| inviato il 22 Aprile 2018 ore 23:24
Ero stasera a vedere la mostra di Vivian Maier. Osservavo e riflettevo. Oggi, le foto che lei faceva si possono ancora fare? Possiamo metterci in mezzo di strada e raccogliere gli sguardi dell'operaio mentre lavora, dello studente mentre è preso a ripassare gli ultimi capitoli prima dell'interrogazione, la mamma alle prese con i suoi figli senza essere muniti di liberatorie?
Quello che faceva lei era indubbiamente geniale, ma oggi una nuova Maier lo potrebbe ancora fare? |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 0:10
La Maier non le pubblicava quindi niente liberatoria, se vuoi fare come lei zero problemi puoi fotografare liberamente chiunque in luogo pubblico ma non puoi pubblicare senza liberatoria quindi sì puoi fare come la Maier migliaia di foto non pubblicate se non post mortem |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 0:17
chissà se john malhoof si becca delle denunce? |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 0:41
Lei faceva spesso foto usando un pozzetto. Prova per prima cosa ad usare una macchina con uno schermo basculante |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 6:29
".......Quello che faceva lei era indubbiamente geniale...."
E perché?
Vivian Mayer a mio avviso è una fotografa mediocre, sono andato alla sua mostra e sono arrivato a quella conclusione lì.
Hanno gonfiato l'evento del ritrovamento delle foto, ci hanno investito sopra e lo pompano per farci il soldo, ma le fotografie sono a mio avviso veramente banali.
Oggi c'è il web e molti, giustamente, non vogliono finire sul web con la propria immagine, dunque quella fotografia lì non la fai più, non puoi chiedere liberatorie a tutti semplicemente perché perderesti la spontaneità.
E poi...chiedere delle liberatorie per fare poi delle foto banali come quelle della Mayer, a mio avviso non ha proprio senso.
Si può comunque fare ottima street senza le liberatorie, basta pensare bene ai soggetti ed alle inquadrature, si gioca di più sull'aspetto compositivo, compensando la mancanza dei visi.
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| inviato il 23 Aprile 2018 ore 6:49
Non si possono più fare semplicemente perché sono foto di altri tempi, altre attrezzature, altre culture.
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| inviato il 23 Aprile 2018 ore 7:52
Io non trovo la maier banale, per niente. Trovo le sue foto tra le migliori street un circolazione.
Sguardo attento, vigile e metodico.
Per quanto riguarfa la street, oggi se uno vuole approcciarsi alla street deve farlo in maniera diversa, piu' artistica. Meno attimo fuggente, piu' studio delle geometrie, meno uomo, piu' ambiente. Alla freidlander per intenderci. Per me chiaramente. Il soggetto “essere umano” oramai e' saturo. |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:16
Domanda + legale che fotografica: possiamo fotografare le persone liberamente a loro insaputa? |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:20
se non pubblichi si |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:27
“ Possiamo metterci in mezzo di strada e raccogliere gli sguardi dell'operaio mentre lavora, dello studente mentre è preso a ripassare gli ultimi capitoli prima dell'interrogazione, la mamma alle prese con i suoi figli senza essere muniti di liberatorie? „
Certo, il problema nasce se decidi di pubblicarle.
Io pubblico qua su juza senza avere la liberatoria, non posso fermare ogni volta tutte le persone che riprendo.
Certamente sono in torto e spero che chiunque si riconosca nei miei ritratti apprezzi la cosa e magari mi chieda la foto, nel caso contrario spero di cavarmela rimuovendo lo scatto ;) |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:32
“ Io non trovo la maier banale, per niente. Trovo le sue foto tra le migliori street un circolazione.
Sguardo attento, vigile e metodico. „
I gusti sono gusti... a me non piace, a te sì... ci mancherebbe.
Ma un ritrovamento di... quante? Migliaia e migliaia di foto? Nel senso possiamo parlare di attenzione e metodo? Di dedizione sen'altro, ma di certo era una che si beveva i rullini come aperetivi. 
“ Per quanto riguarfa la street, oggi se uno vuole approcciarsi alla street deve farlo in maniera diversa, piu' artistica. Meno attimo fuggente, piu' studio delle geometrie, meno uomo, piu' ambiente. Alla freidlander per intenderci. Per me chiaramente. Il soggetto “essere umano” oramai e' saturo. „
Qui mi trovi molto d'accordo... ma io sono misantropo e ho sempre pensato che il soggetto "essere umano" fosse comunque molto sopravvalutato e usurato da un bel pezzo.  |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 11:58
Diciamo che qualsiasi fotografo che scatta tutta la vita ha migliaia di rullini. solo che i professionisti sviluppavano e stampavano quelle buone. un professionista che scatta anche solo 1 rullino al giorno, per 50 anni di carriera, per 36 pose...viene un bel numero..il problema poi sono quelle buone di foto..noi leggiamo i libri e andiamo alle mostre, ma quelle foto che vediamo sono una infinitesima percentuale degli scatti effettuati, e vale per tutti |
| inviato il 23 Aprile 2018 ore 12:44
"Domanda + legale che fotografica: possiamo fotografare le persone liberamente a loro insaputa?"
In generale sì.
È però proibito fotografare senza consenso le persone all'interno della propria dimora. È una fattispecie della violazione di domicilio.
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| inviato il 23 Aprile 2018 ore 13:05
Mi trovo d'accordo con Massimiliano. Winogrand si stima abbiamo fatto più di sei milioni di scatti e non mi pare che non avesse metodo.
La Maier dimostra talento e un controllo formale troppo attento per essere una fortunata coincidenza.
I suoi self portrait hanno caratteristiche spesso molto singolari sia nella scelta delle superfici riflettenti che nel modo in cui con discrezione si affaccia sul mondo circostante, così come sono evidenti alcuni particolari della scena urbana che lei rappresenta.
Certo esiste il problema della storicizzazione. Non sappiamo se ha avuto confronti, contatti con il mondo della fotografia a lei contemporaneo, cosa avrebbe personalmente scelto tra quei centomila fotogrammi per una mostra, però i richiami, spesso anticipazioni a diversi riconosciuti maestri sono evidenti. Basta confrontare il self portrait col granchio al posto del cuore (che del 1952) con un self portrait di Winogrand del 1983 al Canyon de Chelly.
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| inviato il 23 Aprile 2018 ore 16:52
“ se vuoi fare come lei zero problemi puoi fotografare liberamente chiunque in luogo pubblico ma non puoi pubblicare senza liberatoria „
Temo purtroppo che sia un po' più complicato di così,
“ [] ... nei luoghi palesemente privati (ovviamente) non si può fotografare, nei luoghi privati (ma con accesso al pubblico) non si può fotografare, nei luoghi pubblici si può fotografare ma non le persone (e/o le proprietà private)... QUESTA foto (e tutto il resto della galleria), ad esempio, non sarebbe possibile (salvo che il soggetto sia contemporaneamente l'autore e il proprietario dello stabile)...[] „ .
A me ad es. hanno chiesto di cancellare le foto che avevo fatto dentro un centro commerciale (anche se non le avevo ancora pubblicate, ne avevo intenzione di farlo).
Ved. Fotografare in luoghi pubblici: |
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