| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 20:59
Grazie mille Mauro per i consigli! Ottimi! In generale penso anche io che comunque scattare in raw e poi convertire sia la scelta giusta. Comunque sia sto aspettando di uscire per provare.... Solo una cosa, mi aggancio a te per rispondere in modo più completo anche agli altri utenti che hanno suggerito di provare la pellicola fisica, invece di provare simulazioni varie. Apprezzo il suggerimento, ma capiamoci, parliamo di due pianeti diversi. Rimettersi a fotografare in analogico (anche io ho cominciato con l'analogico) richiede uno “sforzo” non indifferente: - macchina - costi di pellicola e stampa - tempi di attesa - ritrovare uno stampatore e sviluppatore di fiducia - spazi di archiviazione - dover digitalizzare tutto per condividere Ecc. Ecc. Bellissima esperienza, senza dubbio, ma per un amatore digitale come me, è come se alla richiesta di com'è il nuovo simulatore di volo Microsoft, gli venga suggerito di prendere il brevetto. Sicuramente tutt'altra esperienza, ma siamo su piani ben diversi. Aggiungo un'altra cosa, non avendo mai fotografato con le vere Astria, Velvia, ecc, le simulazioni pellicola per me sono un modo di ritrovare uno stile particolare, vintage, diverso dal solito nei miei scatti, non quello di ricreare fedelmente quelle pellicole. Non ne avrei la percezione. In generale penso che molti amatori come me è questo che cercano. |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 21:13
Le fuji apsc si comprano anche per i jpeg, e tutti i profili simulazione pellicola inseriti nelle fotocamere fuji, sono state inventate da fuji, altri profili creati da utenti non c'entrano niente con le fuji. |
| inviato il 03 Gennaio 2021 ore 23:12
Sicuramente Fuji ha fatto una grandissima manovra di marketing. Pellicole prodotte dalla Fuji in passato (ed alcune ancora in produzione) ritrovano vita in una macchina digitale che, guarda caso, è quella che più si avvicina alla modalità di scatto analogica ai tempi della pellicola: ghiere, tempi... La Velvia, con colori saturi, si avvicina tantissimo alla diapositiva, la Acros è b/n (vabbè, questa era facile...). Ad esempio, la Classic Chrome in buona sostanza è una simulazione desaturata, per immagini più fredde, più grigie, da street. La Eterna, uscita con la xh1 che aveva sensore stabilizzato per i video, è altra simulazione desaturata (tipo film western, mi piace... cielo azzuro chiaro) Hanno il loro perché. Probabilmente chi è pratico preferisce fare tutto da solo in post produzione. Occhio che quelle originali sono quelle di fuji: provia, astia, velvia, eterna, neg std/hi, across .... Poi c'è gente che ci ha fatto agfa, kodak e tanta altra roba anche pregevole. Vedi qui, c'è un confronto carino tra il blu della Provia e quello della Eterna. fujifilm-x.com/it-it/stories/x-h1-development-story-4/ fujifilm-x.com/it-it/stories/film-simulation-classic-chrome/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-1/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-2/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-3/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-4/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-5/ fujifilm-x.com/en-us/stories/the-world-of-film-simulation-episode-6/ |
| inviato il 04 Gennaio 2021 ore 7:23
Davvero belli questi articoli!grazie |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 14:01
Continuando sulle impressioni su X100V e in generale su sistema Fuji. 1. La cosa interessante è, come fatto notare da altri utenti sopra, la quantità enorme di ricette per simulazioni pellicola sul web. Ci sono blog, community, fotografi che condividono foto, ricette ed esperienze. E questo, per un amatore, apre un mondo di sperimentazione. 2. Ho testato già qualche ricetta. Belle foto, ma per ora i propongo una riflessione con una foto in raw passata a Lightroom Prima (raw)
 Dopo (profilo colore Classic Neg + regolazioni varie)
 La cosa interessante è che in Lightroom, le pellicole Fuji sono in effetti profili colore, non preset. Questo ha a mio parere due effetti interessanti: - rappresentano una vera e propria base per poi continuare e non “appesantiscono” il file come fa un preset - agiscono ad un livello diverso dal solito, quello del profilo colore appunto, dove generalmente si lavora poco (parlo personalmente ma anche per esperienze condivisi con altri). Non c'è dubbio che i RAF di Fuji siano file davvero ben lavorabili. Molto piatti e con molte informazioni. Prossima sfida sarà un'intero shooting con simulazione in macchina. 0 Lightroom. Farò post a parte. |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 14:09
hai mai provato Capture One?complimenti comunque!trovo molto interessanti gli argomenti proposti e le spiegazioni fornite |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 14:52
Certo, le simulazioni sono profili colore a tutti gli effetti. Il tutto diventa "preset" in abbinamento a impostazioni come luci, ombre, chiarezza etc. :) In questo modo è tutto super flessibile. Attenzione: lightroom ripropone sul RAW originale solo la simulazione pellicola, non le altre impostazioni, le quali vengono applicate solo in camera o tramite x RAW studio. |
| inviato il 05 Gennaio 2021 ore 17:48
@Luca, grazie, come vedi parlo sempre da sperimentatore, non essendo un esperto. Quindi prendi tutto con le pinze. Ma sono convinto che condividere le esperienze sia fondamentale. Io ho imparato tanto da quelle degli altri. Mai provato Capture One. @Daniele, esatto. Le impostazioni su macchina chiaramente su raw vanno perse. Ma sto scattando sempre in raw+jpeg così ho sia una cosa che l'altra e posso confrontare. |
| inviato il 06 Gennaio 2021 ore 14:40
Ringrazio anzitutto l'autore di questo interessante thread e quanti sin'ora vi hanno contribuito. Debbo dire che che sin dalle prime volte che la mia curiositá si è soffermata sui preset e sui filtri ho spesso, curiosamente, ritenuto piú "gradevoli" i "before" rispetto agli "after", giungendo talvolta persino al paradossale equivoco di confondere gli uni agli altri ... In particolar modo per le tonalitá dei colori, e tanto piú nei casi di ritratto o di scene paesaggistiche d'improbabili albe o tramonti ... Non mi riferisco ad una particolar tendenza facilmente percepibile e quasi "canonizzata" in taluni social ( mi sovviene l' "orange" d'Instagram ...) quanto propriamente ad un'uso diffuso, ed al tempo stesso eterogeneo, di tali profili ritenuti "migliori" rispetto ad una restituzione piú "nature", meno affetta in altri termini da quel processo d'interpretazione della realtá al quale inevitabilmente la fotografia, al pari d'altre arti, è comunque soggetta. Un fenomeno affatto esclusivo nei termini delle sole tonalitá ... [Motion blur, ombre ovunque apertissime, iper-contrasto ... etc. ] Uno stralcio infine da una discussione (tenutasi altrove) sui diffusori acustici; si notino alcune affinitá discorsive e persino terminologiche dello scrivente, un ingegnere del suono : " La timbrica di uno strumento per una determinata nota è data dall'emisione di una determinata frequenza fondamentale e di alcune sue determinate armoniche con un giusto rapporto che identifica esattamente quel suono. La riproduzione perfetta della frequenza e delle sue armoniche caratterizza la verosimiglianza timbrica della riproduzione rispetto alla realtà. Se mancano alcune armoniche si parla di colorazione, ma è anche colorazione la presenza di tutte le armoniche ma con livelli differenti (è l'esempio tipico di un altoparlanmte che io definisco colorato). " Un gentile saluto, Ben |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 20:02
Torno su questo 3d per continuare a condividere l'esperienza con Fuji. Oggi, ancora in ferie fortunatamente, complice la zona gialla a Milano e il bel tempo, sono riuscito a passare qualche ora fuori. In particolare mi sono concentrato sulla simulazione Eterna, che su internet sembra piaccia moltissimo. Come ho già avuto modo di scrivere, penso che ottenere risultati particolarmente interessanti direttamente in macchina non sia semplice. Malgrado le impostazioni siano tante, il mio gusto personale è un po' più spinto e mi sento sempre più a mio agio a passare da Lightroom. Così ho creato due preset, basati su profilo colore Eterna di Fuji, e poi personalizzati. Li ho chiamati Eterna day e Eterna night perché uno più adatto alla luce naturale, l'altro alla luce artificiale. Potete vedere lo shooting di oggi qui. Effettivamente il bello è che si parte già da un profilo colore molto omogeneo, e comunque già da un mood molto cinematografico. Poi basta sistemare un po' le curve e ovviamente aggiustare in base allo scatto. |
| inviato il 08 Gennaio 2021 ore 23:28
Bella foto! Abitavo a Milano e devo dire che guardando le tue foto mi viene voglia pure a me di tornarci e sbizzarirmi. Tocca aspettare ancora un po'... Peccato non ci siano gli EXIF. Ciao |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:26
Non avevo pensato che per mettere la cornice si perdevano gli EXIF Comunque si Milano è oasi dello street. Sia per la quantità di persone, scorci, situazioni, sia perché puoi fotografare tranquillamente senza essere preso per pazzo. |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:28
Ma quanto e' bello parlare di Fuji! |
| inviato il 09 Gennaio 2021 ore 9:40
Ho alcune macchine fotografiche a casa. Quella che uso di più e l'ultima arrivata ovvero la Sony a7R3. Però ogni tanto adoro fotografare con la mitica fuji S5 Pro...che dire? Ha un WB strepitoso, colori che mi lasciano sempre a bocca aperta, resa del file che mi ricorda moltissimo quella analogica, recupero delle luci che ha qualcosa di incredibile grazie alla progettazione del sensore super Ccd 6+6. |
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