| inviato il 08 Giugno 2019 ore 15:20
Come spesso accade, questo topic è stimolato da qualche discussione recente. In generale, sull'utilità della "cultura" per fare buone fotografie, qualcosa si era detta proprio nel gruppo alla cultura fotografica dedicato: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=1236155 Ma qui il tema è un altro: non cerco risposte, non quindi suggerimenti, ma mi piacerebbe conoscere i vostri pareri. Senza dire "è tutto soggettivo": certo che lo è, e proprio per questo l'invito non è a trovare la verità, ma a esprimere il vostro punto di vista personale. Soggettivo appunto. Senza fare buoni e cattivi Ovvero: spesso si dice che conoscere è importante. Leggere e sapere sono parte del fotografante evoluto. Ma conoscere cosa? Concezioni filosofiche? Manualetti sulle caratteristiche tecniche del raw? Biografie di fotografanti famosi? O magari "il Processo" di Kafka? O ancora le fotografie? Quelle dei grandi? Attraverso mostre? Questo perché, spesso, si taccia qualcuno di "igno.ranza" su questioni che magari un senso tecnico o filosofico ce l'hanno pure, ma che sono poi tutt'altro che essenziali per dedicarsi con proficuità alla fotografia. Quindi, detto che a chi fotografa "sapere un po' di cose" male non fa, quali sono i fronti che, secondo voi, hanno maggior peso nel bagaglio di conoscenze di un fotografante? PS: nessuna contrarietà al suggerimento di testi specifici o a linkare fonti. Ma siccome in molti topic è già stato fatto con continuità nel tempo (e non credo aiuti ulteriormente suggeire Feininger o magari Freeman o Ghirri) mi piacerebbe avere un punto di vista generale, sui tipi di contenuti |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 15:22
“ Ti aiuterei volentieri, Francesco, ma la siepe mi aspetta. „ Sordido! Tanto lo so che torni |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 16:23
Per me, tutto quello che hai detto: dipende dallo "stadio" in cui si trova il fotografo Si parte dal manuale della macchina, per passare a libri/riviste/tutorial che trattano di nozioni tecniche. Si passa poi ai testi che trattano di composizione e quelli per approfondire la fase di pp. Infine, si vanno a guardare le opere dei grandi fotografi, analizzandole con un occhio più critico di quello un neofita, cercando di "assorbire" un po' della loro arte. Ovviamente alcuni punti possono essere coincidenti, invertiti e la loro durata è molto variabile a seconda delle persone. I talenti naturali magari possono saltare tranquillamente qualche fase... Ovviamente allo studio "teorico" deve necessariamente essere affiancata tanta buona pratica. Alla base di tutto, però, deve esserci sempre la curiosità, l'apertura mentale, la voglia di apprendere, crescere e migliorare, senza mai "sentirsi arrivato"... |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 16:33
... Grazie Antonche per il contributo. Che trovo condivisibile: con qualche differenza (non dimentichiamo che ognuno ha la sua personale natura), non è troppo dissimile dal mio percorso personale. Buona weekend |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 16:49
Carissimo Francesco, ormai su questo forum troppo spesso si trascende in discussioni che poco o nulla hanno a che fare con la fotografia. Mi riferisco soprattutto a lunghe disquisizioni tecniche che per poter essere comprese a fondo necessiterebbero di studi lunghi ed approfonditi di fisica, chimica, ecc.. Spesso arrivo a pagina 2 e mi fermo lì. Ovviamente le basi tecniche sono indispensabili e spesso imprescindibili, non lo escludo, ma il resto è fatto di pratica, pazienza, voglia, curiosità, e "lettura" delle immagini di autori rinomati ed importanti che hanno lasciato il segno. Poi, come in quasi tutte le cose, c'è chi è nato con la camicia ed il cosidetto "manico" lo ha nel dna e chi - come me - che pur studiando una vita non supererà mai la mediocrità. In fondo fotografare vuol dire disegnare con la luce ed io, purtroppo, non so disegnare ..... Tu, invece, secondo me, sei un bravissimo pittore |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:12
Credo che, tutto sommato, sia un percorso che accomuna molti noi. Buon week end anche a te! |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:22
“ ...troppo spesso si trascende in discussioni che poco o nulla hanno a che fare con la fotografia. Mi riferisco soprattutto a lunghe disquisizioni tecniche... „ Caro Vins, credo sia in fondo giusto che, posto che il forum è uno, ci siano aree di interesse e di discussione diverse. E' normale che talvolta "parrocchie" diverse si scontrino e si tenda a voler affermare la supremazioa di una religione sull'altra. Poi, che molte faccende c'entrino poco col fatto di fare fotografie, non fatico a essere d'accordo con te “ ma il resto è fatto di pratica, pazienza, voglia, curiosità, e "lettura" delle immagini di autori rinomati ed importanti che hanno lasciato il segno „ Già: è fatto cioè di "sè" “ Credo che, tutto sommato, sia un percorso che accomuna molti noi. „ Credo anche io di si. Anche se due/tre macrogruppi di tendenze prevalenti ci sono da sempre... |
user117231 | inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:27
Conoscere se stessi. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:29
“ Conoscere se stessi. „ Secondo "L'arte della guerra" è indispensabile ma tutt'altro che sufficiente |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:39
Tutto fa brodo, penso. Nel senso che *dipende dal taglio che uno da alla propria attività fotografica (ammesso che uno sappia che taglio darle, che non è scontato). Penso che approfondire le tematiche del linguaggio fotografico sia (dovrebbe essere) basilare per tutti, poi si torni a *. Ciao! |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 17:52
La prima conoscenza richiesta come in ogni campo é quella del limite del conosciuto (Socrate) e del conoscibile (Kant). Poi credo che quando uno fa il fotografo, riesca a utilizzare per questo campo un po' tutto ciò che viene a conoscere e a esperire. Personalmente i campi in cui ho studiato di più oltre alla tecnica e arte fotografica, sono architettura, arte classica (pittura, scultura, mosaico - un antenato dei pixel!), filosofia, moda, design. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 18:00
Io sono e facilmente resterò "igno.rante" fotograficamente, nel senso che tutt'ora dopo 12 anni non sto studiando nulla, nessun fotografo, poche poche mostre (comunque tra queste mccurry e wildlife photography of the year perché i generi mi interessano),una decina di libri fotografici a casa la maggior parte senza testo ma immagini a pagina piena. però sono come una spugna.. Assorbo immagini di continuo, le divoro, in testa ho un hard disk enorme di immagini, libri appunto, un sacco osservate su internet forum siti e social riguardanti la fotografia, riviste spesso mi soffermo sulle foto fashion, cerco anche nei film di scovare inquadrature interessanti.. in testa ho un immenso archivio fotografico che di volta in volta mi da idee, ispirazione. Insomma nel mio caso più immagini che parole, chissà se basterà |
user117231 | inviato il 08 Giugno 2019 ore 18:04
Bella confusione.. dentro la quale la tua individualità sta morendo soffocata. |
| inviato il 08 Giugno 2019 ore 18:17
Bukowski, Bunker e tanti altri scrivevano di ciò che avevano vissuto. D'agata la woodman la stessa Maier fotografano o fotografavano il loro vissuto. La fotografia siano noi. Non è solo questione di cultura, ma come diceva Giacomelli "di aver qualcosa da dire." ciao Mauro |
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