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nuovo grandangolo per Nikon d850


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avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2018 ore 11:40

Zeiss Distagon 21 f/2.8 anche usato ;-)

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2018 ore 12:39

Troppa vignettatura

avatarjunior
inviato il 10 Ottobre 2018 ore 18:15

Boh Davide, il 14-24 è una lente eccellente ma con i 46 mpx inizia a mostrare i suoi limiti.
Ho letto alcuni thread a riguardo e la gente che usa tale combinazione non è particolarmente soddisfatta.
Spero in un annuncio l'anno prossimo.



Appunto, ne dovrebbero fare uno apposta per la D850. Bisognerà capire se Nikon intende proseguire lo sviluppo delle reflex visto che ormai si parla solo di mirrorless…

avatarjunior
inviato il 12 Ottobre 2018 ore 15:20

Il nuovo tamron 17-35 f2.8/4 qualcuno lo conosce o ne ha sentito parlare?

avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2018 ore 18:27

Nikkor 14-24

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 7:21

"..vorrei un consiglio per l'acquisto di un grandangolo "

Se fisso, uno Zeiss, mentre se zoom, il Nikon 14 - 24 se la cava bene come il Sigma Art.

Lo dico possedendo il Milvus 18 F 2,8, il Milvus 25 F 1,4, il Nikon 14 - 24 ed avendo provato il 14 - 24 Sigma Art.

Occhio che i grandangolari fissi Zeiss sono altra roba rispetto ai fissi e zoom del resto del mondo, molto migliori, escluso i Leitz, il 21 F 1,4 ed il 21 F 3,4 di Leitz sono veramente di eccellenza, come gli Zeiss.

L'immagine Zeiss è di eccellenza, come tutto, risoluzione, trasmissione della gamma luminosa e della gamma cromatica: altre ottiche, seppur molto risolventi ed a microcontrasto alto, cadono poi sulla trasmissione cromatica, e quella dalle MTF non la vedi, le MTF non ti danno informazione sul trattamento antiriflessi dell'ottica, sulla trasmissione cromatica, o su altri parametri importantissimi quanto ed a volte più della risoluzione, che oggi è MOLTO SOPRAVVALUTATA dall'utenza ignorante, ignorante tecnicamente parlando.

Oggi la gente guarda e dà troppa importanza alla risoluzione, praticamente solo quella e non vede magari bachi grossi che un'ottica ad alta risoluzione può comunque avere e che spesso ha: fotograficamente parlando, chi nelle ottiche guarda solo la risoluzione, è un miccio, la risoluzione è molto importante a patto che altri parametri siano soddisfatti, altrimenti l'ottica è di cattiva qualità

Che la gente oggi guarda praticamente solo la risoluzione, che la gente va a guardare l'angolino a 200 X per vedere se è nitido, le case lo sanno, e gli fanno ottiche ad alta risoluzione, ottiche che a volte però poi sono dei cessi sul cromatismo trasmesso o sul trattamento antiriflessi.

Qui:

www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=2826724

trovi un paragone cromatico tra il Milvus 18 F 2,8 ed Nikkor 14 - 24 F 2,8, ci sono i RAW e te li puoi scaricare: lo zoom, che oltretutto è di buona qualità, ha inchiappettato, e veramente per benino, l'atmosfera magica dell'alba, non trasmette le frequenze sottili rossastre dell'alba, cosa che invece fa benissimo lo Zeiss.

Con lo zoom ti perdi l'atmosfera del momento, con lo Zeiss invece la registri.

Queste sono finezze, sono per gente fotograficamente evoluta.

La clientela media di un fotografo nemmeno sa che esistono quelle finezze, e non le vede, ingolla tutto e digerisce bene tutto, e va bene così, ma uno evoluto ed esperto le vede, se le gusta ed è disposto a pagarle: se non sei esperto, comprati il trabiccolo che costa meno, uno zoom tipo il Tamron 15 - 30 ti va benissimo per tutto.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2018 ore 9:25

trovi un paragone cromatico tra il Milvus 18 F 2,8 ed Nikkor 14 - 24 F 2,8, ci sono i RAW e te li puoi scaricare: lo zoom, che oltretutto è di buona qualità, ha inchiappettato, e veramente per benino, l'atmosfera magica dell'alba, non trasmette le frequenze sottili rossastre dell'alba, cosa che invece fa benissimo lo Zeiss.

Con lo zoom ti perdi l'atmosfera del momento, con lo Zeiss invece la registri.

Queste sono finezze, sono per gente fotograficamente evoluta.






ah ah ... interessante!
E queste atmosfere, queste sottilizze cromatiche, queste sfumature di luce e di ombra le apprezzi ... uh ... con le ottiche Zeiss le apprezzi ... ah ... sul digitale!

Ma per favore ...

Questa è roba che puoi apprezzare solo con le diapositive, e devi essere pure bravo, mooolto bravo nel prendere l'esposizione, non scherziamo con queste cose dai ...

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 8:29

"..Questa è roba che puoi apprezzare solo con le diapositive…"

Oltre che a non capirci nulla di digitale, hai anche problemi di vista?

Sui file che ho linkato, digitali, la differenza cromatica è ben visibile, è molto palese, dunque il digitale la differenza te la registra, te la mostra e dunque la puoi usare in stampa da digitale.

Se tu quella differenza non la vedi, mi spice per te, ma hai seri problemi di vista: fatti dare un'occhiatina da uno bravo.

E per piacere non parliamo di diapositive, non parliamo di cadaveri puzzolenti fotograficamente parlando, in diapositiva lasciavi fare tutto agli altri, non avevi sotto controllo nulla, colore, dinamica, etc, tutto gestito da altri, e poi lavoravi ad ISO molto bassi, etc.

Con quasi 40 anni di pellicola e diapositiva alle spalle e 10 anni di digitale, la pellicola è carne morta, marcia e puzzolente, la qualità tecnica delle stampe fatte bene che si ha in digitale per la pellicola è inarrivabile, in digitale siamo su un'altra galassia.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 8:55

E per piacere non parliamo di diapositive, non parliamo di cadaveri puzzolenti fotograficamente parlando, in diapositiva lasciavi fare tutto agli altri, non avevi sotto controllo nulla, colore, dinamica, etc, tutto gestito da altri, e poi lavoravi ad ISO molto bassi, etc.

Con quasi 40 anni di pellicola e diapositiva alle spalle e 10 anni di digitale, la pellicola è carne morta, marcia e puzzolente, la qualità tecnica delle stampe fatte bene che si ha in digitale per la pellicola è inarrivabile, in digitale siamo su un'altra galassia.




Lascia perdere ... non sai quello che dici!

Le differenze cromatiche non devono essere visibili e nette, devono essere dolci, sfumate ... graduali: il rosso deve sfumare delicatamente mell'arancio; l'arancio deve sfumare dolcemente nel giallo; il giallo deve sfumare dolcemente nel verde; il verde nel blu; il blu nell'indaco e da li nel violetto!
La sfumatura da un colore all'altro deve quindi essere indistinguibile ... semplicemente perché non esiste un confine netto fra un colore e l'altro ... e dopo cento anni di affinamenti tencologici per arrivare a riprodurre al meglio queste sfumature tu vuoi tornare indietro a una tecnologia che queste infinite sfumature le riduce a un numero finito di scalini, una più o meno lunga teoria di gradini dove però troverai sempre un gradino che nella pedata bassa è rosso e in quella alta è arancio ... senza passaggi tonali, senza sfumature ... e continuando in questo modo non all'infinito ma al finito.

Che squallore ...

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:00

Con quasi 40 anni di pellicola e diapositiva alle spalle e 10 anni di digitale, la pellicola è carne morta, marcia e puzzolente, la qualità tecnica delle stampe fatte bene che si ha in digitale per la pellicola è inarrivabile, in digitale siamo su un'altra galassia.


Boh, io queste frasi, giuro, che non le capisco.
Alessandro, apprezzo molto tuoi interventi ma questo sulla carne putrida è una caduta di stile.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:18

Peraltro i file raw sono con wb molto diversi, non capisco Confuso

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:35

"Peraltro i file raw sono con wb molto diversi, non capisco"

Te lo spiego.

Il WB è impostato in automatico sulla fotocamera e le ottiche trasmettono diversamente gli stessi colori della stessa scena, e questo accade per il diverso tipo di vetro ed il diverso trattamento anti riflessi.

Questo porta la fotocamera a "vedere" diversamente la stessa scena, per quanto riguarda il cromatismo, e dunque la fotocamera, che effettua una misura, sceglie due WB diversi per la stessa scena.

Due WB diversi per la stessa scena comporta che una delle due ha, ovvero è afflitta da una dominante cromatica.

Le ottiche, come si sa da sempre, introducono dominanti cromatiche: ecco la prova in quelle due immagini.

Sono sottigliezze, ma in stampa seria, si vedono.

Merita pagare per non avere dominanti cromatiche? la risposta è molto soggettiva.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:40

Ok, ma se imposti lo stesso wb le due foto diventano molto simili, il milvus ha ombre un pelo più aperte e colori un pelo più brillanti, oltre ad essere un pelo più nitido... ma sulla nitidezza siamo fisso contro zoom

Comunque rimane che con Nikon il wb è costante, mentre con zeiss è variabile con l'apertura e questo non lo capisco

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:59

Non l'avevo notato.
Non ho sotto mano i miei files: se non è cambiata la luce da uno scatto all'altro, c'è un color shift dell'ottica al chiudere del diaframma.

I color shift si manifesta perché avviene che al chiudere del diaframma il cammino percorso dalla luce dentro l'ottica cambia, cambia lo spessore del vetro attraversato, cambia un po' l'assorbimento e dunque cambia un po' il colore.

Sugli Art che ho 35 e 50, spulciati, lo fanno un capello pure loro.


Detta in una parola, è un difetto, non grave ma è un difetto, dell'ottica, e lo si vede solo con ottiche buone, mentre se l'ottica è un cesso, tira di brutto accettate al cromatismo, taglia alla grande e dunque la leggera variazione di cammino ottico nel vetro diviene irrilevante ispetto al taglio iniziale, e non la vedi.

avatarsenior
inviato il 15 Ottobre 2018 ore 10:11

Capture One, per le ottiche di Medio Formato, roba di eccellenza, permette la calibrazione cromatica dell'ottica proprio per correggere quelle leggere dominanti lì anche ai vari diaframmi.

Il color shift si vede nelle ottiche molto buone pari come si vede prima, a diaframmi molto più aperti, la diffrazione nelle ottiche buone rispetto ai culi di bottiglia: sono quasi esenti da aberrazioni e la minima variazione di cammino ottico, la vedi subito.

Nelle ottiche fenomenali, sempre luminose, la resa massima è alla massima apertura, o lì vicino, chiuse mezzo diaframma: se chiudi un diaframma rispetto alla massima apertura, vai già in diffrazione visibile.

Nei culi di bottiglia, la diffrazione è mascherata dalle altre aberrazioni, che sono forti, e per diventare visibile, la diffrazione deve superare le altre aberrazioni, deve essere imponente, ed allora si vede solo a diaframma molto chiuso.

Per il color shift, è uguale, lo vedi meglio in ottiche molto buone, ma resta comunque un difetto

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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