| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:06
Partendo da qui www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2982679 ripassiamo il punto due, ed il mondo di Rodari. Niente punto uno ancora. Leggete questa: "C'era una volta un punto e c'era anche una virgola: erano tanto amici, si sposarono e furono felici. Di notte e di giorno andavano intorno sempre a braccetto: “Che coppia modello” la gente diceva “che vera meraviglia la famiglia Punto-e-virgola”. Al loro passaggio in segno di omaggio perfino le maiuscole diventavano minuscole: e se qualcuna, poi, a inchinarsi non è lesta la matita del maestro le taglia la testa." (La famiglia Punto e virgola. G. Rodari). Ditemi se tutto questo non è espresso in questa foto: Michele Liberti www.flickr.com/photos/mikyliber/29839915411/in/dateposted/ Oppure questa: "Se andrete a Firenze vedrete certamente quel povero 'ane di cui parla la gente. È un cane senza testa, povera bestia. Davvero non si sa ad abbaiare come fa. La testa, si dice, gliel'hanno mangiata… (La “c” per i fiorentini è pietanza prelibata). Ma lui non si lamenta, è un caro cucciolone, scodinzola e fa festa a tutte le persone... (Il ane senza testa. G. Rodari). Dite che non esiste quel cane? TAVEPONG PRATOOMWONG www.flickr.com/photos/tavepong/14578805317/in/pool-apfstreet/ Ma il punto uno? Calma e pazienza come al solito, guardiamo ancora qualcosa: "Per colpa di un accento un tale di Santhià credeva d'essere alla meta ed era appena a metà. Per analogo errore un contadino a Rho tentava invano di cogliere le pere da un però. Non parliamo del dolore di un signore di Corfù quando, senza più accento, il suo cucu non cantò più." (Per colpa di un'accento. G. Rodari). www.flickr.com/photos/leguiff/35409105754/in/pool-2768749@N20/ Ancora: Non si può essere mai sicuri di quello che un bambino impara guardando la televisione. E non si deve mai sottovalutare la sua capacità di reagire creativamente al visibile. (I bambini e la televisione. G. Rodari). www.flickr.com/photos/luppolofrancesco/42700636395/in/dateposted/ Si potrebbe proseguire ancora a lungo, ma credo sia giunto il momento di passare al punto tre. Ed il punto uno? Calma, intanto proseguiamo con il tre. Può uno foto di strada, secondo questa tipo di accezione avere anche un contenuto più "serio e riflessivo? Anche in questo caso il mondo di Rodari può essermi di aiuto. In questa filastrocca: "Filastrocca per tutti i bambini, per gli italiani e per gli abissini, per i russi e per gli inglesi, gli americani ed i francesi; per quelli neri come il carbone, per quelli rossi come il mattone; per quelli gialli che stanno in Cina dove è sera se qui è mattina. Per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci e dormono dentro un sacco di stracci; per quelli che stanno nella foresta dove le scimmie fan sempre festa. Per quelli che stanno di qua o di là, in campagna od in città, per i bambini di tutto il mondo che fanno un grande girotondo, con le mani nelle mani, sui paralleli e sui meridiani…(Girotondo di tutto il mondo. G. Rodari). Non credo di forzare se ho associato subito questo accostamenti: Sagi Kortler www.miamistreetphotographyfestival.org/mspf-2015-finalists?lightbox=im yoriyas Moroccan Photographer www.flickr.com/photos/yoriyas/24213405013/in/pool-apfstreet/ Curioso che a me la prima ho richiamato una fusione ideale di due fotografie di un grande padre della fotografia di strada, fotografo eclettico e dotato di molta ironia. Guardate queste due foto e mettetele insieme: Elliot Erwitt shop.magnumphotos.com/products/19-north-carolina-1950-segregation-foun e la maya desnuda e Maya Vestida (non ho trovato il link della sola foto su magnum) www.lastampa.it/2018/09/27/cronaca/lo-sguardo-ironico-e-irriverente-di Ci sono molti modi per affrontare qualunque tematica, ed anche giocando e scherzando si può dire la verita (cit.). Penso che potrei portare altri esempi, ma comincia ad essere troppo lunga. Torniamo ora al titolo iniziale. La grammatica della Fantasia e la grammatica della fotografia di strada. La "Grammatica della fantasia - introduzione all'arte di inventare storie" (G.Rodari), è un libro teorico e non narrativo. Questo è il punto uno. Rodari ci dice che "Quello che io sto facendo è di ricercare le "costanti" dei meccanismi fantastici, le leggi non ancora approfondite dell'invenzione, per renderne l'uso accessibile a tutti. Insisto nel dire che, sebbene il Romanticismo l'abbia circondato di mistero e gli abbia creato attorno una specie di culto, il processo creativo è insito nella natura umana ed è quindi, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia, alla portata di tutti.". In altre parole è quello che, molto più umilmente e senza pretese, sto cercando di mettere insieme per la fotografia di strada, ma il percorso è molto lungo, appena iniziato, e probabilmente noioso. Non ne parlerò qui e non so nemmeno se riuscirò a mettere giù qualche cosa di utile. Meglio continuare a divertirsi con Rodari e con la fotografia di strada, continuare a studiare entrambi e, nel frattempo, fare il punto sulla lezione. Io, nel mio piccolo, ho pensato a questo: "La mia mucca è turchina si chiama Carletto le piace andare in tram senza pagare il biglietto. Confina a nord con le corna, a sud con la coda. Porta un vecchio cappotto e scarpe fuori moda. La sua superficie non l'ho mai misurata, dev' essere un po' meno della Basilicata. La mia mucca è buona e quando crescerà sarà la consolazione di mamma e di papa. (Signor maestro, il mio tema potrà forse meravigliarla: io la mucca non ce l'ho, ho dovuto inventarla). (La mia Mucca. G. Rodari). Mirko Fambrini www.flickr.com/photos/107055202@N02/43276692540/in/dateposted/ |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 20:42
Caro Mirko, questo e gli altri tuoi post sono pieni di stimoli e di testi e immagini belli e interessanti. Molto bella anche l'idea di condividere immagini e pensieri scaturiti della tua esplorazione su Juza. Sono lavori ottimi che seguo con grande interesse: mi stai facendo conoscere fotografi e fotografie straordinari! Grazie! |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 21:54
Grazie Stefano del passaggio. In realtà lo faccio per me, comincio ad avere una certa età e mettere alcune cose per scritto mi aiuta a mettere ordine. |
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