| inviato il 31 Luglio 2017 ore 21:06
@Silviobergamo, ma in effetti se guardi il video si dice che è una soluzione alternativa nel caso in cui ci si scordi a casa i filtri. Inoltre alcune fotocamere l'hanno prevista come funzione e altre (Sony) hanno una app che permette di ottenere lo stesso risultato finale. |
user120016 | inviato il 31 Luglio 2017 ore 22:10
@Christians, non so risponderti riguardo al software perché non ne ho mai usato uno. Partendo dalla vecchia regola del 16, utilizzando un diaframma f/16 (non capisco di che macchie parli con la chiusura del diaframma oltre f/11), in pieno sole, usi come tempo 1/sensibilità ISO. Nel tuo caso 1/100. Chiudendo fino a f/22 (oltre rischieresti di avere grossa diffrazione) e se consideri che all'alba non è pieno sole, il tempo normale dovrebbe essere 1/30 di secondo. Con ND 1000 (10 stop), 1/30 diventa 1/15 - 1/8 - 1/4 - 1/2 - 1" - 2" - 4" - 8" - 15" - 30". Siamo ben lontani dai 340 secondi simulati ma ben oltre i 10 secondi del tuo scatto. E siccome la tua foto non mi sembra affatto bruciata, probabilmente il tuo ND1000 non è un ND1000 effettivo... il tempo di 30 secondi può essere sufficiente o meno a far venire il mosso delle nuvole in base a quanto velocemente si spostano.
Normalmente io utilizzo 8 minuti di esposizione ma parlo di banco ottico, f/64 o f/90 e pellicola da 25 ISO. In quel caso le nuvole verranno sicuramente mosse. |
| inviato il 31 Luglio 2017 ore 22:17
“ non capisco di che macchie parli con la chiusura del diaframma oltre f/11 „
Mi riferisco a quei granelli di polvere, quello sporco eventualmente presente sul sensore, che vengono evidenziati con aperture di diaframma molto ridotte. Per questo preferisco rimanere un po' largo col diaframma stesso. |
user120016 | inviato il 31 Luglio 2017 ore 23:11
Premetto che scatto poco in digitale, ma non mi è mai successo. Prova a verificare se capita con qualunque lente o meno. Magari altri utenti del forum potranno esserti d'aiuto più di me. Anche perche trovo sia molto limitante non poter utilizzare un diaframma da f/16 in su  |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 6:19
Domenico, si riesce ad ovviare a questo problema sia preventivamente (pulizia del sensore e dell'obiettivo) sia, in seguito, in post produzione. Solo che non volevo rischiare e, visto che l'obiettivo con cui ho scattato è il classico 18-55 di prima dotazione, quindi una lente in genere non particolarmente performante, tendo sempre a stare nei margini di sicurezza.
Piuttosto, mi puoi spiegare che vantaggi ci sono a chiudere cosi tanto il diaframma? In tanti mi hanno detto che fra f/8 e f/11 si ottiene la maggior nitidezza possibile dell'immagine. Ammesso che ci siano vantaggi e che, chiudere a f/22 non serva, semplicemente, a bilanciare la gran quantità di luce. Insomma: f/22 è una scelta o una necessità? |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 8:26
“ non la reputo una tecnica efficiente, tutto questo tempo a scattare e a postprodurre per una sola foto? Un bel filtro ND e passa la paura... „
la fai facile tu...e se i filtri non li puoi montare?? |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 9:18
che prezzo fai per uno costruito da te?? |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 9:27
Ah ah ah 
Si, quelle soluzioni costano; ed anche i filtri a lastra 150x170 non sono economici.
Era solo per far notare che in realtà li puoi montare su pressochè qualunque lente... se hai un portafogli largo a sufficienza... |
user120016 | inviato il 01 Agosto 2017 ore 10:38
Ciao Christians. Innanzitutto il fatto che una lente abbia la massima nitidezza tra f/8 ed f/11 è una regola di massima ma poi ciascun obiettivo ha i suoi valori (in base ai test MTF) che sono differenti tra uno e l'altro. Peraltro, con chiusure estreme puoi avere un problema di rifrazione ma non un calo di nitidezza. Riguardo al vantaggio di chiudere il diaframma, nella foto paesaggistica è quello di avere una enorme profondità di campo per ottenere tutto a fuoco. Il valore di f/22 potrebbe essere eccessivo se rappresenta il valore minimo della tua lente ma per lenti che chiudono fino a f/29 o f/32 non è un problema. Pensa che le lenti da grande formato raggiungono il top con f/45 o f/64... ma lì cambia il formato del sensore... in definitiva, si tratta di una scelta e non certo una necessità  |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 11:31
Comunque il risultato non è lo stesso di una lunga esposizione, avete presente quei video dove ci sono delle gocce sospese nel vuoto o getti d'acqua immobili ed invece è semplicemente dovuto al fatto che cadono alla stessa velocità di registrazione (24 o 30fps)?
Ecco, il concetto è quello... in alcuni casi magari il risultato è anche migliore mentre in altri peggiore. |
user120016 | inviato il 01 Agosto 2017 ore 13:13
Dal mio punto di vista, la lunga esposizione è di gran lunga il metodo migliore. Le altre tecniche le trovo ingegnose ma secondo me sono da applicare giusto in caso di impossibilità nell'utilizzo del filtro. |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 15:18
Io da un poco di tempo sono fissa con le lunghe esposizioni dei paesaggi, e ovviamente uso un nd1000 a vite, haida, in pieno giorno a f11 scatto tra i 240 e i 300 secondi, spostandomi tra i 50 e i 100 iso.
Non ho mai trovato nessuna app o funzione che mi permetta di ottenere gli stessi risultati di una lunga exp.
Basta piantare bene il cavalletto, non alzare la colonna centrale e usare il remote per scongiurare al massimo il mosso |
| inviato il 01 Agosto 2017 ore 16:05
Bhe io ho dato una soluzione senza spendere soldoni. Anche io sono possessore di un nd 1000 b&w . Però avendo un sigma 8-16 e un samyang Fishe eye e ho questa possibilità, mi garba assai. E comunque la qualità dell'immagine non viene compromessa dato che prima si può lavorare tranquillamente in camera raw(almeno per quello che ho visto io)Ovvio bisogna scendere a compromessi tempo e memoria occupata. Però sinceramente se devo risparmiare senza neanche compromettere la qualità io sinceramente scendo a compromessi. |
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