| inviato il 06 Ottobre 2015 ore 23:11
Salve
in questo periodo dovrò eseguire delle foto (e magari video) documentativi su colonie di insetti grandi 4-5 mm inquadrando un'area di foglia/fiore di circa 2 cm x 3 cm.
Mi interesserebbe avere il massimo della profondità di campo, ma soprattutto il massimo "effetto tridimensionale" da macro ambientata ( es. insetti dentro a fiori).
L'ideale sarebbe una foto molto ravvicinata, ma "grandangolare".
Dovrei fotografare anche situazioni dinamiche, (devo controllare e documentare i movimenti degli insetti) quindi in molte occasioni non potrei fare focus staking.
Possiedo una nikon d7100 ( ma passerò a FF, quindi non comprerei obbiettivi solo per dx ) e pensavo di acquistare un obbiettivo macro e/o accessori.
Ho visto le lenti macro grandangolari tipo il 14mm di venuslens che mi sembrano adatte a soggetti più grandi tipo farfalle mentre per piccoli insetti penso che non vadano bene.
Voi quale obbiettivo e/o quale attrezzatura ( tubi, soffietto, altro...) mi consigliate?
Tra gli obbiettivi sono in dubbio tra il nikon 60 ed il tamron 90 vc usd o il vecchio tokina 100.
Grazie dei suggerimenti |
| inviato il 06 Ottobre 2015 ore 23:20
Ciao!
Purtroppo piccole dimensioni e ampia profondità di campo non vanno per niente d'accordo!
Te lo dico subito, per quella che è la mia esperienza quello che vuoi penso non sia possibile. Per soggetti di 4-5mm dovrai ingrandire per bene per avere un minimo di dettaglio, per cui la profondità di campo va a farsi benedire 
Forse le opzioni che potrebbero darti i migliori risultati sono:
- Venus 15mm macro 1:1
- Un fisheye tipo Sigma 15mm
- Obiettivo decentrabile tipo Canon 17 o 24 con tubi di prolunga
Ma non sono sicuro che tu possa ottenere buoni ingrandimenti e buona profondità di campo senza focus stacking.
“ Tra gli obbiettivi sono in dubbio tra il nikon 60 ed il tamron 90 vc usd o il vecchio tokina 100. „
Questi certo non sono obiettivi da macro ambientata 
Di che insetti parliamo? |
| inviato il 06 Ottobre 2015 ore 23:27
Gli insetti sono afidi, che dovrei fotografare sia singolarmente, sia in colonie, sia in movimento.
Possiedo un Samyang 14 (che adoro) e ho fatto delle prove, ma alla distanza minima di messa a fuoco gli afidi diventano puntini piccoli e distanti...
Il nikon 60 pensavo che tra i macro "classici" fosse il più adatto alla macro ambientata.
Il venus 15 1:1 mi piacerebbe provarlo, ma non vorrei comprarlo (costa comunque sui 500 Euro) e poi usarlo in queste poche occasioni. |
| inviato il 06 Ottobre 2015 ore 23:39
Per le situazioni statiche, che comunque mi interessano, mi stavo orientando su un classico 100 macro ( anche usato) da usare in focus stacking. |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 10:50
“ Gli insetti sono afidi, che dovrei fotografare sia singolarmente, sia in colonie, sia in movimento. „
Visto quanto sono piccoli secondo me un ingrandimento di 1:1 non sarà sufficiente, per cui avrai bisogno anche di un set di tubi di prolunga. Aumentando l'ingrandimento però diminuiranno sia la profondità di campo sia la luminosità, per cui per fotografare gruppi di afidi dovrai quasi sicuramente utilizzare focus stacking, a meno di non fotografarli perpendicolarmente rispetto al piano dove sono posizionati.
Fotografarli in movimento penso sia abbastanza impossibile. Sicuramente non è fattibile senza flash, ma in ogni caso non ne vedo l'utilità visto che il movimento in una foto non si vede, a meno di non fare un panning, che mi sembra alquanto forzato per un afide
Al limite potresti provare a filmarli in movimento, magari con la fotocamera fissa su un punto per riprendere i vari individui che si muovono nella zona inquadrata.
“ Il nikon 60 pensavo che tra i macro "classici" fosse il più adatto alla macro ambientata. „
Con un 60mm non puoi fare macro ambientata. Per la macro ambientata servono degli obiettivi grandangolari con una ridotta distanza minima di messa a fuoco, come il Sigma 24/1.8 o il Venus 15/4.
In ogni caso, fare macro ambientata con soggetti così piccoli lo reputo impossibile 
Secondo me per quello che devi fare un 60mm macro può andare bene (sempre considerando il fatto che non farai macro ambientata ma macro "classica")
Ti dico 60 e non 100 per due motivi:
- essendo gli afidi molto piccoli dovrai munirti di tubi di prolunga per arrivare ad un ingrandimento accettabile. I tubi di prolunga, a parità di lunghezza di questi, hanno un maggior effetto al diminuire della focale. Per questo per alti ingrandimenti sono usati obiettivi intorno ai 60mm (io uso un 50mm invertito, l'mp-e 65 di canon è un 65mm);
- gli afidi non mi sembra siano spaventati dalla nostra presenza, per cui la focale più corta non dovrebbe darti problemi di fughe di questi insetti, con il vantaggio di avere un maggior ingrandimento con i tubi come detto prima.
Spero di essere stato utile |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 11:33
Grazie per i consigli Mattfala, utilissimi!
per prima cosa acquisto i tubi e li utilizzo sugli obbiettivi di cui dispongo per fare qualche prova e "togliermi la ruggine" con il macro, poi comprerò un obbiettivo macro vero (magari il 60 nikon).
Per le immagini fisse mi devo attrezzare per il focus staking, mentre per documentare i movimenti farò piccoli filmati ( in questo caso non servono forti ingrandimenti).
Detto questo mi rimane la curiosità di provare il Venus 15/4, quando scenderà di prezzo. Con soggetti medio grandi ( farfalle, funghi, ecc) sono convinto che si presta a situazioni molto creative!
Grazie ancora, ciao.
PS. Ti terrò aggiornato sugli sviluppi: è un lavoro legato ad un progetto triennale per cui avrò bisogno ancora di preziosi consigli. In cambio spero di maturare qualche esperienza fotografica interessante dato che tendo sempre a sperimentare nuove soluzioni... |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 11:39
“ per prima cosa acquisto i tubi e li utilizzo sugli obbiettivi di cui dispongo per fare qualche prova e "togliermi la ruggine" con il macro, poi comprerò un obbiettivo macro vero (magari il 60 nikon). „
Ottima idea!
Come tubi ti consiglio di prenderli con i contatti per questo tipo di utilizzo, altrimenti non potrai chiudere agevolmente il diaframma (a meno che l'obiettivo non abbia la ghiera manuale).
Su Amazon ce ne sono per Canon a 20€ con contatti (la qualità costruttiva immagino non sia il massimo, ma meglio che spendere 120€ per i kenko ), per Nikon invece non ho cercato!
“ Detto questo mi rimane la curiosità di provare il Venus 15/4, quando scenderà di prezzo. Con soggetti medio grandi ( farfalle, funghi, ecc) sono convinto che si presta a situazioni molto creative! „
Vorrei prenderlo anche io, ma dovrei dare via il 17-40, per cui prima vorrei capire come si comporta a livello di qualità d'immagine nei paesaggi!
“ PS. Ti terrò aggiornato sugli sviluppi: è un lavoro legato ad un progetto triennale „
Agraria? |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 11:54
Per la macro ambientata prova a prendere in considerazione una buona fotocamera con sensore più piccolo, magari da 1", ci sono modelli che offrono la possibilità di avvicinarsi moltissimo al soggetto con il grandangolo ed il sensore piccolo mantiene una certa profondità di campo, se fai una ricerca in rete trovi degli ottimi esempi.
ciao |
user12181 | inviato il 07 Ottobre 2015 ore 12:28
Non vanno neppure tanto d'accordo massima profondità di campo ed effetto tridimensionale e dunque, tutto sommato, non potendo avere la prima se non con lo stacking, avrai abbastanza del secondo, puoi comunque avere abbastanza di entrambi con uno stacking moderato e con adeguata illuminazione. |
| inviato il 07 Ottobre 2015 ore 22:27
Bene, vedo che l'argomento interessa molti...
Mafftala: si, è un lavoro di entomologia in cui si valutano estratti naturali da utilizzare come repellenti contro gli afidi al posto degli insetticidi. Il fine è di fornire maggiori possibilità di intervento a chi pratica agricoltura integrata e/o biologica.
Beppeverge: grazie del consiglio, seguirò anche questa strada.
Manzek: interessante, non lo avevo visto, grazie
Murmunto: si, mi devo rimettere a fare macro, trovare i giusti equilibri tra i vari fattori e valutare i risultati. Nella mia prima vita fotografica (con pellicola) la macro mi aveva appassionato, ora devo riprendere in mano la situazione...
Grazie a tutti...per ora!
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| inviato il 08 Ottobre 2015 ore 12:47
Ciao Spinoza,
anche io faccio spesso macro per lavori scientifici, collaborando con i colleghi entomologi del dipartimento di Agraria di Reggio Calabria (Io sono un economista agrario). Io ti consiglierei un approccio ibrido, alternando macro ambientate dove si vede la colonia di afidi (secondo me puoi anche usare un grandangolare tipo il 24mm sigma) e macro spinte oltre l'1:1 per i particolari, altrimenti non ne esci. Se compri i tubi puoi provare quello da 12mm su qualche grandangolo. io l'ho usato sul 16-35mm a circa 28-30mm e si riesce ancora a mettere a fuoco (se scendi sotto i 28mm il piano di fuoco è praticamente dentro l'obiettivo).
Off topic: qui ci sono delle mie foto di Aethina tumida (sono stato il primo a fotografarla in Italia purtroppo  ) link.springer.com/article/10.1007/s13592-014-0343-9#/page-1 . |
| inviato il 08 Ottobre 2015 ore 12:57
Qui www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1519776 una foto di afidi.
Ero con il 105 con il tubo da 36mm a mano libera al massimo ingrandimento e come vedi gli afidi sono sempre molto piccoli. |
| inviato il 08 Ottobre 2015 ore 14:14
ciao Spinoza,
mi risulterebbe, pur non essendo del settore, che a parità di angolo di campo inquadrado e parità di diaframma effettivo, con il FF ottieni meno pdc rispetto ad un formato ridotto.
questo è anche intuitivo.
immagina di avere te stesso e la tua fotocamera, le dimensioni di un afide.
faresti tutte foto sul campo senza problemi di sfocature.
così, più il sensore è piccolo, maggiore profondità di campo puoi sperare. |
| inviato il 08 Ottobre 2015 ore 15:02
@Giacomof Ho visto la foto, molto bella, non ci sono i dati di scatto, per essere una combinazione macro+tubo mi sembra che ci sia più di qualche mm a fuoco. L'altra invece su link.springer non la vedo.
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