la focale in funzione dell'inquadratura desiderata. „ www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1120227 |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 9:56
“ Ah, adesso è più chiaro..quindi a questa inquadratura un focale che da un'immagine più simile alla realtà è il 50/70... „ io non so se sono stato chiaro ma sono certo che tu non hai ancora le idee chiare. la realtà. gli errori di prospettiva. ... la realtà non significa nulla. prendi uno specchio e appiccica il tuo naso su esso, non riuscirai a vedere completamente le tue orecchie a causa della prospettiva. Tuttavia questa è realtà. Lo steso accade se sostituisci lo specchio con la tua fidanzata. non ci sono gli errori di prospettiva se non insiti nella costruzione dell'ottica che barilotta o deforma a baffo o in altro modo, esiste la prospettiva. per quel che riguarda la relazione tra persone l'umano è abituato ad osservare gli altri da distanze zero a distanze di diversi metri. Se una persona è venerata mai sarà avvicinata, per rispetto, e quindi si troverà ad una certa distanza. Spesso chi è fotografato preferisce una certa distanza per questioni di rispetto. Così quando si vede in foto è contento. Se invece lo riprendi da vicino può essere scontento, perchè è visto in modo troppo confidenziale. Ma se tu vuo avere un'aspetto intimo di tua figlia che ti dà il bacino della buona notte magari le fai una foto a 40cm con un 28mm, fregandotene un po' se il naso le appare leggermente più grande. it.wikipedia.org/wiki/Prossemica |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 11:17
Ooo diciamo che quelle misure sono superate da decenni, ormai 1,20/3,5m per la comunicazione sociale sono impensabili, fra insegnante allievo, di che età poi, poi non esiste proprio lo stesso oltre i 3,5m per le pubbliche relazioni, praticamente per comunicare dovresti urlare; queste distanza, ormai è acclarato, variano anche da ambiente sociale ad ambiente sociale, in città ad esempio sono molto più ridotte (e questo spiegherebbe anche l'aumento dell'aggressività negli ambienti urbani). Concordo sul diverso uso delle distanze di ripresa, e quindi delle focali, in relazione all'idea di ritratto che si ha e alle sensazioni che si vogliono trasmettere ma per arrivarci servono davvero le capacità, non indifferenti, del fotografo |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 11:23
non si può parlare di superamento ma di costume. la distanza degli amici nei paesi arabi è inferiore a quella europea. Le misure non si tagliano quindi con l'accetta. |
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