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Con i tubi di prolunga si ottiene un rapporto maggiore di 1:1 su obiettivi macro?


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avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2017 ore 22:32

la povertà?

Cioè? Eeeek!!!

user46920
avatar
inviato il 09 Aprile 2017 ore 22:48

" la povertà? "
Cioè? Eeeek!!!


è quella porca miseria che ti toglie la tranquillità di poter comperare le ottiche e gli accessori originali e della giusta luminosità, evitandonti tutte queste acrobazie ... spesso dannose Cool


avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2017 ore 22:59

;-)

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 4:07

Giobol

Anche la tecnica di isolare i contatti per non far leggere alla macchina il diaframma di TA è nota, ancorché non censita per ciascun obiettivo. Che l'AF vada in hunting (su e giù) perché non riesce a mettere a fuoco potrebbe dipendere anche dalla luminosità insufficiente. Però il comportamento che tu descrivi come anomalo potrebbe in realtà essere quello previsto da Canon. E comunque una prova certa che il danno l'hai prodotto tu con il nastro isolante non ce l'hai. Solo un indizio privo anche di spiegazione razionale (perché dovrebbe danneggiare l'attuatore del diaframma il fatto che la macchina non legga l'apertura impostata?), probabilmente esagerato dal senso di colpa.

Subito funzionava tutto

Questo potrebbe confermare la tesi che non era ancora accaduto niente di grave.

Un paio di settimane dopo monto il bianchino sulla 50D ed il diaframma segnava 00, quindi faccio un po di prove, ma sembrava totalmente morto. Lo porto in camera service ed il resto lo sai.
Personalmente non so se quell'esperimento sia la causa, ma la coincidenza è troppo sospetta, inoltre io non credo nel caso, soprattutto in questi casi, per me ogni evento di questo tipo ha una sua causa ben precisa.


Certo che ce l'ha. Ma non è provato che sia il nastro isolante che tu hai messo 2 settimane prima...
Potrebbe ben essere stato un colpo, anche più insignificante di tanto altri che aveva preso precedentemente, che ha danneggiato un contatto del flat, occorso in quelle 2 settimane... O la superata resistenza a fatica dovuta ai movimenti.

Spesso tendiamo a mettere in relazione tra loro fatti, sopratutto se ci hanno colpito emozionalmente per le conseguenze rilevanti. Però forse aver dimostrato un nesso di causalità è un'altra cosa.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 9:20

Credo che tu abbia ragione, ma il fatto che hanno smesso di funzionare in contemporanea sia il diaframma, l'IS e l'AF mi fa pensare che la circuiteria interna all'obiettivo è tutta collegata ad una sorta di centralina. Forse qualche filo di questa centralina si è indebolito, poi staccato, anche perché quell'avanti ed indietro non era un semplice avanti ed indietro, ma una sorta di forte vibrazione a corsa breve e alta frequenza.
Boh, forse lo sapranno quelli della Canon.

Giorgio B.

user46920
avatar
inviato il 10 Aprile 2017 ore 10:03

GB:
Un paio di settimane dopo monto il bianchino sulla 50D ed il diaframma segnava 00, quindi faccio un po di prove, ma sembrava totalmente morto. Lo porto in camera service ed il resto lo sai.

e se fosse solo rimasto un qualche residuo di colla sui contatti, ed il CS li avesse soltanto puliti?
A volte i riparatori fanno di queste cose, per guadagnare quello che hanno perso da un'altra parte! ;-)

Sarebbe senz'altro colpa dell'esperimento fatto, ma comunque anche la trovata di chiudere la trasmissione dei dati tra lente e corpo, non è che sia una gran furbata (secondo me), tanto come staccare le ottiche senza spegnere prima l'alimentazione: sono tutte procedure che sicuramente al 50% fanno danni, vuoi per una cosa, vuoi per un'altra. E poi, fare ste cose con degli accessori non originali, secondo me è ancora peggio.

Nei contatti tra corpo e macchina, non ci sono solo quei segnali che hanno una bassa intensità di corrente e che volendo sono progettati per evitare le influenze messe in conto comunque, ma ci sono anche quei contatti che trasportano l'alimentazione per i motori e gli elettromagneti, quindi hanno una buona intensità di corrente, sufficiente per bruciare i circuiti di segnale.
Facendo 'ste prove, poi, si rischia di scompensare i circuiti e sicuramente di errare nelle procedure (togli e metti con macchina accesa), andando facilmente a provocare danni.

avatarsenior
inviato il 10 Aprile 2017 ore 15:46

@Cigno Bravo! La potenza senza il controllo non conta niente, ti ricordi Ronaldo e Pirelli?

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2017 ore 1:10

Perchè, anche Ronaldo ha bruciato i contatti dell'obiettivo?

Mentre faceva le foto per il calendario Pirelli?

avatarsenior
inviato il 12 Aprile 2017 ore 21:11

MrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2020 ore 21:13

Salve ho comprato un set prolunghe macro 12+20+36 io ho un obiettivo 50mm 1.4. Che rapporto di ingrandimento ho montando il 36mm e si possono montare tutte e 3 le prolunghe? E che rapporto d'ingrandimento avrei? Esiste un modo per calcolarlo?

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2020 ore 23:20

una rapidissima ricerca proprio su juzaphoto:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=764176

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2020 ore 10:48

Scusatemi, ne approfitto per chiedere informazioni.
Nei miei esperimenti macro uso ancora parte della mia attrezzatura vintage, cioè un soffietto, i tubi di prolunga e vecchie lenti manuali luminose da 50 e 35 e 28, quello che mi dà più soddisfazione è il Pentacon 50 f1.8
Sapevo che distanziando l'ottica dal sensore moltiplico il rapporto di ingrandimento massimo per la distanza ottenuta diviso la focale dell'obiettivo, esempio nel mio caso del Pentacon che ha un 1:2 massimo l'ho montato su un "accrocchio" di 400mm quindi ho ottenuto un 4:1 circa, fotografando un righello millimetrato ero circa lì...
Questo ammesso che il focus si riesca a mantenere davanti alla lente frontale dell'ottica, dipende dagli obiettivi, più facile con quelli di focale lunga, a meno di alcuni grandangoli vintage dove si può sbloccare modificandola la ghiera di messa a fuoco per arrivare oltre infinito e quindi si guadagna abbastanza.
Allora domando: usando un obiettivo invertito montato davanti come si calcola il rapporto di ingrandimento?
Quali "coppie di focali" danno un buon risultato?
Funzionano uguale montate su soffietto e il rapporto di ingrandimento subisce lo stesso aumento proporzionale?
Grazie

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2020 ore 11:07

Allora domando: usando un obiettivo invertito montato davanti come si calcola il rapporto di ingrandimento?


Semplicemente dividendo la focale dell'obiettivo dritto per quella dell'obiettivo invertito.


avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2020 ore 11:27

Grazie Rolubich della risposta.
Quindi ottengo un rapporto di ingrandimento a prescindere da quelli caratteristici dei due obiettivi, dritto e invertito.
In pratica diventa un nuovo obiettivo con uno schema ottico differente.
Va da sé a questo punto che è vantaggioso un obiettivo dritto tele ed un invertito grandangolare, esempio dritto 105 e invertito 35 rapporto 3:1.
Prolungando i due obiettivi montati assieme quale focale devo tenere in considerazione per il calcolo: dritta, invertita, somma delle due o qualcosa di differente?

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2020 ore 12:44

Non ne sono sicuro ma penso che se inserisci dei tubi al sistema dei due obiettivi devi considerare un obiettivo unico avente una focale equivalente.

Se le formule sono le stesse usate per le lenti addizionali, la focale equivalente è data dal prodotto delle due focali diviso per la somma delle due focali.


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